Come si affronta il fine vita - Pag 2
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Discussione: Come si affronta il fine vita

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  1. #16
    Mr 4 cm L'avatar di titan2010
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    Citazione Francutio Visualizza Messaggio
    Braccia rubate all'agricoltura


    Sì, capisco quello che vuoi dire.

    Nel mio caso mia nonna ha una malattia neurodegenerativa ormai in fase avanzata: non dice più mezza parola, non reagisce agli stimoli, non riesce più a camminare. A fianco mio nonno è sempre stato superattivo, fino a due anni fa l'ha seguita praticamente da solo, poi siamo riusciti a convncerlo a trasferirsi vicino a noi (dal Veneto al Piemonte, non potevamo essere di alcun aiuto ora), ma ha sempre voluto mantenere l'indipendenza il più possibile, finendo così pure per il farsi male cercando di "gestire" mia nonna, a dicembre è caduto e si è incrinato più vertebre in modo probabilmente irrecuperabile ormai, più tutti gli acciacchi dell'età, così ora anche lui è quasi totalmente dipendente. Ecco, se prima non era allegro, ora si chiude sempre più in un mutismo e in un isolamento che non può fargli bene, ma non sappiamo come interagire per ristimolarlo, dato che anche quello che sembrerebbe interessargli lo rimanda a "tempi migliori", solo che...

    Il punto è riuscire ad accettare aiuti o compromessi prima che sia tardi o che si facciano altri danni
    Perché uno deve ridursi a camminare tutto storto e affaticarsi prima di accettare un deambulatore?
    Perché deve farsi male sollevando carichi prima di chiedere aiuto?
    Perché deve rinunciare a un'uscita accompagnato per poi doverla fare in carrozzina?
    O perché rinunciare a un'uscita in carrozzina da lucido per poi farla "solo per prendere aria"?

    È questa combo di orgoglio+non accettazione apparentemente inscalfibile che ci frustra maggiormente, perché ci sembrerebbe di poter fare di più ma di non riuscire.
    credo che purtroppo gran parte della causa sia il fatto che è ancora un argomento tabù, di cui non si può parlare e che è considerato sintomo di debolezza. Ovviamente è il contrario: è una cosa di cui è fondamentale parlare, per poterla poi trattare nel modo adeguato.



  2. #17
    bububb L'avatar di LadyTraSh
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    Forse finché si continua a non accettare di aver bisogno di aiuto e di dover dipendere da qualcun altro si può fare finta che non stia accadendo davvero, perché è troppo difficile da affrontare

    Mi sembrano rivolgimenti del carattere e reazioni emotive così complesse che non si sa come sbrogliarle o averci a che fare nel giro di poche settimane o mesi, la realtà di queste cose è spesso brutale, diverso dall'ideale che abbiamo in mente (:"se succederà x y e z mi comporterò così e andrà così"), anche perché non abbiamo controllo sulle emozioni e sul comportamento degli altri

  3. #18
    Mr 4 cm L'avatar di titan2010
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    Citazione LadyTraSh Visualizza Messaggio
    Forse finché si continua a non accettare di aver bisogno di aiuto e di dover dipendere da qualcun altro si può fare finta che non stia accadendo davvero, perché è troppo difficile da affrontare

    Mi sembrano rivolgimenti del carattere e reazioni emotive così complesse che non si sa come sbrogliarle o averci a che fare nel giro di poche settimane o mesi, la realtà di queste cose è spesso brutale, diverso dall'ideale che abbiamo in mente (:"se succederà x y e z mi comporterò così e andrà così"), anche perché non abbiamo controllo sulle emozioni e sul comportamento degli altri
    sicuramente è così. Ma credo sia così proprio perchè manchi la cultura di questa cosa, il parlarne, l'essere coscienti che sia una cosa del tutto normale e naturale, e come tale vada trattata e vadano prese le giuste precauzioni. E' un taboo più ancora del sesso



  4. #19
    aggiungetemi dove vi pare L'avatar di Vargarv
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    nella "stanza" di Gantz
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    Citazione Doctor JJ Visualizza Messaggio
    L'unica consolazione arriva nel momento in cui ci si rende conto che quella persona non ci ha lasciato in quel giorno; la malattia ce l'aveva portata via già da tempo.
    premetto che la penso come te...tuttavia non è la verità "quella" persona è ancora viva sino all'ultimo,anche si è ridotti all'osso la coscienza di essere vivi c'è. Solo che se privati di tutti i propri ricordi e tutto cio che ci ha definiti in vita si è ancora quella persona? anche io penso di no...Ma difatto lo si è ancora, il tempo e i fatti non si possono cancellare quindi purtroppo si è ancora quella persona finchè si è ancora vivi

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