[84] Che film avete visto oggi?
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Discussione: [84] Che film avete visto oggi?

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  1. #1
    Utente L'avatar di Metal2001
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    [84] Che film avete visto oggi?

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  2. #2
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    primo!

    Ho visto Una sera...un treno, di Andrè Delvaux.
    ehm....eh? Intanto, perchè l'ho visto? Dopo aver visto Calvaire, mi sono andato a leggere come al solito le curiosità del film e trovai che il regista per la famosa scena del ballo s'è era ispirato a un vecchio film franco-belga del 68 di Delvaux. Quale? Una sera...un treno, sciocchini! Quindi sentii il bisogno di vederlo e ora eccomi qui, più confuso che persuaso a commentare un film dal doppio volto. Inizia come il più tipico dei drammoni borghesi, professore universitario di linguistica, c'ha i suoi alunni, c'ha pure il suo bel rapporto di coppia deteriorato e afflitto da problemi di comunicabilità. Diciamo che la sua donna è un attimo fuori luogo nell'ambiente in cui lui si trova (in sottofondo al film c'è il contrasto valloni\fiamminghi), parla solo francese e sì insomma c'è qualcosa che non va fra i due.
    Un treno, un treno. I due prendono un treno, iniziano a ricordarsi di eventi passati (scene piuttosto evocative in effetti, nel completo silenzio del vagone) e poi PUFF il film cambia del tutto registro e diventa qualcosa si surreale, una specie di incubo che va sempre di più a peggiorare. Il professore si troverà infatti insieme ad altri due uomini fuori dal treno e poi in una strana cittadina in cui si consumerà finalmente, fra le altre cose, la scena del ballo. Che in effetti risulta, per un certo verso, ancora più strana di quella di Calvaire, visto che lì almeno aveva un senso in quel contesto morboso e malato.
    Il film ha comunque uno scioglimento logico. Il dubbio è...simbolismi? allegorie? O semplice, si fa per dire, delirio sognante? O confessione del protagonista che lascia molto spazio all'interpretazione e all'empatia dello spettatore? E chi lo sa, chi lo sa. Sta di fatto che il film resta piuttosto impresso, quantomeno per la piega che prende. Delvaux se la cava decisamente bene, la fotografia all'inizio è insopportabile, da prodotto televisivo britannico anni 70, poi quando si passa alla neve e al buio e alla cupezza si riprende molto.
    Boh, e magari vedetevelo va, almeno tu Intrinseco che t'era piaciuto Calvaire.

    Ecco la scena di ballo, per incoraggiamento:

  3. #3
    Utente,Troppo Utente L'avatar di marcodead
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    Il nastro bianco un polpettone allucinante? Rispetto a una miriade di film osannati qui fa la sua porca figura, secondo me.
    Premetto che, con ogni probabilità, ieri non era serata per guardarsi un film dai ritmi così lenti. Ho passato gran parte del film a giochicchiare con un braccialettino di quelli plastificati che ti sbatti sul polso e si chiudon da soli. E lo faccio ogni volta che un film mi barbatrucca i coglioni.
    Non posso dire che non mi stesse piacendo (come detto, ho mollato a 30' dalla fine), lo stile è quello di Haneke, le vicende al limite del surreale son pur sempre le sue, la capacità di lasciarti attonito e smarrito è il suo marchio di fabbrica. Ma eran proprio necessari quei 40 secondi sparsi qua e la di porte chiuse, rampe di scale, uomini che si grattano la testa? E poi, era obbligatorio mettere così tanta carne sul fuoco? Che, tra l'altro, (e ne son praticamente sicuro), alla fine non ne rimarrà che il fumo, come in
    Spoiler:
    Niente Da Nascondere.

