Dunque, stando al tuo gioco:
ti sbatterei in un sotterraneo o una cella, continuerei a picchiarti fino a che il tuo corpo non diventerebbe un ematoma continuo, e tu fossi gonfio come un pallone. ogni volta che i vestiti si sporcassero troppo di sangue, ti farei cambiare e poi ricomicerei con le botte, presumo. Poi inciderei con dei rasoi i rigonfiamenti ematosi sul tuo corpo, lentamente, chiaro, e ti lascerei così, sanguinante, costringendoti alla coprofagia e a spalmare le tue feci sulle ferite. Cucirei la tua bocca con spilli da balia, ti darei fuoco ai genitali, ti farei accomodare sopra a sedili di aghi, tenterei di cambiare il colore dei tuoi occhi inniettandovi del liquido colorante, diretto nella pupilla, infilerei 666 aghi nella tua zona pelvica e nello scroto, infilerei attizzatoi incandescenti nella tua bocca e nel tuo naso, ti farei tagliare le dita e con queste ti costringerei a mettertele in bocca e tirare fino a quando la pelle e la mucosa orale non si strappassero, ti farei camminare in delle calzature di ferro incandescente, arroventato sotto i tuoi occhi.
Ma dato che sei immortale, non moriresti, e questo è peggio di qualunque altra cosa.