Spartastory By -Zark-
SESTO CAPITOLO- L'INIZIO DELLA BATTAGLIA!
Ultimo capitolo
SPECIALE INTERVISTEecco il momento che tutti aspettavano, e allo stesso tempo temevano.... cioè ...
LA FINE DI SPARTASTORY
siamo arrivati quando leonida si butta dall'aereo.
Leonida cerca di arrivare a Serse ma non ci riesce, quando ad un tratto un meteorite cade sulla folla, sterminando metà persiani. si scopre che è stato il PAPA, traditore di Serse.
intanto, batman e spiderman si inseguono, finchè spiderman non getta la maschera, e si scopre che in realtà è HITLER.
Hiteler consegna le LK a Serse, che se le mette, ma non succede niente. il PAPA uccide Serse dicendo "ahahah coglione davvero hai pensato che mi sarei diviso la terra con te? sei un niubbooooo!!!" e giù un fulmine.
I Persiani, senza il loro capo, si autodistruggono. I PUFFI dichiarano guerra ai POCHEMON, e alla fine di una lotta furibonda si sterminano a vicenda.
Batman e Hitler ingaggiano una lotta all'ultimo sangue, ma batman alla fine lancia una pistola carica a Hitler, che si suicida.
Batman prova a andare a aiutare leonida, ma viene fermato dai MIB.
Il Papa prende le Lelli Kelly, e se le mette. si scopre che le LK possiedono IL POTERE GAIO che rende gaio e potentissimo chi le indossa.
Il PAPA si trasforma in una bestia gigante grandante bava con i capelli bianchi, truccato come una troia e con un vestitino rosa che gli sta un amore.
Il papa massacra brutalmante leonida, e batman coglie l'occasione e ammazza i MIB, che si erano distratti giocando al ghemboi.
DIO appare in sogno a batman, e gli comunica il modo di fermare il POTERE GAIO.
Batman, ora consapevole che per fermare il POTERE GAIO per un pò deve compiere un atto gay, comincia a pomiciare con Robin. Il Papa si distrae a guardare la scena e Leonidia ne approfitta per tagliargli le gambe.
Il papa si autodistrugge. pezzi di budella vagano per il campo di battaglia, ormai ricoperto di morti vari. Leonida festeggia bestemmiando, e Batman dà fuoco a un automobile senza motivo.
un anno dopo.
Leonida e Batman si incontrano al bar. parlano di cosa è successo dopo.
Batman ha abbandonato la lotta al crimine e finalmente dedica all'aspirazione della sua vita, fare il maestro d'asilo. Leonida invece era diventato un pappone, ma la droga e l'alcool lo hanno portato alla cariera da show-man, anche se dopo essere stato cacciato dal Grande Fratello ha deciso di ritornare al suo vecchio impiego, il banchiere.
dopo aver rivangato il passato, Leonida e Batman si scoprono gaii, e scappano insieme. FINE.
Pier P@ZZO!!!
Il primo numero della nuova edizione di Gamesradar Magazine.
Gamesradar Magazine™ The Rebirth! -Numero 1°-
Nuntio Vobis Gaudium Maximum: Habemus GRM !
Cari Lettori...
Finalmente, dopo tanto tempo torna GamesRadar Magazine, il mensile dedicato a Games Radar e Dailyrando.
Nasce tutto per caso. Girovagando per il Memorabilia storie, mi ricordai di GRM.
In un attimo contattai Pierpazzo, l'ex direttore della rivista, proponendogli di riaprire la rivista. Accettò ma mi disse che non sarebbe più potuto essere direttore, che avrebbe avuto molti impegni da lì a poco, sul forum e fuori.
Accettai dunque di prendere in mano il progetto e di tentare a ricostruire la rivista praticamente da zero. Fortunatamente sono riuscito nell'impresa, reclutando uno staff meraviglioso, di cui ringrazio ogni membro, per la disponibilità e il lavoro che ogni volta mi danno.
Ci sono stati dei piccoli problemi a livello decisionale e tecnico e tuttora se ne discute all'interno dello staff, ma finora siamo sempre riusciti a superarli e sono sicuro che continueremo a farlo.
Questa è la rinascita di GamesRadar Magazine. Abbiamo preso in considerazione gli errori del passato e abbiamo capito come l'interattività con i nostri lettori sia essenziale! Avremo bisogno anche del vostro aiuto per mandare avanti la baracca, ci saranno delle rubriche apposite a cui potrete scriverci, commenti e critiche varie potranno essere espresse all'indirizzo : [email protected] . Prima di concludere ci terrei a ringraziare tutti coloro che hanno reso questo possibile: Pierpazzo, Fiffo, Dexter89, Decoder, Teo21, Bicioboi, Smithenio, Steelsnake, M@rte1993, Sir Ulrich Vonlichenstein, Lord Narva, Mvesim, Jurambalco, Animal88 e Snake eats Cobras : Grazie Ragazzi!
Vi assicuro che questo primo numero di GRM è stato fatto con cura ed entusiasmo, e speriamo vivamente di avervi concesso un bel quarto d'ora con i nostri sforzi.
Paolo, l'axolotl caporedattore.
- Sommario
-PoStA P@Zza!
-See you, Gorman.
-Sensazionale! Ritrovati quattro vasi etruschi!
-Daily & Dargons...un binomio vincente?
-Intervista a Ghost85
-Narva's Loveline
-Intervista a Dark Willow
-Taccuino di un giovane sporcaccione
-I più e i meno
-Lo staff
-PoStA P@ZzA!
"Nella mia vita ho speso un sacco di soldi per l'alcol,le donne,le macchine veloci.Tutti gli altri li ho sperperati in batterie ricaricabili..."
- Padre di Gaseous Snake
Cari lettori de "Il mio Castello"...
SIETE DEGLI INFAMI! BASTARDI!
...
Ops, ho sbagliato rivista XD
ehm...
Cari neo-lettori di GRM...
Benvenuti nell'angolo dedicato alla "Posta P@ZZA"! Ma poi, perchè "angolo" e non "rettangolo", "ipotenusa" o "radice quadrata"? Boh, vabbè...
Questa rubrica nasce per accogliere le vostre e-mail di critiche, di consigli, e perchè no, di complimenti per la rivista. Le e-mail verranno pubblicate insieme alle risposte del sottoscritto, che ogni mese si occuperà di leggere le e-mail ricevute all'inidirizzo [email protected]. L'angolo della Posta P@ZZA sarà attivo già dal prossimo numero (in pratica, il tempo di farvi leggere questo numero e di mandare qualche e-mail XD). Tuttavia, mi dicono dalla regia che un utente è riuscito ad ottenere l'indirizzo per contattarci prima della pubblicazione.
Che dire?
Un applauso all' "utente mascherato", dunque.
E' questa la frase che la maggior parte di voi si aspetta. Ma vi sbagliate.
"Utente mascherato", sappi che sei uno stronzo.
Passiamo alla lettura delle (della) lettere (lettera)...
"Salve.
Sono l'utente MaGgOtTs di GamesRadar. Forse ti ricorderai di me per la descrizione delle sezioni del forum realizzata dal sottoscritto, per la quale sono famosissimo. Oppure per il mio cane e per il mio modo di esprimermi, che risulta essere scorrevole e soprattutto per niente rompipalle.
Ma passiamo al dunque.
Sono venuto a conoscenza di questo spazio dedicato alle critiche degli utenti prima della pubblicazione del primo numero della rivista, e quindi ho deciso di inviarti una e-mail per esprimere la mia contentezza per la riapertura di GamesRadarMagazine (nonostante non fossi ancora iscritto al forum nel periodo della prima edizione di GRM, ma vabbè, questo è solo un semplice dettaglio). Oltre a farvi i complimenti (ci tenevo a dire che sei un pheego, Pier =*) per la rivista (che ancora non ho letto), avrei alcune domande da farvi:
1- Dov'è finito Gorman? Nessuno sembra sapere nulla, quindi ho pensato di chiedere a te, Pierpazzo, o agli altri membri dello staff...
2- Ti sei mai immaginato un piede nudo che esce dal buco di un culo e che, muovendosi, ti saluta?
3- Scommaettiamo una Dreher che mi mangio il centro della pizza senza mangiarlo?
4- La vita è un sogno o i sogni aiutano a vivere? Vedere un uomo con UN PENE MOSCIO ENORME GROSSO COME UN PIEDE, o sognarlo, può modificare in qualche modo il proprio estrapolamento del superio?
5- Il sigonor 'O Porco ha un cane. Di chi è il cane?
6- Ma lei, l'aranciata, l'aveva pagata?
