Dopo una lunga attesa, eccovi finalmente il topic ufficiale di Star Ocean, come promesso tempo addietro :p
I remakes dei primi due titoli della serie ed il quarto capitolo, attualmente in lavorazione, testimoniano tutt'oggi la vitalità della serie e l'importanza data ad essa da Tri-Ace.
Caratteri generali degli Star Ocean
---La serie si ambienta cinque secoli circa nel futuro, in un contesto in cui la Federazione Terrestre, ormai espansa a macchia d'olio nella galassia, combatte con altre razze aliene tecnologicamente evolute e prende contatto con pianeti arrivati al giusto livello di sviluppo, secondo le collaudate dinamiche di Star Trek.
---Nonostante il setting sci-fi, i titoli della serie si svolgono per la quasi totalità su pianeti sottosviluppati e dotati di tutte le caratteristiche tipiche delle ambientazioni fantasy più tradizionali. Se SO2 e SO3 gradatamente introducono più elementi sci-fi nell'alchimia originale, nel primo SO la componente fantasy aveva assoluta predominanza. Per SO4, invece, sembra che vi sarà un drastico cambio di linea, con una maggior enfasi e libertà nei viaggi spaziali.
---La serie, al di là del bs, inizialmente mutuato da ToP e poi evolutosi secondo dinamiche proprie, ha due dei suoi punti di forza nelle private actions e nella creazione degli oggetti.
La prima consiste nella possibilità di dividere il gruppo nei centri abitati, facendo poi dialogare i personaggi e modificando i loro rapporti (e, di conseguenza, scene minori e finali alternativi), la seconda in un sistema di crafting abbastanza soddisfacente seppur meno complesso di quello presente in vari altri titoli (su tutti, alcuni della serie Atelier Iris).
Star Ocean
Nel 1995, dopo aver curato lo sviluppo di Tales of Phantasia, Yoshiharu Gotanda ed altri due membri chiave del Wolfteam di Telnet, Joe Asanuma e Masaki Norimoto, abbandonano la loro precedente posizione per fondare il team Tri-Ace (i tre assi, per l'appunto), con la precisa intenzione di poter lavorare senza i condizionamenti esterni di Namco, subiti da Gotanda durante lo sviluppo di ToP.
Star Ocean, prima fatica jrpgistica di Tri-Ace, esce per Super Famicom, pubblicato da Enix, solo un anno dopo, candidandosi al posto di titolo più tecnologicamente evoluto per la piattaforma Nintendo. Non solo utilizza, come ToP, una cartuccia da 48megabit, ma include tecnologie di compressione dati (il chip S-DD1) ed audio che permettono un maggior numero di campionamenti.
Ideato da Gotanda, il plot di SO è un bizzarro mix fra fantasy e sci-fi: se infatti le prime ore di gioco trascorrono indisturbate nel setting fantasy del pianeta Roak, ben presto il contatto con il capitano Ronixis Kenni della Federazione Terrestre mostra la natura ibrida del gioco, con elementi simili a Star Trek nel gestire il rapporto fra federazione e pianeti sottosviluppati.
L'azione, nonostante quanto detto, resta solidamente ancorata al pianeta Roak ed a dinamiche atipiche nell'ambito sci-fi, come viaggi temporali, magia (in SO presente sotto forma di tatuaggi definiti araldica o simbologia, capaci di convogliare potenzialità nascoste) e presenza del classico nemico ancestrale, addormentato da secoli, rendendo, a conti fatti, l'elemento sci-fi abbastanza marginale.
Il bs (in tempo reale e con tutti i pc salvo uno affidati all'AI) ed i menù, decisamente simili a quelli visti un anno prima in Tales of Phantasia, attirarono su SO diverse critiche, ma va detto che, al di là del raffronto fra i due titoli, il bs resta piacevole e non del tutto identico a quello di ToP.
SO, inoltre, presenta un'interessante aggiunta a livello di gameplay che diverrà poi una feature classica della serie, le private actions, che, premendo Y prima di entrare in una città, consentono al giocatore di dividere il party ed approfondire i rapporti fra i pg, aumentandone l'approval rating e condizionando alcune scene.
