[72] Che film avete visto oggi?
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Discussione: [72] Che film avete visto oggi?

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  1. #1
    Utente L'avatar di Metal2001
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    [72] Che film avete visto oggi?

    Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: [71] Che film avete visto oggi?


  2. #2
    Utente L'avatar di Aldo87
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    Caltagirone (CT)
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    I sette samurai [Japan, 1954]

    Edit: si, scusate, mancava il commento: non è male come film, ho apprezzato tantissimo la figura dei samurai e
    Spoiler:
    quel burlone che si credeva un samurai. I briganti alla fine nel film mi hanno deluso: si fanno uccidere come mosche...
    Ultima modifica di Aldo87; 23-07-2010 alle 23:31:15
    Citazione Lop Visualizza Messaggio
    La Palvin me la farei anche io
    Lop diventò bisessuale.

    13/1/2016.

  3. #3
    Blood Raven L'avatar di dj_lethal04
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    Arconate (MI)
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    Citazione Aldo87 Visualizza Messaggio
    I sette samurai [Japan, 1954]
    Beh?

    "Una commedia sexy in una notte di mezza estate" di W. Allen.
    Piacevole film sulle vicende amorose di tre diverse coppie durante una gita in campagna.
    Ero un po' dubbioso sul valore del film ma devo ammettere che tra scambi di coppia, voli a bordo di incredibili veicoli e apparizioni spiritiche c'è di che divertirsi per la scarsa ora e mezza di durata. I personaggi sono ben delineati e rappresentano in maniera valida sei diversi modi di interpretare l'amore, il matrimonio e i relativi annessi e connessi. Anche l'atmosfera magica e sognatrice è riuscita e ben si adatta al contesto.
    Non è al livello dei classici di W. Allen (soprattutto per quanto riguarda il suo personaggio, qui un po' sottotono) ma è senza dubbio una pellicola gradevole, oltre che adatta a trascorrere una di queste afose serate. In compagnia e non.
    6/10.
    Jacksonville's on the map...

  4. #4
    La Torre Nera L'avatar di sergio leonhart
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    Citazione Il Monco Visualizza Messaggio
    Sarò stato eccessivo (floodoso e flammerone no), ma tu non hai dato uno straccio di motivazione. Flood anche il tuo messaggio?

    in quel commento da motivare non c'è un bel niente. ha ammesso che tarantino è comunque bravo ma che è lui che non lo capisce. cosa c'è da motivare in un'affermazione del genere? Niente visto che ammette nel suo messaggio che è un suo limite.

    Cerchiamo quindi di moderare i toni, grazie.
    «Tu vuoi sapere della Morte. Gli ho lasciato una parola. Questa parola è DICIANNOVE. Se la dici a lui, la sua mente sarà aperta. Ti dirà che cosa c'è oltre. Ti dirà che cosa ha visto. La parola è DICIANNOVE. Sapere ti farà impazzire. Ma presto o tardi chiederai. Non potrai farne a meno. Buona giornata! Walter o'Dim
    PS. La parola è DICIANNOVE. Cercherai di dimenticare ma presto o tardi ti uscirà dalla bocca come vomito. DICIANNOVE.»

  5. #5
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Rieccomi, per la gioia di grandi e piccini!
    Ho visto Kick Ass, di Matthew Vaughn.
    Non ho letto il fumetto, e il film mi è piaciuto abbestia, questa è una valida sintesi del mio pensiero. Ho trovato molto gradevole come dopo un inizio puramente da commedia a poco a poco inserisca scene sempre più mature e a tratti drammatiche. La scena della vestizione di Big Daddy (solitamente così eroica nei vari film, qui così triste), la scena della sua
    Spoiler:
    morte
    e la scena in cui Kick Ass si vede tutto ricoperto di sangue e raggiunge una certa autocoscienza di sè, nonchè il finale quando finalmente Hit Girl si lascia un pò andare, sono tra le parti più riuscite. In particolare la scena che ho messo sotto spoiler mi ha quasi messo i brividi, sarà per la musica (del mai troppo lodato Murphy, e già usata in una scena quasi altrettanto bella di Sunshine, di Danny Boyle), sarà per le immagini altamente spettacolari, sarà per il contenuto (non si vede tutti i giorni una figlia che
    Spoiler:
    vede il padre bruciare vivo davanti a lei
    , fatto sta che balza ai primi posti in classifica delle mie scene più memorabili. Qualche rimprovero lo si può fare. Kick Ass è un protagonista appena sufficiente, non viene approfondito quanto vorremmo. Ma d'altro canto di adolescenti con poca autostima ne abbiamo visti a centinaia, forse è stato meglio così. E in generale ci sono certe parti a cui manca un pò di mordente. Tutto viene risollevato nelle sequenze in cui compare Hit Girl, tuttavia. Super violenza ad opera di una bambina super cazzuta è una cosa che vorremmo vedere più spesso. Penso che al prossimo cosplay che farò mi travestirò da lei, e poco importa se sono una pertica di un metro e novanta. Insomma bello bello bello, gasante anche grazie a una colonna sonora molto azzeccata, e divertente nei punti giusti.

