Processo Calciopoli a Napoli, Udienza del 26 ottobre [Thread unico di commento]
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Discussione: Processo Calciopoli a Napoli, Udienza del 26 ottobre [Thread unico di commento]

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    Lampadina Processo Calciopoli a Napoli, Udienza del 26 ottobre [Thread unico di commento]



    "Avete voluto il processo? Ora ve lo tenete"

    Oggi ultima udienza prima della pausa della prossima settimana.
    In aula probabilmente tra gli altri Ibrahimovic, Zoff, Copelli e Bergonzi.
    Udienza importante perchè termine ultimo per l'acquisizione delle nuove intercettazioni, e lista ultimi testimoni (sapremo se Moratti ed il team di spionaggio Telecom saranno convocati).

    NAPOLI, 26 ottobre - Eppur si muove, vi­cino casa, ma si muove. E non solo per Krasic. Il procuratore federale Stefano Palazzi anti­cipa di un giorno l’udienza del­la nona sezione del tribunale di Napoli su Calciopoli e dà se­guito alle voci corse in via Alle­gri la scorsa settimana: ieri mattina, s’è recato personal­mente presso la cancelleria della sezione guidata dalla giu­dice Casoria a prendere l’ulti­ma parte del materiale proba­torio ormai periziato (anche se dietrofront e avanti marsch dal perito Roberto Porto sulla telefonata Facchetti-Berga­mo del 26 novembre 2004). E’ il corpus dell’indagine Calcio­poli 2, il cui fascicolo è aperto da aprile ed è rimasto desola­tamente chiuso fino a questi ultimi giorni. Un’indagine, in definitiva, semplice semplice se si sceglie il profilo minimo essenziale, quello che riguarda l’assegnazione dello scudetto 2006 all’Inter. Muovendosi an­che dall’esposto della Juventus datato maggio, si devono rileg­gere le telefonate e rilevare se le prime 43 (ma sono in arrivo anche altre chiamate) che coin­volgono tesserati Inter (Fac­chetti e Moratti) sono suffi­cienti per elevare a legittimo dubbio il giudizio sul compor­tamento nerazzurro nel cam­pionato 2004-2005, ricordando che il punto 20 del parere bran­dito a pretesto per assegnare il titolo faceva riferimento alla totale assenza di qualsivoglia ombra sugli assegnatari. A di­re il vero Palazzi è anche anda­to a capire quale sia lo stato dell’arte del processo in quan­to a vecchie/nuove telefonate che vengono di udienza in udienza presentate come pro­ve a discarico dalle difese. Si stima in 500 le telefonate da trascrivere per ridisegnare Calciopoli: data per scontata la prescrizione sportiva (ma è davvero così scontata?), ce n’è anche per rivedere il processo sportivo ex articolo 39 come leggete qui sotto per la vicenda Pieri.

    IBRA NO, BATTAGLIA SI’
    - E infatti proprio sul termine da­to a oggi dalla giudice Casoria per il deposito di nuove telefo­nate si discuterà oggi. Gli avvo­cati vogliono più tempo. Ecco spuntare ancora brogliacci im­precisi o erronei: in una telefo­nata su Palermo-Lecce di De Santis- Pairetto si scrive che il dialogo verte sulla Sampdo­ria. Abortite in fase prelimina­re chiamate determinanti sui singoli capi d’imputazione con generici riferimenti: Uomo chiama Gigi. E l’Uomo è l’os­servatore della gara sotto im­putazione o il Collina di turno, quando non addirittura l’im­putato. Oggi intanto andrà esaurendosi l’ascolto dei testi: e Ibrahimovic? Ieri sera al San Paolo oggi a Milanello: giustifi­cazione con programma speci­fico di allenamenti per il rosso­nero. Basterà alla giudice per evitargli l’accompagnamento coatto? Probabile, però, che l’avvocato Gallinelli non lo ri­convochi evitando l’incidente diplomatico. Mancherà l’arbi­tro Bantie qualche altro tesse­rato Figc impegnato nella Cop­pa Italia.

    MORATTI O NO?
    - L’attesa più grande è, però, per la deci­sione definitiva sulla linea che terrà la difesa Moggi: tra i testi mancanti ci sono Moratti, Tronchetti Provera, Tavaro­li e Cipriani. Probabile la ri­nuncia e la richiesta di inseri­re la sentenza del gup Panasi­ti del tribunale di Milano sullo spionaggio Telecom ai danni di Moggi, De Santis e Bergamo. Oggi la decisione.

    http://www.tuttosport.com/calcio/ser...to+avanti+LIVE
    Ultima modifica di Libertario; 26-10-2010 alle 09:57:38

  2. #2
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    Primo teste è l'assistente Copelli, convocato dalla difesa Fiorentina. L'avvocato Picca chiede se Dondarini in Chievo-Fiorentina avesse condizionato l'arbitraggio degli assistenti e Copelli risponde: "Mai condizionati e Dondarini non ci chiese di favorire nessuno. Il briefing pregara? Lo facevamo e facciamo tutt'ora ma solo indicazioni tecniche. Il Chievo giocava col fuorigioco e la difesa alta. Nessuno di Aia o Figc mi ha mai indicato cosa fare in campo".
    L'avvocato Gallinelli chiede della finale di Supercoppa Juventus-Inter, che vide il successo dei nerazzurri e nella quale venne annullata una rete regolare a Trezeguet. Copelli risponde: "De Santis arbitrò un'ottima gara, la vinse l'Inter per 1-0. Ricordo bene la gara: ci fu un mio errore, annullai il gol di Trezeguet, mi accorsi dopo che era stato un errore. De Santis accolse la mia indicazione errata e annullò: poi, però, non mi ha criticato. Era un errore e basta".