    Non credo di essere il classico spettatore che ha bisogno di frenesia, semplicità e concisione, anzi, mi posso godere un Primavera, Estate, Autunno, Inverno E Ancora Primavera, o un Lost In Translation/Somewhere (per far qualche esempio) senza problemi.
    Ma in questo caso ho trovato la lunghezza del film e la lunghezza dei tempi morti esasperanti.
    "Ma,con l'età,ci si abitua ai propri terrori,non si fa più niente per liberarsene,ci si imborghesisce nell'Abisso.-E se ci fu un tempo in cui invidiavo quei monaci egiziani che scavavano le loro tombe per versarvi lacrime,oggi scaverei la mia per non lasciarvi cadere altro che cicche."[E.M.Cioran]
    LastFM



  4. #4
    Viola L'avatar di Ippolita
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    Chiedo scusa, ma probabilmente ho equivocato il termine "polpettone", cui io conferisco un significato più ampio del mero "lungo, lento e noioso". E' colpa mia: sono stata troppo impulsiva nella risposta.
    A parte questo, a me non sembra che Haneke abbia messo troppa carne sul fuoco, ma del resto mi parve così anche in Niente da nascondere: non dico abbia un ritmo narrativo serrato ma le sue sospensioni frequenti hanno il loro fascino.
    L'unico suo film che non son riuscita a finire di vedere, un po' per prevedibilità e un po' per noia, è stato Funny games: una vera martellata nelle gengive^^
    It shall be engraved upon your soul!
    Divine Assault!
    Nibelung Valesti!

    Great Gami Gami Devil

  5. #5
    Utente,Troppo Utente L'avatar di marcodead
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    Citazione Ippolita Visualizza Messaggio
    Chiedo scusa, ma probabilmente ho equivocato il termine "polpettone", cui io conferisco un significato più ampio del mero "lungo, lento e noioso". E' colpa mia: sono stata troppo impulsiva nella risposta.
    A parte questo, a me non sembra che Haneke abbia messo troppa carne sul fuoco, ma del resto mi parve così anche in Niente da nascondere: non dico abbia un ritmo narrativo serrato ma le sue sospensioni frequenti hanno il loro fascino.
    L'unico suo film che non son riuscita a finire di vedere, un po' per prevedibilità e un po' per noia, è stato Funny games: una vera martellata nelle gengive^^
    Ecco, no, il mio parere è esattamente opposto al tuo: Funny Games, per me, ha esattamente il giusto ritmo che dovrebbe avere. Lì nessuna lungaggine è di troppo (sempre imho).
    In La Pianista, Niente Da Nascondere e Il Nastro Bianco invece le lungaggini hanno l'effetto opposto: annoiano invece che aumentare la tensione, stancano invece di affascinare. Certo, non sempre: ben vengano le cassette in cui non succede un belino, o le vergate udite da dietro una porta. Ma poi basta.
    Comunque, questione di gusti e di momenti, c'è poco da discutere.
    "Ma,con l'età,ci si abitua ai propri terrori,non si fa più niente per liberarsene,ci si imborghesisce nell'Abisso.-E se ci fu un tempo in cui invidiavo quei monaci egiziani che scavavano le loro tombe per versarvi lacrime,oggi scaverei la mia per non lasciarvi cadere altro che cicche."[E.M.Cioran]
    LastFM