    Ho visto Il Concerto, di Radu Mihailenau.
    Una sorta di Blues Brothers in salsa classica, si potrebbe dire. Un direttore d'orchestra russo con un passato triste rimette insieme la sua vecchia orchestra per poter finalmente realizzare il suo sogno di suonare la suonata per violino di Tchaikovski. Come nel precedente Train De Vie, Radu (mi permetto di dargli del tu per la manifesta impossibilità di scrivere il suo cognome più volte) fonde alla perfezione commedia e dramma, giocando con gli stereotipi a lui cari degli ebrei e dei comunisti, e infondendo al suo film un senso di vitalità come raramente si vede. Ogni personaggio sembra vivo, con i suoi vizi e le sue virtù e le sue passioni, e non possiamo non simpatizzare con la vasta e rumorosa orchestra di poveri russi a cui non pare vero di essere a Parigi. I due protagonisti sono naturalmente su un altro livello, giustamente, e Guskov offre una grandissima performance. Il suo tormento interiore, la sua passione per la musica, i suoi rimorsi e il suo desiderio di riparare a certi fatti, sono tutti rappresentati in un personaggio complesso e dalle tante sfaccettature. Dall'altra parte abbiamo la piccola e dolce Melanie Laurent, che non ha grandissimi spunti per approfondire un personaggio che a conti fatti si rivela poco più che un pretesto per raccontare meglio il protagonista (e che viene completamente rovinato nella sua scena chiave, quella della cena al ristorante, da un montaggio sciagurato e sbagliato), ma lei è veramente bella in modo impressionante, con quei capelli bianchi e gli occhioni da cerbiatta. Se anche la prima ora e mezza di film non piacesse, ma non vedo come col suo perfetto mix di risate e riflessioni, ecco che arriva una parte che non può non piacere; il Concerto, appunto. Boh, sarà che sulle composizioni di Tchaikovsky mi ci farei le seghe a due mani, ma ero davvero immobile davanti allo schermo con gli occhi che mi brillavano. Il brano scelto, sonata in Re Maggiore per violino, è uno dei suoi più belli: è maestoso, scherzoso, commovente, pieno, trascinante, poetico, è tutto. L'esecuzione è ottima, e Radu rischia un pò. Avrebbe potuto appoggiare la mdp a una seggiola e lasciar fare tutto alla musica, invece si avventura in qualche bel dolly sull'orchestra e soprattutto all'inserimento di un flashback che spiega le origini del personaggio della Laurent. Scelta che potrebbe sembrare pessima, poichè distrae forzatamente dalla musica, ma che si rivela ottima grazie alla splendida immagine della madre che suona un violino invisibile sotto la neve in un campo di prigionia siberiano. Sì, l'ultima mezz'ora del film è da brividi.

  6. #6
    Gold Saint di Gemini L'avatar di Blacktiger
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    Pozzuoli (Na)
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    Oggi ho visto Toy Story 3 con la mia ragazza. Che dire, divertente e piacevole, anche se non avevo mai visto gli altri due. Nulla di eccezionale il 3D, ho visto di meglio da questo punto di vista, però gradevole e ottimo per passare un pomeriggio divertendosi un pò con qualcosa di leggero.

  7. #7
    Death from above L'avatar di Darth_Alexisky
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    Ho finalmente finito Il buono, il brutto, il cattivo. Non saprei che dire oltre che è una gran gran bel film


  8. #8
    Il Santo L'avatar di Son of The Boss
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    Citazione sergio leonhart Visualizza Messaggio
    in quel commento da motivare non c'è un bel niente. ha ammesso che tarantino è comunque bravo ma che è lui che non lo capisce. cosa c'è da motivare in un'affermazione del genere? Niente visto che ammette nel suo messaggio che è un suo limite.

