La vita vi è stata strappata nel giro di pochi attimi, e così anche la vostra dolce innamorata. Siete pronti a firmare il patto e combattere le Orde demoniache che stanno invadendo l’Aldilà, in cambio di riavere indietro ciò che vi è stato tolto? Bene, allora le anime pie del Paradiso hanno finalmente trovato il Killer di cui avevano bisogno...
Painkiller è uno degli ultimi FPS vecchia scuola. E’ uno dei titoli più acclamati della scorsa stagione, ed è stato il gioco protagonista del Cyberathlete Professional League World Tour del 2005, che ha visto vincitore l’imbattibile FataL1ty.
Si tratta di un gioco a carattere Horror ,dal gamePlay veramente intuitivo ed immediato, mosso dal motore Havok 2.0.
La storia narra le vicende di Daniel Garner, apparentemente un tipo tranquillo, che in realtà di lavoro fa il killer su commissione, che durante una serata qualunque decide di andare a far visita a dei parenti, assieme alla sua dolce metà.
Quella sera pioveva che Dio la mandava (e non è un modo di dire…), e la sfortuna volle che il loro Crudele Destino si celasse dietro un enorme camion guidato da un individuo parecchio sbronzo…
Ovviamente il tir finì dritto sull’auto dei due consorti e l’urto uccise entrambi all’istante.
Ma la morte, almeno per Daniel, non pregiudicò definitivamente la fine della sua esistenza.
Per qualche motivo astratto, le alte sfere dell’Aldilà decisero che il signor Garner era proprio l’uomo di cui avevano bisogno. Difatti tutto ciò era avvenuto in un periodo in cui il Paradiso si ritrovava scosso da forti disordini politici. Orde di Demoni impazziti si stavano preparando ad invadere il Regno Dei Cieli, e Daniel si ritrovò a firmare un accordo secondo il quale avrebbe dovuto sterminarli tutti, in cambio di poter rincontrare la sua amata moglie.
Insomma, per Daniel, quella era stata proprio una brutta serataccia…
La trama di Painkiller è sicuramente fra le meno consuete che il panorama videoludico abbia da offrire, ma oltre a questo c’è da dire che si tratta di un titolo che può tranquillamente vantare un alto numero di ore da passare in compagnia di un gioco veramente divertente.
I nemici che affronterete sono molteplici e dalle svariate caratteristiche; ci sono vari tipi di Zombie, dei piccoli monaci incappucciati, scheletri maledetti, giganti mostruosi e via dicendo; tutta un’accozzaglia di tipacci davvero poco raccomandabili.
Le armi che avrete a disposizione saranno tutte molto particolari ed avranno un attacco secondario. Avrete, per esempio, il Painkiller(che dà anche il nome al gioco), una via di mezzo fra una lama rotante ed un rampino magico capace di uccidere qualsiasi essere incontri. C’è il mitico SparaPaletti, capace letteralmente di inchiodare al muro il nemico, e che a buon bisogno diventa un devastante LanciaGranate.
E così via, man mano che ucciderete mostri su mostri, ognuno di loro lascerà una specie di aura verdognola. Quella è la loro anima, raccogliendola aumenterete di poco la vostra energia. Una volta raccolte 66 anime, vi trasformerete momentaneamente (circa una quindicina di secondi) in un demone indistruttibile, capace di devastare qualunque cosa e di uccidere chiunque incontri lungo il cammino.
Un altro aspetto molto importante del gioco consiste nella tavola dei Tarocchi. Durante il gioco, troverete delle carte che vi infonderanno delle capacità speciali, tali abilità potranno essere temporanee o durature. Ogni volta che starete per iniziare un livello, dovrete decidere su quali di queste capacità potrete contare durante la missione.
Il comparto grafico di questo gioco è veramente ben curato. E' mosso da una versione non molto recente dell’Havok, e le immagini generate invece dal suo motore grafico ormai datato risultano comunque all’altezza e non appaiono per nulla antiquate. Certo, non aspettatevi il dettaglio di COD4, ma vi assicuro che la grafica di questo titolo è tutta da gustare e presenta delle chicche non indifferenti. Soprattutto negli ambienti esterni (come il Cimitero) il motore grafico dà il meglio di sé. Se poi potete permettervi di settare tutto al massimo e di attivare tutti i vari filtri di rendering, non potrete assolutamente restare delusi dalla rappresentazione grafica di questo gioco; buone le luci, buone le texture, e molto buone le animazioni e la resa della fisica che, sparando un colpo ravvicinato, vi permetterà di devastare un nemico spedendolo in maniera molto realistica a parecchi metri da voi.
Il comparto audio, invece, è da Premio Oscar: Ai suoni ed alle musiche si deve l’80% della tensione generata dal gioco. I brani Heavy Metal sono azzeccatissimi con lo stile del gioco, e le atmosfere inquietanti sono rese al massimo da una serie di effetti e di suoni veramente ben strutturati. Vi assicuro che collegando il pc ad un buon impianto, l’audio vi causerà non pochi salti dalla sedia della vostra scrivania…
Il gameplay, come ho già detto, è molto intuitivo, come previsto da un FPS (specialmente da uno di Vecchia Scuola come questo) l’importante è non stare mai fermi, ed avvolte è molto utile camminare rasente i muri. I nemici sono di numero molto elevato, ma raramente vi raggiungeranno muovendosi ad altissima velocità, alcuni vi lanceranno delle armi, altri saranno veri e propri kamikaze dinamitardi, altri ancora vi verranno a colpire con delle armi da mischia; ma la maggior parte dei nemici che avranno qualcosa da spararvi, utilizzerà un arma a raggiungimento di Target lento; ciò vi permetterà di prodigarvi in virtuosismi e giravolte fra i nemici degne di un giocatore professionista. Un’ altra tecnica basilare consiste nello spostarsi lateralmente, mantenendo col mouse il nemico nel mirino, ottenendo per risultato di girare attorno al mostro in questione evitando i suoi attacchi ed al tempo stesso permettendovi di colpirlo.
Ora passiamo all’ultima parte della recensione, quella relativa ai requisiti hardware necessari all’usufrutto del gioco.
Il titolo è particolarmente datato, quindi disponendo di una configurazione obsoleta (ad esempio un processore 1,5 ghz, 512mb di RAM, ed una scheda video GeForce Fx 5200) il gioco non si azzarderà a fare uno scatto, neanche nei momenti più caldi, settandolo ad 800×600, e senza filtri attivati.
Invece avendo comunque a disposizione una CPU a 3 ghz, 1gb di RAM, ed un acceleratore grafico come una GeForce fx 6800gt512mb, Painkiller girerà fluido come non mai, anche settando tutto a 1900x1280 ed attivando l’attivabile.
Insomma, appassionante, tremendamente divertente, e dai bassi requisiti Hardware, Painkiller rappresenta una pietra miliare del panorama FPS degli ultimi anni. Assolutamente imperdibile.
VOTO (da 1 a 10) = 8
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Ultima modifica di smokingman; 7-10-2009 alle 10:27:01
Prima di ri-postarle, ho pesantemente agiornato tutte le parti delle mie rece in cui parlo dei requisiti hardware del titolo in questione
Considerando che le configurazioni HardWare di oggi sono tutt' altra cosa rispetto a quelle di cui parlavo originariamente nelle rece, ho dovuto ri-scrivere in blocco un bel po di roba...
Oltre ad aver sistemato la sintassi qua e la.
E poi ho anche cambiato alcune immagini.
Altrimenti ste rece non le avrei ri-proposte ^^
Ultima modifica di smokingman; 29-06-2009 alle 11:44:44
Cambio titolo
