[79] Che film avete visto oggi? - Pag 4
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Visualizzazione risultati da 46 a 60 di 523

Discussione: [79] Che film avete visto oggi?

Cambio titolo
  1. #46
    en plein air L'avatar di Labyrinth
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    E' un finale aperto (inteso come "incerto", "interpretabile" - anche se fino a un certo punto), ma che comunque chiude un cerchio narrativo coerente e completo. Un finale che presuppone un seguito, per esempio, è il finale del Godzilla di Emmerich (scusate, non mi è venuto in mente un film migliore... mea culpa), perchè chiude una narrazione e, poco prima che il film finisca, apre un altro possibile contesto narrativo (
    Spoiler:
    la nascita di uno dei piccoli di Godzilla e quindi il ritorno al problema iniziale
    ).

    La differenza è tanta...
    Ultima modifica di sergio leonhart; 17-02-2011 alle 11:43:46
    Non è una memoria, guardati, se non ricordi quasi nulla nel nume delle cose, ma quale fiume, la memoria non c'entra, se ricordi qualcosa a volte certo a volte incerto, nitido, falsificato, falsificante, dunque è soltanto il presente movimento al presente


  2. #47
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    Citazione Labyrinth Visualizza Messaggio
    E' un finale aperto (inteso come "incerto", "interpretabile" - anche se fino a un certo punto), ma che comunque chiude un cerchio narrativo coerente e completo. Un finale che presuppone un seguito, per esempio, è il finale del Godzilla di Emmerich (scusate, non mi è venuto in mente un film migliore... mea culpa), perchè chiude una narrazione e, poco prima che il film finisca, apre un altro possibile contesto narrativo (
    Spoiler:
    la nascita di uno dei piccoli di Godzilla e quindi il ritorno al problema iniziale
    ).

    La differenza è tanta...
    Esatto, ti quoto. Colpa ma ad aver inteso male.

  3. #48
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    4.243
    Ho visto Un Genio Due Compari Un Pollo, di Damiano Damiani.
    Classico western-comico col più tipico degli interpreti, un Terence Hill non particolarmente stimolato ma sempre bravo nella solita parte del bandito guascone intelligente e con un cuore d'oro. Praticamente si tratta di un La Stangata nel vecchio west, essendo la trama tutto un susseguirsi di truffe e contro-truffe e una mega complicatissima truffona di cui si capisce (quasi) tutto solamente alla fine. Nessuno ci mette troppo impegno, nessuno è troppo scazzato, e ne esce fuori un film più che onesto con alcuni momenti divertenti, specie l'inseguimento a piedi finale. Alcuni momenti sono assolutamente esagerati (la fuga di Terence Hill dalla prigione, con ottomila soldati e nessuno che pensa a sparargli mentre li prende bellamente in giro), ma fa parte del gioco e la trama in verità si snoda senza troppe contraddizioni. C'è pure una super esplosione in cui praticamente disintegrano una montagna, ma non ho letto niente al riguardo (quella di Giù La Testa rimane più potente, a quanto pare), quindi immagino che non fosse poi così super. La colonna sonora è di Morricone, e alcuni pezzi, rivisitazioni di brani di musica classica sono decisamente simpatici e riusciti. Ogni tanto la fotografia cambia completamente all'interno delle scene stesse, poichè parti del negativo originale sono state rubate, e quindi si sono dovute usare scene alternative. Lol, ma chi è che si va a rubare i negativi di questo film.

  4. #49
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    Finito ora The American. Il film più noioso che abbia mai visto negli ultimi dieci anni.
    Spoiler:
    Un'ora e trenta minuti per costruire e consegnare un fucile; cinque minuti per farlo usare e uccidere colei a cui era destinato; altri cinque per ucciderti.
    Orrendo. 4.

