[1]Non solo Fuori Orario: tutti i film che vale o non vale la pena di vedere in tv
  • In diretta da GamesVillage.it
    • News
    • -
    • In Evidenza
    • -
    • Recensioni
    • -
    • RetroGaming
    • -
    • Anteprime
    • -
    • Video
    • -
    • Cinema

Pag 1 di 2 12 UltimoUltimo
Visualizzazione risultati da 1 a 15 di 27

Discussione: [1]Non solo Fuori Orario: tutti i film che vale o non vale la pena di vedere in tv

Cambio titolo
  1. #1
    Bannato
    Registrato il
    09-08
    Località
    Là dove non c'è tenebra
    Messaggi
    6.640

    [1]Non solo Fuori Orario: tutti i film che vale o non vale la pena di vedere in tv

    Per vedere la parte precedente di questo thread clicca qui: Non solo Fuori Orario: tutti i film che vale o non vale la pena di vedere in tv

    Fuori Orario e molto altro.
    La programmazione del contenitore di Enrico Ghezzi, su Rai3, in onda ogni notte, a orario volubile, dall'1 circa fino alle 7.


    [YOUTUBE]ACvszh9Glb8[/YOUTUBE]

    Perchè aprire questo topic? Perchè non in Tv Village? Fuori orario è un contenitore di film per cinefili (quindi i soliti utenti che trovano i film vecchi, sottotitolati, non americani, in bianco e nero, brutti, sono pregati di stare fuori dalle scatole), ogni notte propone almeno 2 film per veri intenditori. Molto spesso sono film introvabili, quindi è giusto che il topic sia qui, in Cineforum, dove si discute di cinema e non in Tv Village dove l'utenza è meno...intenditrice.
    Questo OP verrà aggiornato ogni settimana con la programmazione settimanale di Fuori orario.

    (trame in spoiler)
    Il programma non sarà più qui in OP. Cercate tra le ultime pagine.

    http://letture-visioni.blogspot.com/






    Spunti di discussione: ovviamente sui film trasmessi. Vale la pena di vederli? Vale la pena di star su tutta notte? Vale la pena di registrarli? Consigli, recensioni e ricchi premi


    Inoltre. Chi volesse segnalare altri film rari, per intenditori, o grandi classici trasmessi in tv a breve, potrà farlo. Evitiamo di segnalare però, chessò, Fragile (ieri su rete 4), perchè non mi sembra il caso (c'è poi la discussione Horror club su Tv Village).

    Spero che al discussione non cada nell'oblio di colpo. Sono sicuro che almeno 4 o 5 utenti la terranno su.
    Vorrei che questa discussione fosse la zona franca della sezione Cineforum, quindi chi entra per scrivere cazzate, resti pure fuori.

  2. #2
    Bannato
    Registrato il
    09-08
    Località
    Là dove non c'è tenebra
    Messaggi
    6.640
    La riapertura è dura.

    Riposto il programma
    Venerdì 12 novembre 2010 dalle 1.50 alle 7.15
    IL MAR DELL’AVVENIRE (A MEMORIA)
    a cura di Roberto Turigliatto
    Con i film

    SOTTO IL SEGNO DELLO SCORPIONE
    Italia, 1969, col., 107’)
    Regia: Paolo e Vittorio Taviani.
    Con: Gian Maria Volonté, Lucia Bosè, Giulio B rogi, Samy Pavel, piera degli esposti, Alessandro Haber, Renato Scarpa, Biagio Pelligra, Steffen Zacharias.

    In un'epoca mitica, gli Scorpionidi, naufraghi provenienti da un'isola distrutta dall'eruzione di un vulcano, approdano in una terra simile a quella dalla quale sono fuggiti. Anche qui la popolazione vive sotto la minaccia della distruzione, ma cerca di adattarsi rifugiandosi nelle zone protette dell'isola e conservando il conservabile. Tra le due comunità nasce uno scontro. I giovani scorpionidi Rutolo e Taleno vogliono realizzare l’utopia costi quel che costi, e cercano di convincere gli altri a partire per fondare insieme una società ideale sul continente. Gli uomini governati da Renno vogliono conservare l’esistente adattandosi a vivere sotto il vulcano.





    VICINO AL MARE AZZURRO
    (U samogo sinego morja, URSS, 1936, b/n, 68' 17”, v.o. sott.it.)
    Regia: Boris Barnet.
    Con: Lev Sverdlin, Nikolaj Krjuckov, Elena Kuzmina.

    Durante una forte tempesta nel mar Caspio affonda un battello. I due giovani passeggeri – operai meccanici - sono salvati dai pescatori di un kholkoz che si trovano in una piccola isola. I due si innamorano entrambi di Masenka una ragazza del kolkoz e diventano rivali. Entrambi si disperano quando la credono annegata in una tempesta. Entrambi fanno a gara per dichiararle il loro amore. Masenka, dopo diverse traversie, dichiarerà di essere innamorata di un terzo uomo, un marinaio in servizio nel Pacifico. Secondo JacquesLourcelles, “non c’è opera più originale di questa, più libera da tutti i canoni estetici e ideologici, più intimamente vicina all’uomo che l’ha realizzata e meglio accordata a quell’infinita vitalità cosmica che in tutte le epoche hanno cercato di restituire i film russi.”

    SOY CUBA
    (Soy Cuba, Cuba-URSS, 1964, b/n, 136’, v.o. sottotitoli italiani)
    Regia: Mikail Kalatozov.
    Con: Betty Luz María Collazo, José Gallaro, Sergio Corrieri, Mario Gonzales Broche, Raúl García.

