[73] Che film avete visto oggi? - Pag 33
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Discussione: [73] Che film avete visto oggi?

Cambio titolo
  1. #481
    Utente L'avatar di MaxGen3rat1on
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    beh, infatti come parere personale gli ho dato un 10 secco (anzi, con lode), poi tu hai dato 7, io 8.... ci metterei la firma che tutti i film fossero fatti cosi'...
    La meditazione guarisce l’uomo da tutti i mali

  2. #482
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Ho visto Fandango, di Kevin Reynolds.
    5.9 su IMDB e Steven Spielberg che dopo aver visto il risultato finale ha fatto togliere il suo nome dai titoli di coda (il film è prodotto dalla Amblin).
    Mah
    Il film è assai carino anzichenò. Un gruppo di ragazzi, di cui tre sono stati chiamati al servizio di leva, fanno un ultimo viaggio on the road per andare a recuperare una certa cosa che avevano seppellito anni prima al confine col Messico. Capiteranno strane avventure, sì, ma molte meno che non in altri film del genere. Fandango si mantiene infatti piuttosto coerente, il che ci permette di familiarizzare molto coi personaggi, con le loro ambizioni e le loro paure. E' un film molto malinconico infatti, con questi ragazzi in bilico tra il passato e il futuro, che presto non si vedranno mai più e non sapranno mai più niente l'uno dell'altro. In questo modo il loro ultimo viaggio acquista tutto un altro valore, specie se andiamo a contrapporre il personaggio ligio al suo dovere e che vuole partire in guerra a quello di Costner, che vive la vita convinto che la sua libertà da ogni legame sia la via giusta da seguire, ma in realtà forse non è così felice, come fanno notare alcune riprese in cui è inquadrato da solo.
    A parte questi momenti riflessivi comunque il film è anche alquanto divertente, con un'esilarante sequenza di paracadutismo, e un Kevin Costner che si diverte a gigioneggiare spesso e volentieri sullo schermo (e i suoi occhiali da sole con una stanghetta sola sono magnifici).
    Oltre al finale, assai bello coi suoi addii minimalisti e il brindisi finale del più solo dei personaggi, vi è una scena sinceramente splendida.
    I nostri stanno giocando in un cimitero a tirarsi addosso i fuochi artificiali (come Kitano sulla spiaggia in Sonatine), quando due di loro cadono vicino a una lapide che vedono essere di un giovanissimo soldato morto in guerra. Rimangono atterriti, e si girano a guardare gli altri che ancora giocano. Scoppi e fischi dei fuochi artificiali, fumo, persone che corrono, e tante tante lapidi. Stanno crescendo, e guardano il tutto con occhi diversi. E uno di loro, molto candidamente, dice "non so mica se ci riesco io, ad andare in guerra". Breve scena, ma eccellente.
    Insomma, Spielberg dovrebbe riguardarselo, perchè fra gli on the road e i buddy movie ha sicuramente qualcosa da dire, e lo fa pure bene.

  3. #483
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    E dopo Copia conforme sono riuscito a vedere un altro film che puntavo da tempo.

