Il popolo soffre sempre. Te ne devi fare una ragione. Quale che sia il sovrano, il volgo soffrirà sempre. Pensi di averlo favorito, mettendogli a capo un incapace e un rivoltoso? Robespierre non ha insegnato nulla? D:
Cosa potrà mai fare Kolsc? Come potrà difendere il suo popolo dal Lascito se non è riuscito a penetrare manco una fortezza? Come può capire il sacrificio di chi si vede nascere un figlio senza anima, se lui i suoi uomini li mandava a morire a cazzo nella fortezza, nella speranza che qualcuno, per puro culo, riuscisse ad assassinare il re?
Kolsc era uno stupido.
Sì ma c'è sofferenza e sofferenza, non puoi mettere tutto sullo stesso piano.
Dove sta scritto che Kolsc è un incapace? Anche presupponendo che le qualità strategico-belliche siano sinonimo di buona amministrazione (cosa molto opinabile), il fatto che non sia riuscito a prendere la fortezza che valenza mi dovrebbe avere quando la potenza militare di cui disponeva consisteva in quattro contadini col cappello di vimini e le pezze al culo? Che poi il discorso lo potresti fare anche all'inverso: che razza di re era Raedric che si è fatto uccidere da un gruppetto di avventurieri penetrati nel suo castello attraverso una fottutissima grata delle segrete risalendo indisturbati fino alla sala del trono?
Raedric VII è arrivato a uccidere sua moglie e suo figlio. Era un pazzo? Forse, ma era sicuramente una persona giusta; equa.
Kolsc pensi fosse una persona giusta?
Raedric VII cercava di curare il Lascito; Kolsc cercava di rovesciare il Re per dare respiro al popolo (così diceva lui).
Ma equa de che?
L'unico sprazzo di equità che ha dimostrato consisteva nel togliere equamente il diritto alla vita a chiunque fosse abbastanza audace da non risolvere il lascito a comando o abbastanza irriverente da partorire figli vuoti, moglie compresa. Aspettative impossibili. Era un iracondo, un superbo e probabilmente un pazzo dai metodi completamente inefficaci, per non dire controproducenti. L'ultima persona che dovrebbe governare un popolo. Sicuramente ne soffriva, ma nel grande schema delle cose era uno dei maggiori elementi di destabilizzazione.
Se Kolsc fosse una persona giusta non lo so, ma almeno il beneficio del dubbio a lui puoi darglielo, e scambiandoci due parole l'impressione è stata quella - non avendo potuto approfondire come ha fatto Harlequin. Poi c'è sempre il rischio che fosse un abile manipolatore il cui unico scopo era quello di andare al potere lasciandoti il lavoro sporco, ma roleplayando un osservatore, per di più cipher, mi verrebbe da escluderlo, visto che tecnicamente sarei capace di leggere la vera natura delle persone (in effetti è un elemento che nella quest non è stato considerato, quindi presumo sia interpretabile). Ma voglio venirti incontro:
anche fosse stato uno stronzo assetato di potere, chi glielo faceva fare di rischiare così tanto solo per sobbarcarsi l'onere di governare un territorio afflitto da un problema così gravoso come il lascito? Non ha senso.
Poi ovviamente nessuno ha la verità in tasca, la quest è stata pensata per offrire un dilemma dalla risoluzione difficilmente univoca, però non vedo come Raedric possa essere considerato un regnante giusto. Infatti ben due npc chiave ti dicono di non ucciderlo, per un motivo o per un altro, perché
as is la scelta è piuttosto scontata da un punto di vista morale.
Noi sappiamo che gli dèi esistono, stile D&D e stile mitologia greca, ovvero intromessi negli affare degli uomini.
Chi ti dice che effettivamente, per curare il Lascito, non servissero sacrifici? Che non fosse davvero una punizione di Eothas per aver sfidato e ucciso un dio? Se per curare il Lascito si sarebbe dovuto esasperare un altro dio...?
Sulla bilancia, cosa pesa di più? Sacrifici di innocenti per salvare l'intera "specie", o l'estinzione a favore di ultimi attimi di benessere, se di benessere si tratta?
Certo; non sei *sicuro* che il Lascito sia derivato dalla morte della forma fisica di Eothas. Non sei *sicuro* che i sacrifici possano porre fine al Lascito.
Ma è un'opzione. Da tenere in considerazione.
Perché paradossalmente, pur avendola sfavorita, mi fidavo più dell'animante che del sacerdote, visto che almeno è riuscita a darmi una spiegazione somehow più razionale del parodistico "hurr durr l'ira degli Dèih". Poi onestamente, a meno che la presenza riconosciuta di elementi magici e """sovrannaturali""" sia considerabile prova di ciò (imho no, non necessariamente), da quel che ho visto finora non sono ancora riuscito a capire se questi Dèi esistano realmente o meno, quindi il loro eventuale volere per me non rappresentava sufficiente motivo di considerazione. L'animanzia (?) invece la uso quotidianamente.
Che sia stato Eothas comunque lo escludo, andrebbe contro tutti i precetti che gli attribuiscono; e sulla questione tendo a fidarmi di Edér, anche se gli ultimi eventi lo hanno fatto tristemente dubitare delle sue passate convinzioni, e di suo fratello.
Ma poi questa storia della "sopravvivenza vs estinzione col benessere" è una convinzione tua, io non l'ho mai interpretata sotto questa luce, o almeno non l'ho mai vista come unica, inequivocabile prospettiva futura. Per me era più una questione di "quando" e di "come", e ho interpretato l'uccisione di Raedric come il minore dei due mali, o safer bet. Potrei aver sbagliato, ma eh.
Kolsc non te ne offre altre; è il solito coglioncello "libertàààà", tipo quelli che "se andassi io al governo, risolverei tutto niente più crisi PoE 100/100 metacritic legit trust me", e magari ancora leggono col dito sotto le parole per tenere il filo (non che fosse il caso di Kolsc, quello dell'ignoranza, ma tant'è).
Seh vabe', chiudiamola qui prima che si passi a parlare di M5S e altre amenità varie.
Le tue comunque sono considerazioni personali piuttosto astratte, non c'è motivo di ritenere Kolsc un coglioncello populista, specie perché a giudicare dal suo backround, del consenso popolare non ne aveva proprio bisogno. Non era uno che veniva dal basso, insomma. E sul fatto che potesse essere un governante migliore di Raedric vince per una mera questione probabilistica.