7- MA CHI E' LEI?
8- Dovevo chiederti un'altra cosa...ah, no, lascia perdere.
9- Ogni quanto uscirà GRM?
10- Lisbona.
Mi auguro che risponderai a tutti i miei quesiti. Sei un glande. Continua così. Non mollare. Conto su di te. 1, 2, 3. In gamba. Ti voglio bene. A presto. Ciao.
MaGgOtTs nato a MaGgIoTtS 1992
P.S.: Ma poi chi cazzo è sto Bob? Ma poi sta festa, di chi è?"
- RISPOSTA -
Vaffanculo Meggoz.
Pierpazzo
-See you, Gorman.
Ore 12:34 , Games Contact.: “Gorman vi saluta”.
Quello che tutti temevamo ormai da qualche mese è infine successo, Gormna, caporedattore di Giochi per il Mio Computer, nonché admin e founder del forum Gamesradar.it, si è dimesso.
Tanti se lo aspettavano, tanti no, ma in ogni caso è stato un fulmine a ciel sereno per tutti gli utenti.
“Per motivi che non è il caso di discutere in questa sede, il mio rapporto di lavoro con l'editore non è più in essere.
Voglio in questa occasione ringraziare tutti i lettori delle riviste e dei siti di videogiochi che furono di Future Media Italy e oggi sono di Sprea Media Italy.
Si è per me trattato di dieci anni più che entusiasmanti, in cui ho sempre cercato di dare quanto mi era possibile, per potervi offrire solo il meglio.
Grazie di cuore, per tutto. “
Così si concludono dieci fantastici anni, di un uomo che è riuscito ad unire lavoro e passione, creando una delle migliori riviste di Videogames italiane.
La tua rivista è partita da zero ed è arrivata ad essere una delle più lette in Italia, un risultato straordinario! Forse per chi non ha mai diretto o partecipato ad una rivista non puo immaginare quanto lavoro ci sia dietro... Cercare un locale per la propria redazione, trovare argomenti sempre nuovi, rivedere e correggere bozze, curare la parte grafica e amministrare le spese per la stampa...Insomma un lavorone, che tu hai svolto egregiamente!
Penso che in questo momento un'unica cosa accomuna tutti gli utenti oltre lo shock, un dolore misto ad una forte gratitudine...
Se non avessi creato questo forum sarebbero venute a mancare molte amicizie createsi sul forum, non avremmo conosciuto il no sense Skoppico e non ci staremo domandando come finirà GamesRoyale (e sempre se avrà una fine, probabilmente rinizierà in un altro piano esistenziale, formando un ciclo infinito), non avremo letto interessanti e vivaci discussioni in Agorà, ieri non ci sarebbero stati i KJ, le associazioni, la tanto invocata “Old Daily” ne la tanto rimpianta Prussia, oggi non ci sarebbe stata la Confraternita Dell'uva con i relativi Magistros, i contest in Art Radar, i Raduni del FdF, non ci sarebbero i tanto odiati/amati topic sui video di Youtube e quelli dove una cerchia ristretta di utenti impedisce agli altri di partecipare [cit], neanche io adesso mi ritroverei qui, a scrivere questo articolo.
Indirettamente hai modificato la vita di 111'000 persone, chi più e chi meno, regalandoci questo stupendo forum dove trovare tante persone altrettanto belle.
Non sei tu a doverti ringraziare, ma noi e spero di farlo nel modo più esplicito possibile con questo articolo: GRAZIE GORMAN!
Grazie per tutto quel che hai fatto, dall'apertura delle sezioni alla loro chiusura, dalla convalidazione degli utenti al ban...
Grazie davvero, Grazie Andrea.
Ssj4paolo
-SENSAZIONALE!
Ritrovati Quattro Vasi Etruschi
Fortuna o Sfortuna dell'abile Archeologo?
Ohio, 9.30 am: L'archeologo Gesualdo Marchigiani, detto JoJo, ha ritrovato dopo millant'anni qualcosa che nessuno si sarebbe mai aspettato di trovare. Soprattutto in Ohio. Infatti, il buon JoJo ha ritrovato ben quattro vasi etruschi in perfette condizioni. In un'intervista gli è stato chiesto dove li avesse trovati, la risposta netta è stata che li aveva trovati dentro una buca da golf. Ma le sorprese non finiscono qui. Non più di due ore fa, i quattro vasi etruschi hanno cominciato a muoversi e a parlare e a sparare raggi laser dagli "occhi". Successivamente, la creatura ha cominciato a vagare per l'Ohio in cerca di qualcosa di interessante da distruggere per danneggiare la classe degli archeologhi, che l'avevano inutilmente risvegliato dal suo plurisecolare sonno, ma trovato uno specchio si è ritenuto la più grande scoperta archeologica di tutti i tempi e si è fatto esplodere, sghignazzando. Attualmente, un'elite di salumieri sta analizzando i cocci per scoprire il segreto della capacità dell'ammasso di vasi di muoversi e parlare e farsi esplodere, ma l'unica cosa che sono riusciti a cavar fuori finora è stata una fetta di finocchiona.
Fiffo
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Spoiler:
-Daily & Dragons… un Binomio Vincente???
La Nuova Creazione di Mvesim Riuscirà a Battere il Successo di GamesRoyal?
Un castello medioevaleggiante… Elfi con l’ascia, Nani in coma e ladri legali buoni… è questo l’inizio del nuovo racconto creato da Mvesim, da sempre autore fantasioso di racconti simil-comici.
Il suo racconto inizia come sempre alla Confraternita dell’Uva: una tappa ormai forzata all’interno dei suoi brani. Qui si incontra il primo personaggio: Fiffo, un boia Elfo che, guidato dalla prode mano dell’autore, ma anche del Dungeon Master (ovvero, di colui che crea il gioco e, di conseguenza, la storia) Mvesim, cercherà di salvare il mondo assieme ai compagni che si uniranno a lui nell’avventura.
Poco più tardi, si vede la comparsa di un secondo protagonista: Ethan, un Nano rimasto in coma per lungo tempo e di cui si scoprirà il motivo solo più tardi (con risate generali dei lettori)… Questo di impadronirà dell’ascia di Ethan con un arguto (?) ingegno grammaticale e si unirà al suo gruppo per tentare di salvare il mondo da una minaccia ben più grande delle miriadi di Hermus che moriranno inutilmente durante la storia…
Alla fine della prima puntata di questo fantastico racconto, si può infine vedere il probabile ultimo componente del gruppo: SteelSnake, un ladro legale buono che chiede ai nostri eroi di unirsi a loro con l’entusiasmo di chi “tanto non ha altro da fare”.
Questa è la fine della prima puntata e sono certo che ne seguiranno altre… Dopotutto Mvesim non ci ha mai deluso ed ha promesso nell’introduzione di centinaia di personaggi (e di utenti) all’interno del racconto: infatti, il Topic in cui è stato presentato il suo nuovo capolavoro, era pieno di richieste da parte degli utenti come comparse nel brano.
Ottima anche l’idea delle domande alla fine della puntata, che permettono all’autore di correggere eventualmente i propri personaggi a seconda del gusto del pubblico (ma anche no…), ma soprattutto, che danno ai lettori qualcosa su cui riflettere alla fine del racconto e che danno la possibilità di commentare ciò che si è appena letto.
Infine, posso dire che secondo me (e credo anche secondo molti altri), questo è l’inizio di un racconto stupendo che potrebbe anche sconfiggere l’enorme successo di GamesRoyal… tutto dipende dall’autore, che sicuramente saprà stupirci con coinvolgenti colpi di scena…
Teo21
-Intervista a Ghost, nuovo Guardian!
SteelSnake [GRM]:
vuoi (se vuoi) dirci il tuo nome vero?
Ghost :
Federico
SteelSnake [GRM] :
da quanto tempo sei registrato a GR?
Ghost :
uhm... non me lo ricordo... direi quasi tre anni
SteelSnake [GRM] :
e ti ricordi da quando sei mod?
Ghost :
circa due se ben ricordo
Ghost :
forse un po' meno
SteelSnake [GRM]:
cos'hai provato quando hai saputo di essere stato scelto per essere mod?
Ghost:
un po' emozionato, ma niente di eclatante... però devo dire che ne sono rimasto sorpreso, non me lo aspettavo
SteelSnake [GRM]:
e cos'hai provato, a due anni (circa) di distanza, a sapere che saresti diventato Guardian?
Ghost:
direi più o meno la stessa cosa, ne sono rimasto piacevolmente sorpreso
SteelSnake [GRM]:
hai commesso infrazioni del regolamento, sia prima che dopo essere diventato mod?