    Hunger di Steve McQueen
    Chiarisco subito. Non è quello Steve McQueen, questo è un omone nero sulla quarantina inglese come il pudding.
    Film mai (ma mi piacerebbe dire ancora) uscito nelle sale italiane. Presentato a Torino, shocko a Cannes, fece parlare di sè anche agli oscar. Film storico irlandese ambientato nel 1981 nelle carceri di Maze. Si parte con un piccolo accenno cronologico. Dal 1969 sono state uccise 2187 persone nei Disordini. Il governo inglese ha abolito lo status di prigioniero politico a tutti i reclusi paramilitari. I repubblicani irlandesi iniziano la proteste "della coperta" e "dello sporco" nella prigione di Maze. E in cosa consiste questo sporco? Nel ricoprire con i propri escrementi le mura della cella, nel rvesciare da sotto la porta la propria urina e nel ammassare in un un angolo il cibo avanzato da giorni. In passao si era tentato uno sciopero della fame di 6 giorni ma il governo britannico non diede tratto.
    La pellicola prende, nella prima parte, 3 punti di vista, più uno minore. Si parte con un secondino, disgustato e sfinito dal suo lavoro. Inquieto, silenzioso. Sa che prima o poi qualcuno lo farà fuori per il suo lavoro. Poi è il momento di Gilian, un neo detenuto, 6 anni di pena, con cui vediamo come si vive nelle carceri. Infine si passa a Bobby Sands, l'uomo che vinse la causa e riuscì a riportare lo status di prigioniero politico, dopo 66 giorni di sciopero della fame e la sua morte. (piccolo punto di vista è quello del giovane poliziotto che arriva in carcere per pestare a sangeu i detenuti).
    Definire crudo Hunger è dire poco. Le violenze fanno salire la cena appena gustata, le condizioni delle celle sono parimente da voltastomaco. E' quel cinema senza orpelli che sta trovando una sua piccola nicchia. E' un documentario storico su un evento cruciale della Irlanda novecentesca.
    Quasi totale assenza di dialoghi per circa 45 minuti. Solo una radio, o un breve discorso, o le urla dei poveracci in cella, rompe il silenzio. Dialogo che prorompe imperioso proprio dopo tre quarti d'ora e è un fiume di parole. Un dialogo tra il don della prgione e Bobby che gli annuncia il suo piano di sciopero della fame. 17 minuti non stop di camera fissa e di questi due magnifici attori che discutono se è un bene o un male quello che sta per fare. Infine un ultimo monologo, un racconto, di 5 minuti che segue questo dibattito. Una sorta di confessione e estrema unzione. Bobby vuole morire, dopo aver resistito il più possibile affamato (hunger), è l'unico modo per scuotere i politici. Non sarà l'unico, ben 9 moriranno, intervallati da poche settimane.
    L'ultima parte è senza una linea discorsiva. E' oppriemnte quel silenzio, angosciante. Solo la voce sgraziata della Tatcher piò romperlo ma è solo un brusio. Si segue Bobby (un favoloso Michael Fassbender) che dimagrisce sempre più fino a arrivare a usare un sostegno per le coperte del letto, senno gli romperebbe le osse il solo peso.
    Crudo, reale, violento. Un ottimo film, un ottimo documento storico.

    Vi ricordate il bel soldato inglese in Inglorious bastards? Eccolo qui. Fassbender nel bel mezzo dello sciopero della fame. Altro che Christian Bale. E fà impressione ancora di più quando lo si vede prima, bello in carne (non troppo).

  4. #484
    Utente L'avatar di Adeisidaemon
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    Ieri sera ho visto "Chinatown" di Polanski e "A police story" di Jakie Chan.

  5. #485
    Gatsu92
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    Citazione Il Monco Visualizza Messaggio
    E dopo Copia conforme sono riuscito a vedere un altro film che puntavo da tempo.