  6. #6
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Ho visto A Venezia... Un Dicembre Rosso Shocking, di Nicolas Roeg.
    Dietro un improponibile titolo italiano (l'originale è un meno pomposo Don't Look Now) si cela un film che mi ha annoiato profondamente. Lol. In pratica c'è un inizio fulminante, onore al merito. Una bambina gioca e gioca e gioca e marito e moglie sono tranquilli a casa e a casa e casa, quando con un'astuta serie di jump cut capiamo che il protagonista ha il DONO, ha le PREMONIZIONI, e sì insomma la bimba casca in una pozza d'acqua e tira le cuoia. Il protagonista è nientemeno che Donald Sutherland, più bello che mai con zazzera riccia e baffoni, emblema degli anni 70, che qualche tempo dopo troviamo a Venezia con la moglie che dirige i lavori di restauro di una chiesa. Bella l'idea di saltare completamente la parte in cui i due soffrono per la morte della figlia, mettendo dei piccoli indizi sparsi qua e là che nonostante i due sembrino abbastanza felici, qualcosa che non va c'è. Comunque ok più o meno qui finisce tutto. Anzi, prima c'è una scena in cui una vecchia cieca dice alla protagonista HO VISTO TUA FIGLIA E' FELICE e poi finisce tutto. Nel senso che il film diventa una lunga sequenza di passeggiate per Venezia, di visioni di qualcosa di molto simile alla bimba morta, di premonizioni e puttanate varie. Il tutto senza un minimo coinvolgimento psicologico o, almeno, momenti di paura. Però leggo in giro che il film è considerato un lavoro psicologico di prim'ordine, quindi sarà che io non c'ho il DONO. Sutherland pare piuttosto spaesato, ogni tanto gli spunta sul grugno quel suo sorriso sornione, ma in compenso Julie Christie è bella come una dea. C'è persino una scena di sesso bella lunga e di classe, che alterna loro due che si contorcono ignudi sul letto e loro due che si vestono per iniziare la loro giornata.
    Eh? ah sì, il finale è terribile, dai. No sul serio, ma che è? Gli omicidi di Venezia, si collegano con le premonizioni, e poi OOOH un'apparizione di rara bruttezza. Sciak. Bha.

  7. #7
    La Torre Nera L'avatar di sergio leonhart
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    Star Wars Episodio VI: Il ritorno dello Jedi
    Finisco finalmente la saga con il capitolo che mi è piaciuto meno di tutti. Tuttavia non è male comunque anche se già da qua vengono fuori delle incongruenze che la nuova trilogia ha verso la vecchia.
    Al momento non riesco a commentare di più, vedrò se domani mi vien voglia di allungare

    voto: 7.5

    Wolfman
    Ammetto che già di mio odio i lupi mannari e purtroppo questo mi ha portato a non giudicare oggettivamente il film visto che mi sono annoiato per tutto il film. Mi limito a dire questo.

    Stanno tutti bene
    Remake di un film di Tornatore questo film mi è piaciuto nel complesso. Purtroppo non posso fare paragoni con l'originale in quanto ancora mi manca ma devo dire che in linea generale il film si mantiene su una buona qualità.
    De Niro, attore ormai in decadenza a livello di scelte lavorative (e anche un po' come attore visto che in certi ultimi film mi ha lasciato parecchio perplesso), dimostra comunque di sapersela cavare nel ruolo di protagonista e mi dispiace vederlo invece ormai relegato in ruoli secondari e per di più in film pessimi.

    voto: 7
    «Tu vuoi sapere della Morte. Gli ho lasciato una parola. Questa parola è DICIANNOVE. Se la dici a lui, la sua mente sarà aperta. Ti dirà che cosa c'è oltre. Ti dirà che cosa ha visto. La parola è DICIANNOVE. Sapere ti farà impazzire. Ma presto o tardi chiederai. Non potrai farne a meno. Buona giornata! Walter o'Dim
    PS. La parola è DICIANNOVE. Cercherai di dimenticare ma presto o tardi ti uscirà dalla bocca come vomito. DICIANNOVE.»

  8. #8
    Utente Eremita L'avatar di Evanes
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    Ho provato a vedere Ciao America, di Brian de Palma con Robert DeNiro. Porca troia, cioè, i primi 20 minuti sono un continuo parlare e parlare di cose arrandom, tanto che gli attori sembravano annoiarsi a sentire tutti i discorsi di uno dei personaggi. E niente, non ho retto dopo quei 20 minuti.


