dopo aver visto l'altro giorno Ted e per metà quella merda di Amici Amanti, ieri sono tornato sul genere più impegnato, prima di tornare, se riesco oggi, sulla commedia.
Ferro 3 di Kim Ki-Duk. bellissimo. l'inizio mi stava facendo preoccupare con uno stile un po' "home-made" e nessun dialogo, faticavo a capire dove volesse andare a parare, ma quando poi la storia comincia a prendere forma, sono rimasto affascinato. specialmente da metà in poi la crescita è esponenziale.
bellissima la parte in carcere, ma più di tutte, il finale (l'ultimo quarto d'ora diciamo) carico di immagini simboliche a non finire.
in alcuni frangenti i movimenti di telecamera nell'appartamento mi hanno ricordato l'ultimo Lynch.
film molto sentito.
L'Infernale Quinlan di Orson Welles. del genio avevo visto solo Quarto Potere prima, ma credo che questo mi sia piaciuto anche di più.
innanzitutto dal punto di vista registico è da orgasmo, ti piazza come se nulla fosse piani sequenza uno dietro l'altro, fosse facile come bere un caffè. in particolare la prima scena non finiva più: sono stato lì a controllare il tempo del lettore, e il primo stacco di telecamera avviene dopo un piano sequenza (neanche banale, anzi, studiatissimo) di 3 minuti e 20!! e le inquadrature di impatto si sprecano (spesso per dare pathos alle scene ricorre alle riprese dal basso che aumentano l'ostilità dei personaggi).
gli attori danno ottime prove, su tutti un Orson Welles che a momenti stentavo a riconoscere, che gioca molto sul linguaggio del corpo, ma anche le attrici sono fantastiche, come Marlene Dietrich e Janet Leigh.
fotografia sempre più angosciante che regge benissimo il climax della narrazione.
l'unica cosa che mi ha fatto storcere il naso è vedere Charlton Heston messicano...