    Cerchiamo quindi di moderare i toni, grazie.
    La frase"non capisco cosa vuole fare Tarantino con questo film" non vuol dire nulla però.Purtroppo non si può quotare il post ma mi piacerebbe leggere una sua motivazione.

  9. #9
    La Torre Nera L'avatar di sergio leonhart
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    Citazione Son of The Boss Visualizza Messaggio
    La frase"non capisco cosa vuole fare Tarantino con questo film" non vuol dire nulla però.Purtroppo non si può quotare il post ma mi piacerebbe leggere una sua motivazione.
    io non la vedo pr niente come una critica ma come l'esprimere un suo limite, quindi una cosa altamente soggettiva.
    ecco in ogni caso il tuo è il tono giusto per chiedere motivazioni, non di certo come il tono usato prima da Il Monco
    Ultima modifica di sergio leonhart; 24-07-2010 alle 11:52:34
    «Tu vuoi sapere della Morte. Gli ho lasciato una parola. Questa parola è DICIANNOVE. Se la dici a lui, la sua mente sarà aperta. Ti dirà che cosa c'è oltre. Ti dirà che cosa ha visto. La parola è DICIANNOVE. Sapere ti farà impazzire. Ma presto o tardi chiederai. Non potrai farne a meno. Buona giornata! Walter o'Dim
    PS. La parola è DICIANNOVE. Cercherai di dimenticare ma presto o tardi ti uscirà dalla bocca come vomito. DICIANNOVE.»

  10. #10
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Ma che è successo? manco un pò di giorni e Il Monco torna ad aver guai con la giustizia?

    Ho visto Hard Core Logo, di Bruce McDonald.
    Un finto documentario su una finta band punk, appunto gli Hard Core Logo. Il film ha i suoi punti di forza non tanto nelle musiche (le canzoni della band son belle ma si sentono per poco, abbiamo una canzone dei Ramones e pochissimo altro. Del resto non c'erano certo i soldi per acquistare diritti di musica. Per non dover pagare le comparse, il regista fingeva che i concerti da girare per il film fossero dei veri concerti punk, e faceva persino pagare il biglietto d'ingresso alle comparse), quanto nelle location e nei protagonisti. Il film si svolge in Canada, e alcune scene on the road sono davvero suggestive. I panorami Canadesi son davvero belli, e i monologhi che fanno da contorno alle inquadrature dei paesaggi sono rapidi e intelligenti. I protagonisti sono anch'essi intelligenti. Ogni membro della band ha una sua personalità ben delineata, e l'amore\odio fra il cantante e il chitarrista è ben rappresentato. Non si ha l'impressione di aver davanti nè un gruppo di persone senz'anima, tipici ubriaconi fattoni da pessima musica, nè un gruppo di persone che si vuole poetizzare attraverso un racconto eccessivo. Sarà anche merito dello stile documentaristico, ma l'intero film si mantiene sempre sui binari del realismo: non mancano le parti divertenti (e non potrebbe essere altrimenti quando si parla di un tour del Canada in un pullmino scassato), non mancano quelle più serie ed introspettive; non manca nemmeno una parte psichedelica dopo che i nostri eroi hanno assunto un pò di acido (parte che fortunatamente non dura più di cinque minuti). Decisamente consigliato agli amanti della musica punk e delle band scalcagnate, gli altri non hanno grandissimi motivi per vederlo se non ammirare qualche bello scorcio nordico.

  11. #11
    44O
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    Citazione sergio leonhart Visualizza Messaggio
    in quel commento da motivare non c'è un bel niente. ha ammesso che tarantino è comunque bravo ma che è lui che non lo capisce. cosa c'è da motivare in un'affermazione del genere? Niente visto che ammette nel suo messaggio che è un suo limite.

