Ciao, prima volta che posto qui.
Non sono prettamente qui per chiedere consigli, ma per sapere se quello che mi da fastidio da un pò di tempo è condiviso da altra gente, o se qualcuno ci è già passato, vabbè anche qualche consiglio va bene
Descrivo la situazione in breve, è una cosa molto standard: Sono in un gruppo di amici, tipo over 10 persone, tra cui mio cugino/amico acquisito. Lui fino a 2 settimane fa era fidanzato con la ragazza che mi piace. Si sono lasciati in modo esemplare, mi pare: hanno deciso tranquillamente di rompere l'accordo tra di loro, e sono passati da un'uscita all'altra da trattarsi come innamorati (baci ogni tanto, mani, abbracci random, "amoreh" ecc.) a trattarsi come normali amici, magari con un pò di freddezza questo sì (e questo cambiamento mi ha abbastanza colpito. Dà al tutto un non so che di burocratico, non so. Probabilmente sono pippe mie).
Sta di fatto che mi piace, sì. Il ferragosto passato ho avuto occasione di parlarci parecchio e sento che si avvicina abbastanza alla mia lunghezza d'onda, cosa che non mi era mai capitata in quelle pochissime ragazze che ho incontrato in vita mia, e di conseguenza sono stati discorsi piuttosto piacevoli.
Comunque il problema è un pò un altro. Cioè: poniamo per assurdo che io mi ritrovi fidanzato con lei (e questo implica che io superi le mie paure riguardo alle uscite, che in realtà io non la ripugni, o che non sia già stato friendzonato), io avrei una serie infinita imbarazzi che mi flagellerebbero in continuazione.
Prima di tutto non saprei come gestire la novità all'interno del gruppo. Cioè, da un momento all'altro dovremmo cominciare ad abbracciarci in mezzo ai soliti amici? Solo ad averlo scritto ho la pelle d'oca e una forte stretta allo stomaco. Dovremmo cominciare a chiamarci "amore" come fanno tutti (io non avrei problemi a tenere i soliti nomi, ma forse le ragazze la vedono come freddezza)? E tutte quelle cose che fanno a intervalli regolari le coppie, tipo isolarsi, tubare in disparte-sebbene-sotto-gli-occhi-di-tutti?
Cioè mi sembrano ostacoli insuperabili.
E questo è solo per gli amici. Con la famiglia a parte tutto, che va bene, ho uno strano tipo di paure riguardo loro. Per esempio proverei una punta di vergogna a farmi vedere che lavoro. Lo so è insensato e non è niente di insuperabile da parte mia, chiaramente non ho problemi a lavorare (sebbene non l'abbia mai fatto fin'ora
) con loro che lo sanno, ma è per far capire la psicologia. Forse ho il terrore che mi vedano come un adulto? Non lo so
però questo si ricollega alla sfera amorosa. Come per gli amici non riesco a immaginare senza innorridire a uno scenario in cui debba presentare, per esempio, la mia ragazza ai miei. Cioè, boh, assurdo.
Immagino che le vostre donne entrino ad escano liberamente da casa vostra, dove convivete con la vostra famiglia no? D'altronde è quello che vedo fare. Con siparietti comici annessi. Io invece tremo. Anche solo fare vedere l'accenno di un effusione affettuosa nei confronti della compagna in loro presenza, mi fermo qui, non voglio stare male.
Mio fratello in particolare poi, che è più piccolo di me, del 96. Quasi che temo il suo giudizio in tal senso, sebbene forse in misura minore rispetto ai miei genitori (in particolare mia madre, lei è un monte Everest, nonostante faccia di tutto per emanciparmi psicologicamente).
Poi, pfff, la sfera sessuale. Quello veramente non riesco a immaginarlo a volte tanto è l'imbarazzo, sono sicuro che avrò una sorta di disfunzione erettile da stress/imbarazzo.
Come avrete capito non ho mai avuto contatti l'altro sesso che vadano oltre l'amicizia. Mi piacerebbe sapere se altra gente ha passato su pensieri simili. I miei amici mi hanno consigliato uno psicologo
EDIT: vedendo quanto ho scritto forse meritava un topic a sè? Forse va ben oltre il concetto di timidezza?
EDIT: il punto centra è che io mi sento letteralmente bloccato, anzi incatenato da questi pensieri. Il messaggio che voglio far passare è questo.