E lavorare/studiare (se non sei ricco di famiglia)
Io ora comunque uso molto meno il pc, avendo finalmente trovato amici con hobby simili ai miei (warhammer, giochi da tavolo...) ,avendo iniziato a frequentare fiere del fumetto, e avendo un cane da portare a spasso Diciamo che sto al pc una manciata di ore al giorno, un 5-6, non di più
We are all heroes; you and Boo and I. Hamsters and rangers everywhere, rejoice!
Allora a Fingolfin parve di antevedere la totale rovina dei Noldor e l'irrimediabile sconfitta di tutte le loro casate; e, in preda all'ira e alla disperazione balzò sul suo grande cavallo Rochallor e partì tutto solo, che nessuno avrebbe potuto trattenerlo[...] E cosi giunse solo ai cancelli di Angbad e soffiò nel corno, e picchiò ancora e ancora le porte di bronzo, sfidando Morgoth a uscire e ad affrontarlo a singolar tenzone. E Morgoth uscì.
“Un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”
Passo circa 12 ore al giorno al computer e ritengo di farlo in maniera virtuosa.
Buttavo un sacco di tempo anche io ma poi mi son dato delle regole.
Se vuoi alcuni trucchetti:
1)Trovati un'attività costruttiva da fare quando sei su internet, che non sia troppo impegnativa mentalmente. Io ad esempio sto studiando un'altra lingua e uso un www.memrise.com per imparare le parole. Quando ho controllato tutti i forum, i social network (solo Google+ a dire il vero, Facebook è preistoria), invece di ricominciare il giro, mi metto a ripassare. È divertente, ha un sistema a punti che è addictive e competitivo e fai qualcosa per te stesso.
2)Usa tools come Chromodoro per Chrome o equivalenti per altri browser. Sono dei tools tipo timer, che ti permettono di tracciare il tempo che usi per un'attività. Con questo riesci ad "incapsulare" le varie attività in slot di tempo definiti. Ti permette di attenerti ad una scaletta rigorosa che comprime le attività superflue in uno slot e ti forza a continuare quelle costruttive fino alla fine dello slot (studio, memrise e simili).
3) Non salvarti merdate nei preferiti. Buona parte dell'addiction da internet deriva da comportamenti compulsivi che ci riportano a ripetere sempre le stesse azioni in maniera compulsiva appunto. Se tu non hai la tab di Facebook aperta, non ce l'hai nei preferiti e non ce l'hai nella cronologia (magari escludendolo manualmente o con qualche estensione), ci metterai più tempo ad accedere e dovrà innescarsi un meccanismo diverso da quello compulsivo, che è un po' più inconscio. Idem per vari forum.
Ne sono dipendente direi, però è una dipendenza positiva se si utilizza lo strumento con coscienza.
Io ne sono dipendente e non mi faccio problemi
Ne parli come se fosse una cosa brutta: il tempo in cui cazzeggi su internet è tutto tempo che passeresti a cazzeggiare nel mondo reale in ogni caso (se avessi roba figa da fare nel suddetto mondo reale s'intende, cosa alquanto soggettiva). Facebook e i social network sono niubbissimi e chi ne diventa dipendente se lo merita.
Detto questo, se mi cavassero internet probabilmente diventerei un letterato (più precisamente mi metterei a leggere libri fantasy dimmerda a tutto spiano), o inizierei a comprare roba invece di piratarla. Inoltre penso la mia mente decadrebbe per mancanza di persone ok con cui comunicare, inizierei a veder cose che non sono lì e simili. Diventerei uno scrittore, un poeta, un musicista solitario, un qualcosa che ad ogni modo risulterà mediocre agli occhi del mondo (e probabilmente mediocre lo sarà). Probabilmente mi strafarrei di droghe psichedeliche. Magari andrei in Thailandia a rifugiarmi in un qualche monastero sperduto (non a stuprare bambine, credo).
Penso di stare meglio qui a rilassarmi e nutrirmi di otaku junk tutto sommato: internet ha con ogni probabilità salvato la mia vita, e navigare senza meta alcuna è una delle cose più fighe di sempre - non vedo motivo di smettere/ritenerla una perdita di tempo.
Solo per gli standard sociali occidentali moderni che prevedono la socializzazione come elemento positivo e di crescita.
In altri contesti culturali, l'eremitaggio per motivi religiosi o per coltivare le proprie passioni o la propria strada è sempre stato ammirato.
È triste solo se ragioni con la testa degli altri.
La dipendenza no, così come non lo è la dipendenza da socializzazione. Stai confrontando due elementi di natura diversa e perciò il paragone non regge.
Come dire che la dipendenza dall'alcool fa male ma una cannetta ogni tanto no. Vero, ma uno è un abuso, l'altro è un comportamento conscio, libero e moderato.
La dipendenza dalla socializzazione non è un elemento positivo e di crescita, internet lo è.
Che cos'era la dipendenza, comunque? Una attività che svolgi regolarmente e che tu o il tuo super-io definiscono brutta e cattiva, eppure non riesci a smettere di farla? Allora è abbastanza soggettivo cosa costituisca una dipendenza e cosa no: chi direbbe mai di essere dipendente dalla figa, d'altronde? Eppure mi sembra quest'ultima causi molti più danni psicologici di una connessione a internet.
Perdipiù non ha molto senso se è qualcun altro a dirti quali sono gli "elementi positivi e di crescita" - mi sa molto di classico esempio di cose che solo tu puoi dire a te stesso. Ritieni di essere cresciuto più come persona lurkando siti vari che socializzando con chi ti sta attorno? Suppongo diverse persone risponderanno in modo diverso, o abbiano diversi ideali di cosa sia una persona che vorrebbero diventare.
Perchè, dunque, internet viene considerata una dipendenza ma la figa no? Davvero, non trovo sia difficilissimo rispondere.