A me Trieste fa cagare. Lo dico senza troppo fronzoli o giri di parole. Trieste fa cagare.
Ho letto un articolo da qualche parte,forse l'internazionale,in cui,laconicamente,si parlava di questa città dal volto indefinibile. Voleva essere un panegerico delle bellezze nascoste della città ma neanche l'autore sapeva bene cosa encomiare. Perciò iniziò a parlare della particolare archittetura,un pesante connubio tra il corpulento tocco austriaco e l'ieratico stile romano. L'autore,giustamente, dissimulò un certo imbarazzo nel tracciare questa stramberia perciò tosto passo ad argomenti più ordinari e invitanti quali i caffè della città,storici e preziosi. L'articolo,già povero d'argomento si concluse con una frase emblematica,a mò di consolazione "...ma almeno c'è il mare.Eh,grazie al cazzo.
Insomma io mi sono proprio sforzato di farmi piacere Trieste ma nei miei due anni di studio fittizio non ho trovato una cosa che potesse dare un minimo di decoro alla città.
Perchè fa cagare,lo ripeto.
La bora soffia prepotentemente ad ogni ora del giorno e non puoi uscire senza il timore di prendere il volo o di ritrovarti una tegola sopra la testa. Uscire dove poi? Qua la gente non esce,alla sera le strade sono deserte (se si esclude la presenza del vento si intende) e i pochi studenti o si imbucano in qualche osteria o si distruggono di canne a casa. Si perchè senza droga a trieste non vivi.
Io mi drogo già abbastanza di mio e mantenermi qui comincia a costrami un salasso.
Non c'è nulla da fare,tre locali di numero e nessuna proposta regionale.
L'ultimo evento è stato il concerto di Allevi se non sbaglio quando di Allevi non sapevo neanche che ci fossero dei stimatori. Se anche fossi un tipo da discoteca non avrei che l'imbarazzo d'una scelta;l'ausonia.Che detto tra noi fa cagare.
Non so veramente cosa pensare di questa città;essendo stata un punto cruciale della cultura middleuropea del novecento speravo che si respirasse un'aria più aperta,cosmopolita,libertaria. Un cazzo, la mentalità comune oscilla tra l'indifferenza e il gretto provincialismo. Le amicizie si sviluppano tra reti massoniche e sembra che tutte derivino dallo stesso ceppo genealogico.
Io in due anni di coatta permanenza non sono riuscito a intrecciare un'amicizia che si possa chiamar tale. Le persone sembrano cosi attaccate alle loro consuetudini da vedere qualsiasi proposta come una potenziale minaccia.
Non so,sarò io magari.
E' una città veramente triste. Lo capii fin dal primo giorno.Pioveva e su ogni cosa,dalla casa spartanica al volto della ragazza moldava,colava una tetraggine da catacomba.
Sono profondamente mortificato,complice la terza notte che passo insonne a causa della bora.
Boh,non che mi serva,ma se volete ditemi la vostra. Chi c'è stato cosa ne pensa.Chi ci vive come sopravvive. Proposte,consigli...qualsiasi cosa che possa soffocare questa quotidiana noia.
edit: E non parlatemi di Miramare và.Che è come dire che Roma è figa perchè c'è il colosseo