[83] Che film avete visto oggi?

[marcodead]

Ho seguito il consiglio di Enrico IV e mi son visto Niente Da Nascondere.
E' un thriller decisamente interessante, soprattutto la prima parte. Dopo di che, a parer mio, incomincia a risentire un pò delle continue lungaggini e scene morte a cui ci costringe Haneke che, imho, fanno perdere un pò di attenzione e di interesse per la storia in sè.
Insomma, come accade per la famosa "scena del telecomando" di Funny Games, si ha l'impressione di essere un pò presi per il culo.
Ciò che mi è parso, è che il figlio e la moglie interpretassero un pò la parte di noi, degli spettatori: ponevano al protagonista le stesse domande che ,quantomeno io, avrei posto al posto loro (scusate il gioco di parole).
Ciò mi è apparso evidente quando

Spoiler:

Binochet domanda con insistenza a Auteuil di rivelargli il segreto della sua infanzia

e quando

Spoiler:

il figlio accusa la madre di farsela con Pier o come cazzo si chiama: penso che tutti abbiamo avuto lo stesso presentimento nel vedere la scena di loro due al bar in atteggiamenti "intimi".

.
Immagino che il finale sia piaciuto a qualcuno: io l'ho trovato "fastidioso". E non escludo fosse l'obiettivo del regista.

[47]

Mi sono donato completamente all'asia e domani raddoppio (Scola permettendo).

Police story di Jackie Chan. Vabbè dai, il solito film di Chan, però un bel paio di gradoni sotto al resto della sua filmografia cinese. La sceneggiatura è la tipica, orrenda, i dialoghi, i soliti, orrendi, la comicità è troppa e troppo sciocchina, i momenti action sono pochi, ma superbi, questo è da dire. Purtroppo però, per godersi quel paio di super mosse, voli pindarici e colpi di kung fu spericolato, bisogna accollarsi delle interminabili banalità. Dai che la saga migliorerà. Maggie Cheung si vede poco, ma tanto c'è Brigitte Lin che è sempre gradevolissima.
Motel Woodstock di Ang Lee. Questo di asiatico ha solo il regista (il meno asiatico di tutti), ma visto che proprio oggi e gli ultimi due giorni era il 42esimo anniversario di Woodstock, ho voluto colmare la lacuna. Mi piace sempre moltissimo Lee e anche in qeusto film, più leggero, tra i meno importanti della sua carriera, si dimostra in primis un estroso (ormai quei quadrettini in cui divide la scena non li abbandona più e qui sono usati magnificamente) e poi un vero maestro. Cade un pò nel farsesco, caricando troppo ogni singolo personaggio (ma è Woodstock, tutti sono assurdi) ma alla fine è una visione gradevole, allegra e spensierata. Serando che sia anche molto ben documentata, promosso.
The isle di Kim Ki-duk. Hum hum...un Kim molto acerbo ancora, ma si può già vedere tutti i suoi elementi principi che sbocceranno pienamente in seguito. Non è quindi uno dei migliori del regista, ma è comunque apprezzabile. Ci ritornerà e farà meglio.
Paranormal activity: Tokyo Night di Toshikazu Nagae. Uno dei rarissimi salti all'indietro, dove invece che essere l'america a copiare un prodotto horror asiatico, è proprio il paese del sol levante e fare la propria versione. Bè se vi hanno annoiato i due capitoli USA, lasciate perdere questo. Struttura uguale identica, ripresa fino ai minimi dettagli (succedono le stesse cose negli stessi momenti) e il ritmo è lo stesso. Qualcosa di diverso c'è; i protagonisti sono fratello e sorella e quindi, non dormendo insieme, portano alla grande innovazione presente, split screen con doppia telecamera fissa. La cosa più interessante riguarda come si lega alla saga originale

Spoiler:

la ragazzina protagonista qui, è appena tornata dagli USA dove si è rotta entrambe le gambe in un incidente stradale provocato da una pazza al volante che aveva appena ucciso il fidanzato. La pazza è Katie, quella di PA. La sedia a rotelle è un elemtno con cui si può giocare parecchio, per diverse trovate ma viene sfruttata poco. La cosa migliore è quando la ragazza, posseduta dal demonio, si sveglia la notte e cerca di camminare, ma avendo le gambe spezzate, fa molta fatica.

