Come scrivevo inizialmente qui, Jacobs non è mai stato uno che molla la sfida. Ma dopo la vittoria olimpica qualcosa deve essergli successo e una parte di colpa (non tutta ovviamente) ce l'ha anche lui. Non è un ragazzino inesperto, è un uomo oltre che un atleta di valore. Se vede che le cose non vanno è giusto che si prenda le responsabilità di una scelta, anche dolorosa.
La mia opinione è che nessuno si aspettasse una sua vittoria olimpica, con tutte le conseguenze che questa impresa comporta. Perché da campione olimpico si hanno inevitabilmente gli occhi del mondo addosso, soprattutto in quella che è considerata la gara regina.
Probabilmente né Camossi né in federazione sanno come gestire in maniera ottimale un elemento simile, e lo credo bene. Però ci sono stati campioni prima di lui che si sono rivolti ad altre persone per cercare di migliorare la situazione, com'è giusto che sia. La Pellegrini ad esempio, dopo la morte di Castagnetti, ha scelto Lucas e non è tornata con Di Mito. Dopo Lucas ne ha cambiati altri 2 prima di ritornarci per la seconda volta (e rimollarlo:asd:).
Rimanendo nell'atletica: Tamberi ha salutato il padre che lo ha tirato su fino alle olimpiadi. Lo ha fatto pure la Osakue con il suo vecchio allenatore.
Molla in sudafrica, 3 giorni dopo è in Italia a vincere la finale nazionale dove non ha concorrenza. Molla diverse tappe in diamond league (dove ci sono gli statunitensi e i giamaicani ad attenderlo) e va a fare il gallo sulla monnezza negli europei dove sapeva di non avere concorrenza. Ci prova negli indoor ma parte male e trova Ceccarelli a bruciarlo, finge l'infortunio quando era evidentissimo che era in recupero (altri 10 metri e Jacobs sarebbe passato in testa).
Il problema non sono soltanto i suoi problemi fisici (che ci sono sempre stati) ma il fatto che molto probabilmente in federazione non sanno come fare per riportarlo in condizioni ottimali senza rischiare grosso. E l'età avanza anche per lui, ormai va verso i 29 anni.
Conclusione di tutto sto wall of text? Hanno ottenuto 2 medaglie d'oro olimpiche nelle due competizioni emblematiche. Non se lo aspettava nessuno, né gli atleti, né gli allenatori, né la federazione. Hanno provato a far partire un'ipotetica "era Jacobs" che però nel giro di due anni non è mai decollata. Avrebbero potuto cercare un aiuto esterno, tutte le federazioni atletiche del mondo lo fanno, e invece insistono nel voler gestire la situazione autonomamente. Risultato: il ragazzo è sempre in condizioni subottimali o tirato al limite, di conseguenza il rendimento è tornato quello di prima; ma dato che ci sono dietro pure sponsorizzazioni pesanti hanno cercato di tirare la carretta fino al limite massimo possibile.