Ghost:
no, mai fatto
Ghost:
ho un po' flooddato, ma nulla di eclatante
SteelSnake [GRM]:
quanto tempo dedichi quotidianamente al forum?
Ghost:
qualche ora, dipende dal tempo libero che ho
SteelSnake [GRM]:
hai mai avuto problemi con altri mod?
Ghost:
no, direi di no
SteelSnake [GRM]:
quali sono le differenze tra il tuo ruolo attuale e il ruolo di supermoderatore?
SteelSnake [GRM]:
quali poteri in più hai acquisito?
Ghost:
posso bannare direttamente, quindi ora i ban saranno più veloci
SteelSnake [GRM] :
per finire, il quesito che tutti si pongono:
SteelSnake [GRM]:
vista la tua vertiginosa ascesa al successo, quando ti troveremo ad occupare il posto finora mantenuto saldamente da Gorman???
Ghost:
io e altri mod stiamo organizzando la cosa, dateci qualche mese e vedrete il mio nome al posto di quello di gorman (o vedrete il mio nome in grigio)
SteelSnake [GRM]:
ok
SteelSnake [GRM]:
grazie mille!!!
Ghost:
di niente =)
Steelsnake
-Narva Loveline
Cuori spezzati, potete mandare le vostre letterine a [email protected] e ricevere consigli da Lord Narva!
Eccone un esempio....
"12 Settembre 2006. Una data che non dimenticherò mai. Una data che mi ha cambiato la vita.
Tutto è cominciato con l’assegnazione della mia nuova classe, sapevo che sarebbe stato diverso… probabilmente sarebbe stato meglio, ma sarebbe comunque stato diverso.
Entrai in classe e l’appello incominciò: “… Federica… Sara”. Non conoscevo ancora il motivo, ma, ad essere sincero, il mio cuore sussultò. Ero già stato innamorato di persone con quel nome in precedenza; non so, ma, in qualche modo sono attirato da quello splendido nome…
Comunque la vidi. Bellissima. Se oggi dovessi esprimere la prima frase che mi venne in mente guardandola allora (ed che mi viene in mente anche oggi), sarebbe questa: un Angelo che fa risplendere la tua giornata come può solo un raggio di sole in una notte buia.
Io ero dalla parte opposta dell’aula. Il luogo più lontano dalla serenità.
Non ci rivolgevamo mai la parola, o meglio, io non riuscivo a trovare il coraggio di rivolgerti una frase. Ti scrissi un primo messaggio: “Bella la tua pettinatura oggi!”… nulla più… un semplice complimento che però esprimeva almeno una piccola parte di ciò che pensavo di te.
Le vacanze di Natale arrivarono, e con esse, arrivò anche il giorno del suo compleanno. Volevo essere il primo a farle gli auguri e così aspettai fino alla mezzanotte di quel mercoledì e poi le mandai gli auguri con una piccola poesia. Ricordo come fosse ieri… ci misi venti minuti a trovare le parole adatte ad augurarle buon compleanno e poi le mandai il messaggio. Come scrissi quella notte, spero di essere stato il primo ad averle fatto gli auguri.
Poi sussegui un momento piuttosto triste per me… Non ci parlavamo più… A scuola non c’era nemmeno una parola tra di noi e i pochi messaggi che le mandavo non ricevevano risposta.
Questo è il momento in cui realizzai ciò che provavo: non era una semplice cotta. Era qualcosa di più. Qualcosa che non avevo mai provato prima. Per la prima volta nella mia vita, provavo ciò che era l’amore vero. L’amore che si vede nei film. L’amore che si legge nei romanzi.
Mercoledì, finalmente, ero riuscito a trovare il coraggio per chiederle di uscire, anche se solo con un messaggio. Non riuscirò mai a chiederglielo di persona. Anche questa volta non ricevetti alcuna risposta, ma capì una cosa: da quell’ultimo messaggio, il rapporto tra noi era più freddo che mai.
Ieri ho preferito fare marcia indietro: le inviai un altro messaggio. Le ho chiesto scusa per tutto ciò che avevo detto e per tutto ciò che le avevo fatto. A questo punto, preferisco rimanerti amico, mio malgrado.
Finalmente ricevetti una risposta: si è scusata per un errore che, alla fine dei conti, era mio e mi ha chiesto di rimanere amici… “Forse l’essere amici fa più x noi… ke altro…”.
Hai ragione. Sono perfettamente d’accordo con te. Se devo scegliere, preferisco rimanerti amico e avere la possibilità di vederti felice con chiunque sia il tuo futuro. Ti auguro ogni bene, anche se questo non significa il mio. Io continuerò ad amarti, ma la tua felicità avrà sempre la precedenza sulla mia."
Teo21
-Intervista al salice oscuro di Gamesradar!
decoder : come ha conosciuuto il forum di gr?
DarkWillow :
allora,un giorno di circa 4 anni fa comprai una playstation2,e da un po' leggevo psm fregandolo ad un mio amico,e da li' ho conosciuto il forum
decoder :
ok, prossima domanda
decoder
lei e da poco diventata moderatrice, cosa ne pensa dell'utenza?
DarkWillow :
beh,non mi va di etichettare le persone o di dividerla in sezioni...diciamo che l'utenza è molto varia,e gestire degli adolescenti non è semplice,pero' ci sono davvero eprsone molto valide
decoder :
per esempio?
DarkWillow :
mah,ho avuto piacere di chattare con tante persone,moderatori e non,alcune sono state cancellate a vita alcune no...non faccio i nomi
decoder :
quale è il suo miglior intervento di moderazione?=
DarkWillow :
ah non lo so non devo deciderlo io,e comunque è troppo presto x dirlo
decoder :
e il suo miglior tread?
DarkWillow :
e chi se lo ricorda piu'?
decoder :
ora passiamo alle domande demenziali.....
decoder :
dex o lex?
DarkWillow :
lex
decoder :
pizza o pasta?
DarkWillow :
pasta
decoder :
amici o tv?
DarkWillow :amici...credo
decoder:
abbiamo finito grazie!!
Decoder
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Spoiler:
-Taccuino di un giovane sporcaccione
-----------------------------13.5.07-------------------------------
Il primo arcobaleno di aprile
Apro il frigorifero e ne tiro fuori un pacco di pancake precotti, li ficco nel microonde, setto il timer al tempo di una sega. Nel frattempo che scalda i pancake, piazzo un cencio a mo' di tovaglia sul tavolo e aspetto. Il microonde fa le fusa e il gatto caga per terra. E' incredibile come a volte capiti che il gatto faccia le fusa, ma non capiti mai che il microonde caghi per terra. Mi incazzo col gatto e gli corro incontro, ma quello esce di casa e io vengo fermato dal Ting del forno. Lo apro e mi accorgo che ho sbagliato ancora a settare l'orologino. Tiro fuori la roba e l'affogo nello sciroppo. Uno sciroppo disgustoso che ti stende le papille gustative al primo contatto e ti permette così di buttare giù qualsiasi cosa. E poi lo vendono in una bottiglietta a forma di orsetto. Irresistibile.
I miei genitori sono in Belgio o Lichtenstein o qualcosa del genere da una settimana, e da una settimana esatta vado avanti a pancake precotti, caffè freddo e radici di liquirizia. Non ho buonsenso, non l'ho mai avuto. Da una settimana non vado a scuola. Una mossa un po' stupida. In qualche modo dovrò trovare un modo perché i miei non lo vengano a sapere. Uhm, uhm. Ci penserò domani. E' una giornata troppo bella per pensare alla scuola. Fuori una piacevole pioggia mi ovatta il cervello e mi dà una piacevole sensazione di rincoglionimento. Una volta da piccolo mi dissero che durante le giornate di pioggia delle piccole scariche ti colpiscono il cervello e da allora ho preso l'abitudine di indossare solo biancheria verde. Non cercate un nesso, non c'è.
Esco grattugiandomi una natica e salgo sulla bicicletta di mia madre. Dopo due o tre pedalate mi accorgo che ha le ruote sgonfie. Ma ho pedalato su biciclette in condizioni peggiori. Dopo quattro pedalate, però, va via la catena e vaffanculo, scendo dalla bici e tiro un calcio sul telaio. Fa male.