    Hunger di Steve McQueen
    Chiarisco subito. Non è quello Steve McQueen, questo è un omone nero sulla quarantina inglese come il pudding.
    Film mai (ma mi piacerebbe dire ancora) uscito nelle sale italiane. Presentato a Torino, shocko a Cannes, fece parlare di sè anche agli oscar. Film storico irlandese ambientato nel 1981 nelle carceri di Maze. Si parte con un piccolo accenno cronologico. Dal 1969 sono state uccise 2187 persone nei Disordini. Il governo inglese ha abolito lo status di prigioniero politico a tutti i reclusi paramilitari. I repubblicani irlandesi iniziano la proteste "della coperta" e "dello sporco" nella prigione di Maze. E in cosa consiste questo sporco? Nel ricoprire con i propri escrementi le mura della cella, nel rvesciare da sotto la porta la propria urina e nel ammassare in un un angolo il cibo avanzato da giorni. In passao si era tentato uno sciopero della fame di 6 giorni ma il governo britannico non diede tratto.
    La pellicola prende, nella prima parte, 3 punti di vista, più uno minore. Si parte con un secondino, disgustato e sfinito dal suo lavoro. Inquieto, silenzioso. Sa che prima o poi qualcuno lo farà fuori per il suo lavoro. Poi è il momento di Gilian, un neo detenuto, 6 anni di pena, con cui vediamo come si vive nelle carceri. Infine si passa a Bobby Sands, l'uomo che vinse la causa e riuscì a riportare lo status di prigioniero politico, dopo 66 giorni di sciopero della fame e la sua morte. (piccolo punto di vista è quello del giovane poliziotto che arriva in carcere per pestare a sangeu i detenuti).
    Definire crudo Hunger è dire poco. Le violenze fanno salire la cena appena gustata, le condizioni delle celle sono parimente da voltastomaco. E' quel cinema senza orpelli che sta trovando una sua piccola nicchia. E' un documentario storico su un evento cruciale della Irlanda novecentesca.
    Quasi totale assenza di dialoghi per circa 45 minuti. Solo una radio, o un breve discorso, o le urla dei poveracci in cella, rompe il silenzio. Dialogo che prorompe imperioso proprio dopo tre quarti d'ora e è un fiume di parole. Un dialogo tra il don della prgione e Bobby che gli annuncia il suo piano di sciopero della fame. 17 minuti non stop di camera fissa e di questi due magnifici attori che discutono se è un bene o un male quello che sta per fare. Infine un ultimo monologo, un racconto, di 5 minuti che segue questo dibattito. Una sorta di confessione e estrema unzione. Bobby vuole morire, dopo aver resistito il più possibile affamato (hunger), è l'unico modo per scuotere i politici. Non sarà l'unico, ben 9 moriranno, intervallati da poche settimane.
    L'ultima parte è senza una linea discorsiva. E' oppriemnte quel silenzio, angosciante. Solo la voce sgraziata della Tatcher piò romperlo ma è solo un brusio. Si segue Bobby (un favoloso Michael Fassbender) che dimagrisce sempre più fino a arrivare a usare un sostegno per le coperte del letto, senno gli romperebbe le osse il solo peso.
    Crudo, reale, violento. Un ottimo film, un ottimo documento storico.

    Vi ricordate il bel soldato inglese in Inglorious bastards? Eccolo qui. Fassbender nel bel mezzo dello sciopero della fame. Altro che Christian Bale. E fà impressione ancora di più quando lo si vede prima, bello in carne (non troppo).
    Posso chiederti dove lo hai trovato? lo cerco da tempo.

  6. #486
    Blood Raven L'avatar di dj_lethal04
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    "Chinatown" di R. Polanski.
    Un giallo dalle forti tinte noir, in grado di coinvolgere e convincere ogni spettatore amante del genere.
    La sceneggiatura è di ottima fattura ed è dotata di un buon ritmo. I fatti si susseguono ad una velocità elevata e per questo alcuni passaggi possono risultare un po' ostici da capire seduta stante ma a conti fatti tutti i nodi vengono al pettine e nessun particolare viene tralasciato. Una menzione particolare la merita senza dubbio lo spendido finale, indimenticabile nella sua amarezza.
    Anche regia si attesta su buoni livelli così come il cast ricco di stelle.
    7.5/10.
    Jacksonville's on the map...