    Realizzata nell’isola dei Caraibi dal grande regista Mikhail Kalatozov, questa super produzione sovietico-cubana racconta la storia del popolo cubano dalla rivoluzione contro il regime di Batista all’embargo americano scegliendo un registro che spesso tocca il melodrammatico. Messo al bando dalle autorità cubane e sovietiche, il film scomparve completamente per più di trent’anni. Fu riscoperto da Scorsese e da Coppola negli anni '90 che furono sconvolti dalla sua altissima qualità artistica e tecnica, a cominciare dalla fotografia di Sergej Uruševskij e dalla complessità dei movimenti di macchina, ottenuti spesso con vere e proprie acrobazie della cinepresa.

    Sabato 13 novembre 2010 dalle 1.50 alle 7.15 (5h 25')
    PACATI IN FRETTA VERSO L’IMMOBILITA’
    a cura di Fulvio Baglivi e Donatello Fumarola

    Con i film

    LO STRANIERO (Prima Visione Tv)
    (Agantuk, India 1991, col., 115', v. o. sott. it.)
    Regia: Satyajit Ray
    Con: Dipankar Dey, Mamata Shankar, Utpal Dutt, Dhritiman Chatterjie, Robi Ghosh, Subrata Chatterjie.

    Nella casa di Anila arriva una lettera di un sedicente zio sparito da 25 anni, il suo unico parente ancora vivo, che vorrebbe conoscere la nipote, e per questo le chiede ospitalità per qualche giorno. Il marito le insinua il dubbio che questi possa essere un impostore e un ladro. Lo zio è un uomo di mondo, di grande cultura, e impressiona e mette in difficoltà Anila e la sua famiglia (e gli amici accorsi per indagare sulla reale identità di quello che loro non credono possa essere lo zio di Anila). L'unico che non ha dubbi è il figlio di Anila, che con i suoi amici ascolta le storie appassionanti che lo Zio racconta dei suoi numerosi viaggi per il mondo. Ma l'universo borghese ossessivamente blindato nelle sue paure farà andar via lo zio, che, straniero, ha altre aspirazioni e altri desideri. Capolavoro ultimo del grande Satyajit Ray.





    PROPOSTA IN QUATTRO PARTI

    (Italia 1985, b/n e col., 40')
    Di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet.

    Montaggio video per il programma di RAI3 “La Magnifica Ossessione”, articolato in quattro movimenti: 1) A Corner in Wheat di David Wark Griffith (1909); Moses und Aron, fine del primo atto; 3) Fortini/Cani, sequenza da “I consigli comunali delle Apuane” a “C'è stato un modo”... 4) Dalla nube alla resistenza, ultimo dialogo della prima parte: il padre e il figlio.
    C'è un film di Griffith di dieci minuti dal titolo “L'accaparramento del grano”. Anche a livello del montaggio in senso brechtiano e ejzensteiniano è un film che riesce a far vedere in poche inquadrature, con un'economia totale, come funziona lo sfruttamento e la speculazione a tutti i livelli della catena, fino al prezzo del pane; si comincia e si finisce col contadino che semina il grano e in mezzo c'è tutto quello che succede con l'intervento della speculazione. (J-M Straub, 1977)l'intervento della speculazione. (J-M Straub, 1977)

    IL FASCINO DISCRETO DELLA BORGHESIA
    (Le charme discret de la bourgeoisie, Francia 1972, col., 97')
    Regia: Luis Bunuel
    Con: Fernando Rey, Delphine Seyrig, Bulle Ogier, Michel Piccoli, Stéphane Audran.

    I Thévenot e i Sénéchal continuano a scambiarsi inviti per un pranzo, ma non riescono mai a mangiare. Scritto con Jean-Claude Carrière. La trovata del Pranzo Continuamente Interrotto potrebbe far da motore a una commedia di boulevard. L'angelo sterminatore ha in mano il fioretto dell'ironia e lo maneggia con grazia, ma, surrealista sereno e sorridente, ricorre all'esplosivo onirico per far saltare in aria la morale borghese e i suoi pilastri: polizia, chiesa, esercito. Una rasoiata attraverso la fobia del controllo, del possesso, e l'economia impietosa dei rapporti umani.

    Domenica 14 novembre 2010 dalle 1.55 alle 6.00
    SCHEGGE DI SPAZIO SOVIETICO IN FRANTUMI
    PARADZANOV TARKOVSKY, LO SPECCHIO VANO


    Con i film

    ANDREIJ RUBLEV (LA PASSIONE DI ANDREIJ)
    (Andreij Rublev, Russia 1966, b/n; v.o.sott.it. dur.174’)
    Un film di Andrei Tarkovsky.
    Con
    Anatolij Solonitsyn, Ivan Lapikov, Nikolaj Grinko.
    Genere: drammatico

    Nel prologo del film assistiamo all'impresa di un contadino di nome Efim: sfidando le guardie del principe e l'incredulità degli stessi compagni che l'hanno aiutato, si leva in volo legato ad un rudimentale pallone aerostatico. Quest'ultimo però va via via afflosciandosi, sino a far precipitare il temerario vicino alla riva di un fiume. Un cavallo passa accanto alla salma di Efim. Nel 1400 tre monaci pittori abbandonano il monastero della Trinità e di San Sergio per recarsi a Mosca. Essi sono Andrej Rublev, Kirill e Daniil il Nero. Il primo manifesta le proprie perplessità, ma Kirill difende quella decisione.

    SAYAT NOVA (rushes)
    (Urss 1969, col.)
    Regia: Sergej Paradžanov
    Con: Sofico Caureli, M. Alekian, V. Galestian, O. Manessian.

