25 ANNI PRIMA, ORE 01:30 – CENTRO DI COMANDO DELL’ARMATA DEMONIACA
???: Muoversi muoversi!
*Un uomo dall’aria spettrale stava su un cavallo…aveva un cappuccio che gli copriva la faccia…dietro di lui c’era un gruppo di demoni, mischiati a dei non-morti..uno dei demoni gli si avvicinò, era un demone dalle sembianze umane, con una spada e delle pistole*
???: Signor Zehir, le truppe sono pronte, assalteremo il castello al suo segnale
Zehir: Bene Rezzo..preparate le catapulte, attaccheremo tra poco
Rezzo: Qual è il piano?
Zehir: Guarda qua..
*L’uomo tirò fuori una pergamena che mostrava una mappa…era senza dubbio un piano per assaltare il bersaglio*
Zehir: Allora…inizieremo con le catapulte, con cui lanceremo i cadaveri dentro le mura…contemporaneamente tu dirigerai l’avanzata dei draghi non-morti che ho riportato in vita per l’occasione, dovrai distruggere le armi a lunga distanza del nemico, in modo che i nostri si possano avvicinare senza subire troppe perdite
Rezzo: Poi?
Zehir: Quando avrai finito inizierà l’attacco vero e proprio: manderò avanti le prime tre linee di non-morti, prevalentemente scheletri e zombie, affiancati da un centinaio di Ghoul…dopo questa fase verrà mandato avanti l’ariete, con cui sfonderemo il portone principale…se riesci a fare breccia da solo, uccidi chiunque tu veda, non risparmiare nessuno, poi porta le truppe dietro al nemico
Rezzo: Capisco..
Zehir: Poi interverrò io di persona, guidando i demoni messi a disposizione da tuo padre..non è così complicato
Rezzo: Non sarebbe meglio qualcosa di più ragionato? Avremmo molte perdite in meno in questo modo…
Zehir: Non importa Rezzo, stai tranquillo che i vostri demoni non saranno utilizzati come credi, prima aspetterò che gli umani vengano indeboliti dai non-morti, poi li guiderò all’assalto quando tu li avrai accerchiati..
Rezzo: D’accordo…si ricordi che anche se è lei il comandante, senza l’aiuto di mio padre non sarebbe mai arrivato a questo punto
Zehir: Non l’ho scordato…ora vai, e mandami Murder
*Il demone se ne andò…ormai era fatta, sarebbe bastato conquistare il castello e uccidere il Re per impossessarsi di tutta quella parte di terra chiamata Mongolia*
Zehir: Non ne rimarrà neanche il ricordo…
*Dalle schiere dell’esercito demoniaco arrivò un essere volante costituito da ossa, con una falce in mano*
???: Mi ha fatto chiamare signore?
Zehir: Si Murder, ho un compito per te...
Murder: Dica pure
Zehir: Secondo il piano che ho studiato dovremmo riuscire ad annientare il nemico in un paio d’ore...
Murder: Quindi?
Zehir: Tu dovrai infiltrarti nel castello PRIMA dell’attacco, andare dal re e ucciderlo, ma prima dovrai sabotare tutte le catapulte che Rezzo non riuscirà a distruggere, dato che alcune sono troppo ben protette dalle mura...quando lo farai, cerca una distrazione che devi l’attenzione su di te, poi esegui il resto del compito…lo faccio fare a te perché sei il più idoneo per questo incarico
Murder: Da dove passo?
Zehir: Sappiamo che l’unica entrata è costituita dalle fogne, passerai di lì...ci sarà un cancello, ma non sarà un problema sfondarlo per te
Murder: E quando devo farlo?
Zehir: Che ne dici di..ora?
Murder: Vado...
*Murder sparì subito alla vista, era difficile trovare servi come lui: dotati, abili...e soprattutto leali*
Zehir: Markal ne sarà contento..
