Scream 4 di Wes Craven.
In attesa di questo quarto capitolo mi sono rivisto, il mese scorso, la trilogia di Scream e devo dire che nel complesso mi era piaciuta. Quello che più mi piaceva del primo episodio era il modo in cui Craven riusciva a creare una parodia seria sul genere horror, impostando delle regole che variavano da film a film. Coi sequel la qualità si era abbassata ma li trovato comunque discreti.
Alla fine del terzo episodio però mi ero fatto una domanda: ha senso creare un quarto episodio dopo le regole impostate da Scream 3 e dopo tutto quel discorso della trilogia? Vedendo questo quarto episodio la mia risposta non poteva che essere sì.
E' bello vedere come Craven non abbia lasciato nulla al caso e non abbia lasciato questo interrogativo sospeso, magari facendo finta che quel discorso non sia mai esistito.
Scream 4 arriva ben 11 anni dopo il terzo capitolo (cazzo è già passato così tanto tempo!). Un'intera nuova generazione di horror ha avuto modo di svilupparsi ed è stata una fortuna per il regista aspettare così tanto tempo.
E se nel mondo del cinema horror odierno è arrivata la mania dei remake-reboot Craven ne ha approfittato per usare questa moda e costruirci un film. Seguendo infatti le regole di un remake/reboot infatti diventa sensato un quarto capitolo, ecco dove sta la scelta azzeccata del regista che sta alla base di questo film.
Scream 4 è una sorta di reboot-sequel-remake se così vogliamo metterla. Craven riesce infatti a inserire elementi caratteristici di tutti questi tipi di film.
Reboot perchè, a differenza del terzo episodio dove si faceva il discorso della trilogia finale, qui invece si parla di un'evoluzione del modo di uccidere le vittime e presumo che quindi visto tutto il discorso sul remake e quello che è successo con film come Halloween, il remake di Nightmare si voglia appunto aprire una nuova era.
Sequel perchè comunque riprende le vicende dei tre protagonisti principali.
Remake perchè Ghostface vuole riprodurre i delitti del primo film. Ma il film non si limita solo a questo, non spoilererò ma ci saranno molte cose in comune con il primo film, arrivando anche all'autocitazionismo. Tutta una parte in particolare è, escludendo i personaggi,
Creando questa sorta di remake Craven ne approfitta per una critica ai vari SAW, e proprio nel voler imporre queste regole anche ai vari rifacimenti come quello di Nightmare, di Non aprite quella porta eccetera, proprio quei film che compongono la nuova generazione di horror.
E' un film che comunque per essere apprezzato deve essere visto solo dopo gli altri tre e sopratutto non è uno slasher comune, o almeno lo è solo alle apparenze.
Onestamente non so però quanto giova che ne facciano altri. Sarebbe bello però vedere uno Scream ogni 11 anni proprio per dare il tempo al genere di evolversi e per poter appunto costruire nuove regole su altre basi.
Il problema di questo è che a quel punto sarà difficile rivedere gli stessi personaggi. Spero che, se il film ha successo e se decidano di fare da subito altri sequel, Craven riesca a giustificare bene la loro presenza. Perchè già con il terzo episodio stava un po' calando ma con un eventuale quinto episodio, in arrivo chessò tra un anno, non c'è più la scusa del cambio generazionale degli horror e quindi a lungo andare i motivi per farne altri potrebbero risultare più forzati.
voto: 7.5