    I girati integrali di un vero e proprio “capolavoro sconosciuto” (nessuna delle due versioni del film esistenti è quella che il regista georgiano avrebbe autonomamente montato). “Caro spettatore non cercare in questo film la biografia del grande poeta armeno del XVII secolo Sayat Nova. Noi abbiamo solamente tentato con il mezzo cinematografico di ricostruire il mondo di immagini della sua poesia”. (Sergej Paradžanov)

    Lunedì 15 novembre 2010 dalle 1.10 alle 3.00 (110')
    SCHEGGE DI SPAZIO SOVIETICO IN FRANTUMI
    TARKOVSKY, LO SPECCHIO VANO


    Con i film

    ASSASSINI (Prima Visione Tv)
    (Ubijtsy, URSS 1956, b/n, v.o. sott.li it., dur. 19’)
    Di Andrej Tarkovskij con Aleksandr Gordon e Marika Beiku.
    Con: Yuli Fait, Aleksandr Gordon e Valentin Vinogradov.
    Primo film-saggio co-diretto da Tarkovskij, studente di Mikhail Romm al VGIK (la scuola nazionale di cinema) di Mosca. Tratto dal racconto breve di Ernest Hemingway “The Killers” come gli omonimi film di Siodmak (1946) e Siegel (1964) il film di Tarkovskij è la trasposizione più fedele allo scritto di Hemingway. Il giovane Tarkovskij appare in un cameo
    NON CI SARA’ PARTENZA OGGI
    (Segodnya Uvolneniya Ne Budet, Urss 1959 b/n, v. o. sott.li it. dur. 46’33”9)
    Di Andrej Tarkovskij con Aleksandr Gordon.
    Scritto da Aleksandr Gordon, I. Makhov, Andrej Tarkovsky
    Con : A. Alekseev, Pyotr Lyubeshkin, Oleg Mokshantsev, Vladimir Marenkov.

    In una tranquilla cittadina sovietica degli anni 50 vengono ritrovate casualmente alcune bombe tedesche ancora innescate. Immediatamente c'è una mobilitazione generale per trasportarle in un luogo sicuro per farla brillare. Ma durante il trasporto un uomo muore per l’esplosione di uno degli ordigni


    NEW!! NEW!!! NEW!!!

    Venerdì 19 novembre 2010 dalle 1.50 alle 4.30
    DIVERSO (D)AL CINEMA
    a cura di Roberto Turigliatto

    Con i film

    TOGETHER WITH YOU (Prima Visione Tv)
    Hei ni zai yi qi, 2002, col, 115’)
    Regia: Chen Kaige
    Con: Tang Yun, Liu Peiqi, Chen Hong, Chen Kaige, Wang Zhiwen.

    Xiao Chun è un ragazzo tredicenne solitario e introverso con un grande talento come violinista. Per assecondare la sua passione il padre, un modesto cuoco di provincia, decide di trasferirsi dalla piccola citta di provincia a Pechino dove Xiao Chun potrà frequentare una prestigiosa scuola di musica. Ma l'impatto con la vita della grande città in un periodo di violente trasformazioni metterà alla prova la vocazione di Xiao Chun per la musica. Conosce la giovane modella Lili, che lavora in un night club, vive le prime delusioni amorose e i primi compromessi. La musica scandisce il percorso interiore del ragazzino alla ricerca di se stesso e della propria libertà.


    FRANKENWEENIE
    (Id., USA 1984, col., 29’)
    Regia: Tim Burton
    Con: Barret Oliver, Shelley Duvall, Daniel Stern, Paul Bartel, Sofia Coppola.

    Victor Frankenstein è un ragazzino che si diletta nel realizzare film col suo cane, Sparky. Dopo che Sparky viene ucciso da una macchina, Victor impara a scuola l'effetto degli impulsi elettrici sui muscoli e prende l'idea di riportare in vita il suo animale. Crea così elaborati macchinari che, producendo lampi e tuoni contro il corpo del cane, lo fanno rivivere. Mentre Victor è felice del risultato, i suoi vicini sono terrorizzati dall'animale, dopo aver scoperto il suo ritorno, e quando i Frankenstein decidono di reintrodurre in famiglia il rivitalizzato Sparky, i vicini si arrabbiano e si intimoriscono. Victor e Sparski sono costretti alla fuga, inseguiti dagli adulti, i veri “mostri” che solo alla fine capiranno la creatività dell’infanzia.


    Sabato 20 novembre 2010 dalle 1.45 alle 7.35
    DIVERSO (D)AL CINEMA
    a cura di Roberto Turigliatto
    Con i film

    DIVERSO DAGLI ALTRI (Prima Visione Tv)
    (Anders als die Andern, Germania, 1919, b/n, 48’, v.o. sott.li it.)
    Regia: Richard Oswald
    Con: Conrad Veidt (Paul Körner) , Fritz Schulz (Kurt Sivers) , Reinhold Schünzel (Franz Bollek), Magnus Hirschfeld (il Dottore), Anita Berber (Else Sivers)

    Anders als die Andern
    (in italiano Diversi dagli altri) è un film sui temi dell'omosessualità, dell'omofobia e delle persecuzioni causate dal paragrafo 175, un articolo del codice penale tedesco che puniva come crimine l'omosessualità. Il film, del 1919, fu prodotto dopo l'abolizione della censura in Germania avvenuta il 12 novembre 1918. Lo scandalo destato dalle tematiche trattate fu una delle cause principali nella reintroduzione della censura nel maggio del 1920. La sceneggiatura di Anders als die Andern venne scritta da Richard Oswald con la collaborazione del dottor Magnus Hirschfeld, uno dei pionieri del movimento di liberazione omosessuale, che ebbe anche una piccola parte nel film. Il film originariamente durava più di 90 minuti ma le varie vicissitudini e persecuzioni (tutte le copie tedesche vennero bruciate dai nazisti) lo hanno ridotto agli attuali 50 minuti.Il film racconta la storia del giovane Kurt Sivers, ammiratore di Körner, un virtuoso violinista. Il giovane lo avvicina sperando di poter diventare suo studente. Körner accetta ed iniziano le lezioni insieme, durante le quali tra i due sboccia una passione non dichiarata. Entrambi subiscono la disapprovazione delle rispettive famiglie e dei conoscenti e inevitabilemente entrano in conflitto con tutte l’istituzioni repressive della società che provocheranno la conclusione tragica della loro relazione.