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ORE 2:00 – APPENA FUORI DALLE MURA DEL CASTELLO
*Murder ebbe poche difficoltà ad infiltrarsi: grazie ai suoi poteri era in grado di mimetizzarsi nelle ombre, nessuno poteva vederlo...in pochi minuti fu alle fogne del castello*
Murder: Sciocchi umani, vedrete l’inferno...
*L’essere si infilò nelle fogne facendo a pezzi l’entrata chiusa con un portone a sbarre, poi sparì nell’ombra...*
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ORE 2:00 - SALA DEL TRONO
*Un uomo dall’aria imponente era seduto su un trono di velluto, in una mano aveva una spada...davanti a lui c’erano due uomini in armatura, uno di loro era senza dubbio un personaggio di spicco, forse un generale, e stava in piedi...l’altro era inginocchiato davanti all’uomo sul trono, fu questo a parlare*
???: Axel, mio Re, i demoni guidati dal negromante Zehir sono fuori le mura del castello...si preparano ad un attacco in massa
Re Axel: Zehir eh? Generale Markus, preparate le catapulte, li schiacceremo!
*Il generale si portò una mano al petto*
Markus: Sarà fatto mio Re!
*L’uomo se ne uscì dalla stanza seguito dall’altro soldato, il Re si alzò dal trono e andò verso un banco da alchimista*
Re Axel: Non permetterò a quei luridi non-morti di avere il MIO regno...
*L’uomo prese un involto di cuoio dal banco, poi iniziò a srotolarlo...*
Re Axel: Li annienterò con le mie mani!
*Quando il re finì di srotolare l’involto, si vide cosa conteneva...era una sfera di cristallo*
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ORE 02:15 - FOGNE DEL CASTELLO
*Murder stava percorrendo velocemente il tunnel fognario del castello, quegli umani erano troppo stupidi per continuare a vivere: non avevano minimamente protetto quel passaggio*
Murder: Dovrei esserci
*Il non-morto si trovò davanti un altro cancello, conducente ai sotterranei del castello, lo sfondò come il primo…poi se ne entrò nel sotterraneo*
Murder: Bene, queste devono essere le prigioni
*Murder continuò ad avanzare, finchè non trovò due guardie a sorveglianza delle prigioni…sarebbe stato uno scherzo ucciderle, ma avrebbe rischiato di far scattare l’allarme all’interno della fortezza…passò oltre ai due senza che se ne accorgessero, risalì le scale e si ritrovò in una stanza piuttosto ampia, piena di armi e corazze luccicanti…doveva essere l’armeria*
Murder: Bah, che umani patetici, gli farò solo un favore…vediamo dove sono ste catapulte e le baliste…
*Senza accorgersene, Murder percorse tutta la parte sottostante al castello, ma in breve si trovò davanti quello che cercava: le catapulte troppo nascoste per essere distrutte da Rezzo e le baliste, che miravano attraverso le feritoie…di guardia c’erano una ventina di soldati, insieme ai macchinisti che dovevano usarle…questa volta avrebbe dovuto ucciderli tutti*
Murder: Bene bene…al lavoro!
*Con due colpi della falce decapitò altrettante guardie silenziosamente, poi venne visto dagli altri uomini*
Guardia: Allarme! Allarme! I non-morti si son infiltrat…
*Non finì la frase: Murder con un movimento velocissimo gli piantò l’arma nel cuore, uccidendolo sul colpo, poi si occupò degli altri…ma il danno era fatto, si sentirono delle grida e subito dopo dei corni da guerra, accompagnati dal suono del campanile che dava l’allarme…il vero problema era che tutto questo fosse già calcolato da Zehir e dall’assassino*
Murder: Ora inizia il bello…
*Si occupò anche delle altre guardie e distrusse le macchine…finchè non arrivò un soldato vestito con un armatura dorata…*
???: Ti ucciderò, essere demoniaco!
Murder: Muahahah!!! E tu chi saresti?
Markus: Io sono Markus, Generale delle truppe di Re Axel…e ti farò a pezzi!