  5. #50
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    'murica fuck yeah
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    Ho visto Signore e Signori Buonanotte, di Mario Monicelli et alii.
    Woh, questa sì che è satira. Per niente silenziosa, per niente implicita, per niente accomodante, per niente impaurita. Non è quel tipo di satira che ti fa comunque pensare "eheh essì sono difetti, ma sono difetti divertenti!", e non è quel tipo di satira che ha paura di eccedere. Seguiamo la giornata di un network televisivo coi suoi vari programmi, telegiornali, documentari, quiz a premi (ahahaha), approfondimenti politici, rubriche. E ognuno di questi programmi mette in luce un diverso aspetto della disastrosa società italiana. Alcune parti sono davvero micidiali, e mi riferisco in particolare all'episodio su Napoli e le politiche anti-abortive, che finisce con un vero pugno allo stomaco, seguito poi da una GENIALE intervista a quattro politici napoletani, tutti con lo stesso cognome (ma chi? mai ci siamo visti prima, papà) e che finiscono per mangiarsi letteralmente una Napoli di marzapane. L'episodio del pensionato milanese poi è eccezionale, con i mezzi con cui un pensionato con una pensione bassissima è costretto ad arrangiarsi (filetto...filetto...filetto). Ma è davvero tutto un tripudio di stoccate al sistema italiano, se si escludono alcuni episodi un po' fini a se stessi (quello della lezione di inglese e quello sull'Ispettore Tuttumpezzo), che si limitano ad essere simpatici. E il finale, oh il finale.
    E pensare che eravamo nel 1976, assurdo. Che bello, l'Italia è un paese coerente almeno!

  6. #51
    Fidel Mbanga-Bauna L'avatar di er romanista
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    Qualcuno ha visto Piranha 3D per caso?

    Edit: Ah ho visto solo ora l'altro thread nella sezione, in cui ho letto che qui deve ancora uscire. Peccato
    Ultima modifica di er romanista; 18-02-2011 alle 00:14:33