    IL RAGAZZO DAI CAPELLI VERDI
    (The Boy with Green Hair, USA 1948, col., 78’)
    Regia: Joseph Losey
    Con: Pat O’Brien, Robert Ryan, Dean Stockwell, Barbara Hale, Richard Lyon

    Peter, bambino di dieci anni, vive da solo con il nonno: un mattino si sveglia con i capelli Verdi e la sua vita cambia di colpo. Dopo essere fuggito in preda alla disperazione viene riportato a casa della polizia e grazie alle parole di un medico capisce che la sua diversità può essere positiva per lui e per gli altri. Esordio di Losey con una favola antirazzista e antimaccartista.


    IL RULLO COMPRESSORE E IL VIOLINO
    (Katok i scripka, URSS 1950, col., 44’)
    Regia: Andrej Tarkovskij

    Film di diploma del regista al VGIK di Mosca co-sceneggiato con Andrej Konchalovski. Al piccolo Sasha l’esame di violino va male. Tuttavia il bambino matura una singolare amicizia con Sergej, un operaio addetto al rullo compressore. Sasha riesce così a superare prove per lui inconsuete, come riparare e guidare il pesante automezzo o difendere un bambino più debole. Quando i due amici pranzano insieme il bambino offre a Sergej un saggio del suo talento, suonando il violino come mai era stato in grado di fare prima. I due si danno appuntamento per andare al cinema. Ma la madre impedisce a Sasha di uscire. Questi allora sogna di rincorrere nel piazzale il rullo compressore guidato da Sergej.
    TE E SIMPATIA
    (Tea and Sympathy, Usa, 1956, col., 122’)
    Regia: Vincente Minnelli
    Con: Deborah Kerr, John Kerr, Leif Herickson, Edward Andrews, Dean Jones.
    Tom Robinson Lee è un ragazzo diverso dagli altri: non ha molti amici nel collegio dove è iscritto, non pratica alcuno sport e non ha la passione per gli allenamenti e per i giochi violenti. Tom preferisce trascorrere il tempo libero da solo, leggendo libri che non interessano la maggior parte dei suoi compagni e ascoltando musica sinfonica. I compagni di collegio lo prendono in giro perché preferisce i libri alle donne e Tom cerca di costruirsi una reputazione da vero maschio uscendo con una cameriera notoriamente generosa con gli uomini. Ma l'unica persona che sembra davvero interessarsi a lui e ai suoi pensieri è Laura Reynolds, la moglie del direttore. Alla fine del college, Tom diventerà uno scrittore di successo e, tornato a visitare il luogo dei suoi studi, ricorderà la figura di quella donna così determinante per la sua formazione.

    --------------
    Porca troia che figata! Chen Kaige, Burton ma soprattutto Te e simpatia e IL RAGAZZO DAI CAPELLI VERDI!


  3. #3
    In the Dark L'avatar di Veeto
    Registrato il
    02-05
    Località
    Helion Prime
    Messaggi
    22.683
    Noto con piacere che sono tornati i film asiatici su Raitre.
    Domani ci sarà Tetsuo.

  4. #4
    Bannato
    Registrato il
    09-08
    Località
    Là dove non c'è tenebra
    Messaggi
    6.640
    Segnalo la nottata di domani che merita assai

    BLAKE EDWARDS, I GIORNI DEL SEGNO E DELLE COSE


    OPERAZIONE TERRORE
    (Experiment in Terror, Usa, 1962, 119', b/n,)
    Regia: Blake Edwards / Interpreti: Glenn Ford, Lee Remick, Stefanie Powers, Ross Martin, Roy Poole, Ned Glass

    IL SEME DEL TAMARINDO(The Tamarind Seed, Usa, 1974, 120', col.)
    Regia: Blake Edwards / con Julie Andrews, Omar Sharif, Anthony Quayle, Oskar Homolka, Sylvia Sims, Daniel O’Herlihy

  5. #5
    Bannato
    Registrato il
    09-08
    Località
    Là dove non c'è tenebra
    Messaggi
    6.640
    Ritiro su il topic.
    Continua la serie di film con Jerry Lewis e sinceramente non capisco perchè. Ma ieri c'è stato anche un altro omaggio a Blake Edwards (e sono 2 di fila che mi perdo). L'altra sera invece doppio Kaurismaki.

    I prossimi giorni
    (con Mario Schifano, che è un signore)
    Domenica 16 gennaio 2011
    FRANCO BROCANI – IL TRAPIANTO OVALE DEL CINEMA
    a cura di Roberto Turigliatto
    con i film
    LE OPERE E I GIORNI (Prima visione Tv)(Italia, 2006, , col., 115’)
    Regia: Francesco Brocani
    Interpreti: Francesco Brocani, Antonio Recchia, Piero Anchisi, Riccardo Reim, Francesco Basile, Lisa Bencivenni, Massimo Fersini, Marie-Eve Gardère.