  7. #487
    Viola L'avatar di Ippolita
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    Incuriosita da commenti qui letti, ho visto Little Miss Sunshine.
    Non sto a raccontare la trama, credo che mancassi solo a me vederlo. Bellino, anche con qualche unghiata che mai non guasta. Mi è piaciuto un po' meno il finale, con
    Spoiler:
    la famigliola riunita e volemose tanto bbene.
    Ma non si può volere troppo, e qui c'è già molto. Molte le scene spassose, fra cui quelle legate alle riviste porno. In generale, il nonno regna su tutti.
    It shall be engraved upon your soul!
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  8. #488
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    Citazione dj_lethal04 Visualizza Messaggio
    "Chinatown" di R. Polanski.
    Un giallo dalle forti tinte noir, in grado di coinvolgere e convincere ogni spettatore amante del genere.
    La sceneggiatura è di ottima fattura ed è dotata di un buon ritmo. I fatti si susseguono ad una velocità elevata e per questo alcuni passaggi possono risultare un po' ostici da capire seduta stante ma a conti fatti tutti i nodi vengono al pettine e nessun particolare viene tralasciato. Una menzione particolare la merita senza dubbio lo spendido finale, indimenticabile nella sua amarezza.
    Anche regia si attesta su buoni livelli così come il cast ricco di stelle.
    7.5/10.
    che gli dice? qualcosa
    Spoiler:
    tipo this is chinatown?
    bel film comunque. grande jack e anche la dunaway non sfigura, ma la preferivo in bonnie e clyde
    -1 ad afterlife eh, aspetto una tua recensione asap

  9. #489
    Utente COLPizzatore L'avatar di Paul_Dickinson
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    Ieri sera ho guardato assieme ai miei Il delitto perfetto di Hitchcock.
    L'avevo comprato tempo fa ma ancora non avevo avuto occasione di vederlo.

    Che film! E' tratto da un'opera teatrale, lo si nota (non è certo un difetto) e a parte 3/4 scene è girato quasi completamente all'interno di un appartamento, ma nonostante ciò riesce a calamitare l'attenzione dall'inizio alla fine (un pò come mi era capitato per La parola ai giurati). Sappiamo praticamente da subito chi è il "colpevole", ma pian piano che la storia prosegue non si sa mai cosa potrà accadere, tra gran trovate e colpi di scena. Dal punto di vista registico, dalla scelta delle inquadrature, alla creazione della tensione siamo a livelli davvero alti.
    Per gli attori: mi è piaciuto parecchio Ray Milland, anche merito di un personaggio scritto perfettamente, preciso, machiavellico e capace di far variare durante il film le simpatie dello spettatore nei suoi confronti. Grace Kelly è sempre bellissima da vedere, e brava ma qui il suo personaggio è in gran parte vittima degli eventi. Cummings non ha moltissimo spazio, però è fantastico quando verso la fine
    Spoiler:
    in maniera quasi scherzosa propone a Milland di raccontare alla polizia una versione dei fatti... che però è proprio quella vera!

    Un plauso poi all'attore che interpreta l'investigatore, un grande... poi le sue scenette con Cummings o quando si pettina i baffi

    Diventa tra i miei preferiti tra i, non molti a dire il vero, film di Hitchcock che ho visto.
    Certo che... come si fa a fare uscire nello stesso anno due film come Il delitto perfetto e La finestra sul cortile??? Un mostro
    COLPO!


  10. #490
    Hard Case Crime L'avatar di h4rl4n
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    spronato dal thread indovina l'immagine, ho riguardato a distanza di anni ravenous-l'insaziabile, pellicola della brava regista antonia bird che in italia non credo abbia raggiunto la distribuzione cinematografica.
    partendo dalla nota leggenda indiana del wendigo, il film è uno straniante ibrido tra film western di frontiera, horror gore e film che tenta di indagare di bisturi quanto l'umano possa spingersi oltre i limiti della propria coscienza quando costrettovi dalla necessità: il film è di fatto anche una riflessione sul cannibalismo indotto, e sull'autosuggestione che esso conferisca una forza spirituale e fisica superiore all'uomo che ceda alle lusinghe della carne umana. nel ruolo del protagonista c'è un guy pearce che non brilla per espressività e loquacità, ma fa da contraltare la buona prova attoriale di robert carlyle, qui convincenete e mefistofelico.

    in generale un cast ben assortito, con david arquette, neal mc donough e jeffrey jones (un grande) come onesti comprimari.