Diverso anche il finale dove si esibiscono in un doppio tutto carpiato, ricreando il finale del primo film (uno dei finali) e poi andando avanti creandone uno nuovo, il tutto di fila.
Non fa mai vera paura, anche se qualche momento funziona...per un convegno di suore.
Running on karma di Johnnie To e Ka-fai Wai. Stranissimo. Il monaco spogliarellista soprannominato. D'ora in poi guarderò Andy Lau sotto una luce diversa e non potrò vederlo senza tutina muscolosissima. Ecco all'inizio si ride, è una commedia...ma c'è dell'altro. E' un poliziesco, un tipico noir di To. No c'è altro, è una commedia romantica. Però ha sprazzi horror, e poi finisce disquisendo sulla filosofia buddhista del perdono. Mistura senza senso? No perchè tutto è scritto troppo bene per sembrare un insieme di cose buttate li a casaccio, però non convince neanche del tutto.
Per un certo pezzo mi è parso un film tratto da un fumetto. Il tipo muscolosissimo con super potere che aiuta la ragazza poliziotta in tanti casi folli (l'indiano volante, il tizio unto d'olio), e quindi ha dentro del rom com, della commedia e del sano poliziesco, ma poi vira totalemente andando a parare sulla filosofia. Non lo so, ha ragione chi dice che To dovrebbe limitarsi a fare noir e a filosofeggiare meno (ma quando lo fa nei noir è ottimo). Non la pensano così ai HK award dove vinse (film, attore, sceneggiatura, ma non regia...mah) battendo se stesso (PTU, per me meglio).
Alla fine sono due film arrotolati insieme. Il primo spensierato, in pieno stile HK e il secondo confuso e confondente ma non da buttare. Andrebbe visto un paio di volte.
Andy Lau magnifico e caruccia assai Cecilia Cheung (nota per certe foto hard).

Chi conosce Andy Lau sarà stranito. Ahahah

[Dacya]

Ho seguito il consiglio di Enrico IV e mi son visto Niente Da Nascondere.
E' un thriller decisamente interessante, soprattutto la prima parte. Dopo di che, a parer mio, incomincia a risentire un pò delle continue lungaggini e scene morte a cui ci costringe Haneke che, imho, fanno perdere un pò di attenzione e di interesse per la storia in sè.
Insomma, come accade per la famosa "scena del telecomando" di Funny Games, si ha l'impressione di essere un pò presi per il culo.
Ciò che mi è parso, è che il figlio e la moglie interpretassero un pò la parte di noi, degli spettatori: ponevano al protagonista le stesse domande che ,quantomeno io, avrei posto al posto loro (scusate il gioco di parole).
Ciò mi è apparso evidente quando

Spoiler:

Binochet domanda con insistenza a Auteuil di rivelargli il segreto della sua infanzia

e quando

Spoiler:

il figlio accusa la madre di farsela con Pier o come cazzo si chiama: penso che tutti abbiamo avuto lo stesso presentimento nel vedere la scena di loro due al bar in atteggiamenti "intimi".

.
Immagino che il finale sia piaciuto a qualcuno: io l'ho trovato "fastidioso". E non escludo fosse l'obiettivo del regista.

Per finale intendi la scena finale? Che ha di fastidioso? A me pare che sia servita per spiegare

Spoiler:

il perché di questo piano malefico del figlio di Auteuil e del figlio del cicciodepresso maghrebino

Non ho letto i tuoi post nell'altra pagina e ora ho sonno, quindi non so se hai già detto di averlo visto, però ti consiglio Il settimo continente. Sono stato male almeno un giorno dopo la visione.

[marcodead]

Per finale intendi la scena finale? Che ha di fastidioso? A me pare che sia servita per spiegare

Spoiler:

il perché di questo piano malefico del figlio di Auteuil e del figlio del cicciodepresso maghrebino

Non ho letto i tuoi post nell'altra pagina e ora ho sonno, quindi non so se hai già detto di averlo visto, però ti consiglio Il settimo continente. Sono stato male almeno un giorno dopo la visione.

Ma tu sei riuscito a trarre tutte queste conclusioni??Ti rispondo in spoiler.