    Cerchiamo quindi di moderare i toni, grazie.
    Un mio limite, un limite del mio gusto, non è necessariamente un limite poi.
    Voglio dire, non mi piace il suo stile. O meglio ancora: per certi versi mi piace, per altri no.
    Mi garbano i dialoghi, che probabilmente sono l'elemento che più mi piace di Tarantino, però alcune volte li trovo sbilanciati:
    in le Iene la scena tra Pink e White che parlano al magazzino l'ho trovata proilissa, ad esempio. Così come quella di Lansa e il fattore
    in Inglorious Basterds. Certo, piacevoli, ma mi hanno annoiato.
    Altra cosa che apprezzo davvero è la struttura non lineare, ma finché continua ad applicarla a storie che non mi dicono nulla
    è inevitabile che rimanga perplesso.

    Citazione Son of The Boss Visualizza Messaggio
    La frase"non capisco cosa vuole fare Tarantino con questo film" non vuol dire nulla però.Purtroppo non si può quotare il post ma mi piacerebbe leggere una sua motivazione.
    Come non vuol dire nulla
    Vuol dire tutto invece.

    Citazione sergio leonhart Visualizza Messaggio
    io non la vedo pr niente come una critica ma come l'esprimere un suo limite, quindi una cosa altamente soggettiva.
    ecco in ogni caso il tuo è il tono giusto per chiedere motivazioni, non di certo come il tono usato prima da Il Monco
    Tarantino è arrivato ai miei occhi (purtroppo) prima per sentito dire e, solo poi, direttamente. Mi è sempre stato proposto come il dio in terra.
    Kill Bill mi è piaciuto molto, ho trovato tutto perfettamente azzeccato. Poi è venuto Pulp Fiction, e già questo mi ha lasciato diviso a metà, poco convinto
    dell'opera complessiva. Inglorious Basterds idem. Altalenante: a tratti coinvolgente, a tratti noioso, ma almeno godeva di un'unitarietà di fondo che a me sta tanto cara. E infine Le Iene, che mi era stato presentato come il miglior Tarantino.

    Devo dire che il doppiaggio italiano non m'è parso granché, e che quindi il poco coinvolgimento può anche essere imputato a questo.
    Buone le performance di Bushemi e di (ovviamente) Roth, mi aspettavo qualcosa di più da Madsen (Blonde), e invece si limita a fare il cazzone,
    ok lo fa bene, ma cosa me ne può fregare? La trama è di una banalità unica, anche se è la maniera di presentarla che fa in modo di accrescere un minimo di interesse. Forse è colpa della troppa aspettativa, ma il film finisce senza un colpo di scena, senza un momento di spannung, senza un cazzo di nulla.
    E mentre Orange sta morendo nelle braccia di White, e rivela a quest'ultimo di essere lui la talpa con rumore di spari della polizia in sottofondo, mentre succede tutto questo il film finisce e partono i titolo di coda, non che volessi altro (per carità) ma il primo pensiero è stato: embè?
    Sarà un problema mio.

    Come ho detto, è bravo, ma continuo a vedere i suoi film più come esercizi di stile che come dei veri propri film. Lui si diverte, io poco.
    Ho sentito spesso dire che Tarantino è così: o si ama o si odia, ma a me lascia soltanto indifferente.

    44O

    edit b4 edit

    Se poi queste non vi vanno bene come argomentazioni, non so cosa dirvi. Vi ripeto: se non vi sta bene è un problema vostro. Che ritengo Tarantino sopravvalutato è invece un problema mio, almeno valutando quel che dice il resto del mondo.
    Quindi, sottoscrivo, se non vi vanno bene le argomentazioni perché /appunto/ c'è un potenziale "per me" ovunque non so che altro dirvi.