*Non disse altro, ma caricò l’assassino con la spada sguainata…Murder non si scompose, attese l’avversario…*
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ORE 02:25 – CAMPO DEMONIACO
*Zehir stava dando le ultime disposizioni ai demoni, tra pochi minuti sarebbe stata l’ora…indico un gruppo di non-morti armati di lancia e scudo*
Zehir: Voi, mettetevi in formazione a schiltrom, non perdete tempo!
*All’improvviso si sentirono dei rumori e delle urla…era iniziato il vero piano del negromante, che sorrise maleficamente, anche se data l’oscurità nessuno potè vederlo*
Zehir: E’ l’ora…A TUTTI I REPARTI: PEPARATEVI ALLA BATTAGLIA! REZZO, INIZIA L’OFFENSIVA, NOI TI SEGUIREMO!
*Il mezzo demone annuì, poi dalla schiena gli spuntarono delle ali da drago…si librò in volo, seguito da una decina tra draghi zombie e draghi oscuri, tutti cavalcati da demoni armati di archi…iniziò l’attacco, ma le catapulte che non erano state distrutte da Murder iniziarono a lanciare sassi enormi contro il gruppo di volatili*
Rezzo: Merda!
*Lanciò un fulmine contro una pietra che lo stava puntando, disintegrandola…poi vide uno dei draghi scheletrici venir accoppato da un masso…ormai era a più di metà strada, ce l’avrebbe fatta…ordinò ai draghi zombie di sputare delle fiamme contro il castello, in questo modo distrusse le catapulte rimaste…*
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ORE 02:30 – SALA DEL TRONO
*Lo stesso soldato di prima entrò trafelato nella sala, sembrava sconvolto*
???: Mio re, Siamo perduti! Uno dei loro è riuscito ad infiltrarsi nella zona della macchine da guerra, ha fatto fuori venti delle nostre guardie e ha distrutto le catapulte e le baliste, ora sta combattendo col Generale Markus!
Re Axel: Per Dio…
???: Non è finita! Un gruppo di draghi zombie, guidati da un mezzo demone, ha distrutto il resto delle macchine…e Zehir ha mandato contro di noi i non-morti!
Re Axel: Forse…
???: Forse?
Re Axel: Fateli avvicinare, raduna tutti i soldati e carica il nemico…qual è il tuo nome soldato?
Soldato: Ruber…Ruber Culpa signore…
Re Axel: Bene Ruber…sei appena diventato il nuovo comandante, fai come ti ho detto
Ruber: Si, mio sire...
*L’uomo se ne andò, poco dopo si sentirono dei cigolii*
Re Axel: E’ giunta l’ora…
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*Zehir aveva la vittoria in pugno, senza le catapulte in mezzo ai piedi si era avvicinato abbastanza al castello…all’improvviso si sentì un cigolio: il portone principale si stava aprendo*
Zehir: …
*Quando fu spalancato, dall’interno del castello arrivarono tutti i soldati reali…erano guidati da un semplice soldato*
Zehir: Idioti…CARICAAAA!!
*Le truppe del negromante si scagliarono contro i soldati, ormai il combattimento era diventato una gigantesca mischia…in tutto quel casino, Zehir puntò il soldato che comandava, e gli corse incontro col cavallo…*
Zehir: E’ finita per voi…
Ruber: Non fermatevi, continuate ad attaccare!