    DEPOSIZIONE MAGGIANI, assistente.
    Avv. Picca: Lei è assitente da quanto tempo?
    Maggiani: È l’undicesimo anno.
    Avv. Picca: Ha anche qualifica di internazionale?
    Maggiani:
    Avv. Picca: Da quanto?
    Maggiani: È il quinto anno.
    Avv. Picca: È chiamato a deporre su chievo fiorentina del 2004/2005 ricorda la terna?
    Maggiani: Dondarini, Copelli e io, non ricordo il quarto.
    Avv. Picca: A quante gare ha partecipato in quel campionato?
    Maggiani: Non ricordo.
    Avv. Picca: Era la prima volta di Chievo-Fiorentina?
    Maggiani: Era a maggio, direi di no.


    Avv. Picca: Ha svolto una riunione preliminare preima della gara?
    Maggiani: Certamente.
    Avv. Picca: Lo ha sempre fatto?
    Maggiani: Sì era una disposizione o consuetudine svolgere un breefing.
    Avv. Picca: Questa disposizione c’era anche prima?
    Maggiani: Non ricordo ma era una consuetudine.
    Avv. Picca: Quale era l’oggetto?
    Maggiani: Sono disposizione che venivano impartite dall’arbitro agli assistenti.
    Avv. Picca: Prima di quella gara le furono date disposizioni diverse dal solito?
    Maggiani: No.
    Avv. Picca: Dondarini diede delle disposizioni di favorire una squadra a danno dell’altra?
    Maggiani: Assolutamente no!
    Avv. Picca: E nel corso dell’incontro?
    Maggiani: No.
    Avv. Picca: E da altre persone della Federazione?
    Maggiani: No.

    Avv. Gallinelli: È assistente internaziona da che anno? Con quale frequenza ha assistito De Santis?
    Maggiani: Spesso, sia in Italia che all’estero.
    Avv. Gallinelli: E De Santis le ha mai dato indicazioni particolari con riferimento a talune squadre?
    Maggiani: Mai.
    Avv. Gallinelli: Ha svolto breefing pre-gara?
    Maggiani: Certamente si.
    Avv. Gallinelli: E quali disposizioni le ha dato?
    Maggiani: Disposizini tecniche e di lavori di gruppo.
    Avv. Gallinelli: Ricorda Parma-Juventus del 6 gennaio 2005?
    Maggiani:
    Avv. Gallinelli: Chi era l’arbitro?
    Maggiani: De Santis.
    Avv. Gallinelli: Ricorda indicazioni particolari di De Santis?
    Maggiani: Nessuna.
    Avv. Gallinelli: Ricorda delle proteste della Juventus?
    Maggiani: Sì.
    Avv. Gallinelli: Ricorda l’azione?
    Maggiani: Sì, non ero l’assistente di competenza ma ricordo su un cross un presunto colpo di braccio su colpo di testa di Del Piero.
    Avv. Gallinelli: E chi era l’altro assistente?
    Maggiani: Farneti.
    Avv. Gallinelli: De Santis mosse delle critiche, si arrabbiò per questa mancata segnalazione.
    Maggiani: No.
    Avv. Gallinelli: Come finì la gara?
    Maggiani: 0-0, forse no, 1-1.
    Avv. Gallinelli: E quale era il risultato al momento del fatto?
    Maggiani: Non ricordo.
    Fine deposizione del teste Maggiani

    DEPOSIZIONE BERGONZI.

    Avv. Sena, difesa Pairetto: Quante gare ha arbitrato sotto Pairetto Bergamo?
    Bergonzi: Direi una decina in A e una trentina in B.
    Avv. Sena: Ha mai ricevuto pressioni, minacce, richieste per favorire una squadra in particolare?
    Bergonzi: No.
    Avv. Sena: E le hanno mai chiesto di danneggiare qualcuno?
    Bergonzi: No.
    Avv. Sena: E di ammonire qualche giocatore diffidato?
    Bergonzi: No.
    Avv. Sena: Ha diretto nel 2007-2008 Napoli-Juve?
    Bergonzi: Sì.
    Avv. Sena: Ci sono state polemiche?
    Bergonzi: Certo.
    Avv. Sena: Ed ha avuto conseguenze?
    Bergonzi: Sì, non ho arbitrato per parecchio.
    Avv. Sena: Chi era il designatore?
    Bergonzi: Collina.
    Avv. Sena: Dopo quanto tempo è tornato ad arbitrare la Juve?
    Bergonzi: Solo adesso.
    Nessuna altra domanda.

    DEPOSIZIONE Prof. BECCACECE, professoressa della Bocconi di matematica applicata all’economia.

    Difesa Della Valle: Per che cosa è stata interpellata?
    Prof. Beccacece: Per descrivere matematicamente quali probabilità ci fossero prima della disputa dell’ultima giornata di campionato per la Fiorentina di rimanere in serie A, quali fossero gli elementi necessari e sufficienti per la salvezza delle Fiorentina e se fosse sufficiente alterare il risultato di Lecce-Parma per ottenere per carto la salvezza della Fiorentina e, nel caso negativo, quante altre gare dovevavo essere alterate per garantire questa certezza.
    Difesa Della Valle: Qual era la classifica?
    Prof. Beccacece: La Juventus era già col titolo in mano. L’Atalanta a 35, già in B e la Fiorentina a 39, penultima.
    Difesa Della Valle: Quante e quali erano le squadre coinvolte?
    Prof. Beccacece: Che avevano inerenza con la retrocessione della Fiorentina: Siena, Parma, Brescia, Bologna, Chievo. Queste squadre vanno a giocare 5 gare perché ci sono scontri diretti, primo tra tutti Fiorentina-Brescia, i risultati possibili danno luogo a 243 casi.
    Difesa Della Valle: Quali erano le gare?
    Prof. Becccacece: Bologna-Sampdoria, Siena-Atalanta, Fiorentina-Brescia, Roma-Chievo e Lecce-Parma.
    Difesa Della Valle: Ce ne’era una per cui il risultato era indispensabile?
    Prof. Beccacece: La Fiorentina si salva solo se vince contro il Brescia, quindi negli altri due casi è in B.
    Difesa Della Valle: Era anche una condizione sufficiente?
    Prof. Beccacece: No, era solo necessaria, anche vincendo poteva finire in B o andare agli spareggi.
    Difesa Della Valle: Il pareggio di Lecce-Parma era sufficiente per il risultato della Fiorentina?
    Prof. Beccacece: No, un risultato isolato non era sufficiente, nemmeno associato alla vittoria della Fiorentina, serviva altro, ad esempio se il Bologna non vinceva era un risultato utile.
    Difesa Della Valle: Se il Parma avesse vinto l’incontro che poteva accadere?
    Prof Beccacece: La Fiorentina poteva rimanere in A, certo.
    Difesa Della Valle: Se si fossero volute aumentare le possibilità perché la Fiorentina rimanesse in A cosa si doveva fare?
    Pro. Beccacece: Aumentare il punteggio del Parma in classifica.
    Difesa Della Valle: Nessun'altra domanda.

