Ho notato negli ultimi mesi che non sopporto il mondo del lavoro e non posso sopportarlo, perchè sono arrivato ad un ragionamento irreversibile. Potrei continuare un pò ancora, ma ci sarà il giorno che sfaserò.
Non avrò sfruttato le mie opportunità per fare lo scrittore, musicista, sceneggiatore, regista, insomma diciamo più un miscuglio tra ste cose qua mi sento un artista che non è riuscito a sfruttare il talento, se ce l'ho. Ma non voglio parlare di me, perchè credo che trovarsi a fare qualcosa che non soddisfi sia un comune dato di fatto.
Ci troviamo in crisi, bene, da cosa è generata? Da tante cose, ma il lavoro stesso che ha funzionato troppo è una di esse, perchè la crisi è arrivata quando il lavoro andava bene, per poi far andar male il lavoro. La crisi è uno sforzo.
Il lavoro necessario è stato superato di brutto, e visto che per campare la gente ne ha bisogno ne ha abusato ulteriormente. Ci si parano gli occhi e le orecchi e tutto quello che ci si può parare e tappare, perchè il lavoro è sacrosanto, è ciò che può rendere grandi aziende e nazioni.
L'Italia è una repubblica basata sul lavoro ok. Il lavoro ci deve essere sempre e comunque, quindi è giustissimo che ci sia. E non sto dicendo che c'è gente che non deve lavorare, ma gente che potrebbe non farlo, oppure gente che potrebbe scegliere per bene il proprio lavoro, evitando di occupare un posto ad un altro.
Per esempio, io voglio provare a fare lo spazzino, magari mi farà cagare, ma non posso farlo perchè un altro che era certo che lo spazzino gli avesse fatto schifo, lo fa da 10 anni, occupando un posto che odia, che non può lasciare, perchè è ciò che gli da sicurezza.
Un'altra cosa che non sopporto è che quando una persona di una certa età, perde o vuole semplicemente cambiare il posto di lavoro dovrebbe fare fatica, perchè è avanti con l'età e sembra che nessuno voglia insegnare un nuovo lavoro ad una persona che è comunque nuova. I giovani che non si integrano nel mondo del lavoro ormai fino ai 18 o 20 anni. E poi i datori di lavoro li pretendono con esperienza.
Insomma con tutte ste cazzate il lavoro e il consumismo in generale mi ricordano questa scena
noi siamo i camerieri del grassone, che quando finiscono il loro turno vanno a sedersi a mangiare, non preoccupandosi di quanto il grassone sia diventato schifoso e che stia per esplodere. Quando esploderà ci investirà in pieno con la sua merda.
All'inizio volevo solo sapere cosa ne pensavate di questi articoli, avendoli letti da poco, ma poi mi sono lasciato andare ...
cosa ne pensate di questi due articoli comunque?
http://www.ilcambiamento.it/culture_..._e_lavoro.html
http://www.ilcambiamento.it/culture_...e_schiavi.html
Ci vuole un cambio di mentalità e farsi comandare meno da chi non sa comandare.