Okay,potrei perdemi in grandi giri di parole e continuare a provare a descrivervi lo stile della Mori,invece vi propongo direttamente un'assaggio di quella che è probabilmente la migliore disegnatrice vivente di fumetti
Raramente ho visto un qualcosa di tanto bello su carta,e raramente mi è capitato di rimanere a bocca aperta durante la lettura.Inutile fare altri commenti,no?
Dal punto di vista della sceneggiatura,ci troviamo di fronte ad un'ottimo Slice of Life.Eccellente è la parola migliore.Una pagina tira l'altra e la storia nonostante tratti sempre gli stessi argomenti non cessa mai di essere interessante anche grazie al gran numero di protagonisti,tutti ben caratterizzati.Si finisce per amare ogni singolo personaggio,anche quello più secondario.
Teoricamente dovrebbe essere anche un manga storico,ma la forte idealizzazione della Mori nei confronti delle popolazioni persiane dell'epoca è eccessiva.Nel manga tutto è elegante,pulito e bellissimo.La situazione illustrata è ben lungi da quella esistente frà le popolazioni del mar Caspio e del lago Aral.La miseria praticamente non esiste,la bontà d'animo della gente locale è sconfinata e la cattiveria tipica dell'uomo sparisce per lasciare spazio alla generosità,alla bontà e alla graziosità di un mondo fittizio e assolutamente non realistico.
Ebbene?Mica siamo antropologi frustrati no?Sorvoliamo così come un fisico può sorvolare sulla fantasia di Verne.Lasciamoci catturare dalle immagini e dall'atmosfera del paradiso arabo della Mori.Non è difficile,e si rimane estremamente affascinati.
In poche parole,un' opera grandiosa e unica.Consigliatissima.