    PM: Nella sua analisi ha preso in considerazione anche la Lazio?
    Pro. Beccacece: No, la Lazio era a 43, la Fiorentina poteva arrivare a 42 massimo, ma rispetto alla lotta della retrocessione era matematicamente salva. Ho analizzato la situazione della Fiorentina, cosa succede alla lazio non mi importa, se la Lazio retrocede, la Fiorentina retrocede perché è sotto, quello che fa la Lazio non influenza.
    PM: Quindi anche per il Lecce?
    Pro. Beccacece: Ho fatto lo stesso discorso anche per il Lecce.

    DEPOSIZIONE NICOLOSI, ex arbitro e assistente di Lo Bello.
    Difesa Racalbuto
    : Che differenza c’è tra il ruolo di assistente ai suoi tempi e oggi.
    Nicolosi: Oggi l’assistente ha molti più poteri. Anche se l’ultima decisione è dell’arbitro, ma al 99 per cento dei casi segue l’indicazione degli asisstente, se l’assistente sbaglia, l’arbitro sbaglia. Oggi la partita si arbitra in tre.
    Difesa Racalbuto: Segnalare all’arbitro i giocatori in fuori gioco è competenza dell’assistente?
    Nicolosi: Sì, quella è competenza esclusiva dell’assistente, l’arbitro nello svolgimento del gioco non può valutare, l’assistente deve essere in linea e deve valutare. Solo magari in casi statici l’arbitro potrebbe valutare.
    Difesa Racalbuto: Quindi manca la profondità all’arbitro.
    Nicolosi: Certamente.
    Difesa Racalbuto: L’arbitro si posiziona in campo dove non ci sono gli assistenti?
    Nicolosi: Sì, un buon arbitro si posiziona dall’altro lato dove non c’è l’assistente.
    Difesa Racalbuto: L’assistente deve segnalare anche falli che avvengono sulla linea laterale di sua competenza?
    Nicolosi: Di solito quelli che accadono nelle sue vicinanze.
    Difesa Racalbuto: E se un fallo è commesso dentro o fuori l’area?
    Nicolosi: Consigliamo agli arbitri e agli assistenti di avere segnali speciali che indicano questo aspetto.
    Difesa Racalbuto: E se un gol è valido o no?
    Nicolosi: Se per l’assistente la rete è valida, l’assistente indica il centro del campo. Se c’è una irregolarità di cui non è certissimo ma ne vuole informare l’arbitro si ferma sul posto. Se c’è una irregolarità evidente alza anche la bandiera.
    Difesa Racalbuto: Roma-Parma, per la quale Racalbuto è accusato di avere ammonito Pisanu e Contini per non farli giocare contro la Juventus. Che cosa è accaduto?
    Nicolosi: Sono due ammonizioni, anzi tre, perché c’è stata una doppia ammonizione, che sono simili, cioè trattenute vistose della maglietta dei giocatori, questa è una ammonizone codificata nel regolamento alle pagine 113–115. L’arbitro ha il dovere di ammonire in questo caso. Pisanu e Contini sono stati ammoniti per questo tipo di fallo e poi ha espulso Pisanu per un altro fallo, anzi se devo fare un appunto, Pisanu doveva essere espulso prima, chiudendo gli occhi su un altro fallo. Alla terza lo ha ammonito di nuovo e lo ha espiulso, in quel caso da osservatore avrei detto: hai fatto benissimo ma hai omesso un’ammonizione.
    Difesa Racalbuto: Cagliari-Juventus del 16.1.2005 dove è contestato che Racalbuto avrebbe condizionato il risultato.
    Nicolosi: In questa gara ci sono diversi episodi di ammonizioni, mancate ammonizioni. Qui Racalbuto ha commesso degli errori, certamente, ha evitato una seconda ammonizione a uno del Cagliari per evitare una espulsione e questo non va bene, ma gli episodi importanti sono due gravissimi, uno a vantaggio della Juventus e uno a vantaggio del Cagliari. Al 18' del primo tempo nega un rigore a Trezeguet che viene messo giù, davvero non ho capito come non ha dato quel rigore. Il secondo è stata la concessione del gol in favore della Juventus di Emerson, in fuorigioco, ma per quello che abbiamo detto l’errore è di Consolo, guardalinee internazionale che non segnala il fuorigioco a Racalbuto. Quindi io avrei detto a Racalbuto che ha arbitrato male, ma il secondo episodio è certamente errore del guardalinee. Inoltre al 47’ Racalbuto non concede il vantaggio a favore del Cagliari, ma fa bene perché subito dopo Zola segna il gol del pareggio.
    Difesa Racalbuto: Roma-Juve: che ci può dire?
    Nicolosi: È stata una gara iniziata sulle polemiche, fomentate dai giornali, quindi iniziò già sotto un clima di guerriglia. Racalbuto era consapevole di questo ed era molto teso. In particolare ce ne sono una decina che ho raccolto nella consulenza. Salterei la parte che riguarda le mancate ammonizioni ed espulsioni (secondo me due mancate alla Juve, Zambrotta e Del Piero, e una della Roma, e due espulsioni mancate della Roma) per arrivare agli episodi che condizionano il risultato della gara. Quattro episodi: due a favore della Juventus, la prima rete segnata in fuori gioco e un calcio di rigore concesso alla Juventus al limite dell’area di rigore, che io dopo avere visto 20 volte il filmato non ne sono certo, ma anche questa azione è inficiata da fuorigioco. Poi due a favore della Roma, un rigore non dato alla Juventus per fallo di De Rossi, e un gol annullato ad Ibrahimovic che era regolare. Di questi quattro uno solo è errore di Racalbuto, la mancata concessione del rigore alla Juventus per fallo di De Rossi. Per gli altri tre errori, i responsabili sono i due assistenti, i più bravi della Can, Pisacreta e Ivaldi.
    Difesa Racalbuto: Quindi è corretto parlare di arbitro e non di terna arbitale?
    Nicolosi: Assolutamente sì, se gli assistenti sbagliano, l’arbitro è costretto a sbagliare, non c’è verso. Il fuorigioco di Cannavaro sul primo gol della Juventus è millimetrico, l’arbitro non può assolutamente vederlo. La responsabilità non è al trenta per cento, ma al cento per cento dell’assistente.
    Difesa Racalbuto: Nessuna altra domanda.

