Ultima modifica di Dexter89; 16-07-2012 alle 18:10:49
Ho abbandonato il forum. Se per qualsiasi esigenza dovete contattarmi, potete farlo inviandomi un mp e sperare che una volta all'anno io riapra l'account
PPerchè le forme non fanno parte del TKD?
Infatti ho specificato nella parte non sportiva, cioè in quella di arte marziale che nasce come arte di difesa e di attacco.
Li ci sono Gomitate ginocchiate ecc. Non solo calci come si è troppo spesso portati a pensare?
Solo scena? mi sa che non hai mai provato il contatto pieno del tkd, che poi in uno scontro inter marziale sia spacciato, bisogna vedere che regole si usano chi è l'avversario contro, insomma se mi dii che uno che fa tkd messo nel circuito ufc è morto sono d'accordo, ma per il resto è un discorso complesso.
OK ho capito cosa intendi... Però comunque non è che ti insegnino a usare gomiti e ginocchia come in altre discipline che le includono più espressamente...
Solo il taekwondo, e non mi definisco assolutamente esperto.
Tuttavia avendo visto parecchi incontri mi sono fatto un'idea di ciò che riesce a fare un atleta professionista, non dico cose giusto per dirle.
Come già detto da bibo, dipende fortemente dalle regole e dal contesto. Anche perché uno che esce dalla ITF può benissimo andare di boxe.
L'unica vera mancanza nel TKD (oltre a low kicks, gomitate e ginocchiate) è sicuramente il combattimento a terra.
Cioè ragazzi, capisco che il TKD WTF olimpionico abbia annacquato fortemente la visione di questa arte marziale (infatti non è che sia visto molto bene all'interno della ITF), ma questo non significa che sia un'AM da signorine per Dio
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Assolutamente biomeccanicamente tirate i migliori calci di ogni am imho
Poi vabè dipende da dove li devi usare, alcuni dei vostri calci se li usiamo noi succede che ci apriamo troppo e diventiamo scopertissimi.
Però limitandosi a parlare di movimento e tecnica, sono tutti calci ineccepibili
Si, ho continuato e sto continuando a praticarla. verso settembre dovremmo avere delle manifestazioni a cui partecipare, (infatti son diventato anche un bravo sarto ) questione abiti a parte, siamo andati avanti nello studio del bastone lungo e abbiamo cominciato qualcosina di lancia, (non che ci sia molto, 1 posta d'attacco e 3 di guardia/difesa) devo dire che però lo studio del bastone è servito parecchio e mi sarà utile anche nell'ambito del JJ dato che bene o male i movimenti del bastone sono comunque quelli sia nelle arti marziali orientali sia nella scherma occidentale, a parte qualche piccola variante la base è la stessa.
Ora non resta che far pratica!
Per quanto sia vero che nell'ITF si allenano anche i pugni (infatti praticamente è identico al karate sportivo) non sono minimamente paragonabili a quelli del pugilato.
Non è solo questione di tecnica in sé, è proprio l'impostazione che è diversa: un bagaglio tecnico così ristretto obbliga a lavorare sul bagaglio tattico, ad applicare ad ogni singolo movimento sempre anglolazioni e distanze diverse. Ecco perchè un pugile, pur soltanto con i pugni, può affrontare praticamente chiunque. E' impensabile tenere un pugile a distanza con i calci, in combattimento a un certo punto la distanza viene chiusa, e sulla corta il taekwondoka ha ben poca esperienza, anche se ITF.
Si continua a dare troppa importanza al bagaglio tecnico. A parte le discipline puramente di lotta, ogni arte marziale ha la sua parte di striking che consente di adattarsi a un regolamento. Quindi non ci sono "scuse".
Inoltre altra cosa. Ci sono tecniche varie che vengono definite mortali, invalidanti,etc. che per forza di cose non sono ammesse in gara. Essendo appunto pericolose, sono difficili da allenare efficacemente anche al di fuori della gara, visto che per far funzionare qualcosa è necessario un allenamento con qualcuno che non collabora, rischiando troppo la salute del praticante. Quindi, siamo sicuri che queste tecniche in più, non ammesse in gara, funzionerebbero davvero in un contesto non da gara?
Il bagaglio tecnico lo reputo fondamentale, non capisco perché tu dica di no. O probabilmente ho frainteso cosa tu voglia intendere.
Riguardo le tecniche pericolose, i metodi per allenarle ci sono. Per dire, Andy Hug usava con precisione chirurgica il calcio ad ascia, che poi è stato vietato perché pericoloso.
Il punto è che molte AM puntano all'annientamento dell'avversario. La boxe invece essendo uno sport, ha decine e decine di tecniche, ma tutte portabili.
Si può benissimo adattare un' AM per lo sport, ma indubbiamente la sua efficacia sarà notevolmente ridotta (come appunto avviene ad esempio nel karate sportivo)
Tu hai detto che un marzialista parte svantaggiato in gara perchè molte cose non le può usare. Ti concentri appunto su una differenza (vera o meno) di bagaglio tecnico. Ma come ho già detto, la maggior parte delle discipline ha quelle tecniche che possono essere utilizzate in gara. Bisognerebbe quindi concentrarsi sul metodo con cui viene allenato il bagaglio da gara, a quel punto si può dire se una disciplina (o il praticante) sia svantaggiata o meno.
Sto cominciando sempre di più a pensare che la distinzione AM/SDC crei solo confusione. Uno "sportivo" si allena per la gara, il "marzialista" per annientare l'avversario. Ma lo sportivo può combattere efficacemente in strada per annientare l'altro, e il marzialista può gareggiare con buoni risultati. E' solo chi pratica a creare questa distinzione.
Se ci fai caso, poco sopra ho parlato appositamente di "disciplina".
La boxe non ha decine di tecniche,ha diretto/cross, montate e gancio. Come ho detto prima, è la tattica che c'è dietro (e il footwork) a fare la differenza.
Perchè il karate sportivo sarebbe meno efficace? fino a prova contraria il karate sportivo sviluppa riflessi e tempismo al pari di qualunque altro, mi pare che alcuni stili siano anche a contatto pieno e abbastanza permissivi (shidokan?)
Spunto interessante.
In generale non mi pare sbagliato quello che dice desa, anzi.
La tecnica da sola non basta assolutamente, bisogna studiare la parte tattica in modo massiccio.
Un conto è conoscere la tecnica pura e saperla fare, un'altra e portarla a segno con un avversario che non collabora (solito discorso)e a quel punto entra in gioco tutto un lavoro (interessante e divertentissimo, imho) sul quando portare un determinato colpo e come portarlo (a volte alcune tecniche "pure" vanno un po' sporcate per farle entrare durante lo scontro).
Un conto è conoscere e saper effettura determinate tecniche e un altro e saperle usare e concatenarle in combattimento nel migliore dei modi, a volte lo studio della seconda parte può essere più importante e impegnativo della prima. Questo negli sdc si approfondisce molto.