Sulla satira e la risata fascistoide (wall of text di Daniele Luttazzi)

[the doctor]

Ehm, tu avevi parlato di finire a "considerare intellettuale anche il primo sbandato che declama poeti beat ai bordi di una strada", la frase quello vuol dire, dice la stessa cosa in modo diverso.

Ma era solo tanto per citarla, niente di serio, eh.

no, scusa: sarà che non porto gli occhiali e leggo male, sarà che sono stanco da una settimana, sarà che sto postando in versione bellalavanderina mentre pulisco casa, ma ci metto molto tempo a comprendere nome+verbo+complemento.

e non riesco nemmeno a leggere tutto il thread come si deve.

[the doctor]

per me è organico chiunque pretenda di occupare una cattedra social-politica. Credo sia poco lucido che un intellettuale si occupi di società dopo la catastrofe novecentesca del senso. Più o meno come andare a spegnere il forno mentre la casa va a fuoco. La Tradizione è un fatto eminentemente estetico, quindi Evola non c'entra.



Per me alla gente non si può insegnare a leggere. Si tengano Moccia e guardino American Gladiators, tanto per dirla alla Hicks.

allora possiamo anche andare a berci una birra insieme.

[Phlebas]

allora possiamo anche andare a berci una birra insieme.

per una birra, sono sempre disponibile

[LordPist]

La Tradizione è un fatto eminentemente estetico, quindi Evola non c'entra.

È un fatto anche estetico, ma pregno di significati politici e sociali, come praticamente qualsiasi visione del mondo.

[famedoro]

per me è organico chiunque pretenda di occupare una cattedra social-politica. Credo sia poco lucido che un intellettuale si occupi di società dopo la catastrofe novecentesca del senso.

E' una definizione di organico molto larga eh.
Tutti gli sfarfalloni postomoderni che tra un saggio sul corpo e l'altro dicono qualche cazzata sulla multiculturalismo sono organici.

Probabilmente, l'organicità a livello di quadro è finita con il partito comunista,

Per fortuna esiste ancora una piccola scena di intellettuali marxisti e/o anticapitalisti che seguo con passione.

[cerberus]

più in generale: mi sembra che le repliche non prendano in considerazione il discorso nel suo intero.
luttazi porta avanrti dei valori. valori democratici, di rispetto per i più deboli, etc etc. facendosene portatore li difende dai possibili attacchi, subdoli, che potrebbero subire da più parti. va bene che siamo nell'era del relativismo, ma non basta questo. si accusa luttazzi di non aver capito un cazzo solo perchè, nell'era del relativismo, non è un relativista. povero galileo! sono conscio della quasi impossibilità di stabilire un vademecum di valori assoluti senza ricorrere al trascendentale: bene. chiediamoci però se questi valori non servano, quantomeno.lo dice proprio lui: in questio tempi rezionari (contesto). non è un caso, a mio avviso, che nomini borrghezio: ora più che mai alcune battute, da parte di chi difende, e vuol difendere certi valori, vanno evitate. lo dice lui stesso: per un nazista, la battuta di anna frank va bene: che la facciano loro, dunque, non chi vuol difendere gli opposti valori. che poi la democrazia sia solo un ulteriore forma di regime, questo è un discorso che va affrontato con più calma. non possiamo criticare la parte di luttazzi dicendo solo che il mondo va da un'altra parte, lui ha deciso che la direzione non gli piace, ma non cerca di censurarla: cerca di far comprendere che (secondo lui) continuando in questo modo si può solo aumentare la velocità.

Luttazzi vuole la botte piena e la moglie ubriaca.
La sua libertà di giullare di cacare in testa a chi gli aggrada è figlia proprio della potenziale libertà di cacare in testa ad Anna Frank.
E' il tipo di libertà che la democrazia concede ai giullari; libertà espressive che chi della democrazia fa parte può concedersi solo nell'intimità delle proprie mura domestiche, magari se è a casa da solo. A me che della democrazia faccio parte non interessa che cachi in testa ad Anna Frank, ma mi piace pensare che possa farlo.
Chi fa satira cammina in equilibrio su un filo molto sottile; tanto più sottile quanto più estrema diventa nel lessico e nei contenuti.
Nel filmato di Hicks di qualche pagina fa c'è una splendida invettiva contro chi si occupa di marketing. Ecco, io potenziale spettatore che son li con la mia ragazza che studia marketing, accetto quel che sento perchè il 99% del mio cervello sa che parla sul sero, ma c'è quell'1% che ti lascia il dubbio di trovarti davanti ad un folle, che dice marketing ma potrebbe dire Maria Teresa di Calcutta.
Per preservare quell'1% credo che Luttazzi debba risparmiarsi uscite come quella sui Griffin.

Se poi invece vuole dismettere i panni di giullare ed indossare quelli di intellettuale inquadrato, liberissimo, ma il guinzaglio diventa più corto. Quello che accetto da Hicks non lo accetto da Vauro, per intenderci.

[Rinzai]

Sono in parte d'accordo con lui: si è davvero arrivati al punto di ridere senza chiedersi fin a che punto sia giusto ridere. Ma lui estremizza davvero troppo la situazione, attribuendo poi allo spettatore\lettore medio un tanto alto spirito critico che non hanno.

[Phlebas]

È un fatto anche estetico, ma pregno di significati politici e sociali, come praticamente qualsiasi visione del mondo.

mah, è estetizzazione del politico, per dirla con Benjamin.

E' una definizione di organico molto larga eh.
Tutti gli sfarfalloni postomoderni che tra un saggio sul corpo e l'altro dicono qualche cazzata sulla multiculturalismo sono organici.

si sono allargate le ideologie, si allargano anche le definizioni.

Per fortuna esiste ancora una piccola scena di intellettuali marxisti e/o anticapitalisti che seguo con passione.

amarcord

[famedoro]

si sono allargate le ideologie, si allargano anche le definizioni.

Però capisci che se definiamo intellettuali organici tutti quelli che dicono qualcosa sulla società, possibilmente restando coerenti con se stessi, sei organico anche tu.
Tra una riflessione sulla morte e l'altra ci infili un post su Berlusconi, ma giusto lui e illuminato possono vederti come un comunista.

amarcord

Yeah.