    Pm: Lei ha detto che il principale compito è quello di segnalare un fuorigioco, ma l’arbitro può fischiarlo senza segnalazione?
    Nicolosi: Certo, se si accorge di una mancata segnalazione ed è certo, può fischiarlo, ma a livello di serie A sono tanti i compiti dell’arbitro che non succede.
    Pm: Lei ha anche detto che la segnalazione dell’arbitro su fuorigioco avviene su calci piazzati.
    Nicolosi: Può succedere che su calcio piazzato l’arbitro possa dire al guardalinee "il fuorigioco lo vedo io e tu vai a fondo campo per vedere se la palla è entrata". Oggi l’orientamento che diamo noi dirigenti è che il fuorigioco sia di competenza dell’assistente. Se c’è folla in area bisogna guardare anche i falli.
    Pm: Ma il gol di Cannavaro era su calcio piazzato?
    Nicolosi: Sì, mi pare di sì, ma scrivo nella relazione che in quell’azione l’arbitro era posizionato all’esterno dell’area di rigore per controllare eventuali falli, demandando al guardalinee il fuorigioco.
    Pm: Questi episodi che favorirono la Juve in che momento avvennero? Su che risultato?
    Nicolosi: La rete annullata di Ibra al 21' del secondo tempo, quindi il risultato era già 2 a 1, il rigore di De Rossi era sull’1-0.
    Pm: Per Cagliari-Juve, perché venne ammonito Abeijon? E quale fu il comportamento dei giocatori delle squadre?
    Nicolosi: Venne ammonito per fallo su Blasi che non aveva possesso del pallone. Anche qui, per regolamento, se il giocatore interviene sull’avversario che non ha il controllo del pallone, deve ammonire. Ricordo che il comportamento dei giocatori fu brutto, Racalbuto fu debole, blando, qualcuno gli ha anche parlato in maniera irruenta, ma il metro fu assoltamente equanime con entrambe le squadre.

    DEPOSIZIONE CARLO PARIS di Rai Sport.
    Difesa Scardina: Che ruolo ha?
    Paris: Inviato speciale.
    Difesa Scardina: E Scardina che ruolo aveva nel 2004-2005?
    Paris: Capo redattore della redazione calcio.
    Difesa Scardina: Quindi era il suo superiore.
    Paris: Sì.
    Difesa Scardina: Come veniva organizzato il lavoro nella redazione.
    Paris: Per ogni turno di campionato vengono fatte il martedì, mercoledì delle griglie per ogni partita, c’è uno della ds, uno di altre trasmissioni. Io dal 2000 ad oggi rientravo parzialmente nelle griglie perché ero già al posticipo della domenica.
    Difesa Scardina: Ha mai ricevuto indicazioni da Scardina per orientare il suo lavoro.
    Paris: Mai.
    Difesa Scardina: Ha mai seguito la Juve?
    Paris: Sì, ogni volta che giocava il sabato sera, o la domenica sera.
    Difesa Scardina: Come inviato faceva il servizio principale?
    Paris: Come inviato curavo solo i collegamenti nel senso che essendo la partita finita da poco mi collego con la ds per intervistare gli ospiti e poi ci poteva essere un pezzo con interviste di appoggio che nel caso delle partite della domenica pomeriggio diventavano il servizio della partita.
    Difesa Scardina: Nessuna altra domanda, può andare.

    DEPOSIZIONE FABRIZIO FAILLA, giornalista RAI.
    Difesa Scardina: Che ruolo ha oggi?
    Failla: Sono nella redazione calcio, inviato speciale per servizi e telecronache.
    Difesa Scardina: Lo stesso nel 2004-2005?
    Failla: Sì.
    Difesa Scardina: E Scardina?
    Failla: Era caporedattore.
    Difesa Scardina: Suo superiore?
    Failla: Sì.
    Difesa Scardina: Come venivano distribuiti gli incarichi?
    Failla: C’era una disposizione per cui c’era una fascia di inviati che si occupavano delle gare più importanti, io mi occupavo anche di un altro sport il sabato e la domenica venivo inviato alla partita più vicina al luogo dove mi trovavo. Il criterio della logistica era uno di quelli che venivano presi in considerazione.
    Difesa Scardina: Ha mai ricevuto indicazioni da Scardina per orientare il suo lavoro?
    Failla: Mai.
    Difesa Scardina: Ha mai seguito la Juventus?
    Failla: Credo una sola volta.
    Difesa Scardina: Nessun'altra domanda.