    «Civitella San Paolo, emblema di uno spaesamento nell’altrove, dell’estraneità e del non-ritorno. Dove le opere non trovano più alcuna ragione di compimento nella necessità, nella volontà e nelle forme, dove i giorni non rispondono più ad attese o impegni e hanno abdicato alla loro funzione di scandire il tempo secondo le naturali sequenze del vivere umano. Dunque non un racconto, ma un’inesorabile peregrinazione in un’archeologia mentale e visionaria; non incontri reali, ma iridescenze fantasmatiche, adescamenti in un gioco di riflessi. L’ultima fatica, riassuntiva di un’idea e di una pratica del “fare cinema” assolutamente fuori da ogni regola e da ogni appartenenza di gruppo. Trent’anni dopo c’è un riaggancio, e credo felice e orgogliosamente consapevole, ai gesti di Necropolis e di Trapianto. Sono molto soddisfatto del risultato e persino un poco stupito dell’esito di tanta audacia, di tanta “volontà” spietata, senza compassione di se stessa, proprio “nietzschianamente”. Ma giudicherete voi». (F. Brocani)


    TRAPIANTO, CONSUNZIONE E MORTE DI FRANCO BROCANI
    (Italia, 1969, col., 90’10”)
    Regia: Mario Schifano
    Con: Francesco Brocani, Viva, Anna Carini, Jan Pugh, Natascia, Felice Gimondi, Tano Festa, Giovanni Rosselli, Michele Bomh, Louis Waldon, Adriano Aprà.

    “Trapianto preannuncia la fine dell’utopia,la morte dello stesso underground, ma è anche il miglior prologo a Necropolis, in cui non a caso ritroviamo Viva. E’ un film che sancisce il passaggio di staffetta tra due amici, Schifano e Brocani, accomunati dalle stesse passioni e dal fatto di vivere il cinema come sfida urgente e vitalistica, sospesa tra sogno e azione” (Bruno Di Marino).
    "Era un film più ‘domestico’, un film su un amico, su Franco Brocani, un amico che voleva e vuole fare cinema e che in qualche modo ha sempre fatto di tutto per non farlo, un perfezionista del rapporto col mezzo le cui intenzioni non possono mai andare d’accordo coi dubbi di chi vorrebbero mettere dei soldi perché i suoi film si potessero fare .Era un omaggio a un personaggio del ‘68, a un cineasta non ‘impegnato’, a quello più ‘alienato’ di tutti, all'outsider assoluto che viveva il cinema come malattia" (Mario Schifano). Brocani a sua volta ha dedicato a Schifano il suo ultimo film, Schifanosaurus Rex (2008)

    Lunedì 17 gennaio 2011
    FRANCO BROCANI – IL TRAPIANTO OVALE DEL CINEMA
    a cura di Roberto Turigliatto

    con i film
    CLODIA – FRAGMENTA
    (Italia 1981, col., 116’13”')
    Regia: Francesco Brocani
    Interpreti: Olimpia Carlisi, Elide Melli, Riccardo Reim, Antonio Cipriani.

    Liberamente tratto dal racconto “Clodia matrona impudica”, dalle Vite immaginarie di Marcel Schwob, e orientato sul pensiero di Georges Bataille, il film racconta la vicenda di Clodia, la nobildonna romana amata da Catullo e resa da lui immortale nei suoi versi, con lo pseudonimo di Lesbia. Subito il film aggancia il passato al presente modulando il racconto fuori da ogni temporalità storica. Clodia vive una folle passione incestuosa col fratello e con un’altra sorella; hanno tutti e tre lo stesso nome, quasi a sanzione nel gioco tragico delle loro esistenze dell’ineluttabile fusione delle identità e dei destini. Insieme si abbandoneranno a ogni eccesso. Lunghi brani della sceneggiatura vengono recitati fuori campo su drappeggi, dettagli di alabastro, pietre rosse, frammenti pompeiani. Il film trasforma così la propria deliberata frammentarietà in un'orgogliosa dichiarazione di poetica. (“la sceneggiatura diventa anche lo sguardo critico di chi ha visto il film, che non c’è!”, secondo le parole di Brocani)

    Venerdì 21 gennaio 2011
    LUNARE/SUBLUNARE, LO SPIRITO DEL CINEMA
    con i film
    LO STRANO CASO DI ANGELICA (Prima visione Tv) (O Estranho caso de Angelica, Portogallo 2010, col., 95’, v.o.sott.it.)
    Regia: Manoel de Oliveira
    Interpreti: Pilar Lopez de Ayala, Filipe Vargas, Leonor Silveira, Ricardo Trepa, Luis Miguel Cintra, Isabel Ruth

    Un giovane fotografo (l’inseparabile Ricardo Trepa) è chiamato nella notte a realizzare dello foto per Angelica, bellissima donna morta all’improvviso che lascia nel dolore tutta la sua famiglia raccolta al suo capezzale. Si richiede il punto di vista di un artista che possa immortalare il corpo senza vita che appare di notte al fotografo incredulo e sempre più in cerca del proprio destino, tra la modernità che detesta e il suo difficile rapporto con le origine ebraiche. Complesso, mistico, divertente, melodioso come una notte liberata dall’oscurità. La morte è un richiamo vivo, urlato ai cancelli della disperazione, invocando l’unione biblica tra cielo e terra.
    De Oliveira porta sullo schermo questo suo progetto che aveva già sognato di fare sessant’anni fa. Era lo scorso anno a Cannes.


    UNA DONNA NELLA LUNA
    (Frau Im Mond, Germania 1929, b/n, 163’)
    Regia: Fritz Lang
    Interpreti: Gerda Maurus, Willy Fritsch, Gustav von Wagenheim, Klaus Pohl
    “Quattro uomini, una donna e un bambino: un piccolo gruppo di persone unite dal fato. Viaggiando in un veicolo mai visto, la nave spaziale, verso un luogo mai toccato, la solitudine infinita della luna, rimangono tuttavia legati ai propri destini, alle leggi del loro sangue, delle loro passioni, alla felicità e alla tragedia. Esprimere questo era il mio sogno.” (Fritz Lang).

