Stefania Ercolani, direttore dell'Ufficio Multimedialità della SIAE, risponde alle domande di PI circa le licenze richieste ai siti per la musica dei trailer cinematografici. Embedding o caricamento, poco importa: bisogna pagare.
Roma - SIAE ha confermato quanto riferito dai siti che si occupano di cinema: poco importa che siano caricati sui propri server o che siano embeddati, la collecting society intende far pagare per la pubblicazione dei trailer sui siti Internet, o meglio per le musiche in essi contenuti. Pur essendo pensati per la massima diffusione possibile in quanto, di fatto, una pubblicità, costituiscono un'opera di proprietà intellettuale, in quanto tale da tutelare. SIAE specifica, inoltre, che non basta neanche rimuovere i contenuti trovati in violazione: la licenza andrebbe chiesta prima, quindi chi ha già in passato pubblicato un trailer deve comunque pagare.
A cercare di chiarire alcuni dei punti della vicenda è Stefania Ercolani, direttore dell'Ufficio Multimedialità della SIAE, che ha risposto ad alcune delle domande poste da Punto Informatico.
PI: Costituiscono i trailer una forma di proprietà intellettuale in quanto tale da tutelare nella sua diffusione?
SE: Ci fa molto piacere che la domanda sia posta in questo modo. Effettivamente i trailer sono da considerare a tutti gli effetti come prodotti audiovisivi, oggetto quindi di proprietà intellettuale. Tuttavia, la SIAE non si occupa di questo aspetto più generale, poiché la titolarità dei diritti su questi prodotti è normalmente del produttore o del distributore cinematografico. La SIAE amministra i diritti sulle colonne sonore e quindi i siti che comunicano al pubblico trailer o video che contengono musica devono tutti ottenere una licenza per poterlo fare legalmente.
È appena il caso di ricordare che anche i produttori e i distributori cinematografici hanno concordato con la SIAE la licenza per i loro siti "istituzionali" e pagano i compensi per la comunicazione della musica nei trailer e negli altri video promozionali dei loro film.
PI: La licenza richiesta è la stessa degli operatori streaming?
SE: La licenza offerta dalla SIAE ai siti che fanno streaming di trailer è la licenza Video on Demand, che riguarda le diverse tipologie di video cui l'utente di Internet può avere accesso nel momento da lui stesso scelto. La tariffa applicabile dipende dalle caratteristiche dei video per cui se si tratta di video musicali in streaming, ad esempio, la tariffa è più elevata di quella prevista per i trailer e gli altri video di tipo cinematografico.
PI: Oltre ai trailer a quali contenuti si estende?
SE: La licenza Video on Demand riguarda tutti i contenuti video che contengono musica. Per i trailer, come soprattutto per i film interi, naturalmente il sito deve essere autorizzato dai produttori cinematografici o audiovisivi singolarmente considerati e quindi ottenere la licenza della SIAE che copre l'intero repertorio musicale. Per i film e la fiction deve essere inoltre corrisposto l'equo compenso dovuto agli autori dell'opera audiovisiva, regista, sceneggiatore, autore del soggetto e nel caso di film stranieri all'autore dell'adattamento.
PI: Si applica anche ai casi in cui un trailer non è caricato sui server del sito ma semplicemente embeddato da YouTube (considerate, insomma, una violazione di diritto d'autore anche indicare il video contenuto su un'altra piattaforma)?
SE: Le modalità tecnologiche di comunicazione dei contenuti audiovisivi sono indifferenti. Per quanto riguarda la responsabilità per diritto d'autore risulta indifferente se ciò avviene attraverso embedding o inserimento nel sito o se il sito ospita direttamente il video nella propria banca dati. Questa responsabilità sussiste per ogni comunicazione di opere musicali, sia nell'ambito di un trailer embeddato sia in video caricato dagli utenti oppure mediante ritrasmissione attraverso il sito da una qualsiasi fonte esterna.
PI: In base a quale regolamento si è iniziato a chiedere tale forma di licenza?
SE: L'obbligo di avere la licenza della SIAE per la musica dei contenuti audiovisivi promozionali, dei quali i trailer costituiscono l'esempio più diffuso, esiste da sempre in quanto, come detto, si tratta di una forma di comunicazione al pubblico. La SIAE ha stipulato accordi con l'ANICA e successivamente con l'AGIS a questo proposito per facilitare i rapporti con i produttori e con gli esercenti cinematografici e per arrivare a dare una migliore consapevolezza del problema agli ambienti maggiormente coinvolti. Abbiamo quindi condotto un monitoraggio dei principali siti di movie magazine e simili e, in base alla documentazione specifica che abbiamo acquisito, sono state inviate lettere invitando i titolari di questi siti a sottoscrivere la licenza, regolarizzando così la loro posizione. Nell'invito sono anche fornite tutte le informazioni necessarie e, ove richiesto, ci sono stati incontri per una migliore comprensione delle singole situazioni.
Resta il fatto che gli utilizzi documentati devono essere compensati per l'anno in corso. Se poi i siti lo riterranno, potranno sottrarsi dall'obbligo rimuovendo i contenuti con musica a partire dall'anno prossimo. Il nostro invito rappresenta anche l'occasione per evitare le sanzioni di legge, poiché la licenza deve essere chiesta preventivamente e non successivamente all'uso della musica.