    DEPOSIZIONE FABRIZIO MAFFEI, giornalista RAI.
    Difesa Scardina: Che cosa fa adesso?
    Maffei: Sono responsabile delle ralazioni esterne, curo i rapporti con strutture esterne e poi responsabile della casa editrice (ERI-RAI, ndr)
    Difesa Scardina: Che cosa faceva nel 2004-2005?
    Maffei: Direttore RAI-Sport.
    Difesa Scardina: E Scardina?
    Maffei: Responsabile redazione calcio.
    Difesa Scardina: Come venivano assegnati gli incarichi?
    Maffei: La struttura prevedeva alcune vicedirezioni con deleghe, e Scardina era responsabile della redazione calcio. Scardina aveva autonomia per decidere l’organizzazione del lavoro.
    Difesa Scardina: Ha saputo di qualche inviato che si è lamentato di pressioni di Scardina?
    Maffei: In questo tema specifico sì, ma erano molti i colleghi che si lamentavano delle scelte.
    Difesa Scardina: Non parlavo delle scelte, parlavo di influenze di Scardina per orientare un servizio in un certo modo.
    Maffei: Ah no, quello assolutamente no, c’erano lamentele per le scelte dei luoghi.

    Presidente Casoria: C’erano dei vicepresidente?
    Maffei: Sì, ognuno con delle deleghe ma non so attribuirle adesso.
    Presidente Casoria: Può andare.

    DEPOSIZIONE ANDREA GIUBILO, vicedirettore TG3.
    Difesa Scardina: Quali sono le sue mansioni?
    Giubilo: Sono vicedirettore Tg3, vengo dalla direzione del Tg1.
    Difesa Scardina: Nel 2004-2005?
    Giubilo: Ero a Rai sport, vicedirettore della testata.
    Difesa Scardina: Come veniva assegnati gli incarichi?
    Giubilo: Era fuori dalle competenze mie, ma so che c’erano delle griglie ponderate dal capo redattore e sottoposte all’avallo del direttore.
    Difesa Scardina: E nella sua qualifica ha mai avuto notizia che qualche inviato si sia lamentato perché Scardina avrebbe cercato di indirizzare qualche servizio?
    Giubilo: Assolutamente no, anzi, il taglio dei pezzi lo indicavo io.
    Difesa Scardina: Nessun'altra domanda.

    PM: Quali erano le persone addette alla composizione delle griglie?
    Giubilo: Venivano composte dal capo redattore del calcio e sottoposte all’avallo del direttore che all’epoca era Maffei.
    PM: E quali erano i criteri?
    Giubilo: L’esperienza, la professionalità dei vari inviati, e si rapportavano alle partite.
    PM: Cosa significava in quel periodo per un giornalista rivestire il ruolo di collaboratore?
    Giubilo: Aveva un contratto esterno ed aiutava la redazione nei servizi, spesso li mandavamo nelle piazze più sguarnite.
    PM: Ma era conforme alle regole Rai inserire nelle griglie solo i collaboratori?
    Giubilo: Avveniva, ma a loro non veniva dato il ruolo principale, magari per una grande partita c’era l’incontro principale e qualche collaboratore.
    PM: Ha memoria di qualche collaboratore esterno inserito nelle griglie?
    Giubilo: No, ce n’erano molti e non ricordo i nomi, so che Lei vuole arrivare a Ciro Venerato, ma Le posso dire che egli era al pari di altri collaboratori.

    Presidente Casoria: E la Sanipoli?
    Giubilo: La Sanipoli era una inviata.
    Presidente Casoria: Si è lamentata perchè veniva pregiudicata da Scardina.
    Giubilo: In una redazione ognuno si sente vittima, è compito del capo equilibrare queste tensioni.
    Presidente Casoria: Ma la decisione ultima a chi spettava?
    Giubilo: A Maffei.

    Giudice a latere: È mai capitato che Venerato fosse mandato da solo e non come supporto?
    Giubilo: Non lo ricordo ma lo escluderei, anche se ripeto non era mia competenza.
    Giudice a latere: Ma da chi dipendeva il fatto di mandarlo da solo o come supporto?
    Giubilo: Sempre lo steso, Scardina faceva le griglie e Maffei le avallava; se riteneva che ci fosse bisogno di un supporto lo inviava.

    Difesa Scardina: L’inviato, la Sanipoli in questo caso, non era in concorrenza con Venerato, i compiti erano diversi, giusto?
    Giubilo: Sì.

    Pm: La qualifica della Sanipoli e quella di Venerato quale era?
    Giubilo: La Sanipoli era una dipendente Rai a tempo indeterminato, Venerato era un collaboratore a tempo determinato.

    Il difensore di Scardina deposita una sentenza del Tribunale di Roma con la quale viene rigettata la richiesta di risarcimento danni per mobbing proposta dalla Sanipoli, perchè è stato accertato che la Rai non l'ha mai discriminata e quando non è andata a fare la Nazionale è perchè era in maternità.

    Dichiarazione spontanea di Scardina.
    Scardina Ignazio: Vorrei spiegare come funzionava. Avevamo la domenica 4 trasmissioni. La DS la faceva solo l’inviato, per Stadio Sprint si utilizzava o un inviato o un collaboratore, i quali avevano 15-18 anni di esperienza. Su alcune gare utilizzavamo un collaboratore. Il pezzo di appoggio per il Milan lo faceva Granata, per l’Inter Alda Angrisani. Sulla Roma c’era Antinelli, ad esempio, ma non sono usciti in questo processo. Per la famosa partita di Lecce c’era Bizzotto per 90° e Venerato che fece un pezzo di un minuto su Del Piero che tornava a Lecce dopo un grave infortunio. Venerato da solo mi ha portato più notizie di altri 7 inviati messi insieme. Sono 44 anni che faccio questo mestiere, utilizzo le persone brave… se mando la signora alla Coppa Intercontinentale e mi dice di no, che devo fare?

