[81] Che film avete visto oggi?

[Intrinseco]

Ah beh si, quello è ovvio. La serata tra padri è solo una parentesi, però mi andava di ricordarla.

[Il Monco]

Ah si Ozu, quando ero sveglio, grande cinema.

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"Stasera circo, domani divertitevi"

Il più grande spettacolo del mondo di Cecil B. De Mille
Oscar a miglior film e miglior soggetto nel 1952 per questo grande viaggio nel mondo del circo. A metà tra un documentario, vengono spiegati molti retroscena del circo grazie a una voce fuori campo, tra un vero e proprio spettacolo del circo, i numeri vengono lasciati quasi interamente, e un film, con trama molto esile ma per una volta non ha nessuna importanza.
Siamo nel famosissimo circo dei fratelli Ringling e Barnum, gestito dal tenace Braden (Charlton Heston) e con stella la trapezista Holly (Betty Hutton). Sta per iniziare la stagione ma sembra improbabile che si riuscirà a afare tutte le tappe, pure quelle nelle città piccole. Il circo è in crisi e ormai la gente preferisce altro. Ma Barden ha promesso a tutti i suoi dipendenti che avrebbero fatto 6 mesi di tappe non stop e così sarà. Assume il Grande Sebastian (Cornel Wilde), super trapezista che attira molto pubblico. Gli viene affidato il numero cnetrale e Holly, fidanzata con Braden, se la prende molto. Ma Sebastian, donnaiolo di fama internazionale, si innamora di lei. Nasce così una relazione a 3. Braden ama il circo ma non vuole perdere Holly, Holly ama Braden ma prova qualcosa per lo sciupafemmine appena arrivato, Sebastian va bene qualsiasi buco per lui, ma quando vede che Holly tiene davvero a lui, cambia la sua mentalità. Poi però tutto va a farsi benedire. Subentra Angela, i fronti si ribaltano... Gli amori cambiano come bandierine al vento.
Nel mezzo ci sono le storie degli altri dipendenti, tra truffatori e un pagliaccio (James Stewart, mai struccato, ma un perchè c'è) dal passato misterioso. Ed anche una super tragedia.
Bè, se amate il circo, amerete questo film. Tutti i numeri sono meravigliosi, i costumi sono migliaia, molti bellissimi animali, e persino i clown sono divertenti. Molti attori eseguono personalmente gran parte dei trucchi, ovvio non quelli mortali. La Hutton, è quasi sempre lei sul trapezio, così come Wilde e la Grahame sugli elefanti.
E' un grandissimo e lunghissimo spettacolo, emozionante e coinvolgente, dove la storia dei personaggi conta relativamente. E restituisce veramente il fascino del circo.


E chi odiava i Ringling? August.

Come l'acqua per gli elefanti di Francis Lawrence
Senza lode e senza infamia. Scivola via come l'acqua questo film pachidermico...non è vero ma volevo scriverlo.
Tratto dal bestseller di Sara Gruen, melodrammone ai tempi della grande depressione. Jacob, americo-polacco, persi i genitori fugge da casa e per caso finisce in un circo. Qui diventa il veterinario, nonostante non abbia finito i suoi studi, mancava un solo esame. Gestisce il circo l'arcigno August, violento e ubriacone, ma quando tutto gira bene, un uomo amabile. Star del circo è Marlene, moglie del boss, che si esibisce con cavalli e in seguito con l'elefante Rosie. Ovviamente il tutto scade in un menage a trois dai toni molto neri.
Del circo c'è poco. Pochi numeri, poco del clima circense. E' un romanticume dai grandi nomi. Due stelle premiate con l'oscar (Waltz ingabbiato in un ruolo da cattivo perenne, tanto che una certa scena è uguale paro paro, spero voluto, al tete a tete tra Hans Landa e la Krueger in Bastardi senza gloria, affossato dal doppiatore di Mel Gibson, giogioneggia ma mi pare un pò fuori ruolo - Witherspoon, invecchiata, ma sempre brava, anche se, proprio la Krueger, sarebbe stata perfetta) e l'incompetente di Twilight (dalle due espressioni, anche qui. Sorriso malizioso e giocherellone e faccia triste mista a conato di vomito che sta per traboccare). Tifavo per lui, speravo che avrebbe dimostrato di essere un attore decente, e invece stecca pesantemente.
Comunque, storia che non prende mai troppo, personaggi monodimensionali e finale troppo lungo. La regia non è malvagia e me l'aspettavo molto più patinata. Comuqnue per uno che arriva da Io sono leggenda e Constantine, oltre a videoclip, è un bel cambio, in cui non si comporta male.


