Nel libro Gandalf ha un confronto con il Re Stregone di Angmar dinanzi ai cancelli di Minas Tirith, appena infranti dall'ariete "Grond". Non ha luogo alcuno scontro, poiché il Re Stregone, udendo le trombe dei Rohirrim, torna sul campo di battaglia, tuttavia Gandalf appare più forte del suo nemico (dopo il ritorno nella Terra di Mezzo, come Gandalf il Bianco, egli stesso affermò di essere divenuto l'essere più potente in essa, uguale in spirito perfino a Sauron, sebbene la sua condizione "terrena" lo renda inferiore a quest'ultimo). Nel film, al contrario, si ha uno scontro più diretto sugli spalti di una delle cinte murarie interne della città, nel quale il Re Stregone appare di gran lunga più forte dell'Istaro, tanto da spezzargli il bastone e scaraventarlo giù da cavallo utilizzando gli incantesimi del suo drago per immobilizzare lui e Pipino, il che è impossibile, dato che appunto Gandalf è un Maia dello stesso rango di Sauron, anche qui, però, il Signore dei Nazgûl è richiamato indietro dallo squillo delle trombe dei Rohirrim. Per di più, nel libro, nel momento dello scontro con Gandalf, il Re Stregone monta un cavallo nero, mentre nel film si trova su una delle bestie alate.