    Sembra che non ci siano più altri testi e il Presidente Casoria è irritata per questo. Fa l'appello degli imputati per vedere quanti testi ci sono ancora da esaminare.

    Avv. Gallinelli: Per Ibrahimovic, Banti e Zanotti vi è rinuncia, ma vorrei illustrare perchè queste prove le ritengo superate attraverso questa nota, che sottopongo al Tribunale, delle ultime telefonate che voglio fare allegare. Queste telefonate sono più rilevanti perché dimostrano come vi sia stata, con riferimento ai reati di frode sportiva, una interruzione della sequanza logica dell'attività di captazione. Vanno a colmare ed integrare i vuoti che sono riferiti proprio alle gare che sono state contestate a De Santis come frode sportiva. E sottopndgo i brogliacci che sono anomali nella stesura. Si parla di una telefonata tra Pairetto e un osservatore in cui si dice che parlano della partita della Sampdoria, invece parlano di Palermo-Lecce, contestata all'arbitro De Santis
    PM: E' possibile vederlo?
    Avv. Gallinelli: Certamente. I testi per De Santis sono finiti
    Avv. Picca: Abbiamo Consolo per il 16 novembre, Zoff per il 9 novembre e Mitro per il 23 novembre.
    Difesa Fabiani: Tutti i testi di lista li cito per l'ultima udienza del 23 novembre.
    Avv. Prioreschi: Non possimo citarli tutti peril 23, uno è un ingegnere che ha fatto la perizia, ingegner De Falco, e poi Cipriani.
    Presidente Casoria: Li citi per il 9.
    Difesa Fazi: Non ha testi.
    Difesa Foti: C'è rinuncia, tranne che per Riccardo Bigon per il 16 novembre.
    Difesa Lotito: Rinuncia a tutti tranne 2, tra cui il notaio, quello che non è stato sentito, Ioli e un altro un assistente, li citiamo per il 23 novembre.
    Difesa Mazzini: Un solo teste, il 23 Renzo Ulivieri.

    La difesa di Moggi rinuncia a tutti i testi però l'avvocato Prioreschi dice che solo ieri ha avuto 9 dei 10 cd che non erano leggibili, e ne rimane solo uno che non si apre.
    Avv. Prioreschi: Rinunciamo a tutti i testi (Moratti, Tronchetti, Tavaroli, ndr), preferiamo depositare la sentenza sullo spionaggio Telecom ai danni anche di Moggi. Stanno emergendo sui cd che ci sono stati consegnati solo negli ultimi giorni tutte le telefonate relative alle gare messe sotto inchiesta. Una cosa che, voglio essere buono, definisco inspiegabile: non ce n'è nemmeno una trascritta di queste telefonate che riguardano le gare indagate! Prima o poi si dovrà fare luce su questo modo di condurre le indagini. Io rinuncio ai testi ma Lei mi dia la possibilità di aggiungere telefonate che riteniamo importanti.
    Presidente Casoria: Va bene

    Difesa Pairetto: Rimane solo l'arbitro internazionale che stiamo citando per ogni udienza, vorrei riuscire solo a portare questo.
    Presidente Casoria: Va bene, per il 23.
    Difesa Pairetto: Quanto alle telefonate, Le dico che abbiamo avuto 5 dvd contenenti la fonia e i brogliacci delle telefonate di Pairetto e li abbiamo avuti agli inizi di settembre, ma non abbiamo ancora finito. Se Lei ritene di lasciarci ancora del tempo lo sfrutteremmmo per questo. Abbiamo 44 telefonate assolutamente rilevanti per spiegare la correttezza dei designatori. Ho, inoltre, rispetto alla richiesta del maggio 2010 vorremmo consegnare al perito il cd che mancava per la trascrizione di altre 29 telefonate. Devo anche rappresentare che fin dall'inizio questa difesa ha cercato di spiegare che era fondamentale avere i brogliacci. Solo a settembre li abbiamo avuti.

    Racalbuto e Scardina hanno esaurito i loro testi.
    Pm: Per la lista dei testi di Scardina c'è riununcia al teste Venerato.
    Presidente Casoria: Adesso vediamo.

    Parti civili: Tutti i testi sono stati esauriti.

    La Presidente Casoria autorizza il Pm a fare proprio il teste di Scardina, Ciro Venerato, e a citarlo per il 9 novembre.

    L'udienza è terminata e la prossima sarà il 9 novembre 2010.
    Ultima modifica di Libertario; 26-10-2010 alle 17:34:31

  3. #3
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    Oggi a Napoli si finiranno di ascoltare i testi.
    Non ci sarà Ibraimovich che è tornato a Milanello per "allenamenti specifici", probabile che Gallinelli rinunci alla sua testimonizanza per evitare l'accompagnamento coatto con annesso incidente diplomatico, mancherà anche Banti e alcuni tesserati FICG impegnati con la coppa Italia.
    Oggi si decide per Moratti,Tronchetti,Tavaroli e Cipriani: probabile si decida di non sentirli e di inserire la setenza del tribunale di Milano per spionaggio Telecom ai danni di Moggi,Bergamo e De Santis.

  4. #4
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    Freccia Il germe del sentimento popolare

    Pairetto sgrida Pieri per un favore alla Juve

    NAPOLI, 26 ottobre - In principio fu Reggina-Juve, con la leggen­da metropolitana di Papare­sta rinchiuso; poi Roma-Ju­ventus, con gli errori di Ra­calbuto (oggi in aula a Na­poli parla il suo consulente arbitrale) che favorendo i bianconeri si beccò nove tur­ni di stop e le cazziate di Bergamo; ora viene il tem­po di Bologna-Juve: arbitra Pieri di Genova, carriera ab­battuta dalla condanna in primo grado all’abbreviato di dicembre due anni e quat­tro mesi per associazione. E nell’associazione, in versione bianconera, lui mette il cari­co arbitrando la gara del Dall’Ara in una cupa notte di dicembre del 2004. E fa­vorisce - effettivamente la Juve - diamine: prova prova­ta. Peccato che ora, spulcian­do i Pairetto’s file si scopra il prima e dopo delle gare in­criminate, telefonate aborti­te in fase preliminare che i consulenti difensivi “rivalu­tano”, nonostante brogliacci imprecisi, inesistenti, a volte fuorvianti. E’ davvero singo­lare che queste telefonate che sunteggiamo dopo aver­le ascoltate ieri non siano state prese in considerazio­ne, anche dal gup De Grego­rio in sede di sentenza a ca­rico di Pieri. Torneranno d’attualità per l’appello.