I miei pantaloni sono troppo lunghi e mi vanno sotto le suole. Sguazzo nel fango, calpestandomi i pantaloni imbevuti d'acqua. Plof. Plof. Ciaf. Ciaf. Bah. Continuo a camminare fino ad un parco. E' abbastanza fuorimano e ci va poca gente. Mi piace quel parco. C'è una panchina. Mi ci siedo. E' bagnata, ma anche il mio culo è bagnato e non fa storie. Intorno e sopra di me continua a piovere, io ci ho un freddo cane, però sto piuttosto bene. Anche se ho i brividi e tremo e sono bagnato. In questo parco si sta bene.
Però fa freddo. Mi sdraio sulla panchina e mi infilo le mani nelle mutande per riscaldarle. E' asciutto e caldo, lì sotto. E qualcosa si muove. Il mio corpo reclama amore e io non posso negarglielo.
Mi guardo intorno. Non c'è nessuno. Discretamente, faccio uscire il pisello e lo stringo. Comincio a sfregarlo sempre più forte. E' una sega senza tempo. Là sotto ci dò dentro con colpi forti e decisi.
Uhm, se qualcuno mi vedesse.. ma oggi non c'è nessuno. Ci sono solo io. E il parco è mio, mio come le mie mutande verdi, mio come il mio cazzo. Sono in elegiaca simbiosi con la panchina, il parco, la pioggia. Mentre mi meno là sotto, smette di piovere. Al sorgere del primo arcobaleno di Aprile, emetto la bianca potenza.
Fiffo
-I più e i meno!
Thread del mese:
This Is Spartaaaaaaaaaaaaaaaaa (UltraLol Inside) [56k warning]
Descrizione: Il thread è un susseguirsi di fotomontaggi del film "300", molto simpatico nella sua semplicità a prima vista puo sembrare superficiale, ma le risate sono garantite!
Comprendonio: 10
Divertimento: 9.5
Originalità:5
Accessibilità:10
Riflesione:3
Coinvolgimento: 6
_________________
Media: 7
Consiglio: Provate a puntare sulla qualità oltre che alla quantità, aumentando soprattutto le immagini fatte da utenti, in modo da aumentare ancora la partecipazione e fornire qualche riflessione in più.
+)
-Tutto questo nasce e muore da uno zero
Descrizione: Il ritorno del no sense. Un topic sicuramente impegnativo sia da leggere che per postare, però come ogni topic no sense garantisce delle profonde riflessioni nascoste e mille chiavi di lettura diverse. E' sicuramente breve e punta decisamente alla qualità che alla quantità. La difficoltà di partecipazione è ripagata però dal coinvolgimento.
Comprendonio:3
Divertimento:8
Originalità:10
Accessibilità:4
Riflessione:10
Coinvolgimento:9
_____________________
Media 7
Consiglio: Nessun consiglio da dare, dato che con qualsiasi mutamento del thread muterebbe anche la sua natura.
-I nostri BOT di messenger
Descrizione: Thread originale che ci porta oltre le mura di daily con i suoi bot. Ottima l'idea del moderatore Lord Magus di creare un'unico thread per quello che sembra stia per diventare uno dei tormentoni di Daily. Il thread si basa sui bot creati dagli utenti di GR.
Comprendonio: 9.5
Divertimento: 6.5
Originalità: 9
Accessibilità: 8
Riflessione: 2
Coinvolgimento: 7
_______________________
Media 7
Consiglio: Anche in questo caso niente di particolare,continuate così!
-)
-Firma Celebrativa per Gorman [Thak you for the fish]
Descrizione: Un contest per trovare una firma da dedicare a TGorman dopo il suo addio al forum. Avrebbe potuto essere organizzando con più ordine, facendo vari gironi, risultando così più gradevole e riscuotendo sicurametne più successo.
Comprendonio:9
Divertimento:5
Originalità:4
Accessibilità: 6
Riflessione: 5
Coinvolgimento:4
______________________
Media: 5
Consiglio: Riorganizzate il topic più ordinatamente e seguite dei criteri di valutazione più precisi.
-Le ragazzine non sognano che Pipwolf!
Descrizione: Parla di come delle ragazzine si siano impossessate del numero di cellulare dello sfortunato pipwolf e ora lo molestano credendolo federico di Amici! (nota trasmissione thash di canale 5). Il thread non è immediatamente comprensibile da chi non conosce la faccenda dall'inizio e manca il coinvolgimento derivato dal sapere nella loro completezza i fatti, per questo non è sufficente.
Comprendonio:5
Divertimento:5
Originalità:5
Accessibilità:8
Riflessione:4
Coinvolgimento:4
______________________
Media 5
Consiglio:Sempre in rispetto del regolamento di GR cerca di coinvolgere maggiormente Dailyrando nello scherzo..
-Benvenuta! Dedicato a me stessa =D
Descrizione: Tipico thread di benvenuto ad una ragazza che sfocia presto nell'OT e nelle richieste di foto e battutaccie e caccie al fake. Raggiunge l'apice di flood e OT quando l'autrice viene bannata da lex per una bestemmia abbreviata.
Comprendonio:9
Divertimento:5
Originalità:4
Accessibilità:8
Riflessione:3
Coinvolgimento:3
______________
Media 5
Consigli: Nessun consiglio, ormai il topic sembra perso.
-Lo staff
Proprio così c'è un gruppo di persone che lavora per darvi il vostro GRM mensile. Eccoli qui divisi per lavoro:
Direttore
Il direttore è la persona che coordina un po' tutto, che prende le decisioni più importanti e si improvvisa altro nel caso mancassero altri membri dello staff.
Ssjpaolo
Giornalisti
I giornalisti scrivono gli articoli per il magazine, si aiutano fra loro e talvolta si occupano anche di correzzioni di bozze.
-snake eats cobras
-animal88
-bicioboi
-steelsnake
-Teo21
-Jurambalco
-Smithenio
-mvesim
Grafici
I grafici sono coloro che "vestono" il magazine con i loro lavori artistici. Si occupano un po' di tutto ciò che riguarda la grafica, dalle copertine a disegni richiesti dai giornalisti.
-M@rte
-Sir ulrich vonlichestein
Intervistatori
Gli intervistatori si occupano di intervistare i personaggi del momento attraverso programmi di chatting quali MSN, yahoo msn etc... Grazie a loro possiamo conoscere meglio chi posta insieme a noi in GR.
-Decoder
-Steelsnake
Speciali
Gli speciali hanno un lavoro a parte nel forum. Solitamente questo è una propria rubrica, dove ricevono mail dai lettori e rispondono. Possono occuparsi anche di altro e sono autorganizzati.
-Lord Narva
-Fiffo
-Pierpazzo
-Dexter89
EXTRA!
Questo articolo di animal88 è stato scritto precedentemente l'abbandono di Gorman da Gr. In rispetto al suo lavoro e al suo impegno ritengo doveroso postare anche questo all'interno del giornale....
LA GRANDE ASSENZA
CHE FINE HA FATTO GORMAN?!?!
Di Animal88
Capelli lunghi e pizzetto: questi sono i segni particolari utili al riconoscimento di Gorman. Parliamo di riconoscimento perché il nostro amministratore è ormai scomparso dal forum, sono mesi che non si vede più e nessuno apparentemente ne conosce le motivazioni.
Perciò la nostra domanda è "che fine ha fatto Gorman?" E' stato rapito dagli alieni? E' vittima di un oscuro piano dei mod per impadronirsi di Games Radar? Oppure è più semplicemente occupato a fare altro (magari con la sua ragazza ;-) )?
Al momento purtroppo non possiamo sbilanciarci ma, grazie alle domande di Bicioboi, sentiamo cosa ne pensa Ghost85 il quale sarà sicuramente più informato di noi comuni utenti sull'accaduto:
Secondo lui Gorman è semplicemente impegnato, ma aggiunge una frase piuttosto enigmatica: “di più non posso dirvi perché effettivamente non c'è altro da dirvi”, un tentativo per mettere a tacere eventuali indagini oppure semplicemente non conosce le sorti del nostro Admin?
E con questo termina il nostro magazine, spero vi sia piaciuto e vi abbia divertito. Per critiche, consigli o richieste specifiche vi ricordo di mandare una mail a [email protected] .
Al prossimo numero!
Ps: Attenti a quel che dite e che fate in questo mese altrimenti potreste pentirvene... utente avvisato...
In omaggio con questo numero....
Le prime quattro carte del Daily-Grimorio!
Fine del Primo Numero
Versione PDF by Sir Ulrich Vonlichestein
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Il gigante Fusofuso
Tutto cominciò all'alba di un giorno nuovo...