E evanes si sbagliava. Non c'è nessun salto o errore cronologico.

[sergio leonhart]

Una giornata particolare di Ettore Scola.
Mi è piaciuto nel complesso. Il film inizia , dopo alcune immagini di repertorio, con un ottimo piano sequenza. La storia non è molto complessa ma è gestita perfettamente grazie anche ad un'ottima caratterizzazione dei personaggi che riassumono un po' l'epoca in cui vivono.

voto: 8


The Expendables - I Mercenari di Sylvester Stallone.
L'ho trovato una porcata. Visto il cast mi aspettavo un film ignorante, che puntava tutto all'azione. Il film tenta di essere in questo modo ma purtroppo sono molte le cose che non funzionano a partire dalla gestione del cast. Personaggi mal caratterizzati ma anche mal sfruttati. Per il 70% del film c'è sullo schermo la coppia Stallone-Statham ignorando completamente gli altri.
Ma anche come storia, anche nel suo genere, è pessima.
Spero solo di non sentire le solite risposte del tipo "eh ma che ti aspettavi" etc perchè basterebbe un solo nome di un'americanata d'azione riuscita: True Lies.

Ah, Jet Li con la voce di Peter Griffin è inascoltabile.

voto: 4

[Evanes]

Waltz ingabbiato in un ruolo da cattivo perenne, tanto che una certa scena è uguale paro paro, spero voluto, al tete a tete tra Hans Landa e la Krueger in Bastardi senza gloria

Eh, me ne sono accorto anche io di quella scena. Spero anche io che sia voluto.

E evanes si sbagliava. Non c'è nessun salto o errore cronologico.

Ma non è che mi sbagliavo, poteva anche essere colpa del cinema che l'ha tagliato male, boh.

Guarda, per essere sicuro prenderò il DVD del film, lo guarderò e controllerò che l'abbiano messo bene. Perchè comunque non è la prima volta che l'UCI Cinemas fa delle vaccate.

[Il Monco]

Eh, me ne sono accorto anche io di quella scena. Spero anche io che sia voluto.

Ma non è che mi sbagliavo, poteva anche essere colpa del cinema che l'ha tagliato male, boh.

No no è che tu pensi che la parte dell'ammaestramento è dopo mentre dovrebbe essere prima che Rosie vada in scena e spacchi tutto. Ma non è così. Prendono l'elefante, hanno subito uno spettacolo il pomeriggio, allora Jacob tenta di insegnarli qualcosa ma non è capace, mai fatto, e non c'è abbastanza tempo per fare nulla. Però via subito in scena. Ovviamente finisce male, August va di pungolo e succede quel che succede. Allora, con più tempo, Jacob inizia a insegnare a Rosie.
Va tutto bene, non è montato male. E non prendelro il Dvd dai. Non solo per questo motivo

[Marko]

Ho visto The Others.
In realtà l'ho visto solo perché è stato uno dei primi film della Cassidy, e poi anche per la sua fama.
Mi è piaciuto, ma senza esagerare. La vicenda è breve, asciutta, senza fronzoli. Personalmente avrei fatto durare il film qualcosina di più (dura un'ora e trentacinque) inserendo qualche ulteriore scena di "contatto", diciamo che il cuore del film è concentrato tutto negli ultimi 10 minuti finali e questo lo sbilancia un po'.
Però bello.

