Allora, visto che si parla di uccidere con un semplice colpo, io ti parlo di tecniche di combattimento per uccidere. Corso avanzato di assaltatore di fanteria nell'esercito. Quindi so cosa dico quando basta un colpo solo per ammazzare una persona o fargli molto male.
Paralisi, cecità e menomazioni varie sono effetti collaterali.
Se davvero il corpo umano è così resistente, come mai allora negli incontri dilettantistici (nemmeno professionistici quindi) nonostante le protezioni alla testa del casco e le imbottiture dei guantoni c'è gente che crolla in terra con un colpo?
E' evidente che la forza rilasciata da un colpo può superare di gran lunga la resistenza umana, soprattutto in testa dove non c'è il grasso o dove non ci sono le fasce muscolari ad attutire i colpi ricevuti.
Come ad esempio l'osso parietale o temporale del cranio. Un colpo inferto con la giusta violenza (non alla massima forza quindi) può ucciderti.
Alla fine la parte più dura del cranio sono il massiccio frontale ed in parte anche la mandibola, che se colpiti malamente possono frantumare tutte le ossa della mano (visto succedere).
Che cavolo centra Fisher poi manco l'ho capito..
Niente arroganza quindi, solo una diversa percezione delle cose. Non nego che il corpo umano possa resistere a parecchi urti anche piuttosto duri, ma non è indistruttibile.
Altrimenti le disgrazie nelle risse del sabato sera non esisterebbero.
E visto che l'autore del topic parlava di combattimento duro con il minor numero di regole possibili (niente a che vedere con le discipline sportive quindi), ho ritenuto opportuno elencare gli effetti ed i rischi a cui si può incorrere.