V/h/s
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Visualizzazione risultati da 1 a 3 di 3

Discussione: V/h/s

Cambio titolo
  1. #1
    Utente L'avatar di p5YbORG
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    V/h/s




    Se ne parla da un po'. Il film già "si trova", dovrebbe comunque uscire a ottobre ovunque. Una mini-"recensione" che ho fatto su un gruppo di FB. Il trailer è più spoilerante di quello che ho scritto.

    Spoiler:
    Visto alla fine 'sto chiacchieratissimo V/H/S. L'idea dell'horror anthology tutta basata su footage registrato con l'abusatissima camera a mano è bella, peccato che si riveli un'arma a doppio taglio. Il film presenta sei episodi, uno dei quali spezzato in più parti distribuite tra uno e l'altro dei restanti. Il problema è che alcuni episodi sono ottimi, altri a malapena buoni, altri semplicemente orribili. Il risultato è un minestrone, il che era abbastanza prevedibile visto che il film si presenta come un minestrone di horror indie. La durata poi forse non aiuta.

    Inoltre... Senso: questo film non ce l'ha. Ma ok su questo si può soprassedere, due parole su ogni episodio giusto per suscitare la vostra curiosità, perché comunque il film merita una visione.

    Tape 56, di Adam Wingard. È la storyline principale. Un gruppo di amici viene assunto per andare in una casa a recuperare una determinata videocassetta. È il pretesto per far vedere le altre di cui è composto il film. Succede un casino ma pochissimi spaventi. Un filo conduttore sottilissimo che a 'sto punto poteva essere pure eliminato, avrebbe giovato all'economia dell'opera secondo me. Piuttosto stupido.

    Amateur Night, di David Brucker. Il primo episodio promette benissimo. A conti fatti è uno dei migliori. Tre amici, di cui uno dotato di un avveniristico paio di occhiali con telecamera nascosta annessa (ma esistono davvero?) rimorchiano due pupe in disco con l'intenzione di registrarsi mentre se le trombano. Una di loro però... Veramente carino, con buonissimi effetti speciali. Non fa realmente paura ma presenta una buona dose di fantasia, ed è il più dolcemente perverso dei sei.

    Second Honeymoon, di Ti West. Umh, carino, ma non è horror. Per nulla proprio. Due sposini vanno in vacanza, incontrano una ragazza inquietante che di notte entra nella loro stanza e fa svariate porcate riprendendosi, tutte ai danni di lui. Colpo di scena finale. Di per sé buono, l'avrei visto meglio come un thriller allungato, però. Stona un po' in mezzo a tutti gli altri, ma non è assolutamente il peggiore. Del regista ho letto moltissime lodi, quindi mi recupero The Inkeepers e The House Of The Devil.

    Tuesday The 17th, di Glenn McQuaid. Bruttino. Già dal titolo è chiaro, è una ripresa dei classici camp cult à la Friday The 13th. Esattamente come il film che prende in giro tramite il titolo, non fa per niente paura ed è intrinsecamente ridicolo. Vi devo dire la trama? Quattro ragazzi in gita a un lago, un killer. Quest'ultimo per lo meno è vagamente originale e la sua caratteristica principale, che non vi spoilero, si lega bene al genere di film, ovvero alla ripresa a mano in P.O.V. Non offre nient'altro però, il peggiore.

    The Sick Thing That Happened To Emily When She Was Younger, di Joe Swanberg. Il migliore. Questo mette veramente paura, è originalissimo, non ha assolutamente alcuna spiegazione ma soddisfa a tal punto che non te ne frega niente. Tutto l'episodio è in videochat, ed è un dialogo tra un dottore e la di lui ragazza, che afferma di vivere in una casa infestata da fantasmi. Idee intelligenti e puro horror, il film è da vedere soprattutto per questa piccola perla.

    10/31/98, dei Radio Silence, un quartetto di registi. Divertente e molto ben fatto. Regala giusto un paio di balzi ma è molto fantasioso, anche se deve molto ai classici cui si ispira, specialmente Poltergeist. Quattro amici, appunto, vanno in una casa apparentemente abbandonata E INVECE NO. Va be' non posso dirvi altro ovviamente, però è veramente carino, peccato per il finale che di questi finali non se ne può più.

    Nel complesso un buon horror, avrei tagliato Tuesday The 17th e ideato qualcosa di decisamente migliore per Tape 56, ma va be' dai ci può stare. Alla fine è un film fatto da, quante? 18 mani? È già tanto che si regga in piedi da solo.

  2. #2
    Raoul Duke L'avatar di Intrinseco
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    C'è quel geniaccio di Ti West, non posso perdermelo.
    L'idea di un ritorno all'horror a episodi mi stuzzica parecchio, prima o poi troverò il modo di vederlo.

  3. #3
    Utente L'avatar di p5YbORG
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    Eh Ti West m'ispira infatti domani mi vedo The Innkeepers. Però il suo episodio non è il migliore, devo dire.

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