Ore 14 del giorno Lundedi dell'anno 1976... In un paese dell'American Sborrow (cittadella malfamata piena di pedofili, drogati)... Lì ci vive in una villetta affacciata ad una delle più grandi industrie del mondo un signore... Che è a dir poco molto strano... Egli ha le treccine, porta sempre un cappello rosa, e non ha le mutande... Per compensare qualcosa che (purtroppo) gli manca, gli tocca mettersi un fallo finto per sembrare un vero uomo, ma costui è respinto dalle donne... è odiato dagli uomini... Solamente una persona gli vuole bene, ma nemmeno quella persona non gliene vuole abbastanza... Quest'uomo dalle fattezze stranissime e dalla faccia da maniaco invogliatore di scopacità altrui, si chiama Fusefuse Giant, in italiano tradotto Il Gigante Fusofuso... Beh, la sua avventura che vi sto per cominciare a raccontare, ebbe inizio qualche mese fa, proprio nel retro di casa sua... Ma aspettate che vi dia qualche piccolo dettaglio su questa persona, che è tanto stramba quanto idolare.
Una breve descrizione della persona di cui vi voglio parlare
Anno 1946... Quest'anno fu molto particolare per Giant, ma sopratutto fu piuttosto pieno di improbabilità e di avvenimenti che nemmeno il buon signore poteva prevedere... Inizialmente la sua vita era una delle più invidiate da tutti i suoi compaesani, ma da quand'egli cominciò a spalmare le sue feci nei toast, e poi rivenderli a prezzo scontato fingendo quella roba marron-giallognola cioccolata, la sua vita diventò una delle più invidiose di sempre... Da quì nacque la sua disperazione... Pur di guadagnare qualche soldo, fece una piccola (ma molto vistosa) comparasa in un video musicale dei Village-People, ma purtroppo questo video fu trasmesso solamente il giorno in cui uscì, perchè lo schifo da questo trasmesso era sin troppo per far vedere tal robaccia ad un pubblico di alta classe... Inoltre, firmò un contratto con John Lennon, con il quale avrebbe dovuto fare una canzone da quest'ultimo composta, ma che purtroppo non fu mai cantata, dato che lo stesso giorno delle prove John Lennon venne assassinato, e tutto ciò che era contenuto nelle sue tasche venne bruciato dall'assassino... Per cui nemmeno quì Fusofuso riuscì ad aver un briciolo di fortuna... Ovviamente gli anni passano, man mano che vi racconto... Quand'ecco che un giorno, nel retro della sua dimora, trova un accesso ai soterranei a lui sempre stato nascosto e mai visto prima d'allora, ed ecco che ci entrò...
...Continua...
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Ed ecco come tutto ebbe inizio...
Fusofuso andò come quotidianamente faceva nel retro di casa sua... Un finto testicolo gli cadde per terra (lo teneva in mano, dato che gli serviva per annaffiare le piante), e sentì un piccolo tonfo... E vide la piastrella del pavimento scuotersi in su ed in giù, ed allora, spinto dalla voglia interminabile di scoprire cosa ci potesse essere là sotto, la tirò via... Guardò attentamente, e cosa si ritrova davanti? Un buco profondissimo e molto largo... Non resiste, si mette disteso a pancia a terra, e comincia a fare flessioni piuttosto biricchine, ma poi smette... Beh, entra in questo buco, e quando finalmente arriva a terra, trova una torcia... Sopra c'è scritto: SE SI DOVESSE USARE PAGARE L'ENEL- Non capiva cosa volesse dire, comunque non la prese... La parola ENEL gli ha sempre messo un pò l'anima in inquietudine... Va avanti, ma non vede niente... Va ancora avanti, ma non vede ancora niente... Ed ecco che finalmente si riesce ad intravedere una piccola luce provenire da molto lontano. Comincia a correre, ma l'aggeggio che dovrebbe raffigurare la prima figura maschile comincia a pesare e a farlo correre male, dato che gli va in mezzo alle gambe, ed a lui da molto fastidio questa cosa... E finalmente, dopo dieci secondi di incredibile sofferenza, riesce ad arrivare al suo obiettivo... Davanti a lui ci sono due torce ed un portone gigantesco... Fra sè e sè esclama: Ma in dò cazzo stò? Me freme alla voglia de sapello...- Decide di aprire quel poltrone, ed allora, dopo svariati sforzi per aprirlo, prende una lunghissima rincorsa e corre verso il portone, e grazie a quel fallo di pietra con cui si ritrova in mezzo alle gambe, riesce ad aprirlo... Davanti a sè si ritrova una sala gigantesca, piena di figure di dubbio gusto e di donne nude... Ed un barista vestito come una mummia... Fusofuso si fa avanti per andare a vedere di cosa si trattasse, e va vicino al bancone... Legge sulla parte destra del bancone la scritta: NOCE CLUB... Che tradotto in inglese è NIGHT CLUB, a tutti meglio noto come PIù GNOCCA PER TUTTI... Giant è eccitato all'idea di essere finito in un Night Club di tantissimi secoli fa... Non ha mai avuto tale fortuna sino a quel giorno... Guarda stupito le pareti: su di esse si trovano raffigurate sagome di donne con la faccia da maiale, uomini con la faccia da cavallo, ed addirittura leoni con la faccia di Rocco Siffredi (e non solo la faccia)... Giant era finito in un luogo perverso, che sicuramente nascondeva posti a lui nascosti... Ma Giant è appena arrivato e non può notare tutto all'istante... Quand'ecco che il portone da cui egli è entrato si chiude in un batterd'occhio... Fusofuso comincia ad aver paura... E trema... Ma non deve tremare, sennò la pietra gli va in mezzo alle gambe ed a lui ciò da un fastidio tremendo... Per cui oltre a smettere di tremare, si mette addirittura a ridere... Beh, non che sembri un figo, uno che si mette a ridere da solo, ma fa vedere in un qualche modo di essere coraggioso e spensierato pure nei momenti più cupi e terrificanti tale era questo... Fusofuso comincia a camminare e cerca una via d'uscita... Va dietro al bancone, ma non c'è niente da fare... Ma vista la sua situazione dietro ad un bancone di un bar (o meglio di un Night Club) prende una bottiglia di Cognack, e se la beve tutta sino all'ultimo sorso... Sente ribollire qualcosa dentro di sè... Non capisce cosa sia... I suoi occhi si ingrandiscono incredibilmente, la pancia gli cresce ancor di più di quella che ha, ed i capelli gli si allungano a più non posso... è diventato un mostro... Ma (oh, ragazzi, c'è sempre un ma, fatevene na ragione) fortunatamente e stranamente gli sono venute forze che prima non aveva minimamente... è diventato una sorte di supereroe per quanto riguarda la forza, la velocità, e l'agilità... Ed ora, è a lui che spetta usarle al meglio per poter uscire da quel posto tanto eccitante quanto "malvagio"... Riuscirà Fusofuso ad uscire da quell'orribile (dentro, mica fuori) posto grazie ai suoi poteri fornitigli da una bevanda molto misteriosa?
Lo scoprirete alla prossima puntata.
...Continua...
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Fusofuso ha sfondato la porta...