Spoiler:

Allora mi deve esser sfuggito qualcosa. A me è parso un finale non aperto, APERTISSIMO. E' questo che ho trovato alquanto fastidioso: in un thriller il finale svolge un buon 50% del lavoro. Da cosa deduci che sia stato tutto un piano del figlio del maghrebino? Ok, il padre aveva le telecamere in casa, ed entrambi avevan buone ragioni per vendicarsi. Inoltre, i disegni in cui erano avvolte le cassette raffiguravano scene che solo Auteuil e il maghrebino potevano conoscere: però, alla fine dei conti, il film non sembra confermare queste evidenze. E non mi è chiaro in quale scena venga spiegata la fuga del figlio della Binoche! A me era parso che Haneke semplicemente non avesse ideato alcun finale, per lasciar lo spettatore a naufragar nelle incertezze.

Seguirò assolutamente il tuo consiglio, visto che voglio vedermi l'intera filmografia dell'austriaco.

[Enrico IV]

Ma tu sei riuscito a trarre tutte queste conclusioni??Ti rispondo in spoiler.

Spoiler:

Allora mi deve esser sfuggito qualcosa. A me è parso un finale non aperto, APERTISSIMO. E' questo che ho trovato alquanto fastidioso: in un thriller il finale svolge un buon 50% del lavoro. Da cosa deduci che sia stato tutto un piano del figlio del maghrebino? Ok, il padre aveva le telecamere in casa, ed entrambi avevan buone ragioni per vendicarsi. Inoltre, i disegni in cui erano avvolte le cassette raffiguravano scene che solo Auteuil e il maghrebino potevano conoscere: però, alla fine dei conti, il film non sembra confermare queste evidenze. E non mi è chiaro in quale scena venga spiegata la fuga del figlio della Binoche! A me era parso che Haneke semplicemente non avesse ideato alcun finale, per lasciar lo spettatore a naufragar nelle incertezze.

Seguirò assolutamente il tuo consiglio, visto che voglio vedermi l'intera filmografia dell'austriaco.

Sì, sono d'accordo con te sul fatto che il finale sia aperto e che Haneke non ci abbia voluto fornire una chiave di lettura univoca. Non sono d'accordo però sul fatto che, in questo caso, una risoluzione definitiva aggiunga valore al film. Non è certo un thriller convenzionale. Comunque se ti ha dato fastidio qui, voglio vedere quando commenterai Il Nastro Bianco cosa dirai

[marcodead]

Sì, sono d'accordo con te sul fatto

Spoiler:

che il finale sia aperto e che Haneke non ci abbia voluto fornire una chiave di lettura univoca

. Non sono d'accordo però sul fatto che, in questo caso, una risoluzione definitiva aggiunga valore al film. Non è certo un thriller convenzionale. Comunque se ti ha dato fastidio qui, voglio vedere quando commenterai Il Nastro Bianco cosa dirai

Ho messo in spoiler.
Sia chiaro, non sono uno che ha bisogno dei film A+B=C, anzi, apprezzo le "scene del telecomando" e quant'altro. In questo caso, invece, mi son sentito privato di qualcosa. Insomma, il finale proprio non mi è garbato.

[Intrinseco]

Police Story
di Jackie Chan

Ho già visto un paio di episodi della saga e questo per ora è il peggiore, ed è anche uno dei peggiori dell'attore-regista, troppe chiacchiere e troppe gag imbarazzanti, mentre le scene d'azione veramente memorabili si contano sulle dita di una mano.
I film di Chan mi piacciono perché sceglie saggiamente di non prendersi tanto sul serio, e comunque è facile sorvolare sugli aspetti trash quando il rovescio della medaglia sono quelle coreografie complicate e spassosissime.
Il problema è che certe scene sono veramente complesse da filmare e i rischi per gli attori non mancano, quindi si finise sempre per allungare il brodo con una comicità ingenua basata sui soliti equivoci. E poi le trame con gli anni diventano veramente ripetitive, e lo spettatore tra una scazzottata e l'altra finisce per annoiarsi.
Non dico di volere un clip-show di combattimenti, però mi chiedo come sarebbero stati i film di Jackie Chan se dietro ci fosse stato un regista competente e uno sceneggiatore minimamente preparato.