*Il negromante si fermò davanti a lui…*
Zehir: Quindi sei tu a comandare eh? Patetico…
Ruber: Vedremo…
*L’uomo non badò alle sue parole, si limitò a caricarlo con la spada, ma il negromante bloccò il colpo con la falce, poi gli diede un pugno sul mento, facendolo crollare a terra*
Zehir: Come siamo fiacchi oggi…
*Ruber si rialzò di colpo, e tagliò di netto la testa del cavallo di Zehir, che dovette scendere a terra*
Ruber: Fatti sotto…
*Zehir lasciò andare la falce, e sfoderò una spada ricurva…*
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*Murder teneva in una mano la testa del Generale Markus, prendendola per i capelli…sebbene non fosse stato uno scherzo uccidere quell’umano, alla fine l’aveva sopraffatto…con la testa ancora sanguinante si avviò alla sala del trono, dove c’era l’oggetto della missione*
Murder: Spero di non aver altre interruzioni…
*Continuò a camminare, finchè non trovò la sala…ormai era vicinissimo al suo bersaglio…entrò nella stanza schiantando la porta con la falce: un’entrata molto teatrale*
???: Eccoti finalmente…assassino
*Davanti a lui c’era un uomo dall’aria autoritaria…era il Re, il suo bersaglio*
Murder: Sei tu il mio obbiettivo?
Re Axel: Si assassino…
Murder: Finirai come il tuo generale…
*Il non-morto lanciò la testa di Markus davanti ai piedi del sovrano, che face una smorfia di disgusto*
Murder: Preparati a morire!
*Murder scattò in avanti con la falce alzata, poi colpì con violenza, ma il re si difese utilizzando la sua spada*
Re Axel: Non così in fretta assassino!
*L’uomo contrattaccò, ma anche il suo attacco venne bloccato…continuarono a combattere ferocemente, menando fendenti con le rispettive armi*
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*Zehir stava combattendo contro Ruber…l’uomo era più abile del previsto, ma non tanto da impensierirlo…intanto i non-morti e i demoni avevano aperto una breccia nella formazione avversaria, sembrava che la vittoria fosse vicina…decise di divertirsi*
Zehir: Dimmi soldato…qual è il tuo nome?
Ruber: Il mio nome è Ruber…colui che ti ucciderà maledetto!
Zehir: Hai una famiglia?
Ruber: Cosa te ne importa, negromante?
Zehir: Lo sai cosa succederà quando vi avremmo sconfitti? I miei demoni uccideranno tua moglie e i tuoi figli, e si divideranno i loro resti facendoli a pezzi…
Ruber: No…non toccherete mia moglie e mia figlia…MAI!
Zehir: Prova ad impedirmelo…*sorride con aria di sfida*
*L’uomo venne preso dal terrore: lanciò una manciata di terra in faccia al Negromante, accecandolo per qualche secondo, poi corse via come un dannato…Zehir recuperò la sua falce, poi chiamò a sé un cavallo zombie e attraversò il campo di battaglia, stava seguendo Ruber*
Ruber (tra sé): No…non lo faranno mai…devo salvarle…
*Quando Ruber fu all’interno del castello, Zehir continuò a inseguire l’uomo…vide che si era infilato tra alcune case…il negromante intonò una canzone di morte...c'era un silenzio di tomba*
Zehir: Corre corre quel bambino…
*L’uomo entrò in una casa e richiuse la porta, Zehir lo vide e cominciò a seguirlo a piedi…camminava lentamente, col mantello ondeggiante*
Zehir: …troverò il suo paparino…
*Nella casa si accesero delle luci, poi si sentì un trambusto, il negromante entrò nella via in cui si era infilato Ruber, continuava a camminare lentamente, mentre cantava*
Zehir: Corre corre la bambina…
*Zehir si avvicinò alla casa, a quanto sembrava l’unica entrata era anche l’unica uscita*
Zehir: …l’Uomo Nero si avvicina…
*Ormai era arrivato, con una scarica di energia oscura fece saltare la massiccia porta di legno…le luci erano di nuovo spente, e non si vedeva quasi nulla all’interno*
Zehir: RUUUBEEER…dove seeeiii?
*Sentì uno scatto meccanico, poi una vibrazione dell’aria…CLANG!*
Zehir: Coglione…
*Zehir nonostante il buio era riuscito a parare il fendente di Ruber usando la falce…ma non era quello l’obbiettivo del soldato*
Ruber: FUGGI! Muoviti prima che sia troppo tardi!