    apprezzabile la fotografia, meno le varie dissertazioni filosofiche dello script intorno al tema del pasto umano, ma è un film che si lascia godere, si scivola facilmente nell'atmosfera vagamente onirica e inquietante.

    nota di merito: stupenda la colonna sonora del maestro michael nyman (il teorico del minimalismo), accompagnato nell'esecuzione dei pezzi dallo stile inconfondibile di damon albarn dei blur.

    harlan approved, voto: quattro monchi su cinque.
    Ultima modifica di h4rl4n; 9-09-2010 alle 16:53:21
    I looked, and there was a pale green horse! Its rider's name was Death, and Hades followed him. They were given authority over one-fourth of the earth to kill people using wars, famines, plagues, and the wild animals of the earth.

  11. #491
    Utente Eremita L'avatar di Evanes
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    Donnie Darko, di Richard Kelly.

    Premessa: zero aspettative, nonostante se ne sia parlato bene e male, nonostante da alcuni sia stato definito "capolavoro", esageratissimo, e "merdata" o altri termini simili, il che è ben lontano dalla vera qualità della pellicola. Affermerei con una certa sicurezza che si tratta di un film più che buono, il che equivarrebbe ad un 7.5, ma odio mettere i voti se non per il topic apposito. Kelly dimostra di avere talento nel girare un film del genere: la realizzazione è ottima, a partire dal montaggio e dalla scelta della colonna sonora; il che, per un film che ha girato a soli 25 anni e divenuto un cult, è un risultato soddisfacente. Sfortuna ha voluto, comunque, che uscisse in un periodo di grande sconforto per gli americani (uscito il 26 ottobre 2001, a poco più di un mese dall'11 settembre) e mostrare un motore di un aereo che precipita su una casa era parecchio controproducente. Quindi, uscito anni dopo, ha goduto di ottimi favori dalla critica. Posso muovere diversi apprezzamenti verso il film: la trama mischia la fantascienza con scene quotidiane di un ragazzo schizofrenico che interseca la sua vita con altri personaggi, alcuni fuori dall'ordinario (la star Jim Cunningham, l'insegnante di fisica Kitty Farmer e l'arrivo di Gretchen Ross). E attraverso una sequela di rimandi a Ritorno al futuro ed elementi sui viaggi temporali, si costruisce una trama misteriosa, dal finale ancor più sorprendente. Il finale, però, è quello che ho odiato: non per come finisce, ma per la sua realizzazione, a mo' di American Beauty con incorporata una musica dalla lacrima facile. E nel film ci sono alcuni elementi che, eliminandoli, avrebbero giovato alla pellicola (l'insegnante Karen Pomeroy e la psichiatra di Donnie). Ma nel compenso, un bel film, con un ottimo cast.


  12. #492
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Citazione Paul_Dickinson Visualizza Messaggio
    Ieri sera ho guardato assieme ai miei Il delitto perfetto di Hitchcock.
    L'avevo comprato tempo fa ma ancora non avevo avuto occasione di vederlo.

    Che film! E' tratto da un'opera teatrale, lo si nota (non è certo un difetto) e a parte 3/4 scene è girato quasi completamente all'interno di un appartamento, ma nonostante ciò riesce a calamitare l'attenzione dall'inizio alla fine (un pò come mi era capitato per La parola ai giurati). Sappiamo praticamente da subito chi è il "colpevole", ma pian piano che la storia prosegue non si sa mai cosa potrà accadere, tra gran trovate e colpi di scena. Dal punto di vista registico, dalla scelta delle inquadrature, alla creazione della tensione siamo a livelli davvero alti.
    Per gli attori: mi è piaciuto parecchio Ray Milland, anche merito di un personaggio scritto perfettamente, preciso, machiavellico e capace di far variare durante il film le simpatie dello spettatore nei suoi confronti. Grace Kelly è sempre bellissima da vedere, e brava ma qui il suo personaggio è in gran parte vittima degli eventi. Cummings non ha moltissimo spazio, però è fantastico quando verso la fine
    Spoiler:
    in maniera quasi scherzosa propone a Milland di raccontare alla polizia una versione dei fatti... che però è proprio quella vera!

