In corpo sei indubbiamente solo in una stanza, ma ciò non significa che non sia possibile perecepire la presenza dell'altra persona, il che è quel che conta alla fine - non trovo serva neanche chissà quale balzo di immaginazione.
Per "dati inviati", perchè no? Si potrebbe vedere la comunicazione in real life come un insieme di segnali inviati tramite linguaggio verbale/gestualità/whatever, che siano consci o meno, che vengono quindi processati e trasformati in significato dal cervello del ricevente. In tal senso la comunicazione "reale", ben lungi dall'essere diretta, è anch'essa basata su una interfaccia - lontana dalla perfezione - in cui chi vuole può fingersi quello che non è.