*Da dietro al tavolo sbucò una donna piuttosto giovane, che teneva per mano una bambina…iniziò a scappare*
Zehir: E’ tutto inutile Ruber…moriranno comunque!
Ruber: Sarai tu a morire!
*L’uomo diede una spadata a qualcosa di metallico…Zehir vide solo una scintilla e Ruber che se ne andava, poi si sentì un esplosione e il negromante venne travolto dal soffitto in legno e da altri oggetti piuttosto pesanti, nonché da dell’olio incendiario…mentre era sepolto sotto le macerie Ruber aveva raggiunto sua moglie e sua figlia*
Ruber: Allora Marian…state bene? Doretta è ferita?
Marian: No, stiamo bene…da dove è uscito quello Ruber? Ho paura…
Ruber: No preoccupar…
*Non finì la frase, sentì un’altra esplosione e le macerie volarono ovunque…non rimaneva nulla della casa, e Zehir era lì, ancora in piedi nonostante il colpo ricevuto, anche se barcollava…*
Zehir: La pagherai…
*Sollevò una mano, poi dopo pochi secondi apparve una spada costituita da ossa, che afferrò dall’elsa…tracciò un segno in aria con la falce, sparì...e un attimo dopo era davanti ai tre, a meno di mezzo metro da Ruber, che teneva la donna per mano…puntò a lei: con un movimento rapido la colpì con la spada appena evocata trafiggendola allo stomaco e impalandola contro una parete di pietra, e nello stesso momento smembrandola e facendole uscire gli intestini, poi rimase immobile a fissarla mentre continuava a stringere la spada…Ruber non ci credeva*
Ruber: Marian…NO!
Zehir: Meno uno…
*L’uomo si avvicinò al corpo morente della moglie, che ormai aveva i minuti contati*
Marian: Salva…salva nostra figlia…
*Dopo aver ascoltato queste parole, l’uomo prese la bambina e corse via verso il centro del castello, dove c’era la sala del re, lasciando la moglie ansimante attaccata al muro…il negromante le strappò l’arma dall’addome, portandosi via le viscere rimaste attaccate e dei frammenti di pietra, uccidendola definitivamente e facendola crollare al suolo in un lago di sangue*
Zehir con voce roca): Morirete tutti…
*Ruber era ancora nella sua visuale, davanti a lui che correva con la bambina…anche se ci vedeva annebbiato prese la mira e lanciò la spada…fece centro: prese l’uomo alla schiena, ma nonostante gli avesse spezzato le costole e bucato il polmone Ruber continuava a correre…Zehir era certo che sarebbe morto in poco tempo, e anche se fosse sopravvissuto lo avrebbero ucciso i non-morti…*
Zehir: Meno due...
*Il negromante si fermò: il barile pieno di petrolio, esplodendo, gli aveva ustionato e deturpato la faccia, oltre al fatto che era stato investito dall’onda d’urto e sepolto dal crollo della casa…decise di andarsene, Rezzo sarebbe stato in grado di vincere la battaglia anche senza di lui...si sentì malissimo, si pentì di non essere diventato un non-morto come i suoi colleghi negromanti...o forse no?*
Zehir: Maledizione…
*Tutto d’un tratto sentì un’altra esplosione, poi un lampo…poi vide tutto bianco per una decina di minuti...quandò l'effetto svanì, di lui non c'era traccia*
___
*Murder non se lo era aspettato, il re era molto più forte dei normali esseri umani nel combattere e non riusciva a ucciderlo, o almeno non senza usare le sue tecniche d’ombra…*
Murder: Ora basta…
*Con un movimento velocissimo si portò dietro ad Axel, poi lo colpì…la lama venne bloccata di nuovo, poi venne colpito lui dall’arma dell’avversario…*
Axel: Sei finito assassino…tu e tutti i non-morti tuoi simili perirete…ora!