    Un plauso poi all'attore che interpreta l'investigatore, un grande... poi le sue scenette con Cummings o quando si pettina i baffi

    Diventa tra i miei preferiti tra i, non molti a dire il vero, film di Hitchcock che ho visto.
    Certo che... come si fa a fare uscire nello stesso anno due film come Il delitto perfetto e La finestra sul cortile??? Un mostro
    se vuoi un altro esemplare esempio di tensione offertoci dal buon Alfred, visto che già hai goduti de La Finestra sul Cortile, vediti Nodo alla Gola. Girato tutto in un salotto e...beh, se non l'hai visto, fallo.

    Citazione h4rl4n Visualizza Messaggio
    spronato dal thread indovina l'immagine, ho riguardato a distanza di anni ravenous-l'insaziabile, pellicola della brava regista antonia bird che in italia non credo abbia raggiunto la distribuzione cinematografica.
    partendo dalla nota leggenda indiana del wendigo, il film è uno straniante ibrido tra film western di frontiera, horror gore e film che tenta di indagare di bisturi quanto l'umano possa spingersi oltre i limiti della propria coscienza quando costrettovi dalla necessità: il film è di fatto anche una riflessione sul cannibalismo indotto, e sull'autosuggestione che esso conferisca una forza spirituale e fisica superiore all'uomo che ceda alle lusinghe della carne umana. nel ruolo del protagonista c'è un guy pearce che non brilla per espressività e loquacità, ma fa da contraltare la buona prova attoriale di robert carlyle, qui convincenete e mefistofelico.

    in generale un cast ben assortito, con david arquette, neal mc donough e jeffrey jones (un grande) come onesti comprimari.

    apprezzabile la fotografia, meno le varie dissertazioni filosofiche dello script intorno al tema del pasto umano, ma è un film che si lascia godere, si scivola facilmente nell'atmosfera vagamente onirica e inquietante.

    nota di merito: stupenda la colonna sonora del maestro michael nyman (il teorico del minimalismo), accompagnato nell'esecuzione dei pezzi dallo stile inconfondibile di damon albarn dei blur.

    harlan approved, voto: quattro monchi su cinque.
    hahaha, pure io voglio dare il voto in monchi.

    Citazione Evanes Visualizza Messaggio
    Donnie Darko, di Richard Kelly.

    Premessa: zero aspettative, nonostante se ne sia parlato bene e male, nonostante da alcuni sia stato definito "capolavoro", esageratissimo, e "merdata" o altri termini simili, il che è ben lontano dalla vera qualità della pellicola. Affermerei con una certa sicurezza che si tratta di un film più che buono, il che equivarrebbe ad un 7.5, ma odio mettere i voti se non per il topic apposito. Kelly dimostra di avere talento nel girare un film del genere: la realizzazione è ottima, a partire dal montaggio e dalla scelta della colonna sonora; il che, per un film che ha girato a soli 25 anni e divenuto un cult, è un risultato soddisfacente. Sfortuna ha voluto, comunque, che uscisse in un periodo di grande sconforto per gli americani (uscito il 26 ottobre 2001, a poco più di un mese dall'11 settembre) e mostrare un motore di un aereo che precipita su una casa era parecchio controproducente. Quindi, uscito anni dopo, ha goduto di ottimi favori dalla critica. Posso muovere diversi apprezzamenti verso il film: la trama mischia la fantascienza con scene quotidiane di un ragazzo schizofrenico che interseca la sua vita con altri personaggi, alcuni fuori dall'ordinario (la star Jim Cunningham, l'insegnante di fisica Kitty Farmer e l'arrivo di Gretchen Ross). E attraverso una sequela di rimandi a Ritorno al futuro ed elementi sui viaggi temporali, si costruisce una trama misteriosa, dal finale ancor più sorprendente. Il finale, però, è quello che ho odiato: non per come finisce, ma per la sua realizzazione, a mo' di American Beauty con incorporata una musica dalla lacrima facile. E nel film ci sono alcuni elementi che, eliminandoli, avrebbero giovato alla pellicola (l'insegnante Karen Pomeroy e la psichiatra di Donnie). Ma nel compenso, un bel film, con un ottimo cast.
    Ma no, l'insegnante è perfetta. E' un po' la summa di tutto ciò che Donnie odia, l'abitante perfetta di quel vicinato pseudo-perfetto. Ogni volta che appare su schermo mi viene da lanciare una scarpa contro lo schermo.
    A meno che non ti riferisci all'insegnante interpretata da quella gnocca della Gyllenhall e non alla vecchia megera (non vedo il film da molto e non ricordo i nomi), nel qual caso mi ritiro.

