Recensione PES 2010
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Discussione: Recensione PES 2010

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  1. #1
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    Recensione PES 2010

    Konami con le ultime precedenti due edizioni di Pro Evolution Soccer sembra aver smarrito la retta via, non riuscendo così a compiere il salto verso la Next Gen con la stessa classe che ha avuto nella passata generazione.
    Come sappiamo in casa EA si parla al contrario, dato che con l'edizione 08 dell'eterno rivale Fifa, è cominciata una risalita verso la vetta che si è conclusa con un sorpasso definitivo con l'edizione 09.
    E così, con la nuova stagione la battaglia si rinnova, una battaglia che vede due fazioni più equilibrate, conscie delle potenzialità del proprio rivale e pronte a giocarsi le proprie carte.
    Sempre restando in tema di fisicità, citiamo una maggiore fisicità dell'azione, la quale permette di intervenire in tackle più duri e di rallentare le azioni in modo più caotico e meno compulsivo.
    Fifa 10, che abbiamo potuto giocare già qualche settimana fa, ha pienamente convinto sotto ogni aspetto, migliorandosi con classe e prepotenza sotto tutti i lati (i dati ormai parlano da soli).
    Le premesse, o meglio, le promesse di PES 2010, sono state tante e positive, come ormai accade puntualmente ogni anno.
    Se volete avere una piccola anteprima di ciò che starete per leggere, possiamo dirvi che Seabass si sbagliava quando dichiarava che PES 2010 poteva essere paragonato "alla migliore riproduzione del calcio reale consentita dall'hardware di ultima generazione".

    Modalità di Gioco

    Il primo impatto col gioco è sicuramente positivo, grazie ad una interfaccia completamente rinnovata e con uno stile "moderno" davvero azzeccato.
    Qui possiamo notare che le modalità di gioco sono rimaste invariate rispetto all'ultima edizione di PES, difatti oltre a poter disputare un amichevole potremo prendere parte alle varie coppe e leghe, alla modalità Diventa un Mito, all'intramontabile Master League, spina dorsale della serie, e alla Champions League che viene riproposta dopo il successo riscontrato durante l'anno passato.
    Vista l'assenza di nuove modalità di gioco, il team giapponese ha avuto modo di concentrarsi essenzialmente ai miglioramenti su quelle già presenti.
    La Master League, per chi inspiegabilmente non lo sapesse, è una modalità di gioco storica del brand di PES. Essa permette di intraprendere intere stagioni con una squadra partecipando ad una delle tante leghe calcistiche disponibili.
    Dovremo rispondere ai vari impegni quali l'immancabile campionato, competizioni nazionali, amichevoli estive, Champions League ed Europa League, che da quest'anno viene proposta con le licenza ufficiali della UEFA.
    Partita dopo partita i vari giocatori accumuleranno esperienza e tenendo conto del ruolo, dei minuti giocati e della loro prestazione vengono attribuiti determinati punteggi in grado di far crescere il giocatore sotto l'aspetto tecnico ed atletico.
    Un lato fondamentale di questa modalità è sicuramente il calciomercato che da quest'anno vede come valuta l'Euro, in modo da rendere più realistica e agevole le varie contrattazioni che possono portare dopo varie stagioni alla formazione di una squadra fortemente solida e compatta.
    La vera novità della Master League è l'introduzione del settore giovanile, ove i giovani della primavera si allenano in attesa di una chiamata in prima squadra.
    Passando alla modalità Diventa un Mito, che compie un anno di vita, dobbiamo dire che seppur tale modalità era già stava ben sviluppata al suo esordio, quest'anno la ritroviamo ulteriormente perfezionata.
    La modalità Divneta un Mito ripercorre la carriera calcistica di un giovane giocatore di 17 anni, che creeremo attraverso l'editor, che dovrà mettere in campo le proprie qualità in una piccola squadretta locale per cercare di attirare l'attenzione degli osservatori che potrebbero intavolare una proposta di contratto.
    Il nostro alter ego potrà conoscere la durezza della panchina, o peggio ancora delle tribune, e dovremo cercare in tutti i modi di convincere l'allenatore a schierarci nella formazione titolare.
    Proseguendo con questa "avventura" le nostre ambizioni continueranno costantemene: se all'inizio puntiamo ad entrare in una squadra di categoria alta, dopo poco cominceremo ad ambire alla maglia da titolare e alla maglia della nazionale. Insomma, i risultati si potranno ottenere con un po' di calma ma una volta raggiunti risultano davvero appaganti.

    Gameplay

    Sperando di non dover incappare nell'ennesima fotocopia dello stesso Pro Evolution Soccer abbiamo provato con timore ad avviare una prima partita. Ad un primo impatto ci pare che il ritmo di gioco è stato rallentato, sembra quasi ritornato quello del vecchio buon PES.
    Il gameplay invece rimane pressocchè simile, non vi è nè una rivoluzione nè delle novità. Semplicemente la SH ha lavorato sui tanti feedback ricevuti duranti l'intero anno di sviluppo, cercando di accontentare la folta schiera di fan che resta sempre fedele alla serie.
    Ci accorgiamo così di una fisica migliorata del pallone che si avvicina ancora alla realtà, soprattutto nei tiri in porta. Troviamo però delle imperfezioni per quanto riguarda i passaggi, troppo simili tra di loro, e delle palle filtranti alte che non disegnano una traiettoria realistica.
    Tra le novità che troviamo nella fase di pre-partita troviamo il Play Style Card, un sistema di assegnazione e aumento di particolari abilità del giocatore che viene adottato anche nella Master League.
    Nello specifico, questo sistema riesce ad esaltare determinate peculiarità "distintive" di ogni calciatore.
    Potremo ad esempio indicare ad Ibrahimovic il movimento della prima punta che lo porterà a venire incontro al portatore di palla, oppure indicare a Pato di allargarsi per elogiare le sue abilità di scatto con la palla al piede.
    Come vedete questo nuovo sistema interessa l'I.A. dei giocatori e riesce a conferire un carattere preciso a ciascun giocatore guardando più su uno stile più arcade del gioco.
    Infine, sempre immedesimandoci nel ruolo dello Special One di turno, citiamo l'introduzione di nuove modalità di controllo con le quali non solo potremo controllare un singolo giocatore nella sua posizione e nel suo atteggiamento, ma anche interi reparti di gioco. Potremo decidere ad esempio se giocare con una difesa alta o con una difesa di copertura, oppure il grado di pressing.