Il ventaglio bianco
di Jackie Chan

Ecco, invece nei suoi vecchi film di arti marziali l'azione è ritmata meglio e le gag sono molto meno fastidiose. Mancando automobili, esplosioni e cadute interminabili, le scene di lotta sono molto più facili da realizzare, e quindi più frequenti.
Le storie purtroppo si somigliano sempre un sacco: Dragon e Tigre (sempre i soliti nomi eh) sono due orfani allevati da un maestro di arti marziali che è ormai fortemente indebitato. Un giorno Tigre si vende alla scuola rivale e diventa un piccolo criminale, così Dragon si mette in viaggio per ritrovarlo ma finisce per essere incolpato dei crimini del fratello.
Non all'altezza dei precedenti ma comunque simpatico, molto bello il duello tra dragoni all'inizio, un pò deludente quello finale. Come già detto la comicità non provoca troppi eritemi e le scenette con il capo della polizia mi hanno strappato qualche sorriso, anche perché sono più fisiche che verbali.

[McAsh]

Oddio, la mia vicina poche ore fa mi ha chiesto delle uova. Ho detto che non ce le avevo e mi sono sbrigato a liquidarla A parte la strana coincidenza, ma che fifone del cavolo che sono


Inizio la visione di Niente da nascondere, seguito da Le pianiste se non esco.

[Matichek]

Anch'io ho visto Funny Games proprio stamattina! Il mio disappunto, però, è stato non poco grande quando ho scoperto che si trattava del remake. E' molto differente? Meglio o peggio?

Inoltre ieri sera ho visto Donnie Darko, in una condizione di coscienza leggermente alterata, il che ha aiutato nel favorire le strane suggestioni che mi ha dato. E niente, mi è piaciuto. Un po' adolescenziale magari, un po' hipster, ma con stile. Inoltre i colpi di scena finali che riescono a raccogliere un po' le fila dei vari misteri mi hanno davvero sorpreso. Bella poi la colonna sonora (anche se Mad World originale gli da le piste).
Però ci sono svariate questioni che non ho capito. Anzi, è tutta una confusione pazzesca direi, anche se percepisco più o meno l'andamento degli eventi. Esiste un sito che spiega meglio come sono andate le cose?

[Enrico IV]

Oddio, la mia vicina poche ore fa mi ha chiesto delle uova. Ho detto che non ce le avevo e mi sono sbrigato a liquidarla A parte la strana coincidenza, ma che fifone del cavolo che sono


Inizio la visione di Niente da nascondere, seguito da Le pianiste se non esco.

occhio McAsh, occhio.

Ho visto Vacanze Romane, di William Wyler.
Uh mamma che bella che è la Hepburn. Incredibile come riesca a far sembrare umano e a far simpatizzare per un personaggio che, a conti fatti, è una principessina viziata e ricchissima. Vabè, la storia la conosciamo tutti, tutti conoscono tutto, inutile commentare. Certo che è proprio adorabile però. La scena della bocca della verità poi è la ciliegina sulla torta. Più che altro ci sono rimasto davvero di cacca per il finale D':

@Matichek: il remake è identico all'originale, inquadratura dopo inquadratura

[Intrinseco]

The Hitcher
di Robert Harmond

Avevo visto il remake al cinema e mi era sembrato piuttosto insulso, quindi ho sempre voluto recuperare l'originale per farmi un'idea delle differenze, che in realtà sono molto poche..
Qui il protagonista è uno solo, Jim, che trasportando una macchina da Chicago a San Diego si imbatte nell'inarrestabile John Ryder. Solo verso il finale sarà affiancato dalla cameriera Nash (Jennifer Jason Leigh), mentre nel remake i protagonisti erano una coppietta in viaggio.
L'idea di lasciare Jim da solo per la maggior parte del tempo funziona decisamente meglio, un pò come avveniva in Duel. Per lo spettatore è più facile immedesimarsi con lui, completamente sperduto in mezzo al deserto, con un nemico spietato e misterioso che può comparire da un momento all'altro in qualsiasi luogo. Mentre per la polizia è altrettanto facile sospettare di un ragazzo solo che viaggia con una macchina non sua, mentre tutti quelli che incontra finiscono ammazzati.
Insomma il film funziona alla grande finché Jim piange disperato davanti all'ennesimo gioco sadico di Ryder, poi però arriva Nash e la storia prende una piega che mi è piaciuta poco. Troppe pistole sfoderate e troppi improbabili gesti eroici, a partire da quello sul pullman in cui Nash si inguaia con la legge per un ragazzo che ha appena conosciuto e che molto probabilmente ha ucciso diverse persone.
Comunque anche a distanza di anni The Hitcher rimane un thriller divertente che mette in scena la giusta dose di sparatorie, esplosioni ed inseguimenti d'auto, senza sacrificare un'atmosfera quasi surreale, fuori dallo spazio e dal tempo. Non veloce ma ben ritmato.
Il grosso del merito va a Rutger Hauer, che crea un villain glaciale e invulnerabile quasi quanto Roy Batty. Un personaggio senza passato e senza identità, che uccide chiunque sia così sfortunato da capitargli a tiro. E' bellissimo vedere come tormenta Jim dandogli ogni volta l'illusione della salvezza, e quello sguardo da folle gli viene troppo bene.
Forse rispetto al remake ha il vantaggio di essere più sporco e meno serioso.