  13. #493
    Blood Raven L'avatar di dj_lethal04
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    Citazione The Duccio Visualizza Messaggio
    che gli dice? qualcosa
    Spoiler:
    tipo this is chinatown?
    bel film comunque. grande jack e anche la dunaway non sfigura, ma la preferivo in bonnie e clyde
    -1 ad afterlife eh, aspetto una tua recensione asap
    Gli dice Forget it, Jake. It's Chinatown. In italiano Lascia perdere, Jake. Questa è Chinatown.

    Salvo imprevisti, lo vedrò martedì sera. Tu quando vai?
    Bene, non mancherò di postarla.
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  14. #494
    Diobò che bello L'avatar di crazy liuk
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    Oggi ho visto Seven. L'ho visto nel topic dei migliori film nella categoria thriller e, avendone anche sentito parlare da un amico, ho deciso di vederlo.
    Francamente non mi ha detto molto, per carità un bel film thriller, intrigante, l'assassino è "malato" al punto giusto e anche i delitti e le loro dinamiche sono molto interessanti. Mi ha preso moltissimo fino al momento in cui
    Spoiler:
    l'assassino si consegna alla polizia. Da li in poi il film mi è parso davvero banale, era prevedibile che la moglie di Brad Pitt fosse stata rapita, o che quantomeno le fosse successo qualcosa. Almeno per me è stato così.
    Anche la fine in cui Pitt uccide l'assassino non mi è piaciuta molto.

    forse però sono proprio queste scelte che rendono il film diverso dagli altri del genere, dove
    Spoiler:
    generalmente il detective alla fine usa il cervello e se ne va con una coolface, risparmiando l'assassino e facendolo andare dietro le sbarre, con famiglia ben salda tra le braccia.

    Probabilmente devo solo digerire la parte finale, già scrivere questo post mi ha fatto cambiare idea sul film e fare alzare la sua valutazione per quel che mi riguarda

  15. #495
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    Citazione crazy liuk Visualizza Messaggio
    Oggi ho visto Seven. L'ho visto nel topic dei migliori film nella categoria thriller e, avendone anche sentito parlare da un amico, ho deciso di vederlo.
    Francamente non mi ha detto molto, per carità un bel film thriller, intrigante, l'assassino è "malato" al punto giusto e anche i delitti e le loro dinamiche sono molto interessanti. Mi ha preso moltissimo fino al momento in cui
    Spoiler:
    l'assassino si consegna alla polizia. Da li in poi il film mi è parso davvero banale, era prevedibile che la moglie di Brad Pitt fosse stata rapita, o che quantomeno le fosse successo qualcosa. Almeno per me è stato così.
    Anche la fine in cui Pitt uccide l'assassino non mi è piaciuta molto.
    Banale?Prevedibile? Sarà anche prevedibile il rapimento. Ma è geniale,
    Spoiler:
    i sette peccati vengono completati e per fare ciòlui si consegna facendo si che l'ira la compia Brad Pitt. E' una delle trovate migliori in ambito thriller

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