  12. #12
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Ho visto I Vitelloni, di Federico Fellini.
    Siamo agli inizi della carriera del maestro italiano, è il 1953, ma già emerge fortissima la personalità e la voglia di raccontarsi di Fellini. Siamo ancora lontani dalla perfezione biografia di un Amarcord, ma già qui si intravedono i germi della poetica felliniana. La capacità di raccontare un ricordo attraverso poche immagini doveva evidentemente essere innata in lui: anzi, con lui non si tratta solo di raccontarlo, ma di condividerlo e trasmetterlo allo spettatore, così che il ricordo diviene in parte anche nostro. I Vitelloni sono un gruppo di amici, non più ragazzi ma nemmeno adulti (specie non mentalmente) che passano le loro giornate nell'ozio di una cittadina di mare. Abbiamo Alberto, la figura meno definita (che fa? che farà? chi è? chi è per lui la sorella?) eppure forse la più efficace. Abbiamo Moraldi, giovanotto che ama passeggiare di notte e parlare con un ragazzino che lavora alla stazione. Abbiamo Fausto, inguaribile latin lover che non riesce a mettere la testa a posto nemmeno dopo essersi sposato. Abbiamo Leopoldo, intellettuale che sogna di sfondare nel mondo del teatro. E abbiamo Riccardo, un tenore. Ruotano attorno a loro tante figure, parenti amici e compaesani, eppure sono dei protagonisti strani. Non agiscono, si lasciano semplicemente raccontare. Sono Vitelloni, appunto, una categoria probabilmente senza tempo: crescono, crescono, ma non hanno la più pallida idea di cosa fare delle loro vite. E se figure del genere sono comuni in film che trattano dell'adolescenza, lo sono un pò meno quando si tratta di trentenni: tutto ciò non fa che aumentare il senso di malinconia che pervade tutto il film. Fossero stati adolescenti, infatti, il finale, qualunque finale, avrebbe lasciato spazio a un pò di ottimismo. Qui invece no, sono già troppo cresciuti i nostri eroi...e quando il narratore alla fine ci dice che quello che succede in seguito ai vari protagonisti ce lo possiamo immaginare, è vero. Vederli lì a letto a dormire mentre il treno con Moraldi sopra si allontana fa capire tutto.
    Mah, se mai diventerò regista spero di riuscire a girare scene anche con un decimo della potenza espressiva di tre scene qui presenti:
    1) Alberto che balla per strada con Fausto di ritorno dal viaggio di nozze
    2) Fausto al cinema con la mogliettina che flirta con un'altra donna
    3) Alberto ubriaco che torna a casa e vede la sorella che lo abbandona
    Se ci riuscissi, o se qualunque regista ci riuscisse, mi potrei considerare un buon regista.

  13. #13
    La Torre Nera L'avatar di sergio leonhart
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    tra ieri e oggi ho visto:
    Pelham 123: Ostaggi in Metropolitana di Tony Scott.
    Come film sinceramente l'ho trovato di una banalità assurda. Un film del genere poteva andare bene negli anni 70 (e infatti l'originale era di quell'epoca) ma oggi proprio no. Tony Scott porta avanti infatti una storia che è un'insieme di clichè e non aggiunge nulla di nuovo.
    La cosa non accettabile è che visto che è tutto così banale il regista poteva migliorarlo almeno con la regia ma nulla, la regia di Scott l'ho trovata incredibilmente fastidiosa sia nello stile sia nel modo in cui porta avanti la storia.
    Discreto Travolta e Washington ma entrambi hanno fatto di meglio.

    voto: 5

    The Woodsman - Il Segreto
    Presentato al 57° festival di Cannes il film, con Kevin Bacon, tratta un tema molto forte come la pedofilia e lo fa dal punto di vista del pedofilo.
    Kevin Bacon infatti fa la parte del pedofilo che dopo 12 anni di prigione esce e tenta di riscattarsi ma cadendo molte volte in tentazione.
    La mia impressione che ho avuto vedendo il film è che si poteva fare decisamente di più e che il regista tenta in ogni modo di "addolcire la pillola" (per esempio nel momento in cui Bacon racconta che ha fatto alla tizia oppure quando
    Spoiler:
    picchia l'altro pedofilo
    ). Insomma perchè tentare in questo modo di far provare simpatia per un personaggio del genere? Perchè tenta appunto di "addolcire" il film con una cosa del genere? Doveva un attimino osare di più ma ho come l'impressione che appunto, non ne abbia avuto il coraggo.
    Il film inoltre soffre di un ritmo decisamente lento.+Buona comunque l'interpretazione di Bacon.

    voto: 6

    High School Musical
    Ho perso un'altra scommessa e mi hanno costretto a rivederlo. E' talmente orrendo che il mio commento si esprime benissimo in questo screen del film:


    Se guardate il punto del film in cui ha quell'espressione capirete il perchè.
    voto: 1
    «Tu vuoi sapere della Morte. Gli ho lasciato una parola. Questa parola è DICIANNOVE. Se la dici a lui, la sua mente sarà aperta. Ti dirà che cosa c'è oltre. Ti dirà che cosa ha visto. La parola è DICIANNOVE. Sapere ti farà impazzire. Ma presto o tardi chiederai. Non potrai farne a meno. Buona giornata! Walter o'Dim
    PS. La parola è DICIANNOVE. Cercherai di dimenticare ma presto o tardi ti uscirà dalla bocca come vomito. DICIANNOVE.»