    Sabato 22 gennaio 2011
    LEWIS/TASHLIN DISORDERLY ORDERLY
    con i film
    SHERLOCKO INVESTIGATORE SCIOCCO
    (It’s Only Money, USA 1962, 80', col.)
    Regia: Frank Tashlin
    Interpreti: Jerry Lewis, Zachary Scott, Joan O'Brien

    Teleradiotecnico, appassionato lettore di gialli, aiuta un amico investigatore nella ricerca dell'erede di uno scienziato ricco e famoso senza sapere che è lui, il ricercato. Famoso per la sequenza finale di J. Lewis inseguito da una torma di robot falciatori, ma notevole nel suo complesso per l'azzeccata parodia dei film d'investigazione e la ricchezza di gag.


    IL CENERENTOLO
    (Cinderfella, USA 1960, 84', col.)
    Regia: Frank Tashlin
    Jerry è un mite giovanotto tenuto come il parente povero dalla matrigna e dai fratellastri. L'intervento del suo padrino, un buffo illusionista, gli permetterà una notte da leone con la bellissima principessa.

  6. #6
    Bannato
    Registrato il
    09-08
    Località
    Là dove non c'è tenebra
    Messaggi
    6.640
    Stanotte non perdetevi

    IO SONO UN AUTARCHICO
    Italia 1976, colore; dur. 93'45'')
    Regia, soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti
    Con: Nanni Moretti, Lorenza Codignola, Fabio Traversa, GiorgioViterbo, Paolo Zaccagnini, Beniamino Placido, Benedetta Bini, Fabio Sposini, Alberto Abruzzese, Augusto Minzolini, Paolo Flores D'Arcais

    Abbandonato dalla moglie, che gli ha lasciato il loro figlioletto, il giovane Michele si occupa con affetto del piccino, ma non riesce ad essere per lui un vero padre. Dopo avere invano tentato di convincere la donna a tornare a casa, perciò, le consegna per sempre il bambino. Convinto dal suo amico Fabio a partecipare a una rappresentazione teatrale d'avanguardia che egli tenta faticosamente di montare, Michele si è intanto imbarcato in un altro fallimento. Malgrado, infatti, Fabio abbia tentato di avere dalla sua un famoso critico teatrale, lo spettacolo, velleitario e grottesco, ha l'insuccesso che si merita.

    O perdetevelo, non è essenziale

  7. #7
    gamer online disconnesso L'avatar di Ogogghe
    Registrato il
    01-05
    Località
    perfettamente al centro
    Messaggi
    4.063
    Citazione Il Monco Visualizza Messaggio
    Stanotte non perdetevi

    IO SONO UN AUTARCHICO
    Italia 1976, colore; dur. 93'45'')
    Regia, soggetto e sceneggiatura: Nanni Moretti
    Con: Nanni Moretti, Lorenza Codignola, Fabio Traversa, GiorgioViterbo, Paolo Zaccagnini, Beniamino Placido, Benedetta Bini, Fabio Sposini, Alberto Abruzzese, Augusto Minzolini, Paolo Flores D'Arcais

    Abbandonato dalla moglie, che gli ha lasciato il loro figlioletto, il giovane Michele si occupa con affetto del piccino, ma non riesce ad essere per lui un vero padre. Dopo avere invano tentato di convincere la donna a tornare a casa, perciò, le consegna per sempre il bambino. Convinto dal suo amico Fabio a partecipare a una rappresentazione teatrale d'avanguardia che egli tenta faticosamente di montare, Michele si è intanto imbarcato in un altro fallimento. Malgrado, infatti, Fabio abbia tentato di avere dalla sua un famoso critico teatrale, lo spettacolo, velleitario e grottesco, ha l'insuccesso che si merita.

    O perdetevelo, non è essenziale
    Quindi è da questo film che Frankie HI-NRG ha preso ispirazione per il titolo del suo album del 2003? Finally ho una risposta.
    Certo pero' che santa maria Moretti (blob docet) e' sempre un lancio di dadi...proviam!
    "E così signori mentre strombazzavate ai quattro venti il vostro folle proclama di attacco al cuore dello Stato, al cuore siete stati colpiti voi.[..]
    Di legnate dunque ne avete avute e ne avrete ancora finché non la smetterete di provocare le masse lavoratrici con le vostre assurde imprese di piccoli borghesi frustrati e megalomani.[..]Per le masse lavoratrici del nostro paese impegnate in una lotta sempre più difficile e serrata eravate dei nemici pericolosi. Con folli responsabilità stavate agevolando l’avanzata della melma fascista. Ciò che avevate fatto era grave. Ciò che stavate per fare lo era ancora di più.[..]Chiusi nel vostro castello di illusioni febbricitanti di sacro furore contro tutto e tutti non avevate saputo interpretare correttamente neppure sui punti espressi con chiarezza estrema da quegli stessi di cui vi siete auto nominati avanguardia: la classe operaia.[..]
    Non voglio rivedere nel mio paese sangue operaio sulle bandiere della piccola borghesia anarcoide della quale voi siete un tipico esempio.[..]"
    Frate Mitra.

  8. #8
    Raoul Duke L'avatar di Intrinseco
    Registrato il
    05-06
    Località
    Calumet City
    Messaggi
    14.602
    Lancio di dadi ? In che senso ?
    Resta comunque un'opera prima(mediometraggi e cortometraggi esclusi) di un regista ancora "immaturo". Il meglio viene dopo, comunque alla seconda visione l'ho leggermente rivalutato.