    PENTITO&GUFO - Tanti mesi a caccia di un pentito, a Calciopoli, beh c’era: Pieri era proprio pentito di aver dato punizione alla Juve, quella sera del 12 dicembre. Scoppia il casino: contatto su Ibra, punizione inesistente, che Pairetto (archiviate le accuse ai danni dell’avvoca­to del Brescia, Catalanotti, da parte dell’ex designatore) e Bergamo gli confermano tale. Gli associati a far vince­re la Juve, Pairetto e Berga­mo dopo la gara hanno le orecchie basse (attori perfet­ti o non associati) e Gigi ad­dirittura prega perché quel­la punizione non finisse den­tro...

    PAIRETTO-BERGAMO
    12 dicembre ore 22.29 (5’ dopo il fischio finale)

    BERGAMO: Una bolgia è stata nel se­condo. Undici leoni, anche nel primo tempo. Questi (quelli del Bologna, ndr) sono andati di già col nervosismo
    PAIRETTO: Su quella punizione...
    BERGAMO: Lui (Pieri, ndr) era molto lontano, uff.
    PAIRETTO: Dice che ha tirato, è an­che vero. Però lui (Ibra, ndr) allarga il braccio.
    BERGAMO: Il primo fallo lo fa Ibrahi­movic.
    PAIRETTO: Avevo detto: speriamo non segnino su questa punizione, te lo giuro.
    BERGAMO: Io lo pensavo: sono quel­le fischiate che poi... E’ a trenta metri, che ti metti a fischiare. (...) Aspettiamo­ci una valanga di polemiche.

    PIERI-PAIRETTO

    13 dicembre 2004 ore 22.50

    PIERI: Ho provato a chiamarti da ieri. Ho rivisto.
    PAIRETTO: Minchia questo episodio
    PIERI: Ho fatto questo fischio perché ho visto questo fallo.
    PAIRETTO: Tu hai mimato la tratte­nuta
    PIERI: Io ho visto... C’è Ibra... La since­ra verità: per quello che è successo non lo rifischierei. (...) Ho mimato quello che ho visto. Se non riesce a saltare uno di una stazza così, però tornassi indietro non lo rifischierei. Il discorso che ti ho detto io: non lo ripeterei quel fischio. Quel fischio e quella rete hanno offusca­to una buona gara.
    PAIRETTO: Se facevi un ammonito di qua e uno di là, non avresti fatto male.
    PIERI: Luci (l’osservatore, ndr) ha det­to: fino al 40’ avevi ragione te.
    PAIRETTO: T’ha trattato male, forse era un eccesso.
    PIERI: Pareva contento, quanto m’ha dato?
    PAIRETTO: 8.20 (un voto molto bas­so, ndr)
    PIERI: Mi dispiace per questo fischio che magari mettono in difficoltà voi
    PAIRETTO: Io non ho problemi: io non brigo, mai rotture di cazzo, non mi chia­ma Carraro. Me ne sbatto, non so altri (...)
    PIERI: Figurati se gli davo un rigore al­la Juve... Mi fucilavano.

    http://www.tuttosport.com/calcio/ser...vore+alla+Juve

    Pieri condannato per associazione a delinquere con imputazione per questa partita: colpevole di aver dato ingenuamente una punizione dal limite alla Juve...ed essersene pentito amaramente il giorno dopo viste le solite polemiche mediatiche dei lecchini morattiani il giorno dopo.

  5. #5
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    telefonata sicuramente irrilevante


  6. #6
    JU29RO perciò antielkann L'avatar di X800pro
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    10.35 COPELLI: «ANNULATO GOL A TREGUET, VINSE L'INTER»
    L'assistente Copelli è il primo teste dell'udienza presso la nona sezione del tribunale di Napoli. Lo ha convocato, anzi ri-convocato (fu teste dell'accusa su Reggina-Juve e sui rapporti - sms e telefonate - con Meani) dalla difesa Fiorentina. L'avvocato Picca, che tutela i Della Valle, chiede se Dondarini in Chievo-Fiorentina avesse condizionato l'arbitraggio degli assistenti. «Mai condizionati e Dondarini non ci chiese di favorire nessuno. Il briefing pregara? Lo facevamo e facciamo tutt'ora ma solo indicazioni tecniche. Il Chievo giocava col fuorigioco e la difesa alta. Nessuno di Aia o Figc mi ha mai indicato cosa fare in campo». Poi l'avvocato Gallinelli, difensore di De Santis, chiede della finale di Supercoppa: la Juve perse a Torino contro l'Inter (gol di Cruz) e a causa di un annullamento ingiusto di un gol di Trezeguet. «De Santis arbitrò un'ottima gara, la vinse l'Inter per 1-0. Ricordo bene la gara: ci fu un mio errore, annullai il gol di Trezeguet, mi accorsi dopo che era stato un errore. De Santis accolse la mia indicazione errata e annullò: poi, però, non mi ha criticato. Era un errore e basta».

    Tuttosport

    Vado chiedendo dal 2007 agli interisti il perchè di quel gol ingiustamente annullato a David che ha portato a perdere un trofeo: la supercoppa. Non un'amichevole. Le risposte? Zero. Silenzio assoluto. Il mafioso Moggi non è riuscito a far convalidare una rete regolare a Trezeguet e noi non abbiamo vinto la supercoppa.
    Che ridere.