Ed ecco che finalmente Fusofuso, dopo tre corse lunghe venti metri, andando contro il portone con il suo fallo, è riuscito ad aprirlo... Purtroppo sul suo fallo creato in marmo appositamente per lui (ebbene sì, è fatto in marmo), si è formata una piccola rientranza, una crepa... Quando è entrato nel corridoio che si trovava dietro al portone ed ha guardato il suo pisello marmostico, è rimasto mezz'ora a fissarlo... Troppo era il suo dolore nei confronti del suo pene... Ma l'importante è che sia sopravissuto e riuscito a sfondare il portone. Si guarda in giro: a destra, ed a sinistra, in alto ed in basso... Si trova in una specie di catacomba... Fra sè e sè (oh, con chi volete che parli? è lì da solo...) dice: Ma che cazzo! Nessuno mi ha mai svelato l'esistenza di questo posto? Ma perchè? Devo assolutamente scoprirlo!-. E quando ha finito di parlare fra sè e sè (come un idiota), vede un pò in lontananza una grande cattedra... Sembra quasi quella di una scuola... Sopra ci sono bottiglie di vino e calici d'argento... Vede un cassetto vicino alla sedia davanti a questa specie di cattedra... Ed al suo fianco, vede un buco... Non esistono chiavi di tali dimensioni!- Fusofuso pensa fra sè e sè... Ma non è così, esiste una chiave... E se ne accorge un decimo di minuto dopo: il suo fallo. Lo mette dentro al buco, gira di quà, gira di là, vai in dietro, vai in avanti, ed ecco che una piccola scossa terrena fa squotere il posto in cui Giant si trova... Dal soffitto scende un lampadario gigantesco composto da sei candelabri... Un tal bagliore emesso dalle candele non si era mai visto prima d'ora, ma grazie al mastodontico fallo di Giant, nulla può far luce grazie alla sua immensa ombra... Fusofuso s'avvicina al lampadario, sposta i candelabri, e cosa succede? La cera ormai ustionantememente bollente cade sulle mani di Giant... Tutti vi aspettereste un verso, eh? Invece no, non emette alcun segno di dolore... Non sente dolore grazie ad una malattia donatagli tanto tempo fa che aveva pure suo padre... Suo padre riuscì a provare questa "malattia" quando sua moglie non pisciava da settimane e gli pisciò in faccia tutta quell'urina calda che teneva in serbo (la famiglia di Fusofuso era veramente molto strana)... Che schifo (questa ci stava)... Beh, Fusofuso non sente minimamente male, e prende in mano la candela sgocciolante di cera bollente ed ustionante e se la porta con sè perlustrando l'intero stanzone in cui egli si trovava... Quand'ecco che trova in una parete la sagoma di una mano, ed egli non esita a posarci sopra la sua manina ustionata... WWROSSH... Il muro si gira, e dietro di questo c'era una libreria... La libreria dell'esimio dottor Ciccion Schifosetti... Era il dottore di famiglia, nonchè fratello di Giant... Ciccion era l'unico con la testa a posto nella famiglia, e lo dimostrava continuamente portando a casa soldi facendo vivere i suoi famigliari (lavorava in proprio)... Beh, Fusofuso rimane a dir poco stupito, e comincia a sfogliare gli unici tre libri che si trovavano in quella mini-libreria nascosta... Fra quelle pagine trova un oggetto gommoso e molto, veramente molto lungo... Era un preservativo usato alla fragola, profumava ancora, e dato che a Fusofuso parve come un oggetto PROVA per capir qualcosa di ciò che stava accadendo, se lo mise sul suo fallo di marmo... Sfoglia ancora le pagine... Le risfoglia, e cosa si ritrova dentro? Una foto di famiglia che stracciò non appena la vide, ed una foto di una lupa con il viso di Cicciolina... Quella se la tenne, e la incollò grazie al suo sudore sotto alle sue ascelle umide e puzzolenti con cui si trovava, e per sicurezza la legò al braccio tramite un suo pelo lungo ventinove centimetri facendo così anche il doppio nodo... Quando si allontanò da quella parte della stanza, udì un pianoforte suonare un motivetto molto orecchiabile e molto bello... Insomma, a Fusofuso piaceva molto... E se non gli piacesse non si disturberebbe più di tanto a cercare cosa fosse, ma dato che gli piace, non esitò ad andare alla ricerca di quel piano che evidentemente è suonato da qualcuno o qualcosa... Riuscirà a vedere od a capire chi o cosa suona il pianoforte? Chi o cosa lo suona il pianoforte?
Lo scoprirete alla prossima puntata.
...Continua...
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Sol Do Fa Sol Do
Sol, Do, Fa, Sol, Do... Queste sono le note ripetute dai tasti di quell'oscuro pianoforte... Fusofuso ancor si chiede come possano i tasti essere premuti, dato che nessuno era lì in quel momento a premerli... Oppure c'era qualcuno? C'è un unico modo per saperlo: Recarsi dal pianoforte, e guardare se c'è qualcosa o qualcuno che lo sta suonando... Ed ecco che Giant si avvia... Cammina lentamente per non far rumore e per non far pendere il suo fallo di quà e di là per le sue gambe... Ed ecco che finalmente arriva davanti alla tetra porta che si trova davanti al pianoforte (per il piano, c'era un' apposita stanza)... Però non riesce ad aprirla, e questo è un grande problema, dato che non possedeva la chiave che poteva aprir quella porta, quand'ecco che riesce a trovare una sorte di grimaldello proprio sul tavolo che si trovava vicino a lui... La raccoglie, e non appena posa il suo sguardo sulla sedia che si trovava accanto alla chiave, nota un libro molto curato ma anche molto impolverato... Egli crede che sia il libro di suo padre, quello che scrisse quando voleva creare la macchina che poteva realizzare i desideri, ma che purtroppo, a causa di una morte improvvisa non è mai riuscito a completare... Beh, Fusofuso lo raccoglie, e lo incolla con il sudore alla sua ascella destra legandolo con i peli (come d'altronde fece già con un altro oggetto), e va vicino alla porta; la apre, e davanti a sè ha il pianoforte che suonava suo nonno quand'egli era ancora in vita... Non era di marca come il grande pisellus che Fusofuso aveva in mezzo alle gambe (marca Chicco), però era magnifico: cromato ai lati con pelle di rinoceronte, ed i tasti erano creati con crosta di deretano di elefante, beh, non era molto igienico toccarlo a mani nude, ma comunque faceva un bel effetto toccare quelle cose. Fusofuso si avvicinò ad esso, si sedette sul seggiolino (sempre Chicco, ovviamente) ch'era davanti al pianoforte, e cominciò a suonare... Le uniche note che suo padre gli insegnò erano Sol Do Fa Sol Do, note che raffiguravano l'animo tirchio ed egoistico di suo padre... Quando Giant le suonò tre volte di seguito, il muro cominciò ad aprirsi facendo vedere a Fusofuso un passaggio segreto non ancora visto prima di quel momento... Poco prima dell'entrata c'era una torcia, ed egli la prese, e cominciò a camminare verso quel tunnel misterioso... C'è un problema: non si accorse che davanti a lui c'erano degli scalini, e cadde rotolando giù per le scale, e quando finalmente si fermò, riuscì a rompersi il mignolino del suo piede destro... Ma egli non esclamò nè urla nè gemiti di dolore, dato che la sua unica preoccupazione era il bestio che si trovava in basso, poco più in alto dalle sue ginocchia... Quando si issò in piedi, davanti a sè c'era una porticina alta poco più di mezzo metro, e quì le cose per Fusofuso si mettono male, dato che lui era alto un metro e novanta quattro centimetri, e se si fosse disteso per terra, il suo fallo si sarebbe rovinato in qualsiasi lato in cui questo si trovava... Ma fortunatamente Giant notò una piccola scavatura nel terreno, e capì che grazie a quella egli sarebbe riuscito a passare quel tunnel senza grossi problemi... Così s'abbassò, e cominciò a strisciare in avanti, così che riuscì ad attraversare quel tunnel pieno d'insidie... Ma il suo obiettivo non era quello di scoprire chi stava suonando il pianoforte? Infatti lo è ancora, e lui sta passando quel tunnel proprio con l'intenzione di trovare colui o colei o quel qualcosa che suonava il pianoforte... Ed ecco che finalmente, sbatte la testa attaccato ad un muro, e si guardò in su (aveva grandi doti di "piega schiena"), e vide una scala attaccata al muro, ed egli, dopo dieci minuti di fatica per riuscirsi a tirar su, cominciò a salire quella scaletta... Cosa o chi troverà alla fine della scaletta, il Gigante Fusofuso? Quali insidie dovrà ancora affrontare e/o trovare?
Lo scoprirete alla prossima puntata.