*L’uomo sollevò una mano, Murder vide che stringeva una sfera bianca semi-trasparente*
Murder: Ma che…
*La sfera si illuminò all’improvviso, era scossa da fulmini…il non-morto sentì una strana energia…era energia anti-negromantica, il terrore dei non-morti*
Murder: Cazzo…
*Senza pensarci due volte l’assassino creò un varco davanti a sé e si infilò dentro…era al sicuro adesso, al sicuro nell’oltretomba, davanti al suo signore della Morte…Grim*
Axel: Maledetto…
*Un lampo illuminò tutta la stanza, poi tutto il castello, infine tutta la zona nel raggio di 5 chilometri fu pervasa da quell’energia mistica…ogni non-morto in tale raggio venne spazzato via*
Axel: Ora è finita sul serio…
*Il portone d’ingresso si spalancò all’improvviso…entrò l’uomo che aveva appena nominato comandante, aveva l’aria stanca…c’era una bambina di circa dieci anni al suo fianco, sembrava spaventata*
Axel: Ce l’abbiamo fatta Ruber…i vostri servig…
Ruber: M…mio re…salvi mia figlia…
*L’uomo si accasciò a terra…aveva una spada conficcata nella schiena, una spada d’osso bianco, che svanì appena l'uomo fu a terra*
Axel: …
*Il re gli si avvicinò e lo toccò con la mano…era morto*
Axel: Maledettissimi non-morti…
*La bambina di nome Doretta lo guardava spaventata…il re le si avvicinò…*
Axel: Qual è il tuo nome?
Doretta: Mi…*guarda il cadavere del padre*…mi chimo Doretta signore…
Axel: Tu…tu sarai mia figlia
ESATTAMENTE 20 ANNI DOPO – SALA DEL TRONO DI RE AXEL
*Re Axel, sebbene un po’ vecchio, aveva ancora un’aria imponente…era in una sala addobbata splendidamente, con lui c’era una donna sulla trentina d’anni, forse un po’ di più, e un centinaio di persone vestite in modo lussuoso...l’uomo parlò*
Axel: Allora Doretta...oggi è il tuo 30° compleanno, sei diventata una donna matura ormai...
*Odiava essere chiamata Doretta…*
Doretta: Si padre, vi ringrazio molto per quello che avete fatto per me in tutti questi anni
Axel: Ahahah, non dire stupidaggini, oggi devi solo divertirti!
Doretta: Come vuoi tu…
Axel: Ora seguimi, il pranzo reale è quasi pronto
*L’uomo si fece strada tra tutti quei nobili, che poi lo seguirono insieme a Doretta fino ad arrivare alla sala da pranzo…un ricco banchetto, con ogni possibile ben di Dio, era presente sul tavolo reale: un tavolo smisuratamente lungo…
Axel prese posto a capo tavola, Doretta si mise sul lato opposto, tutti gli altri nobili si sederono in mezzo ai due all’unisono*
Axel: Gioite Signori miei! Quest’oggi miai figlia…Doretta…compie la bellezza di 30 anni!
*Tutti i nobili applaudirono, sembravano molto coinvolti*
Nobile: Evviva la principessa Doretta! Lunga vita a Re Axel!
*I servi iniziarono a portare le portate principali, tutti mangiarono con gusto, finchè non furono sazi*
Axel: Oggi non è solo il compleanno della mia cara figliola…è anche l’anniversario di un evento MOLTO importante!
*Tutti si ammutolirono…si chiesero di cosa stava parlando*
Axel: Oggi…
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*SALA DEI RICEVIMENTI, un uomo coperto da un mantello con cappuccio e da una maschera parziale, aspettava il momento in cui sarebbe stato ricevuto…*
Guardia: Mio signore, in questo momento il re è occupato con i festeggiamenti…sarebbe possibile per Lei presentarsi domani?