  9. #9
    Dante989
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    Ho visto Terraferma di Sergio Crialese, in sala (fortunatamente semi-deserta, era pure l'ora di cena).
    Mi ha fatto una gran bella impressione, soprattutto per come è confezionato. Molte inquadrature colpiscono davvero molto, rimangono impresse nell'occhio fin dal primo istante, mentre altre sequenze riescono ad immergere lo spettatore nelle vicende in modo molto convincente ed anche a smuovere la propria coscienza anche solo con le immagini, col loro dinamismo ed "affanno" (trattando un tema attualissimo e sicuramente non leggero). Anche i dialoghi non mi sono sembrati affatto male (anche se ho avuto qualche difficoltà col dialetto siciliano in alcune scene ), come anche i personaggi principali, a mio parere tutti caratterizzati in modo realistico ed anche abbastanza approfondito (tranne forse lo zio di Filippo, che mi sembra uno stereotipo un po' marcato), sorretti da buone performance degli attori. La colonna sonora non è molto presente, però fa il suo.
    In definitiva una bella pellicola, che non scade nel "politico" o nel polemico come sarebbe stato facile fosse accaduto (visto il tema), ma anzi propone uno sguardo intimo, personale, empatico ed in parte quasi fuori dal mondo (si sa che siamo su un'isoletta, ma "Linosa" o "Lampedusa" non vengono mai citate) su una piccola comunità e le scelte da operare per affrontare il moderno, che fa riflettere chi assiste alla proiezione senza imporre nulla.
    Ora son curioso di recuperare Nuovomondo...
    Ultima modifica di Dante989; 16-09-2011 alle 14:25:59

  10. #10
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    Film d'azione gradevole con tante esplosioni, sparatorie e un William Fichtner più badass che mai, In pratica un ora e mezza di Nicholas Cage che ammazza gente. Non sarà il film del secolo ma devo dire che mi aspettavo molto di peggio

    (che poi mi sento scemo, voi che vedete tutti i film d'autori intellettualoidi e io che mi vedo i film con nicola gabbia )

  11. #11
    Bannato
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    Ho visto megamind e, nonostante io non ami i film d'animazione, mi è piaciuto VERAMENTE tanto, e lo reputo veramente bello. È pieno di picchi di genialate, citazioni divertenti e una colonna sonora proprio figaahhh La storia colpisce perche, almeno io, non mi aspettavo NULLA tranne il finale.

  12. #12
    Méliès Motel L'avatar di Darrius
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    Non c'è nulla da fare, è il periodo di Star Wars; e grazie al cofanetto appena uscito in questi giorni ho rivisto la trilogia classica.
    Non commenterò audio e video, sia perché attendo di testare le migliorie del BD su un televisore adatto — benché già sul mio 20' la differenza sia notevole — sia perché mi interessa relativamente poco. Quello su cui ho riflettuto è la trama e il modo in cui è narrata. Solo io ho trovato la sceneggiatura estremamente povera? Passi la regia, che, pur non avendomi entusiasmato, svolge discretamente il proprio lavoro; ma i personaggi, i dialoghi e in parte l'ossatura della trilogia non mi hanno convinto. Tra i personaggi salvo Ford, perfetto nella parte della "canaglia" gentile, una Leila tanto affascinante quanto nel complesso convincente, e Fener, icona della saga, la cui crescita all'interno della stessa riesce a renderlo sempre più umano senza però togliergli quell'alone di mistero e paura che da sempre lo contraddistingue.
    Benché in cuor mio io cerchi di giustificarne la banalità e prevedibilità ripetendomi "è il primo grosso esponente dei blockbusters sci-fi", è chiaro che i dialoghi, così come la trama, manchino di pathos e di profondità: non chiedo spunti filosofici, ma nemmeno il momento clou de L'impero Colpisce Ancora ha lo spazio che mi sarei aspettato: cioè, scopri che la persona che fino a quel momento hai identificato come "il male" è tuo padre e nella scena successiva ti comporti come se niente fosse? Scopri in seguito di avere una sorella e non approfondisci la faccenda? Mah.
    Spero che qualche difensore della saga possa farmi cambiare idea in qualche modo, perché, nonostante tutto, l'universo ideato da Lucas è quanto di più variopinto e affascinante si possa chiedere da una saga cinematografica.

