Completato Broken Steel, mi mancano The Pitt, Motership Zeta e Point Lookout.
Molto probabilmente mi sono lasciato le espansioni migliori.
Fallout 3... Fallout 3...
E' stato duro tentare di dare una valutazione senza tener conto dei due capitoli precedenti, che per me furono le prime esperienze serie con i GdR.
Nulla da lamentare riguardo grafica e sonoro.
Grafica pulita, forse si poteva curare meglio le esplosioni e la polvere (che sembra fango), ma niente di grave.
La giocabilità dà qualche problema: un IA non proprio eccelsa (solo in Broken Steel ho visto gli avversari usare le coperture o tentare di aggirarmi); un VATS che semplifica il gioco in una maniera incredibile, soprattutto se si è accorti a sviluppare il personaggio scegliendo attributi e perks adatte; non tralasciamo che i propri compagni sembrano essere immortali (Caronte mi è schiattato solo dopo due razzi e una santabarbara di proiettili
)
(Ho letto che in New Vegas il VATS è stato ridisegnato e integrato meglio nella struttura del gioco)
Il gioco è abbastanza facile, soprattutto perché lo S.P.E.C.I.A.L. è stato
mutilato (non
semplificato, ripeto
mutilato), nei primi dieci livelli si possono portare le cinque-sei abilità fondamentali al 100%. (Lontano anni luce dallo S.P.E.C.I.A.L. dei Fallout precedenti)
GDR... Uhm... I dialoghi di una piattezza assurda, una trama con un paio di buchi e vari errori nel canon, si tenta di
meravigliare il giocatore, non
coinvolgerlo, così citazioni ogni due minuti, battute facili, possibilità di rispondere come un coatto della peggiore borgata, trama e colpi di scena degna di un fumetto di serie B, compagni stereotipati (Figorobot, il cavaliere dello zodiaco nigga, Biff da Ritorno al futuro, il supermutante gaio, Y2J e la tomboy).
Questo è un problema di quasi tutti i GDR moderni, molti puntano il dito contro la semplificazione dei sistemi di gioco, pochi sottolineano le trame e le ambientazioni svuotate.
Voto: Argento.