???: Pensavo che il Re avesse tempo per…i vecchi amici
Guardia: Riferirò…aspetti qualche minuto…
???: Fate pure con calma…
*L’uomo ammantato si alzò in piedi*
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SALA DA PRANZO
*Axel stava ancora parlando…il suo sembrava un discorso infinito…all’improvviso la porta si aprì*
Guardia: Mio re, c’è un uomo che chiede di vederla…
Axel: Ah si? E chi sarebbe?
Guardia: Non lo so mio signore, dice di essere un suo vecchio amico…è vestito con un mantello logoro se può aiutarla…
*Axel ci pensò un attimo…probabilmente era solo un poveraccio che voleva sfamarsi…non c’era nessun motivo di lasciarlo fuori, data la ricchezza del pasto, se non si mostrava generoso in quelle occasioni, quando avrebbe dovuto farlo?*
Axel: Bene, fallo entrare…
*La guardia uscì, rientrò poco dopo con l’uomo ammantato*
Axel: Benvenuto fra di noi…eravamo proprio sul punto di festeggiare…
*Il re sollevò un calice contenente del vino…non poteva immaginare quello che stava per accadere…*
Axel: Oggi festeggiamo la sconfitta dei non-morti…il ritorno nel regno demoniaco di Rezzo…e soprattutto la morte del negromante Zehir!
*Tutti esultarono…sollevarono in aria i calici e bevvero con allegria*
Nobile: Per il re!
*Tutti gli altri nobili esultarono allo stesso modo…ma non tutti sembravano divertirsi…*
Doretta (tra sé): Questo è anche l’anniversario della morte dei miei genitori…
*Oltre a lei c’era qualcun altro…e le stava MOLTO vicino…abbastanza vicino da poter sentire il suo mormorio nonostante il casino…sentì una canzone*
??? (mormorando a bassa voce): Corre corre quel bambino…
*Doretta ebbe un sussulto…aveva già sentito quelle parole*
??? (a bassa voce): …troverò il suo paparino…
*Una strana sensazione si impadronì della mente della donna…non sapeva cosa fosse, ma non le piaceva per niente*
???: Corre corre la bambina…
*Ora ricordò…era la canzone che aveva sentito 20 anni prima…*
???: …l’uomo nero si avvicina…
*…era la canzone che aveva posto fine alla vita dei suoi genitori…la canzone dell’uomo nero...guardò verso la direzione da cui proveniva: era di fronte a lei*
Doretta (tra sé): Questo…
*Di fronte a lei c’era il tizio ammantato e con la mezza maschera…lo guardò negli occhi…e quello sorrise maleficamente…ormai era terrorizzata*
Doretta: NO!
*Fu un attimo: l’uomo scattò in piedi e sollevò una mano…lo stesso gesto che aveva fatto 20 anni prima…*
Axel: Ma che…
*L’uomo si tolse la maschera, e rivelò il suo volto…era un volto deturpato dalle fiamme, ma sia Doretta che il re lo riconobbero: era Zehir…Zehir il negromante*
Zehir: Vi sono mancato?
*Come 20 anni prima, stringeva in mano una spada d’osso bianco*
Zehir: Lo dicevo che sareste morti…addio Axel!
*Con un gesto fulmineo scagliò l’arma contro il re,spaccandogli in due il cranio, altrettanto velocemente gli si avvicinò e glie la strappò dalla testa*
Zehir: Ora, col vostro permesso…
*Il negromante si aprì un vaco tra i nobili decapitando tutti quelli che gli si paravano davanti, lasciando Doretta a piangere sul corpo ormai morto del padre adottivo…il portone principale gli si chiuse davanti, ben presto venne circondato da una cinquantina di guardie*
Doretta: No..non può essere..
Zehir: Idioti…
*Con quella spada che aveva ucciso i suoi genitori e poi anche i suo padre adottivo, sfondò il massiccio portone di legno, schiacciando tutti quelli che c’erano dietro, poi si indirizzò alla stanza dove Axel praticava l'alchimia e le sue magie…così se ne andò Zehir…*