  14. #14
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    Saghe action...cosa non si fà per il podcast

    Mission impossible 1 (Brian De Palma) 2 (John Woo) 3 (J.J. Abrams)
    Rivisto il primo, visto il secondo, il terzo era ancora fresco, purtroppo.
    Una trilogia (ancora per poco) che non mi ha mai convinto. Il primo di De Palma rimane il migliore, ma perchè non ha degni rivali e non va comunque oltre una sufficenza scarsa. Difficile da capire De Palma (due ottimi film, Scarface e Intoccabili, due molto buoni, Redacted e Vestito per uccidere, alcune porcate, Black Dahlia), diciamo che è giustamente sopravvalutato. Inoltre ha quella caratteristica di far vedere tutto il film in pochi secondi (i titoli di coda di M.I. e il trailer di Femme fatale. Non che sia una cosa negativa).
    Il suo è il più valevole della trilogia perchè il più tranquillo, dove il personaggio Ethan Hunt non è ancora un truzzo imbellettato. La storia è interessante, alcune scene sono ormai cult. Peccato che debbano semrpe mettere dei doppi giochi, delle finte maschere, raggiri, tradimenti...che palle. Il finale nel tunnel lo voglio dimenticare sbattendo fortissimo la testa al muro.
    John Woo. Bè...non è più Mission Impossible è John Woo's Mission impossible. Che nel suo caso, sarebbe stata fare un film non tamarro. Sinceramente mi sono perso durante la fase centrale, ma per la noia non per la cripticità o altro. Tutto fatto solo per portare a quel finale in moto che è da risate e urla. Ogni 3 secondi non riuscivo a non chiederemi "Perchè?....". Certo che qui Cruise ne ha dovute fare di acorbazie e salti (senza controfigura). Peccat che non è più Hunt e non è più neanche simile alla serie TV.
    Hopkins essenziale...3 minuti sudatissimi. Meno male che c'è il mio ideale di donna, Thandie Newton. E' sempre un piacere godere della sua espressione un pò inacidita.
    Capitolo di Abrams. Il peggiore. Arrivai alla fine a stento.Ma poi perchè il personaggio della Newton non c'è? Ancora ho i brividi per le scene recitare in italiano.

    Die hard 1(John Mctierman) 2 (Renny Harlin) 3 (John Mctierman) Non esiste un 4. NON ESISTE
    Rivisti tutti.
    Il primo rimane forse il più bell'action della storia. Mclane è l'Abebe Bikila dei duri. L'unico in grado di sgominare una banda di delinquenti, capitanati da Alan Rickman, a piedi nudi! Willis, con ancora la sua "folta" criniera e una gioia per tutti i sensi. Fà di tutto e gli si perdona tutto. Anche perchè non fa mai nulla di troppo eccessivo...non troppo almeno. I personaggi di contorno sono favolosi. il giornalista coglione, Argyle e la sua limo e il collega di Holly, mr spaccone faccia di merda. Quell'attore è favoloso. Doveva essere quello che il pubblico odiava? C'è riuscito al 100%!
    Now I have a machine gun, oh oh oh!
    Il secondo è quello più massacrato dei 3. Sarà che io sono legato moltissimo al videogioco (il livello dell'aeroporto è dio) ma l'ho gradito parecchio. Fino a un certo punto. Poi quando arrivano tradimenti e cazzate varie perde tutto il fascino. Anzi perde molta forza quando lasciano l'aeroporto. Il bello dell' 1 era appunto l'unità di spazio. Era tutto nel palazzo, qui doveva essere tutto nell'aeroporto. Ma per alcuni attimi lo lasciano. Se faceva un The Terminal thriller sarebe stato il migliore della saga.
    Per il 3 torna il mitico McTierman, il re dei registi action. Qui New York è davvero la regina. Non è una città è la protagonista. Anche più di quanto lo è stata per Scorsese, Lee e Allen. Si vive, si respira New York. Ed è tutto splendido. La coppia Willis-Jackson funziona benissimo, sono imbattibili. La trama è affascinantissima con il gioco Simon ordina. Peccato qualche sbavatura e quel finale eccessivo quasi distaccato. Finisce talmente male che me lo fà sprofondare ultimo dei 3.
    Da notare che Mclane ha semrpe un "compagno di giochi" di colore (il mitico Tad Wislow dell'1 ahah)