  7. #7
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    anche qui nessuna pressione, nessun richiamo, nessuna critica... l'unico "richiamo" che vedo è per l'errore a favore della juve...

    oltre agli arbitri puniti per errori di questo tipo (ma questo nessuno lo sa perché la gazzetta non lo dice chi rimaneva fermo e chi no)


  8. #8
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    10.35 COPELLI: «ANNULATO GOL A TREGUET, VINSE L'INTER»
    L'assistente Copelli è il primo teste dell'udienza presso la nona sezione del tribunale di Napoli. Lo ha convocato, anzi ri-convocato (fu teste dell'accusa su Reggina-Juve e sui rapporti - sms e telefonate - con Meani) dalla difesa Fiorentina. L'avvocato Picca, che tutela i Della Valle, chiede se Dondarini in Chievo-Fiorentina avesse condizionato l'arbitraggio degli assistenti. «Mai condizionati e Dondarini non ci chiese di favorire nessuno. Il briefing pregara? Lo facevamo e facciamo tutt'ora ma solo indicazioni tecniche. Il Chievo giocava col fuorigioco e la difesa alta. Nessuno di Aia o Figc mi ha mai indicato cosa fare in campo». Poi l'avvocato Gallinelli, difensore di De Santis, chiede della finale di Supercoppa: la Juve perse a Torino contro l'Inter (gol di Cruz) e a causa di un annullamento ingiusto di un gol di Trezeguet. «De Santis arbitrò un'ottima gara, la vinse l'Inter per 1-0. Ricordo bene la gara: ci fu un mio errore, annullai il gol di Trezeguet, mi accorsi dopo che era stato un errore. De Santis accolse la mia indicazione errata e annullò: poi, però, non mi ha criticato. Era un errore e basta».

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    Vado chiedendo dal 2007 agli interisti il perchè di quel gol ingiustamente annullato a David che ha portato a perdere un trofeo: la supercoppa. Non un'amichevole. Le risposte? Zero. Silenzio assoluto. Il mafioso Moggi non è riuscito a far convalidare una rete regolare a Trezeguet e noi non abbiamo vinto la supercoppa.
    Che ridere.
    La gazzetta evidentemente aveva scritto che era in posizione di fuorigioco. Cosa poteva fare il povero Auricchio se la sua bibbia gli aveva detto questo?

    Comunque Xpro, non credi che la chiamata di Pieri possa essere molto importante, anche alla luce delle polemiche di domenica?

  9. #9
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    beh, si conferma ancora una volta ciò che disse carraro a suo tempo.. e cioè la linea di pensiero "se errore sarà, non deve essere per la juve!"

    inizio a pensare che la cupola adottasse la psicologia inversa


  10. #10
    I Want to Believe L'avatar di Propagator91
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    Pieri ennesima vittima sacrificale per giustificare l'eliminazione di Moggi e della Juve. Tutto bene Auricchio, va tutto bene. Sempre più indignato.
    Io voglio un processo su quel bastardo e sui suoi occultamenti, voglio sapere davvero per conto di chi ha agito. Ha distrutto le carriere di persone che in sta storia non c'entrano assolutamente nulla. Effettivamente l'ultima frase di Pieri va sicuramente messa in relazione con la celebre frase di Carraro e i suoi aiuti. E' vero.
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  11. #11
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    Che cupolone che avevamo

  12. #12
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    con quello che ho detto non voglio dire che volevano tutti andare contro la juve eh.... il vittimismo per fortuna non è nel mio animo sportivo per ovvii motivi...

    ma questo indica quello che è stata una linea di pensiero mediatica, basata sul "la juve rubba"... tant'è che gli stessi "addetti" ai lavori, speravano di non assistere mai a loro errori in favore della juve... rendiamoci contro....

    e intanto queste telefonate sono irrilevanti, e nessuno ci ha ancora detto il perché...


  13. #13
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    non siamo efficienti nemmeno come associazione a delinquere...hanno fatto bene a condannarci, se uno deve fregare lo fa bene, la "cupola" di moggi invece faceva acqua da tutte le parti

  14. #14
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    12.40 PRIORESCHI: «DEPOSITARE SENTENZA SU SPIONAGGIO TELECOM»
    L'avvocato di Moggi, Prioreschi: «Rinunciamo a tutti i testi (Moratti, Tronchetti, Tavaroli), preferiamo depositare la sentenza sullo spionaggio Telecom ai danni anche di Moggi. Stanno emergendo sui cd che ci sono stati consegnati solo negli ultimi giorni tutte le telefonate relative alle gare messe sotto inchiesta. Una cosa che, voglio essere buono, definisco inspiegabile: non ce n'è nemmeno una trascritta di queste telefonate che riguardano le gare indagate! Prima o poi si dovrà fare luce su questo modo di condurre le indagini. E per questo, rinunciamo ai testi, ma ci dia la possibilità di inserire altre telefonate che stiamo scoprendo giorno per giorno».

    Sono parzialmente deluso dalla mancanza del team Telecom e di Moratti, ma bisogna capire anche la strategia della difesa e da questo punto di vista è più che comprensibile.
    Io ESIGO che su Auricchio si faccia qualcosa.
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  15. #15
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    sono d'accordo...

    sulla chiamata di moratti già vedevo l'appiglio per gazzetta e affiliati con ovvia omissione di quanto dichiarato (se non di una mezza frase che avrebbe detto a sua discolpa)...

    sul team di tavaroli e tronchetto non saprei... come dicevo nei giorni passati loro li avrei voluti sentire...

    ma mi fido della tattica adottata... vedremo se verrà accettata la richiesta di depositare altre intercettazioni....

    ovviamente in attesa delle motivazioni che hanno portato auricchio a ritenere irrilevanti telefonate dove si parlava delle partite indagate...

    e pensare che Auricchio è stato anche promosso grazie alla sua inchiesta....


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