  9. #9
    gamer online disconnesso L'avatar di Ogogghe
    Registrato il
    01-05
    Località
    perfettamente al centro
    Messaggi
    4.063
    Citazione Intrinseco Visualizza Messaggio
    Lancio di dadi ? In che senso ?
    Resta comunque un'opera prima(mediometraggi e cortometraggi esclusi) di un regista ancora "immaturo". Il meglio viene dopo, comunque alla seconda visione l'ho leggermente rivalutato.
    nel senso: vedo ecce bombo e alla fine ti chiedi che diavolo hai visto, poi magari ti ricredi con 'la stanza del figlio' (o magari il contrario a seconda dei gusti...) è vero che ne ho visti pochi ma ogni volta non sai che livello qualitativo e quanta profondità ci sarà nel film.
    "E così signori mentre strombazzavate ai quattro venti il vostro folle proclama di attacco al cuore dello Stato, al cuore siete stati colpiti voi.[..]
    Di legnate dunque ne avete avute e ne avrete ancora finché non la smetterete di provocare le masse lavoratrici con le vostre assurde imprese di piccoli borghesi frustrati e megalomani.[..]Per le masse lavoratrici del nostro paese impegnate in una lotta sempre più difficile e serrata eravate dei nemici pericolosi. Con folli responsabilità stavate agevolando l’avanzata della melma fascista. Ciò che avevate fatto era grave. Ciò che stavate per fare lo era ancora di più.[..]Chiusi nel vostro castello di illusioni febbricitanti di sacro furore contro tutto e tutti non avevate saputo interpretare correttamente neppure sui punti espressi con chiarezza estrema da quegli stessi di cui vi siete auto nominati avanguardia: la classe operaia.[..]
    Non voglio rivedere nel mio paese sangue operaio sulle bandiere della piccola borghesia anarcoide della quale voi siete un tipico esempio.[..]"
    Frate Mitra.

  10. #10
    Bannato
    Registrato il
    09-08
    Località
    Là dove non c'è tenebra
    Messaggi
    6.640
    Si, ma sono anche generi diversi.

  11. #11
    gamer online disconnesso L'avatar di Ogogghe
    Registrato il
    01-05
    Località
    perfettamente al centro
    Messaggi
    4.063
    Citazione Il Monco Visualizza Messaggio
    Si, ma sono anche generi diversi.
    come disse Moretti per il film 'Strange Days' a me ecce bombo sembra una cazzata pazzesca... e' per questo che dico che non sai mai cosa aspettarti. In ogni caso dovrei vedere tutti i suoi lungometraggi per un'opinine a tutto tondo, vedro' di colmare
    "E così signori mentre strombazzavate ai quattro venti il vostro folle proclama di attacco al cuore dello Stato, al cuore siete stati colpiti voi.[..]
    Di legnate dunque ne avete avute e ne avrete ancora finché non la smetterete di provocare le masse lavoratrici con le vostre assurde imprese di piccoli borghesi frustrati e megalomani.[..]Per le masse lavoratrici del nostro paese impegnate in una lotta sempre più difficile e serrata eravate dei nemici pericolosi. Con folli responsabilità stavate agevolando l’avanzata della melma fascista. Ciò che avevate fatto era grave. Ciò che stavate per fare lo era ancora di più.[..]Chiusi nel vostro castello di illusioni febbricitanti di sacro furore contro tutto e tutti non avevate saputo interpretare correttamente neppure sui punti espressi con chiarezza estrema da quegli stessi di cui vi siete auto nominati avanguardia: la classe operaia.[..]
    Non voglio rivedere nel mio paese sangue operaio sulle bandiere della piccola borghesia anarcoide della quale voi siete un tipico esempio.[..]"
    Frate Mitra.

  12. #12
    Raoul Duke L'avatar di Intrinseco
    Registrato il
    05-06
    Località
    Calumet City
    Messaggi
    14.602
    E' un film demenziale e molto ironico, non ha comunque senso paragonarlo a La stanza del figlio. Sono anche fasi diverse della sua cinematografia. A me Ecce Bombo piace moltissimo, come tutti i suoi lavori.

  13. #13
    Bannato
    Registrato il
    09-08
    Località
    Là dove non c'è tenebra
    Messaggi
    6.640
    In onda venerdì 18 Mrzo 2011 dalle 1.50 alle 7.35

    51 EUROPA, EUROPE E ALTRI SATELLITI
    Con i film

    IL CINEAMATORE (Prima Visione Tv)
    (Amator, Polonia, 1979, col., 108’, v.o. sottotitoli italiani)
    Regia: Krzysztof Kieślowski
    Con: Jerzy Stuhr, Małgorzata Ząbkowska, Irka Mosz, Ewa Pokas, Anna Włodarczyk, Stefan Czyżewski, erzy Nowak, Krzysztof Zanussi.

    Filip Mosz, economo trentenne in una fabbrica nei pressi di Cracovia, conduce una vita tranquilla di provincia. Per documentare i primi anni della figlia appena nata acquista una macchina da presa amatoriale di fabbricazione russa. La notizia si sparge e Filip viene incaricato dalla direzione di girare un film sul cinquantesimo anniversario della fabbrica. La sua passione per il cinema diventa sempre più esclusiva e finisce per mettere in crisi il rapporto con la moglie. Con i suoi piccoli film vince il terzo premio ad un festival di cinematografia amatoriale, incontra il regista Zanussi, viene invitato alla televisione. Ma dentro la fabbrica è continuamente alle prese con la burocrazia. Gli vengono richieste immagini celebrative mentre il cineamatore è attratto dalla descrizione dei piccoli eventi del mondo reale e delle cose così come accadono. Un suo film su un lavoratore disabile suscita le ire del direttore, la moglie lo abbandona. Filip sembra aver perso la sensibilità e l'innocenza degli inizi. “Si rende conto che non basta puntare la cinepresa sul reale per filmare la verità, che la verità ha molti volti, che tutto dipende dal punto di vista da cui si guarda” (Krzysztof Kieślowski). Il problema di rappresentare la vita attraverso il cinema è molto più complesso di quello che pensava. Deluso e sconfitto distrugge il suo ultimo lavoro e volge l’obiettivo verso se stesso cominciando a raccontare la sua storia dal momento della nascita della figlia. Jerzy Stuhr è co-sceneggiatore del film insieme al regista.


