so che non è la discussione più adatta... ma visto che è la più frequentata chiedo qua... mi consigliate un bel thriller... per darvi uno spunto, sono un grande fan di Faletti.... è quello il tipo di libro che cerco
so che non è la discussione più adatta... ma visto che è la più frequentata chiedo qua... mi consigliate un bel thriller... per darvi uno spunto, sono un grande fan di Faletti.... è quello il tipo di libro che cerco
James Patterson, soprattutto i primi.
che gadda è quanto di meglio la letteratura italiana sia riuscita a esprimere, in prosa, nel solco vuoto dalla morte di svevo. quindi, insomma, compra le opere complete edite da bompiani (quelle, sigh, curate da isella; che infatti non sono complete, come è stato fatto notare a isella che, per tutta risposta, è morto. scansafatiche) e leggi tutto. tutto qui.
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Non è una memoria, guardati, se non ricordi quasi nulla nel nume delle cose, ma quale fiume, la memoria non c'entra, se ricordi qualcosa a volte certo a volte incerto, nitido, falsificato, falsificante, dunque è soltanto il presente movimento al presente
è un'opera omnia non omnia. avevo seguito marginalmente la vicenda perché una persona che conosco aveva fatto notare la cosa a isella, a suo tempo. sicuramente mancano dei carteggi e alcuni fogli giovanili (nel senso che proprio non vennero previsti, mi pare, nel canone del piano); intendiamoci, niente che possano realmente interessare al lettore occasionale (per il valore che il termine lettore occasionale può avere), in termini di rigore, però, la cosa si configurava come un ibroglio. era prevista un'integrazione, mi pare; forse si è fatta, poi. tu comprale, comunque, sono diversi volumi (5), ma credo tu possa cavartela con i due di romanzi e racconti, intanto.
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Non è una memoria, guardati, se non ricordi quasi nulla nel nume delle cose, ma quale fiume, la memoria non c'entra, se ricordi qualcosa a volte certo a volte incerto, nitido, falsificato, falsificante, dunque è soltanto il presente movimento al presente
Vorrei comprare "Il Conte di Montecristo di Dumas. com'è?
alternative?
Dipende come evolverà il mercato editoriale nei prossimi vent'anni. Sappiamo già da ora che quello italiano è sempre più nei guai: se l'ottanta percento delle pubblicazioni su cui si regge lo stesso fanno parte della categoria "scolastico" (manualistica per tutte le età, saggistica universitaria, letteratura tecnica, abbecedarii di Pinocchio) si capisce che le classifiche di vendita dei romanzi (e non della poesia, che non ha neppure quello spazio esiguo di vendita che caratterizza la narrativa contemporanea in Italia) sono categorizzazioni economiche post mortem. Si parla di niente, insomma: un libro che vende molto è soltanto un alibi che consente a certi editori di propinarci quello che vogliono, non certo di portare il mercato ad evolvere verso una nuova etica di lettura. A livello economico, quindi, il formato elettronico è la miglior soluzione possibile, al momento; permette di minimizzare i costi per quasi tutte le fasi di lavorazione: il problema è che, appunto, questo formato rischi di non rassomigliare più al libro per come siamo abituati a conoscerlo.
Intendo dire che il libro cartaceo conserva, in termini culturali, una valenza archetipale fortissima: sono innumerevoli gli autori che vogliono finire su cartaceo, e non viceversa; questo perché il formato elettronico sconta i pregi ma anche i difetti della propria virtualità, della propria iimpalpabilità fisica. Il libro è il volumen, il codex, il tomo, l'oggetto che ha assunto nella storia una posizione di tramite sacrale non solo in termini di passaggio della conoscenza, ma anche per la formazione di ogni disciplina conosciuta. Ora come ora, il mercato degli e-book non può competere con questo sostrato subculturale che il cartaceo porta con sé, e fatica a muoversi in una direzione di alternativa non solo pratica, ma anche eticamente motivata al cartaceo. Sull'informatizzazione dei testi, credo che sia bene fare un appunto: la completa conversione e "storaggio" perpetuo da cartaceo ad elettronico è una mostruosità. Innanzitutto perché non è giusto pensare di "eternare" dei testi senza un minimo di vaglio critico: gli e-book gratuiti, in qualche caso, si eliminano da soli, ma troppo spesso permangono bypassando una critica letteraria che ormai sembra non esistere più come posizionamento etico consapevole nei confronti della materia analizzata. In seconso luogo, se è vero che il formato cartaceo forse rimarrà in eterno (io credo che si tratti di una cosa impossibile, ad ogni modo) esiterei a bollare gli e-book come una puttanata, se non altro per il fatto che solo in Italia sono percepiti come tali, mentre i sistemi editoriali di altri paesi stanno puntando sulla loro diffusione con risultati a quanto pare soddisfacenti.
che, grazie a dio, sono nato con ampio ritardo. in ritardo rispetto ai 25 anni di hype videoludico che ne hanno accompagnato la stesura. per me, per quel che può valere, è un lavoro piuttosto interessante; non sono un esperto, però, intendiamoci. e non è gadda, ecco tutto. intendiamoci, suppongo valga un discorso più approfondito, meno modesto; sarebbe interessante, forse. a te è piaciuto molto? mi sfugge un po' il campo d'esistenza della domanda, ecco tutto; nel 75 gadda era ancora caldo, ma morto (e il tacchino del funerale è stato servito caldo), volendo risalire ai primi proclami di d'arrigo, invece, e alle prime apparizioni di embrioni, brandelli o boli di testo (fine anni 50, inizio anni 60, la pubblicazione sul menabò... tutte cose che sai), beh, gadda era già uno scrittore affermato, ecco. se volevi un pacifico giudizio di valore, personale, beh, temo di non essere particolarmente autorevole, ecco; e comunque preferisco evitarli (per gadda ho fatto un'eccezione, ecco). comunque, niente, sono molto confuso, e affamato; reitero la domanda (quella che suonava tipo: a te è piaciuto molto?) nella speranza che possa nascere qualcosa, dalla tua risposta.
Ultima modifica di sarrasine; 5-11-2010 alle 20:59:28
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Nel frattempo ho iniziato e finito Uomini e Topi di Steinbeck. L'ho trovato davvero splendido, anche se ho alcune perplessità sulla traduzione di Pavese (ma credo, più che altro, per una questione di vecchiaia - "Sporcacciona!", oggi come oggi, fa un po' sorridere). Tuttavia, chiudendo un occhio ogni tanto, rimane un racconto toccante e intenso. Davvero consigliato, anche perchè si legge in una giornata.
Non è una memoria, guardati, se non ricordi quasi nulla nel nume delle cose, ma quale fiume, la memoria non c'entra, se ricordi qualcosa a volte certo a volte incerto, nitido, falsificato, falsificante, dunque è soltanto il presente movimento al presente