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La stanza dei ricordi
Fusofuso è ormai stanchissimo, dato che è da più di cinque minuti che sale quelle scalette, e finalmente riesce a trovar fine a quella stanchezza... Scavalca l'ultimo gradino, e cosa si trova davanti? Una stanza che probabilmente era lì da migliaia di anni, ma ch'egli vide una sola volta... La stanza dei ricordi, almeno così era denominata da suo padre, che ormai Fusofuso crede defunto... Fusofuso, ora comincia a ricordare tutti quei bellissimi momenti passati quand'era nel pieno della sua infanzia, quando suo padre gli voleva bene ed era sempre insieme a lui... Quelli sono momenti che Fusofuso purtroppo non potrà più vivere, momenti meravigliosi ch'ormai son già passati... Una lacrima scende dall'occhio destro di Fusofuso, e gli vengon in mente tutti quei meravigliosi ricordi infantili che nel suo cervello ancor conserva... Si guarda in giro, e nella parete alla sinistra vede quel quadro che da piccolo gli piaceva tanto: Chuck Norris che da un calcio volante ad un topolino; Nella parete destra vede quella lampada che da piccolo odiava, ma che ora ama perchè gli ha fatto ritornar in mente quei bei ricordi... Insomma, ogni angolo che fosse visto da Giant, era un piccolo grande ricordo... Cammina verso un grande tavolo situato verso il centro della stanza, ed apre i suoi cassetti... Dentro ci trova i tantissimi giocatoli ch'egli possedeva quand'era piccolo... Quando prende in mano la paperella con cui giocava da piccolo si mise a piangere, e fra sè e sè pensa quanto fosse stata bella la sua infanzia, che purtroppo è stata interrotta da un futuro schifoso... Un momento di piccola depressione giunge in Fusofuso, ma dopo un pò gli passa tutto, e si rimette alla ricerca di chi o cosa stava suonando il pianoforte... Dopo che ha osservato attentamente con le lacrime agli occhi i suoi giocattoli, Giant si avvia verso il portone gigantesco situato alla parete che si trovava davanti alla scaletta da Fusofuso salita. Quando la apre, trova dinnanzi a sè una piccolissima stanzetta con un solo oggetto dentro situato al centro: un cuscinetto... Giant lo prende in mano, lo osserva, e un ricordo gli viene in mente: è il cuscinetto che usava per dormire tutte le sere in cui era felice... Lo utilizzò solamente una volta nella sua vita, dato che non era mai felice e che non aveva alcun motivo per esserlo... Stava ancora piangendo... Non aveva mai passato una giornata così strana... Osserva ancora una volta il cuscinetto, e se lo mette anche quello sotto l'ascella sinistra, e lo attaccò la sotto con il sudore legandolo con i peli ascellari... Cominciò a girare di quà e di là per quella stanza, e guardò attraverso una finestra che prima non aveva nemmeno notato... E cosa vide? Un'ombra che andava avanti ed indietro per la stanza, e che tutto d'un tratto si fermò, e cominciò a correre verso destra... Fusofuso spacca la finestrella buttandosi su di essa, entrando così in una nuova stanza... Ma questa non gli diceva niente, al contrario di quella "dei ricordi"... Non l'aveva mai vista prima d'ora... Dentro c'erano vasi in ceramica, ed il pavimento in oro massiccio... Ci si scivolava da gran che era liscio... Ed infatti Fusofuso ci scivolò sopra dopo appena quattro secondi... Ed ecco che dopo dieci minuti (scivolava sempre...) riuscì ad arrivare ad una porta sospetta (crede che dentro ci sia andato qualcuno), e quella sarà l'ultima porta che aprirà... Chi si cela dietro quella porta?
Lo scoprirete alla prossima puntata.
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Una persona dietro la porta...
Apre la porta molto lentamente... Probabilmente per paura che dietro si celi qualcosa o qualcuno di pericoloso che magari voglia eventualmente attaccarlo... Ed ecco che finalmente la apre del tutto. Chi o cosa c'è davanti a lui? Una persona. Viso pallido e vestito nero come i capelli. Ma chi è questo losco figuro? Lo si capirà soltanto leggendo il dialogo seguente...
<<Fusofuso, da quanto tempo!>>
<<No, non puoi essere tu...>>
<<Quanto sei cresciuto... Sì, sono io. Tuo padre.>>
<<No, non può essere vero... Pensavo che tu fossi morto...>>
<<No, non sono morto, anche se in molti lo pensano...>>
<<Stento a credere che tu sia qua davanti a me.>>
<<Ad essere sincero lo sono anche io...>>
<<Beh, ma cosa ci fai qua?>>
<<Sono qua da anni oramai, senza nessuno con cui parlare...>>
<<E perchè non ce l'hai mai detto? Tutto d'un tratto te ne andasti... E tu ben sai quanto io sia stato male...>>
<<Si, lo so quanto sei stato male. Ma non avevo scelta... Stavo male lassù, non lo capisci?>>
<<Si, ti capisco. Ma mi sembra assurdo...>>
<<Prima di andare via ti diedi un bacio sulla fronte pensando che quello sarebbe stato l'ultimo.>>
<<Non lo sentii, dato che stavo dormendo.>>
<<E' il gesto che conta...>>
<<Eggià... Ma non lo sentii comunque... Ma perchè non mi parlasti mai di questa parte della nostra dimora?>>
<<Come potevo parlartene? Non ne ho mai avuto modo... Poi te l'ho detto che volevo rimanere solo...>>
<<Quindi stavi male anche a causa mia, giusto?>>
<<Non prendertela... E' stato un momentaccio quello... Non volevo stare con nessuno... Senza che nessuno mi vedesse...>>
Il padre posa la sua mano destra sulla spalla sinistra di Fusofuso, lo guarda negli occhi, e cominciano a camminare insieme, ed intanto parlano...
<<Guarda Fusofuso... Penso che tu sia già passato per tutte le stanze, vero?>>
<<Si, sono passato da una specie di Night Club, alla stanza dei ricordi... Lì ho trovato numerosissimi oggetti con i quali giocavo da piccolino, e ho trovato anche il mio cuscinetto... Ti sei proprio portato via tutto, eh?>>
<<Sì, volevo portare con me tutti i ricordi tuoi e di tua madre... Anche se di tua madre ho soltanto la collana che porto al collo... Sai, litigavamo spesso, e non ho molti ricordi belli su di lei...>>
<<Si, ricordo... Stavo molto male in quei momenti, e quando cercavo di farvi smettere, voi coinvolgevate pure me, ed a volte prendevo anche degli schiaffi...>>
<<Erano momenti difficili quelli là... Potrai mai perdonarmi per quei brutti momenti?>>
<<Si, padre... Io ti perdono... Ma non solo per quei momenti... Ma ti perdono per tutte le cose negative che hai fatto... Per tutto ciò che mi hai detto... Io, padre, per quanto possa averti nascosto il mio amore per te, ti ho sempre voluto bene... A volte eri molto brusco con me, ma io ti ho sempre capito... Padre, io ti perdono.>>
Una luce abbagliante si riesce a vedere da una fessura... Ed ecco che quella luce allarga la fessura diventando sempre più abbagliante.
Tutto d'un tratto, una voce femminile dice: <<Fusofuso, tu, durante questi momenti hai imparato moltissime cose della vita... Hai imparato cosa significa ricordare... Cosa significa viaggiare... Cosa significa AMARE... Mi congratulo con te, Fusofuso. Complimenti, il tuo obiettivo è stato portato perfettamente a termine.>> Ed ecco che tutto d'un tratto la voce e la luce scomparirono insieme in un battibaleno, e Fusofuso e suo padre si guardarono negli occhi per lunghi secondi. Ed ecco vedere una lacrima cadere dagli occhi di Fusofuso e di suo padre... E finalmente, dopo molto tempo di lontananza fra i due, si strinsero in un abbraccio affetuoso... E da quel momento, nessuno dei due si distaccò dall'altro. E decisero di rimanere per sempre insieme, fino alla morte.
Fine.
Con il permesso di mveso .
"I campi sono tutti macchiati di sangue...
I campi sono tutti macchiati di sangue...
I campi...
Il sangue.
-
Giurerei di aver sentito qualcuno.
Dietro di me.
___________...suggestione? Probabile.
"Buonasera, Adriano."
-
A terra, completamente nuda, l'ultima vittima. Una ragazza. I capelli biondi erano impastati di sangue e sudore. La faccia, congelata nel tempo, con un'espressione di chi è estraneo al mondo.
Un viso pulito, un fiore che conservava ancora la sua innocenza.
"gh...". Tremò. Ebbe un ultimo sussulto, sputò sangue, e abbandonò la vità.
Anzi, fu la vita ad abbandonarla. Nel fiore degli anni.
"Ora dormi. Sei stato bravo."
"..g...ra...zie."
-
Mi svegliai col sapore del sangue in bocca. Quel gusto, a cui tanto ero avvezzo ultimamente, avevo imparato a conoscerlo. Col freddo, per le numerose spaccature nel labbro che si andavano formando.
E, nei giorni più caldi invece, per provvedere alla mancanza di quel sapore ambiguo, iniziavo a morderlo, adducendo come scusa il nervosismo.
Vidi la radiosveglia. Non osservai l'orario, fissai solo l'apparecchio per alcuni secondi, prima di capire che l'ora doveva essere buona per niziare a prepararsi.
Già, prepararsi...per andare dove?
Fu la routine a svegliarmi. Lavoro non ne avevo, non più, ormai.
Dopo tre anni, avevo trovato la forza di licenziarmi. Niente più angherie, niente più straordinari, nessuno a cui dover rendere conto. Era, pur nelle sue privazioni dovute alla ristrettezza economica, una bella vita tutto sommato.
E una ragazza, Adriano è tanto tempo che non l'hai. L'universo femminile non è mai stato uno dei miei interessi primari, men che meno in questo periodo.
Il ricordo di Antonella era mantenuto dalla sua foto che, un po' per rispetto, un po' per masochismo, tenevo sul comodino.