    LA TRANQUILLITÀ (Prima Visione Tv)
    (Spokój, Polonia, 1976, col., 82’, v.o. sottotitoli italiani)
    Regia: Krzysztof Kieślowski
    Con: Jerzy Stuhr, Izabella Olszewska, Jerzy Trela, Michal Szulkiewicz, Danuta Ruksza.
    Antoni Gralak, uscito dal carcere, cerca di costruirsi una vita tranquilla. Trova lavoro come operaio edile, mette su famiglia, il suo sogno sembra realizzarsi. Un giorno però dal cantiere scompaiono dei materiali. Il direttore sospetta di Gralak. Inizia uno sciopero, i suoi rapporti coi compagni di lavoro, sempre più diffidenti nei suoi confronti, si complicano. La tranquillità sembra lontana. Il film, le cui riprese iniziarono nel 1975, divenne un’anticipazione della rivolta operaia di Radom e Ursus, scoppiata nell’anno seguente. Il film fu proibito per quattro anni e mostrato soltanto nel 1980. Stuhr, l’attore principale, ha anche collaborato ai dialoghi. “Scelsi questa storia perché c’era un personaggio che avrei potuto adattare completamente a Jerzy Stuhr. Pensai di scrivere un film su misura per lui. Il personaggio è un uomo che esce di prigione con una sola ambizione, trovare la tranquillità. Non aspira a una carriera, al denaro, ad amicizie, all’amore. Desidera soltanto un letto e un televisore, 2000 zloty al mese per mangiare. E tuttavia non riesce a realizzare questo programma. La tranquillità è un film totalmente apolitico Racconta semplicemente la storia di un uomo che vorrebbe molto poco ma non riesce a ottenerlo. Il fatto che a un certo punto venga filmato uno sciopero è il motivo per cui non fu proiettato in Polonia per alcuni anni. Comunque lo sciopero non è al centro della storia, è un film che parla del nostro paese, del nostro sistema” (Krzysztof Kieślowski)


    ------
    HUuuuuuuuuuUUUuU non vedo l'ora, proprio i 2 che mi mancano

  14. #14
    Bannato
    Registrato il
    09-08
    Località
    Là dove non c'è tenebra
    Messaggi
    6.640
    SERATONA!
    ------
    Fuori Orario Venerdì 29 aprile 2011



    FUORIORARIO COSE (MAI) VISTE
    di Ghezzi Di Pace Francia Fumarola
    Giorgini Melani Turigliatto e Bendoni

    Rai Tre Venerdì 29 aprile 2011 dalle 1.50 alle 4.30 (160')

    LO SPECCHIO DELLA SCIMMIA

    THE GORILLA
    (Id, USA , 1939, b/n, 66', v.o. sott.li it, prima visione TV)
    Regia: Allan Dwan / Con: Bela Lugosi, Lionell Atwin, Patsy Kelly, Anita Louise, Al Ritz, Harry Ritz, Jimmy Ritz, Joseph Calleia, Edward Norris, Wally Vernon

    BRIDE OF THE GORILLA
    (Id, USA, 1951, col., 66', v.o. sott.li it., prima visione TV)
    Regiadi Curt Siodmak / Con: Raymond Burr, Lon Chaney Jr., Barbara Payton, , Tom Conway, Paul Cavanagh, Gisela Werbisek, Carol Varga, Paul Maxey

  15. #15
    gamer online disconnesso L'avatar di Ogogghe
    Registrato il
    01-05
    Località
    perfettamente al centro
    Messaggi
    4.063
    Aggiungo per Fuoriorario di stanotte 30/04/2011:

    'Distretto 13 le brigate della morte' di Carpenter e altri 2 video sulle lezioni di fisica-metafisica-cinematografia-matematica-psicanalisi di quel geniaccio di Deleuze

    http://www.fuoriorario.rai.it/R2_pag...-today,00.html
    Ultima modifica di Ogogghe; 30-04-2011 alle 19:17:20
    "E così signori mentre strombazzavate ai quattro venti il vostro folle proclama di attacco al cuore dello Stato, al cuore siete stati colpiti voi.[..]
    Di legnate dunque ne avete avute e ne avrete ancora finché non la smetterete di provocare le masse lavoratrici con le vostre assurde imprese di piccoli borghesi frustrati e megalomani.[..]Per le masse lavoratrici del nostro paese impegnate in una lotta sempre più difficile e serrata eravate dei nemici pericolosi. Con folli responsabilità stavate agevolando l’avanzata della melma fascista. Ciò che avevate fatto era grave. Ciò che stavate per fare lo era ancora di più.[..]Chiusi nel vostro castello di illusioni febbricitanti di sacro furore contro tutto e tutti non avevate saputo interpretare correttamente neppure sui punti espressi con chiarezza estrema da quegli stessi di cui vi siete auto nominati avanguardia: la classe operaia.[..]
    Non voglio rivedere nel mio paese sangue operaio sulle bandiere della piccola borghesia anarcoide della quale voi siete un tipico esempio.[..]"
    Frate Mitra.

Pag 1 di 2 12 UltimoUltimo

Regole di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •