1)Spoiler:
2)vero, vero.
3) ah minchia, la musica mi ha spaventato
Boh. Rasen io lo vidi da piccino e sicuramente non lo apprezzai fino in fondo, però ammetto che mi colpì e anche tanto; inoltre mi sono rimasti dei ricordi ai quali ognitanto penso, cioè il finale secondo me è stupendo Mi affascinò da piccolo (avro avuto 14 anni) e oggi che posso capirlo lo apprezzo molto.
Ovviamente il discorso sul neorealismo non lo capii anni fa e ora forse nemmeno non conoscendo Antonioni. Secondo me comunque l'interessante del film è sempre quello che hai detto tu, realta? finzione? verita? cos'e la verita? ci si puo arrivare sempre?
E il finale penso si possa capire anche non conoscendo Antonioni, anche se ovviamente non è la banalita fatta in persona, visto che non c'è Alfred che guarda Wayne che guarda una foto con su un assassino
Anchio Boh guarda, vorrei quasi rivedermi il film per capire se il finale è davvero coerente E mi piace. Perchè se è coerente e mi piace è veramente un gran film per i miei gusti (piu qualcosa di oggettivo).
Manhunter, frammenti di un omiciidio.
Lo reputo uno dei miei gialli preferiti.
oddio non capivo di che stessi parlando poi quando ho aperto lo spoiler la reazione è stata:
davvero, m'è venuta voglia di rivederlo.
ho visto JSA - Joint Security Area di Park Chan-wook. MERAVIGLIOSO. non so... a livello emotivo mi ha colpito più dei film della trilogia della vendetta. cacchio che film, non sapevo minimamente a cosa andassi incontro, non avevo neanche letto la trama: è una sorta di Codice D'Onore coreano, ma fatto mille volte meglio. cast delle grandi occasioni, i nomi degli attori non li ricordo mai, ma ci sono la protagonista di Lady Vendetta, il protagonista (e l'amico) de Il Buono Il Matto Il Cattivo, oltre che lo stesso cattivo.
regia fantastica così come il montaggio, ricco di flashback che ti tengono incollato per scoprire come siano andate realmente le cose. pecca un filo all'inizio nella narrazione, ma col passare del tempo tutti i pezzi del puzzle tornano. purtroppo non è facile da seguire (almeno per me) a causa dei nomi: tutti uguali (sono coreani) e quindi difficili da memorizzare e associare.
il finale fantastico, in particolare l'ultima scena: la foto finale è qualcosa di assurdamente poetico, e ho pianto come un disgraziato.
non dico altro perchè è quasi un peccato anticipare anche il più insignificante dettaglio.
guardatelo, assolutamente.
Io ricordo che ad un certo punto mi addormentai alla visione di Spartacus. Bello, per carità, i costumi in particolare. Per il resto è il classico film che vuole essere il capolavoro storico, pomposo a tratti. Però belle prove di recitazione ci stanno eccome.
Ho visto oggi L'uomo che non c'era dei Cohen. Non sapevo di che trattasse, ho visto il loro nome e ho iniziato la visione (è piacevole guardarsi un film senza sapere nulla, o quasi). Epico a tratti, te lo guardi ipnotizzato, tirando lunghi e lenti sospiri. Una narrazione scorrevole e solida, il barbiere è un gran personaggio. L'uso del bianco e nero impreziosisce il film di una cupa poesia.
The Chaser thriller koreano di Na Hong-Jin, poco conosciuto visto che ha fatto solo 2 film. Certo che questo The Chaser ha due coglioni così, anche se devo ammettere non ho mai visto un film asiatico, fin'ora, che non abbia due testicoli grandi cosi. Vabbè, la storia non è cosi originale, almeno l'inizio, si parla del "solito" serial killer pazzo, ma questa volta contro di lui non va un amante, un padre, o un poliziotto, bensì un fottuto pappone che pensa gli voglino rubare le prostitute. Il film riesce a tenerti in tensione per praticamente tutto il film, senza quasi un attimo di pace. Non ci sono prove recitative meravigliose, ma sono tutte comunque ben riuscite. Poi è inutile, trovo spesso la violenza asiatica più "vera" e più rabbiosa di quella occidentale, spesso fatta di soli pugni.
Ps.: ma perche i film asiatici hanno sempre un certo umorismo cosparso ovunque? mi fanno morire
edit: e volevo sapere due cose, due "buchi" della trama.
1)
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2)
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Ultima modifica di orlandofurioso37; 16-01-2013 alle 00:15:17
Persepolis. Bellissimo racconto dell'Iran visto tramite gli occhi di una ragazza, tra l'altro la stessa che ha scritto la storia. Bellissimo lo stile, non me l'aspettavo così bello. Sopratutto le animazioni del fumo mi hanno colpite, sono state curate particolarmente bene. Devo dire che qualche passaggio storico mi mancava e il film, a grandi linee, è riuscito a far luce sugli avvenimenti che hanno colpito l'Iran.
Ci sarebbe solo da imparare da vicende così, ma è solo un ripetere ciò che si dice da troppo tempo ormai.
Quella casa nel bosco di Drew Goddard (2011).
Scopro or ora che costui (il regista) non ha credenziali invidiabili dal mio punto di vista: Buffy mi sembrò ridicolo, anche se ignoro quale episodio abbia intravisto, Lost mi son fermata alla prima puntata ché non ne potevo già più, Alias alla terza e su Cloverfield preferisco stendere un velo pietoso. E si era occupato della sceneggiatura e scrittura.
Questa quindi è un'opera prima come regista. Per la prima ora, benché i presupposti siano anche curiosi, l'ho trovato di una noia mortale. Hai voglia di farmi porre la domanda: "Ma insomma, questi di là dal vetro che significano?", secondo me l'argomento era esauribile in cinque minuti, anche perché la parte mostriciattolosa e sanguinolenta è piatta, senza nemmeno una punta di ironia (ma già: l'hanno già fatto Craven e Raimi^^). Forse ha trattato questa parte in maniera seriosa per accentuare la differenza fra spettatori e protagonisti, ma gli è riuscita meglio quella dei tecnici, perché l'altra mi è parsa parecchio banale.
Però, durante l'ultima mezz'ora (dai brindisi con la tequila in poi) acquista un sapore del tutto differente: a parte la competizione col Giappone, le bimbette e i ranocchi, mi sono assai divertita. L'ascensore, i mostri e l'evolversi degli eventi è davvero spiritoso e la battuta di Weaver "Ci accontentiamo" mi ha strappato una risata.
It shall be engraved upon your soul!
Divine Assault!
Nibelung Valesti!
Great Gami Gami Devil