Quel ricordo, che ardeva ancora come un fuoco vivo.
E Simone, la ragazza degli States, fuggita nottetempo?
Non le dimenticherò mai. I miei unici amori.
Uscii. La giornata era fresca, grazie al cielo.
L'afa dei giorni precedenti sembrava essere scomparsa, per lasciar posto alla brezza autunnale.
Avevo delle commissioni da fare. Spedire lettere, fare la spesa, andare al cimitero.
Avevo da salutare due vecchi amici.
Le mura imponenti, sormontate solo dai cipressi, mi ricordarono la mia impotenza di fronte al Fato.
Il vento smosse leggermente i fiori bianchi che avevo in mano, facendomi finire alcuni pulviscoli nell'occhio.
Mi diressi al campo 14, percorrendo una strada che in quegli ultimi due anni avevo imparato a memoria. Destra, destra, sinistra, dritto, destra. Il campo 13, e subito dopo il campo 14.
Lì giaceva la mia Antonella. Riposava fra gente che non conosceva, gente comune, lei, che non era come gli altri. Lei era un angelo.
"Mi spiace."
"Lo ripeti ogni volta." Sorrisi. Era Angelo, il custode del cimitero. L'altra mia vecchia conoscenza, con cui spesso mi trattenevo per il pranzo, o per un caffè.
Attualmente l'unica persona su cui potevo contare.
Rispose al mio sorriso sollevandosi il cappello in segno di rispetto, e sospirò.
Mi aveva interrotto, questo l'aveva capito solo ora, ed era evidentemente imbarazzato.
Preferì il silenzio ad altre parole inopportune, e continuò -o per lo meno, simulò- a ripulire il viale principale dal fogliame che si stava creando.
"Quanto zucchero?"
"Senza, grazie."
"Senza? Ma..."
Ne versò lo stesso un cucchiano, e mi porse la tazzina. "Grazie."
"Mia figlia. E' insopportabile. Non so da chi abbia preso, sbraita, è ribelle, cafona e maleducata. Non so da chi abbia preso."
Non risposi. Io non capivo, figli non ne avevo mai avuti. Ero ancora un giovane, senza lavoro e con una casa in affitto.
"Piuttosto, sarà mica stato il suo nuovo ragazzo? No, mi sembra una brava persona...!"
"E' la TV.". Risposte più scontate non ne conoscevo, ma se non a frasi spezzate, non stavo ascoltando Angelo. Avevo in mente, come l'evanescenza di un sogno che avevo fatto.
Un accenno, niente di più. Era stato qualcosa che avevo visto a ricordarmelo, a darmi quella sensazione di dejà-vù.
Comunque, guardavo senza interesse la bocca di Angelo muoversi, e sillabare frasi di cui non riuscivo a cogliere il senso.
Annuivo ogni tanto, per mostrarmi interessato.
"...to bene?
Adriano, tutto bene?"
"Eh? Cosa? Sì, scusa, mi sono un attimo perso. Un giramento di testa...tutto ok."
"Eh, sarà il freddo. Mah, questo freddo improvviso, alla fine non si sa più come vestirsi..."
"Già."
Ci fu un piccolo silenzio, spezzato, e ringraziai Dio per questo, dallo squillo del mio cellulare.
"Pronto, signor B.?"
Non riconobbi la voce. "Sì, chi parla?"
Riattaccarono.
"Chi era?"
"Non so -hanno riattaccato." risposi.
"Bah, qualche scherzo di cattivo gusto."
"Sarà..."
Squillò di nuovo il telefono. Un messaggio, stavolta.
Mandatomi da un anonimo.
"Parco centrale, ingresso nord. Osservi la fontana, noterà un sasso a destra. E' finto."
Chi...?
-Fine prima parte-
"
"-seconda parte-
Ed era finto, effettivamente.
Salutai Angelo con una fretta tale che, ad un occhio esterno, sarebbe potuta sembrare maleducazione.
Lui stesso, effettivamente, restò basito dalla mia velocità nel congedarlo di punto in bianco.
Mi incamminai subito oltre quelle siepi e quei cipressi che il signor Laverne provvedeva a curare da quasi trent'anni.
Durante il tragitto, piuttosto lungo, a dir la verità, ebbi modo di pensare a ciò che stavo realmente facendo. Dare retta alle indicazioni di uno sconosciuto? Perchè, poi?
Ma l'ipotesi che ci potesse essere qualcosa di losco dietro tutto ciò era talmente assurda, che mi costrinsi ad affrettarmi verso il parco.
Ed infatti, osservando bene la fontana da un'estremità all'altra, non trovai nient'altro che il sasso finto.
Era una sfera grigia schiacciata ad una estremità, molto leggera; una mano distratta l'avrebbe ritenuta vuote, se non fosse stato per il rumore che emetteva se agitata.
Mi sedetti, incredulo e incerto sul cosa pensare, a guardare cosa avevo raccolto. Mi sembrò il manufatto di una mano esperta, dato che osservandolo alla luce del sole mi accorsi che era una sfera compatta, senza linee per aprirla o chiuderla a piacimento.
Riuscì ad aprire il "sasso" senza problemi, rompendolo contro la superficie appuntita della panchina su cui sedevo: dal punto di rottura vidi formarsi due estremità simmetriche, segno che il tutto era stato progettato appositamente per nascondervi qualcosa, come avevo comunque già immaginato.
Ma quello che non ero riuscito ad immaginare neanche lontanamente, era che al suo interno potesse nascondere una musicassetta.
-
"Arrivederci, Marissa, ci vediamo lunedì."
La signorina Gesmundi guardò l'orario e tirò un sospiro, ma se di seccatura o contentezza non lo sapeva neanche lei.
Rimessa a posto la cartella, prese le chiavi, che si trovavano esattamente dove in quegli ultimi sette anni erano state fino alle 6.30, ora cioè in cui chiudeva il suo studio di psicologia: la chiave rossa per il portone, la chiave grigia per la Ford, e la chiave nera, per la porta di casa.
Accese la radio, con l'improvviso capriccio di cantare, e si sciolse i capelli, ormai l'unico gesto che segnava per davvero la fine della sua gornata lavorativa.
L'apparecchio iniziò a trasmettere un vecchio brano dei The Turtles, dei quali Clara ricordava di aver visto l'immagine di una copertina fra i vecchi vinili di suo padre.
Uhm, suo padre...ad un tratto si ricordò dell'esistenza del suo vecchio, con il quale ormai non era più in contatto da anni.
Non era questo, però, il momento adatto all'esser tristi; non, per lo meno, quando suo figlio avrebbe potuto vedere i segni della matita sbavata che le lacrime avrebbero creato sotto gli occhi.
Era un piccolo genio, suo figlio. Tobias, nonostante i suoi sette anni, era un ragazzetto vispo e dalla ferratezza mentale disarmante.
Fuori dai parametri, lo era sempre stato: aveva pronunciato la sua prima parola a cinque mesi, imparato a camminare a sette, a contare a sedici e adesso si apprestava a diventare la cintura nera più giovane che la sua palestra avesse visto.
Clara parcheggiò la monovolume grigia proprio davanti alla palestra, sperando di essere ancora in tempo per vedere il suo pargolo vincere almeno un incontro.
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K osservò con il suo binocolo tutti gli spostamenti della Ford grigia che ormai da due settimane seguiva. L'aveva vista parcheggiare, e aveva contemplato, con in testa chissà quali pensieri, la signorina vestita di nero.
"Bene, Clara, oggi è il tuo giorno."
-fine seconda parte-"
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-inserto seconda parte-
Con un soffio, levai via la polvere dal mangianastri.
Era un apparecchio ormai caduto in disuso, con l'avvento di tecnologie migliori.
Mi grattai la nuca, piccolo tic nervoso che avevo acquisito con gli anni, e sospirai. Un sospiro d'incoraggiamento, probabilmente.
Inserii la cassetta e premetti Play.
All'inizio, fu il silenzio.
"Cosa mi stai facendo!?
Io non voglio!"
"Non è quello che io faccio a te, il problema, ma quello che tu fai agli altri!"
"Bestia, come puoi usarmi?"
"Loro- se lo meritano. E tu sei un debole, faresti la loro fine, senza di me."
Ancora, silenzio. Poi ad un tratto ci fu un "gh", seguito da un rumore che assomigliava ad uno sputo, o a qualcosa che cadeva.
E poi
"Ora dormi. Sei stato bravo."
"..g...ra...zie cc..omun..ue."
E poi udì un tonfo.
-fine inserto seconda parte-"