Descrizione:
Siamo nella seconda metà degli anni '90 e la Nintendo faticava a inserirsi nel mercato delle console casalinghe in cui fino a qualche anno prima aveva dominato a causa di una politica attendeista applicata al lancio del Nintendo 64 che si stava rivelando controproducente quando, dal nulla, sul mondo si abbattè il ciclone-Pokémon: di colpo le vendite del vecchio Game Boy schizzarono così tanto da permettere alla Grande N di continuare a chiudere i bilanci in attivo nonostante i problemi sull'
altra sponda. Il successo di questa serie fu così massiccio che generò una pletora infinita di cartoni, gadget e chincaglierie assortite che hanno finito con il rendere i Pokemon un autentico fenomeno di massa.
Andiamo con ordine: i
Pokémon (da
Poket
Monsters) nascono dall'unione dei due principali interessi del suo creatore Satoshi Tajiri, ovvero gli animali e i videogiochi; tutti i titoli della serie sono giochi a metà strada tra l'avventura esplorativa a là Zelda e i JRpg e pongono come obbiettivo la collezione di tutti gli animali presenti all'interno del gioco. Il gioco è stato sempre rilasciato in più versioni per via del fatto che, nonostante il gioco rimanesse sempre il medesimo, per ognuna delle versioni cambiavano i Pokemon a disposizione da catturare; per completare la collezione era così necessario utilizzare la funzione di scambio presente nel gioco che permetteva ai giocatori di scambiarsi i Pokemon catturati. Solo per questa prima edizione la versione Verde non venne commercializzata in occidente in quanto due versioni vennero ritenute più che sufficenti; la versione Gialla, invece, venne pubblicata in un secondo tempo per sfruttare l'ondata di interesse generata dal cartone animato e si presentava come un misto delle altre tre con in più due caratteristiche: una era che in essa c'erano tutti e tre i Pokémon base (mentre negli altri erano necessari gli scambi) e l'altra era che il protagonista era seguito come un cagnolino da un Pikachu visualizzato sullo schermo (caratteristica mutuata dal cartone animato dove Pikachu camminava a fianco del protagonista perchè detestava stare nella sfera Poké
.
Il gioco propone il viaggio compiuto da un ragazzo di nome Satoshi (nome preso dal suo creatore, nelle versioni Usa e Pal sostituite con
Ash Ketchum) nel tentativo di diventare il più grande allenatore di Pokémon di tutto il mondo e dicompletare la raccolta di tutti i Pokemon esistenti completando così l'archivio del Pokédex (una sorta di computer portatile) creato dal Professor Oak. Per riuscirci era necessario battere tutti i capopalestra del regno per poter accedere al torneo finale e catturare i Pokémon durante i combattimenti che si effettuano solo con altri Pokémon; il giocatore all'inizio del gioco poteva così scegliere un Pokemon dei tre "base" messi a disposizione dal Professor Oak e poi girava per il mondo di gioco incontrando i personaggi più improbabili.
Nonostante il comparto tecnico fosse limitato per ovvi motivi (il Game Boy era una piattaforma in circolazione già da 7 anni all'uscita del gioco in Giappone) il gioco sapeva conquistare grazie all'enorme quantità di Pokemon catturabili -ben 151-, all'ottimo level design e ad alcuni personaggi ricorrenti davvero indovinati -su tutti il Team Rocket-. Rigiocato oggi può ancora divertire parecchio e può essere giocato anche in versione "restaurata" nelle edizioni
Rosso Fuoco e
Verde Foglia. Da avere.
Note e curiosità:
- I Pokémon divennero famosi in Italia prima ancora che arrivasse il videogioco per un fatto di cronaca: il cartone animato aveva, nella sequenza della scossa di Pikachu, dei forti bagliori improvvisi che causarono una crisi epilettica a diverse centinaia di giovani, tanto che i telegiornali crearono una sorta di allarmismo per l'arrivo del cartone in Italia
- All'epoca la serie di Pokémon venne accusata di crudeltà verso gli animali per via del fatto che gli scontri sono per l'appunto basati tra combattimenti di animali. In realtà il fatto non sussiste in quanto i Pokémon non sanguinano e quando esauriscono i punti vita non muoiono ma semplicemente non sono più in grado di combattere
- Tra le altre accuse mosse alla serie ci fu anche quella di razzismo a causa del fatto che il Pokémon Jynx aveva la pelle scura; in realtà questo era una presa in giro nei confronti delle
Ganguro, ovvero le ragazze giapponesi che, seguendo questa moda si lampadano talmente tanto da sembrare scure di pelle
- nel gennaio 2005 venne scoperto un gene del cancro che venne battezzato POKemon in quanto abbreviazione di "
POK erythroid
myeloid
ontogenic factor"; la Nintendo non gradì la cosa e, minacciando azioni legali, costrinse i ricercatori a cambiare nome al gene che venne così ribattezzato
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