    Comparto Tecnico

    Se la svolta che ci si attendeva per quanto riguarda il gameplay non c'è stata, non possiamo fare lo stesso discorso per il comparto tecnico.
    Per il lato grafico PES 2010 riesce finalmente a convincere, il team di sviluppo ha finalmente rivisto e corretto il motore grafico sul quale si faceva ormai affidamento da troppo tempo.
    Così PES riesce finalmente a giocarsela con Fifa, che da anni ormai è diventato sinonimo di qualità.
    La riproduzione dei volti in PES, uno dei pregi della serie, è sicuramente sempre più vicino al fotorealismo. Non solo i giocatori più importanti come Ibrahimovi, Messi, Ronaldinho, Del Piero e i vari campioni internazionali sono stati curati con cura e riprodotti in maniera molto reale, ma anche giocatori "minori" come Huntelaar o Xavi
    li ritroviamo sul campo virtuale sempre più vero simili alla loro controparte reale.
    Sicuramente questo è un punto di stima per il gioco, una qualità che Fifa non riesce ancora a raggiungere.
    Se però rimaniamo estasiati dai volti dei giocatori dobbiamo storcere il naso davanti ai loro movimenti, alquanto altalenanti anche con l'introduzione di nuove animazioni.
    La sinuosità e l'armonia dei movimenti sono sicuramente due qualità che PES non riesce ad offrire in modo decente, per non parlare degli scontri fisici che alternano animazioni del tutto veritiere ad altre goffe e innaturali.
    Infine, per il comparto audio del gioco, sullo stile de "squadra che vince non si cambia", viene riconfermata la coppia Pardo - Altafini alla quale viene affidata un ironico ma anche gradevole commento di gioco.

    In definitiva

    E' vero, PES forse non merita quanto Fifa, ma quest'anno pare davvero che il team giapponese abbia invertito senso di marcia. Sembra davvero che questo PES 2010 possa essere paragonato a Fifa 08, in fatto di "atteggiamento".
    Il vero salto generazionale possiamo attribuirlo adesso, non certo all'edizione 2008, con un comparto tecnico finalmente all'altezza del rivale e con le tante modalità di gioco che sapranno tenerci occupati per tanto ma tanto tempo.
    Per non parlare della Champions League che ci propone le licenza ufficiali della UEFA che da quest'anno vengono affiancate da quelle della Europa League, anche se quest'ultima può essere giocata solo nella Master League.
    Se però dobbiamo citare i lati negativi, tireremo fuori sicuramente una licenza incompleta che prevede solo 4 leghe (Italia, Spagna, Francia, Olanda) e una fantasiosa Premier League accompagnata dalle maggiori squadre sparse per il mondo.
    Ma non vogliamo soffermarci sui difetti del gioco, in quanto comunque sia si tratta di PES e ci si riesce a divertire con i pregi e con i suoi difetti.

  2. #2
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    Ma non avevi i led dell'Xbox rossi?

  3. #3
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    PES è multipiatta

  4. #4
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    up ^^

  5. #5
    Mathematical Classicist L'avatar di Mvesim
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    chris1450, gli up non sono consentiti. Evita altrimenti la prossima volta rischi la segnalazione per flood.
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    "Utenza, vogliamo parlarci chiaro. In dieci anni di GamesVillage tu hai imparato di molte cose. Oramai non ti lasci gabbare dalle frasi. Sai leggere fra le righe e conosci il valore delle gonfie dichiarazioni e delle declamazioni solenni d'altri tempi. La tua educazione politica è matura. L'arguzia, l'esprit ti affascina ancora, ma l'enfasi ti lascia fredda e la violenza ti dà fastidio. Vuoi che si dica pane al pane e non si faccia una trave d'una fessura. Sai che un fatto è un fatto ed una parola non è che una parola, e sai che in politica, più che nelle altre cose di questo mondo, dalla parola al fatto, come dice il proverbio, v'ha un gran tratto. Il sottoscritto dunque lascia da parte la retorica e viene a parlarti chiaro.
    Ai thread dello scandalo e della calunnia sostituiamo i thread della discussione pacata ed arguta, della verità fedelmente esposta, degli studi geniali, delle grazie decenti, rialziamo i cuori e le menti, non ci accasciamo in un'inerte sonnolenza, manteniamoci svegli col pungolo dell'emulazione, e non ne dubitiamo, il forum potrà farsi posto senza che della sua nascita abbiano a dolersi altri che gli avversari comuni."
    Libera reintepretazione del primo editoriale del Corriere della Sera

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