Rutger Hauer ha eseguito personalmente molti dei suoi stunt. Pare che nella sequenza finale, durante il salto dall'autobus alla macchina, si sia rotto un dente sbattendo contro il fucile. Si può vedere abbastanza bene al minuto 86, ed effettivamente si vede qualcosa saltare via ma a me era sembrato un pezzo di vetro del parabrezza.

[Matichek]

@Matichek: il remake è identico all'originale, inquadratura dopo inquadratura

Ma si annoiava? Vabbé comunque mi è piaciuto abbastanza. Bella gestione delle inquadrature, il tipo si sta facendo un toast in cucina e la in salotto senti colpi di fucile e urla disperate. Un thriller come non ce ne sono tanti.

[Kronos21]

Anch'io ho visto Funny Games proprio stamattina! Il mio disappunto, però, è stato non poco grande quando ho scoperto che si trattava del remake. E' molto differente? Meglio o peggio?

Inoltre ieri sera ho visto Donnie Darko, in una condizione di coscienza leggermente alterata, il che ha aiutato nel favorire le strane suggestioni che mi ha dato. E niente, mi è piaciuto. Un po' adolescenziale magari, un po' hipster, ma con stile. Inoltre i colpi di scena finali che riescono a raccogliere un po' le fila dei vari misteri mi hanno davvero sorpreso. Bella poi la colonna sonora (anche se Mad World originale gli da le piste).
Però ci sono svariate questioni che non ho capito. Anzi, è tutta una confusione pazzesca direi, anche se percepisco più o meno l'andamento degli eventi. Esiste un sito che spiega meglio come sono andate le cose?

Tutto normale, nessuno lo capisce mai la prima volta Prova a leggere la pagina di wikipedia:
http://it.wikipedia.org/wiki/Donnie_Darko

[Subsonico77]

Ho appena finito di vedere Elephant di Gus Van Sant. Non avendo visto ancora nulla di suo se non qualche scena di Milk, mi sono buttato su questo data la Palma d'Oro. Non l'avessi mai fatto. Ben diretto, nulla da eccepire, con la scelta di seguire i vari ragazzi nei loro spostamenti, peccato che il film sia praticamente solo questo. Un'ora e venti di primi piani e gente che cammina in corridoi vuoti. Inserisce tanti argomenti che però non sviluppa (l'omosessualità, l'emarginazione), trascinando la pellicola verso un finale che vorrebbe essere sconvolgente che resta, però, sulle stesse (noiose) frequenze del resto della pellicola. Un'occasione sprecata, peccato. Voto 5-.

[Dacya]

Ho appena finito di vedere Elephant di Gus Van Sant. Non avendo visto ancora nulla di suo se non qualche scena di Milk, mi sono buttato su questo data la Palma d'Oro. Non l'avessi mai fatto. Ben diretto, nulla da eccepire, con la scelta di seguire i vari ragazzi nei loro spostamenti, peccato che il film sia praticamente solo questo. Un'ora e venti di primi piani e gente che cammina in corridoi vuoti. Inserisce tanti argomenti che però non sviluppa (l'omosessualità, l'emarginazione), trascinando la pellicola verso un finale che vorrebbe essere sconvolgente che resta, però, sulle stesse (noiose) frequenze del resto della pellicola. Un'occasione sprecata, peccato. Voto 5-.

E niente, volevo postarlo