I nuovi tomb raider diciamo sono carini ma senza infamia e senza lode.
Sei vago riguardo il genere di gioco però, se consideriamo esclusivamente la trama coinvolgente ti posso citare Life Is Strange. E' un'avventura tridimensionale in terza persona con la telecamera alle spalle del personaggio, quindi si esplorano liberamente gli ambienti come se fosse un tps, solo che non è tps, è un'avventura, quindi caratterizzato essenzialmente da esplorazione, dialogo con i personaggi, risoluzione di piccoli enigmi e una trama stupenda. La trama è davvero qualcosa di spettacolare. Il potere della protagonista, una ragazza, è quello di poter riavvolgere il tempo per tentare nuove scelte e risolvere enigmi che hanno a che fare proprio con il tempo. Le tue scelte possono influenzare la sorte dei png e dell'ambiente, quindi fai le scelte giuste
Una buona trama è solitamente il terreno fertile generalmente delle avventure e visual novel, pertanto posso citarti la trilogia di to the moon, composta da to the moon, a bird story e finding paradise (da giocare strettamente in questo ordine). Nonostante la grafica pixellosa retro sviluppata con rpg maker, sono giochi che risvegliano le nostre tristezze e malinconie più primordiali, andando alla ricerca di noi stessi, la nostra malinconia infantile e le nostre emozioni. Prepara i fazzoletti. Una colonna sonora eccellente completa il quadro.
Altro pezzo forte, sempre nell'ambito dell'avventura, che questa volta ha elementi anche da walking simulator, è Hellblade: Senua's Sacrifice. Questo "gioco" in realtà non è un gioco. Questo "gioco" è un'esperienza. Una dura esperienza. E' duro, crudo, intenso, freddo, nocivo e disturbante. Questo gioco è il mio incubo ad occhi aperti, è la paura del buio, la paura del vuoto, le voci, le grida, la disperazione e il panico più profondi. Questo gioco è un simulatore di malattia mentale, in cui Senua ci fa vivere, sulla nostra pelle, ciò che prova una persona affetta da schizofrenia, personalità multiple, disturbi dissociativi, ansia, panico, disturbo borderline di personalità, starò forse esagerando ma è realmente stato creato e studiato con l'ausilio e il prezioso aiuto fornito da malati, neurologi, psichiatri, testimoni di tante storie spiacevoli. Il risultato è spettacolare, un'esperienza che non avevo mai visto in un gioco. Gli effetti sonori, le tecniche di registrazione con i suoni bineurali, è... è incredibile. Se gli si perdona una certa lentezza dovuta alla parte esplorativa (che però serve a entrare dentro i pensieri di Senua), la risoluzione di enigmi non sempre facile da comprendere (si necessita di esplorare attentamente l'ambiente, cosa che stimola molto a fare, e una volta però che capisci dove sta la soluzione diventa assolutamente appagante) e un combat system poco ispirato (sì, ci sono combattimenti melee un tanto ripetitivi e inizialmente non facili, importante usare sapientemente il parry e le schivate) è un cazzo di capolavoro. Ma non viverlo come un gioco. Perchè non è divertente. E' un'esperienza che serve a capire ciò che provano tutti i giorni e tutte le notti le persone affette da malattia mentale e le persone loro care.
Outcast Second Contact. Lavoro di rimasterizzazione (qualcuno parla di remake, io non sono d'accordo in quanto l'unica cosa che cambia è la grafica, piccole modifiche di bilanciamento armi, piccole modifiche di HP dei nemici, modifiche alla UI, modifiche alle animazioni, modifiche di estensione dei salti, modifiche di gestione del puntamento dell'arma, modifiche dei glitch. Sì, perchè anche i glitch che si incontrano ogni tanto alla fine fanno parte anch'essi dell'esperienza di gioco). A parte queste poche cose, il gioco è IDENTICO, sottolineo ancora, IDENTICO, al gioco di cui è remaster (o remake per alcuni), ovvero Outcast, poi aggiornato in outcast 1.1 che ne adatta e corregge gli insormontabili difetti che il gioco stava avendo sui pc moderni (parliamo di un gioco rilasciato nel 1999 che ha sofferto un mancato supporto tecnico dovuto all'imminente fallimento dello studio di sviluppo formalizzato due anni dopo, causandone l'aborto del suo seguito, Outcast Paradise, mai venuto alla luce). E' identico in: voci di doppiaggio (forse a parte piccole eccezioni), voce della UI, righe di dialogo (a parte un png, dovrebbe parlare, ma in second contact .. non parla. Ah ma forse è un glitch), le quest, le armi, le mappe, la colonna sonora (suonata dall'orchestra sinfonica di Mosca, molto ispirata peraltro), insomma tutto. E' un gioco che soffre un po' del fatto di non essere facilmente collocabile come genere di appartenenza. E' un po' avventura, un po' sparatutto, un po' gioco di ruolo (in realtà non lo è perchè manca totalmente un sistema di crescita del personaggio, anche se in maniera grezza potremmo dire ci sia, sottoforma del guadagnare soldi ed equipaggiamenti e il poter acquistare armi migliori e craftare munizioni. Però ci sono quest e sidequests da risolvere, un mondo aperto da esplorare liberamente dall'inizio alla fine, free roaming). Si svolge nel futuro e in un altro mondo parallelo al nostro, con una sua popolazione, suoi animali, una sua cultura, usi, costumi, anche una sua religione e un nuovo lessico da imparare. Soffre del fatto di essere un gioco del 1999 con però le texture belline e carine ma rimane pur sempre un gioco del 1999, per quanto sia stato svecchiato. Soffre anche dell'assenza del tipico manuale cartaceo perchè alcuni aspetti non sono immediati da capire per un neofita, il quale trarrebbe secondo me vantaggio dal fare due chiacchiere con chi lo ha già giocato, per goderne appieno. Merita tuttavia una possibilità perchè è... BELLO. Ed è stato il mio gioco preferito, sebbene di nicchia. C'è anche una piccola setta degli adoratori di Outcast, li, proprio li, da qualche parte...
Le varie avventure TellTale. Io finora ho giocato solo i the walking dead e i monkey island fatti da loro. Sono sempre sul genere avventura con piccole sessioni esplorative, dialoghi, scelte da affrontare e sessioni action caratterizzate dall'utilizzo dei QTE (nel caso di the walking dead). Trama e personaggi sono di nuovo il piatto forte.
Mafia 3. Sì, un po' un gioco di merda, ma che però mi ha saputo divertire nonostante una assurda ripetitività nel gameplay e altre assurdità. Ciononostante ha una bella trama e cutscenes ben fatte.
Wolfenstein New Order, WOlfenstein Old Blood, Wolfenstein II New Colossus, Wolfenstein YoungBlood, celebri FPS con una trama discreta e anche qui varie cutscenes da vedere. Purtroppo da new colossus in poi ha perso parecchio smalto.
Dagli studi Remedy non posso non citare Quantum Break e Control. Di questi ho giocato soltanto il primo. E' uno sparatutto in terza persona con inserita all'interno una serie tv in quattro episodi da venti minuti ciascuno da guardare durante il gioco. Sono anche presenti attori famosi tra cui Aidan Gillen, noto per aver interpretato Petyr nel Trono di Spade, celebre serie TV targata HBO.
Per il momento è tutto, anche se sicuramente c'è tanta altra roba con trama meritevole