[Rasen]

Pi Greco - Il Teorema del Delirio

Interessante pellicola.
La scelta del bianco e nero mi sembra assolutamente azzeccata. Le musiche riescono ad enfatizzare perfettamente i momenti di pazzia/normalità a cui il protagonista va incontro.
Sicuramente non è un film da prendere alla leggere e va assolutamente compreso. Inutile dire che non ha un significato oggettivo ma ognuno può vedere, sopratutto nella fine, ciò che vuole anche se la scelta di far finire il tutto in qualcosa di religioso è un tantino seccante seppur inevitabile.
L'ho trovato a tratti disturbante e confusionario ma rimane pur sempre un film che riesce a coinvolgerti e incuriosirti.
Promosso.

[Intrinseco]

Secondo me c'è ben poco da comprendere.
E delle scelte registiche apprezzo giusto la realizzazione di quelle scene in cui il protagonista delira o si fa prendere dal panico, il risultato è piuttosto angosciante. Per il resto mi pare che abbia poco (o nulla) da dire anche da questo punto di vista. Anche perché l'immagine sporca e la grana grossa sono quasi una costante del cinema di Aronofksy.

[Derker]

Iri verso le 2 di notte ho visto "Invito a cena con delitto". Bello, ma imho troppo veloce. Cioè è durato 1:30, troppo poco per un giallo per me (anche se era più commedia che giallo)

Poi ieri sera ho visto "Fast & Furious 5". Oddio quante risate una tamarrata assurda, ma è stato abbastanza carino, certo i precedenti son stati migliori

[Gib9]

Iri verso le 2 di notte ho visto "Invito a cena con delitto". Bello, ma imho troppo veloce. Cioè è durato 1:30, troppo poco per un giallo per me (anche se era più commedia che giallo)

Poi ieri sera ho visto "Fast & Furious 5". Oddio quante risate una tamarrata assurda, ma è stato abbastanza carino, certo i precedenti son stati migliori

Il quarto, il terzo e il secondo non mi pare proprio. Per me comunque, l'unico film valido( proprio in termini di qualita', non semplice divertimento, visto che anche l'ultimo, sotto questo aspetto funziona )della saga eì il primo.


Detto questo, visto Boy a; mi e' piaciuto molto, una storia di riscatto ed emarginazione commovente e credibile, affrontata in maniera ineccepibile da un grandissimo talento, Andrew Garfield, che avevo apprezzato molto gia' in Red Riding 1974, ma che qui offre un'interpretazione che vale da sola la visione del film. Consigliato a tutti.

[the dark player]

visto machete, penso di non aver mai guardato un film più definitivo

[Evanes]

La Cosa, di John Carpenter.

Porca troia, è COSI' che deve essere fatto un ottimo horror! La Cosa è, ovviamente, un alieno, uno di quelli stronzissimi che uccidono perchè si. E si rifugia in un luogo sperduto, l'Antartide, dove risiedono un gruppo di collaboratori di una base scientifica statunitense. Lì il suo virus dilagherà, e siccome è un alieno che imita alla perfezione ogni essere vivente, ognuno degli scienziati può essere la Cosa. 100 minuti di film ad alta tensione, dove il buio e la luce sono elementi fondamentali per ricreare le atmosfere claustrofobiche della base e illuminare le parti più crude e toste dell'alieno che divora le sue vittime. Si trasforma in mille maniere, e agisce con metodi non poco eleganti (geniale la scena in cui il dottore sta per usare il defibrillatore su un contaminato e questi apre la pancia e trancia le mani del dottore). La musica di Morricone (davvero?) contribuisce enormemente ad alzare lo stato di paura di ogni individuo, e Kurt Russel sembra più un militare che uno degli scienziati. Finale col botto.

[Bormentàl']

Guarda che non c'è nessun virus, e MacReady è un pilota di elicottero.