Anche il sistema di item creation, ottimo per l'epoca, contribuisce a dar carattere al gioco.
Le somiglianze con ToP, comunque, al di là del bs e del ruolo di Gotanda, continuano anche nell'OST, curata da Motoi Sakuraba, artista che in seguito si occuperà di molti Tales e della quasi totalità dei titoli Tri-Ace, compresi tutti i capitoli di Star Ocean.
Il 27 dicembre 2007 è uscito per PSP in Giappone il remake di SO, Star Ocean First Departure, che utilizza l'engine di SO2 e presenta alcune aggiunte rispetto all'originale. In seguito, questo remake è stato localizzato in USA ed Europa a fine 2008.
Della versione originale su Super Famicom, invece, esiste una fantranslation inglese.
Star Ocean The Second Story
Uscito in Giappone per Ps1 nel 1998 e negli USA ed in Europa rispettivamente nel 1999 e nel 2000, Star Ocean the Second Story divenne per molti un cult-game, ampliando le basi narrative e di gameplay di SO in modo esponenziale.
Il plot rimane un ibrido fra fantasy e sci-fi sbilanciato sul fantasy (anche se meno del primo capitolo), con la scelta iniziale fra due protagonisti, Claude Kenni (figlio di Ronixis e con ogni evidenza di Iria, personaggi del primo SO) che, dopo aver osato troppo esplorando le rovine aliene di Milocinia, si trova catapultato nel pianeta Expel, anch'esso, come il Roak di SO, saldamente ancorato ai canoni fantasy più tipici, in barba al regolamento della Federazione Terrestre in merito ai pianeti sottosviluppati (identico alla prima direttiva di Star Trek), o Rena, nativa di Expel.
A questi due protagonisti si aggiungeranno poi numerossissimi personaggi, ben caratterizzati e capaci di attirare fin da subito una discreta fanbase.
Dopo la prima metà del gioco il setting ed il plot subiranno una svolta che li avvicinerà di più all'elemento sci-fi, ma con uno stile ed un'atmosfera uniche per il costante blending dei due principali filoni d'ispirazione.
Il comparto grafico, abbandonando il 2d di SO, è costituito questa volta da scenari pre-renderizzati, uniti a wm e battlemaps tridimensionali. Il mutamento grafico si riflette anche nel bs che, mantenendo le componenti real time di SO e ToP, si arricchisce ulteriormente grazie al passaggio ad arene 3d.
Le private actions di SO tornano anche nel sequel, e la loro importanza è ulteriormente arricchita dal numero di pg arruolabili e dall'importanza dei rapporti fra i pg, capaci di condizionare gli oltre ottanta finali disponibili, basati sulle combinazioni di personaggi ed ottenibili solo in otto o nove playthroughs.
L'item crafting, come nel prequel, costituisce un ulteriore fattore d'interesse.
Il successo di SO2 spinse a produrre un manga, Star Ocean The Second Story Manga, di sette volumi e purtroppo incompleto, ed un anime di ventisei episodi basato a sua volta sul manga, Star Ocean EX, con alcune differenze minori rispetto al gioco e, a differenza del manga, una conclusione.
Come per il primo capitolo, anche per SO2 è in lavorazione un remake per PSP, Star Ocean The Second Evolution.
Star Ocean Blue Sphere
Il successo di SO2 spinge Tri-Ace a rilasciare nel 2001 un sequel diretto, Star Ocean Blue Sphere per Game Boy Color.
Ambientato solo due anni dopo la fine delle vicende di SO2, SOBS ne riprende i personaggi, questa volta impegnati a scoprire il segreto del pianeta Edifice, dove la civiltà viene azzerata ogni duecento anni da catastrofi di varia natura (tema, questo, molto presente in ambito jrpgistico).
Il bs di SOBS è decisamente più simile a quello dei Tales che a quello di SO2, presentando un'arena 2d in side-scrolling e dando al giocatore la possibilità di impostare le skills sui tasti. Positiva, fra l'altro, la rimozione degli incontri casuali, sostituiti da mobs visibili, e la continuità di alcune dinamiche, come le personal action, qui rese meno gestibili dal giocatore.