  13. #13
    Utente Eremita L'avatar di Evanes
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    Arsenico e vecchi merletti, di Frank Capra

    Ah ah ah ah, che magnifica e divertentissima commedia, è proprio vero che il cinema d'annata, in quanto a risate e umorismo, è probabilmente il migliore di tutti i tempi. Senza quindi basarsi sulle volgarità che oggi sopprimono moltissime pellicole, Capra adatta un testo teatrale (che come si vede verrà ambientato quasi interamente all'interno del grande salone della casa principale) per trasformarlo quindi in una commedia nera dove il personaggio di Cary Grant impersona il nipote di due zie che si divertono, per giusta causa secondo loro, ad ammazzare i poveri vecchietti soli al mondo. E la cosa verrà praticamente mostrata da subito dopo 25-30 minuti di film, di modo tale che Grant possa barcamenarsi tra la novella sposa, le zie assassine, il ritorno a casa del fratello odiato e il precoce ricovero in manicomio del fratello pazzo che si crede Teddy Roosevelt, oltre all'intrusione in casa di diversi altri personaggi che renderanno le vicende ancora più concitanti e confuse. Grant in questa pellicola si scatena tra facce sbalordite, gesti inconsulti e il continuo andirivieni tra un posto e l'altro per sbrogliare ogni problema che lo affligge: e rende il tutto molto più comico di quello che dovrebbe essere, grazie anche al regista e lo sceneggiatore che iniettano al film dialoghi brillanti, velocissimi eppur semplici nel loro umorismo. Memorabile il fratello pazzo che, ogni volta prima di salire le scale, grida "CARICAAAAA!", sbatte la porta della camera e la lancetta dei minuti di un orologio smette di funzionare.


  14. #14
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    Clerks di Kevin smith

    Che bello bello! Assurdo e divertente ma in un certo senso anche un po "reale". Ora ho voglia di vedermi pure le altre robe di Smith

  15. #15
    Utente Eremita L'avatar di Evanes
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    Contagion, di Steven Soderbergh

    Come si può fronteggiare un virus che si diffonde tramite il semplice contatto tra persone o di cose toccate da mani infettate e che ha una copertura mondiale? Oltre alla risoluzione del problema e la ricerca di un vaccino per fronteggiare una minaccia che potrebbe dimezzare la popolazione del globo terrestre, il film si incentra su un pugno di personaggi che sono più o meno legati al virus: la Paltrow muore dopo 5 minuti di scena, Damon è il marito immune, la Winslet, la Cotillard e Fishburne appartengono al ramo medicinale, mentre Law è un blogger che sembra divertirsi a speculare sul virus. Soderbergh gira quindi un film che non ha nulla di male, basandosi sul contagio di una malattia mortale e di come riesca a diffondersi, delle ragioni della sua esistenza e, di tanto in tanto, si sofferma sulle questioni sociali di alcuni infetti che faranno di tutto per trovare una cura per loro stessi, alcuni dei quali razzieranno farmacie ed ospedali fino a rapinare e perfino uccidere cittadini che hanno o non hanno una cura efficace. E il problema del film, oltre al fatto che ci sono personaggi fuori contesto ed altri che potevano benissimo non esserci (come Fishburne o la Cotillard), è che si tratta di una pellicola che la salva dall'essere catalogata come film di serie B, grazie ad una colonna sonora piuttosto efficace e tesa e della ripresa di scene che mettono ansia e inquietudine nei posti desolati e disordinati delle molte città colpite. Buono per passare una serata senza pensieri per godersi un film ben realizzato, ma non sa distinguersi nella massa. Jude Law, sei un così bel ragazzo, perchè non ti sistemi quell'incisivo? E' brutto da vedersi.


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