[fabbio]

La Cosa, di John Carpenter.

Porca troia, è COSI' che deve essere fatto un ottimo horror! La Cosa è, ovviamente, un alieno, uno di quelli stronzissimi che uccidono perchè si. E si rifugia in un luogo sperduto, l'Antartide, dove risiedono un gruppo di collaboratori di una base scientifica statunitense. Lì il suo virus dilagherà, e siccome è un alieno che imita alla perfezione ogni essere vivente, ognuno degli scienziati può essere la Cosa. 100 minuti di film ad alta tensione, dove il buio e la luce sono elementi fondamentali per ricreare le atmosfere claustrofobiche della base e illuminare le parti più crude e toste dell'alieno che divora le sue vittime. Si trasforma in mille maniere, e agisce con metodi non poco eleganti (geniale la scena in cui il dottore sta per usare il defibrillatore su un contaminato e questi apre la pancia e trancia le mani del dottore). La musica di Morricone (davvero?) contribuisce enormemente ad alzare lo stato di paura di ogni individuo, e Kurt Russel sembra più un militare che uno degli scienziati. Finale col botto.

Probabilmente non l'hai visto attentamente! Innanzitutto non è che uccide perchè gli piace uccidere ma per l'istinto di sopravvivenza; poi non è che va intenzionalmente in Antartide ma

Spoiler:

la sua astronave si schianta lì e viene risvegliato dai norvegesi

; infine Kurt Russel non è mica uno scienziato nel film!
Stai parlando di uno dei miei film preferiti quindi bisogna essere precisi!

[Labyrinth]

La Cosa, di John Carpenter.

Porca troia, è COSI' che deve essere fatto un ottimo horror! La Cosa è, ovviamente, un alieno, uno di quelli stronzissimi che uccidono perchè si. E si rifugia in un luogo sperduto, l'Antartide, dove risiedono un gruppo di collaboratori di una base scientifica statunitense. Lì il suo virus dilagherà, e siccome è un alieno che imita alla perfezione ogni essere vivente, ognuno degli scienziati può essere la Cosa. 100 minuti di film ad alta tensione, dove il buio e la luce sono elementi fondamentali per ricreare le atmosfere claustrofobiche della base e illuminare le parti più crude e toste dell'alieno che divora le sue vittime. Si trasforma in mille maniere, e agisce con metodi non poco eleganti (geniale la scena in cui il dottore sta per usare il defibrillatore su un contaminato e questi apre la pancia e trancia le mani del dottore). La musica di Morricone (davvero?) contribuisce enormemente ad alzare lo stato di paura di ogni individuo, e Kurt Russel sembra più un militare che uno degli scienziati. Finale col botto.

E' stata una sorpresa anche per me leggere "Morricone" nei titoli di coda. Bellissimo film, e guarda caso io ieri sera ho visto Il Seme della Follia. Sono entrambi tra i film horror più belli che ricordi, ma forse ho preferito La Cosa. Anche se è una scelta combattuta, e non così necessaria in fin dei conti. Nel Seme il male ha un volto e una coscienza, non è parassitario nè ignoto. Sutter Caine è la raffigurazione di un'elementarità demoniaca che tira le redini della realtà, semplicemente scrivendo. Per quanto vi si possa leggere un'ironia tutt'altro che celata e una voglia di parodizzare (pardon, auto-parodizzarsi), il film è parecchio inquietante. Ma più di tutte colpisce la stratificazione, quel ripercorrersi e ritornare che culmina nel finale, che se nella Cosa era lapidario ed enigmatico, qui è folle, esplosivo, autodistruttivo. Sam Neil grandioso, riconferma di un grande mito della mia infanzia. Grandi scenografie e straordinari effetti speciali (la porta che respira, dio mio!), e soprattutto la costruzione certosina, graduale, in cui niente sembra finire per caso, e che anche nella Cosa faceva la differenza. Bello bello...