Come il titolo su cui si basa, anche SOBS gode di un adattamento manga.
Star Ocean Till The End of Time
Dopo alcuni anni, nel 2003 uscì per Ps2 Star Ocean Till the End of Time, rilasciato nuovamente, a causa della mole di bugs che piagavano la versione originale, in un'edizione rivista con contenuti bonus (Star Ocean Till the End of Time Director's Cut), localizzata poi in Usa ed Europa nell'arco del 2004. L'edizione Director's Cut, vista l'avvenuta fusione fra Enix e Squaresoft, viene pubblicata da Square-Enix.
Ambientato oltre quattrocento anni dopo gli eventi di SO2 e SOBS, cosa che testimonia l'enfasi di Tri-Ace per il setting più che per la continuità narrativa legata ai personaggi, SO3 racconta la storia di Fayt Leingold, giovane terrestre in vacanza sul pianeta Hilda IV che, sorpreso da un attacco dell'impero alieno di Vandeen, sarà gettato nel mezzo di una complicata trama di portata galattica.
Come nei precedenti SO, nonostante l'enfasi leggermente maggiore data alla componente sci-fi rispetto ai precedenti capitoli, anche in SO3 la maggior parte delle vicende si svolgeranno su un pianeta sottosviluppato dai tipici caratteri fantasy, Elicoor II, diviso in numerosi Stati e con una discreta enfasi alla componente politica. Verso la seconda metà del gioco il plot recupera diversi aspetti fantascientifici, ma è tardi per dare una vera svolta, e molti hanno considerato questa discontinuità, più marcata rispetto ai precedenti SO, un fattore tutt'altro che positivo.
Al di là del passaggio al 3d nella sezione esplorativa, vanno notati l'abbandono degli incontri casuali, in linea con quanto visto in SOBS e alcune innovazioni del bs. Il sistema dell'item creation in SO3, poi, viene ulteriormente potenziato, grazie ad un sistema di copyright e di outsourcing delle invenzioni.
Pregevole anche l'introduzione di un'enciclopedia in game che, pur non brillando a confronto con quella presente in uno Xenosaga 3 a caso, viene decisamente utile anche ai fans della serie per cogliere punti poco chiari e per chiarirsi le idee sui dettagli scientifici del setting.
Va menzionata, infine, l'enorme quantità di materiale post-game, caratteristica di tutti i giochi Tri-Ace che qui viene portata ai massimi livelli e costituisce un indubbio merito del prodotto.
Nonostante le ottime vendite ottenute tanto in Giappone quanto nei mercati occidentali, SO3 è considerato da parte della fanbase un prodotto debole, sia per la gestione dell'intreccio sia per il cast, inferiore, secondo molti, a quelli presenti nei precedenti capitoli, nonostante i due personaggi aggiunti nell'edizione localizzata in occidente.
Star Ocean 4
Allo Star Ocean Special Stage del 2007 è stato presentato Star Ocean 4, tutt'ora in lavorazione per una o più piattaforme next gen, anche se stando all'annuncio rilasciato al RPG Premiere dovrebbe trattarsi dell'ennesima esclusiva (temporanea, probabilmente) di X360.
SO4 promette una maggior enfasi sull'ambientazione sci-fi, compresa la possibilità di controllare direttamente la propria nave, esplorando una discreta dose di pianeti (i richiami a Rogue Galaxy, ma soprattutto al recente wrpg Mass Effect, si sprecano), rimuovendo forse l'eccessivo peso dell'elemento fantasy presente nei precedenti capitoli.
SO4 sarà un prequel di SO, precedendo di alcuni secoli le avventure vissute sul pianeta Roak e raccontando della prima ondata di esploratori umani che, in seguito al collasso della Terra dopo la terza G.M., dovranno trovare nuovi pianeti abitabili per la razza umana.
Links vari
Trailer di Star Ocean The Second Story
OP di Star Ocean EX
Sito ufficiale americano di Star Ocean Till the End of Time
Sito ufficiale europeo di Star Ocean Till the End of Time
Trailer di Star Ocean First Departure
Pubblicità di Star Ocean First Departure
Trailer di Star Ocean 4
Trailer SO4 al RPG PREMIERE
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