Matsu
No, non sono fini a se stessi, ma ti assicuro che prenderli tutti richiede più tempo che a farmare mostri per craftare quattro set ognuno con 100% resistenza a un elemento.
Ho comunque superato le settanta (!!!) ore di gioco, finendo ogni quest nelle zone "open world", comprese quelle companion, e marzagrando nove draghi su dieci (l'ultimo è un boss di livello TROPPO, e già quello di ventunesimo mi ha fatto piangere). Ne approfitto per altri pensieri sparsi:
1. Alcune zone sono S-P-L-E-N-D-I-D-E. Emerald Graves è non solo un posto bellissimo, ma è quello più interessante sotto il profilo delle quest (e con un paio di posti meravigliosi da esplorare non segnalati). Molte altre sono comunque su un buon livello, a parte le Hissing Wastes che fanno così schifo che non fa nemmeno ridere. Ci sono tipo tre cose da fare, ma in una mappa vuota ed enorme, costringendoti a girare a vuoto per un numero di ore insalubre dietro a un paio di cacce al tesoro di scarsissima personalità. Sembra messa lì proprio per far numero, ed è un peccato.
2. La scrittura si mantiene sempre su un buon livello, con un'integrazione intelligente del materiale dei primi due DA. Le missioni per i companion fortunatamente non si limitano a "vai in posto X e picchia tutti" o "raccogli x cose", seppur presenti, spaziando in campi più emozionali e privati. Mi piace come cambino le carte che li rappresentano in base al loro stato emotivo e a come tu abbia concluso la loro quest. In quella di Cole, per esempio, praticamente si possono tirar fuori due personaggi completamente antitetici. Ma tanto che fosse quello più fico non credo fosse messo in discussione, giusto?
3. A parte i draghi e un boss nell'Emprise du Lion, come in molti rpg basta costruirsi una build che non faccia schifo per passare tipo schiacciasassi su qualsiasi cosa ti importuni. Considerato che ti puoi respeccare il party per due spicci, avrei preferito tarassero una sfida più impegnativa per tutta la campagna. Mi è capitato un paio di volte di shottare un elite col nome e scoprire che non era un grigino soltanto quando è poppato l'avviso della missione conclusa.
4. Le tematiche LGBT mi sembrano toccate con più classe di "toh, puoi scoparti gente di ogni sesso e razza!", presentando anche un PNG trans davvero, davvero tratteggiato con intelligenza. Sono contento che in un titolo AAA si tenti anche di insegnare una cosa o due ai ragazzetti dall'insulto facile verso le diverse identità e orientamenti sessuali. Si può dire tutto, alla Bioware, ma non che crei giochi inclusivi. E va dato loro il merito di essere fra i pochi a farlo nell'industria.
5. Le operazioni al wartable sono interessanti, ma le avrei rese un po' più interattive o con conseguenze più marcate sul mondo (o, più modestamente, nelle operazioni successive). Sembrano spesso poco più delle sciocchezze su cellulare tipo Wargame e similari, ed è un peccato.