    Transporter 1 (Corey Yuen), 2 (Louis Leterrier) 3 (Olivier Megaton)
    Besson scrive e produce tutto. Ecco...Besson non sbaglia mai. Almeno non troppo. Non ha mai sfornato capolavori (Leon...ok, Leon passi) ma mai cazzate spaventose. Il suo limite sono i seguiti. Ha le idee fiammifero, vanno bene per un film solo. Vedasi anche Taxxi.
    Il primo è il migliore. Interessante, eccessivo il giusto, divertente (la scena nell'olio di motore), mai ridicolo o fastidioso. L'idea è davvero intrigante e Statham è perfetto nel ruolo del trasportatore di classe. Yuen, esperto di arti marziali dirige da dio le coreografie, Laterrier da una mano (per fortuna non pesante) sul resto. Niente male Shu Qi.
    Questa saga ha il pregio di farti innamorare della guida e delle macchine. BMW serie 7, Audi, Mercedes. Neanche Forza motorsport ci riesce così bene. Caratteristica di Besson già vista per Taxxi. Chi non voleva comprarsi quella Peugeot su?
    Ah un altra cosa tipica di Besson sono le scene veloci e il rap/hip hop franco algerino. Una severa punizione per le orecchie ma che funziona perfettamente per le suddette sequenze.
    Nel due ha mano libera Laterrier. Sono guai.... Il più brutto dei 3. Una trama da ergastolo e una fotografia troppo accesa e falsa. Con la macchina ci sono troppi numeri esagerati. Poi l'idea del virus ammazza tutti è la cosa più brutta mai vista al cinema. Per una volta l'italiano di turno, Gassman, non è il peggiore. (ecco la vera piaga della mafia. Far credere all'estero che gli italiani sono dei criminali, così vengono assunti gli attori per quei ruoli ridicoli). Troppo poche le scene d'azione.
    Il 3 è insignificante. Sembra girato dalla troupe del Commisario Rex. Ormai non serve neanche più una sceneggiatura per far iniziare un nuovo capitolo. L'idea però della bomba non è malaccio. L'attrice che intepreta Valentina è la regina delle cagne. Non ho capito perchè mettere quella scena dove si droga e si ubriaca. Rovina l'unica sequenza decente, quella del duello Audi Mercedes.
    Spero non ci sia un 4.
    L'unica cosa che rimane decente per tutta la trilogia è Statham e il suo personaggio. Date una leva a Statham e alzerà il mondo. C'è qualcosa che non sà fare? Rude e picchiatore se lo richiede il ruolo, agile e pungente se deve cimentarsi con le arti marziali. E' quasi incredibile da vedere. Uno con quel fisico non può essere anche così agile. Pazzesco.
    Peccato che non ci sia in Rocknrolla (non che Butler sia pessimo), avrei visto Statham+Newton assieme, i miei sogni erotici.

    Infine
    The box di Richard Kelly
    Non male, ma ora son strac. Domani ne scriverò per bene

  15. #15
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    JCVD di Mabrouk El Mechri
    Ma si...tutto sommato non male. Ennesima dimostrazione che questi duri tutto muscoli hanno anche una notevole dose di autoironia.
    Tutti i ragazzi del mondo penseranno che essere Van Damme sia la fine del mondo. Lusso, donne, muscolazzi, film da paura, soldi e fama. E invece non è così. Il belga più cazzuto della storia si racconta senza vergogna, dimostrando che la verità è ben lontana da come la immaginiamo. Debiti, cause per l'affidamento delle figlie, fan maleducati, costretto a girare filmacci di bassa lega, divorzi dalle 3 o 4 mogli. Orribile. In più non può fare il duro come lo è nei film. E' una persona semplicissima, un civile come noi.
    E gliene capitano di tutti i colori. Viene pure preso come ostaggio durante una rapina in posta E la polizia lo scambia per il rapinatore. Il colmo.
    Van Damme si lascia andare del tutto fino a un monologo incoerente che però fà provare compassione allo spettatore. Non dice nulla di sensato, ma almeno di prova.
    E bravo JC, meriti stima per questa trovata.
    Il tutto è deliziosamente francese.

    Oh, hi guys

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