  7. #52
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    Là dove non c'è tenebra
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    Godzilla (o anche The return of Godzilla) di Koji Hashimoto
    GODZILLA IS BACK BITCHES! Solo la crisi petrolifera poteva fermarlo ma il gigante è tornato. A soli 9 anni di distanza, immagino che eternità deve essere stata per i fans, torna più carico che mai.
    Nuova linfa, nuove storie, nuova era. Budget formidabili, gruppo di super esperti di effetti speciali e una sorta di reboot necessario. Si ritorna all'inizio, alla rinascita di un Godzilla nuovo. Siamo a 30 anni esatti dal primo film e si decide di creare una storia abbastanza somigliante.
    1983, durante una spedizione scientifica, una nave seriamente danneggiata a causa di un maremoto, causato a sua volta da un vulcano in eruzione nelle vicinanze. Dopo diversi giorni, un giornalista ritrova la nave. Sono tutti morti, ma non a causa dell'incidente. E' come se fossero stati tutti assorbiti, succhiati, privati del loro sangue da qualche animale. Solo un ragazzo è sopravvissuto e racconta di aver visto Godzilla rinascere dal vulcano. Inoltre si scopre anche la cosa mostruosa che è salita a bordo e ha ucciso tutti. Si tratta di una sanguisuga, resa enorme, 1 metro buono, per colpa delle radiazioni. Un inizio horror molto ben riuscito che strizza decisamente l'occhio a La cosa (uscito qualche anno prima. Eh ma non sarà l'unico film che influenzerà la Heisei).
    In effetti Godzilla è rinato, o meglio, si è risvegliato. Questo esemplare è diverso dal primo, del 54, morto, e da tutti gli altri del passato. Non solo per le fattezze, comunque simili, ma per dare un netto taglio con l'era Showa. Netto...diciamo che questo primo film è un omaggio al capostipite. La trama è motlo simile ma c'è un inziale variante. Godzilla corre verso una centrale nucleare per farsi un bel drink di radiazioni grazie al reattore. E' così che si ciba, cosa nuova, mai vista nel passato, dove al massimo i fulmini lo ringalluzzivano (anche se in precedenza erano d'aiuto a King Kong, per un ovvio motivo esplicato nel 3 capitolo).
    Da qui parte la sua avanzata verso Tokyo per farne macerie, ma l'umanità questa volta non è colta di sorpresa in quanto schiera una nuova arma di difesa. Il super X, una specie di navetta volante che spara missile e proiettili. L'obbiettivo dell'esercito è di attirare Godzilla di nuovo verso il vulcano e farlo cadere dentro. Il super X ha vita breve, ma per un bel pò tiene testa al mostro fino a renderlo per un pò svenuto.
    Grande, grandissimo ritorno della saga. Un film forte e cazzuto. Quasi due ore di durata, il più lungo fino a quel momento, ottima storia, se non proprio originale, grandissimi effetti speciali, sia per i modellini della città, che per le esplosioni che per le scene in mare (mi piacciono sempre molto, immagino avessero dei vasconi enormi, ma ogni volta mi chiedo...l'acqua arriva alla vita o massimo al petto di G, ma che faceva? Nuotava così agilmente? O toccava, come sembra evidente? Toccava...in mezzo al mare?). Buoni dialoghi, buoni attori. E' di gran lunga il miglior film da molti anni a questa parte, ma non riesce a raggiungere il primo imbattibile capitolo.
    Il film di Honda (a cui venne richiesto di dirigere questo film, ma declino dicendo che non voleva fare seguiti di Godzilla (ne fece 7 però prima...) e che tutto per lui era finito dopo la morte di Tsubaraya, il grande creatore di effetti speciali. In realtà stava lavorando, al solito, con Kurosawa, ecco tutto) era un dramma post atomico dove c'era Godzilla. C'era pathos e un intreccio sentimentale niente male tra tre personaggi. E poi c'era stata da poco Hiroshima e Nagasaki. Questo invece è un ottimo film di Godzilla, ma è poco altro. C'è una denuncia dei mali dell'atomica, per cui il Giappone non vuole l'aiuto dei missili sovietici o americani per vincere o altri armi legate a tale abominio (il terrifcante cielo rosso vale più di mille parole). Ci sono personaggi di fondo che possono interessare (anche se lei cade sempre cazzo), ma niente di che (già nel seguito il lato umano migliorerà). Ecco riprende bene lo stile dei primi film ma si dimentica dell'uomo, stranamente.
    Però ha un ritmo da gran film, una regia solida e ritornano le mitiche musiche del primo. Bisogna dire che risente tantissimo del King Kong 1976 di Guillermin. Sembra che in alcune scene lo voglia chiaramente omaggiare. Altre citazioni sono evidenti al primo Godzilla, come il treno che si ferma proprio davanti a lui. Ah e ritornano le ottime inquadrature dal basso della bestia, mai usate prima del capitolo finale del 75, chissà perchè, che fanno sembrare al pubblico di essere proprio sotto alla sua magnificenza.
    Divertente il particolare URSS-USA, dove i sovietici sono rappresentati come dei pasticcioni che quasi causano lìimpatto di un missile atomico su Tokyo e gli americani invece sono dei dritti, molto collaborativi. Ma già nel seguito, li ridimensioneranno.

    Ovviamente gli USA hanno fatto anche questa volta una loro versione, dove torna il "mitico" Raymond Burr. Cambiarono le musiche, alcune scene vennero accorciate e messe quelle con Burr. Insomma, n'altra strunzata. Però andò a Cannes ahaha


    Godzilla VS Biollante di Kazuki Omori
    Bisogna aspettare 4 anni per vedere un altro Godzilla. Siamo nel 1989, vero inizio dell'era Heisei, dato che è in questo anno che muore l'imperatore Hirohito.
    Questo secondo capitolo, anche se con una trama ben più originale, è un passo indietro rispetto al primo film e rischia per vari punti di ricadere nei pessimi kaiju visti negli ultimi capitoli Showa.
    Innanzitutto chi è sto Biollante? E' il primo mostro...femminile. Già. Se tutti gli altri mostri erano probabilmente maschi, forse Mothra era quello che più poteva far pensare a una lady, il sesso di Biollante viene chiaramente detto. Ma come mai? Allora Biollante non è altro che un prodotto dell'uomo, quindi anche qui è una prima volta. Nasce tutto grazie al ritrovamento, tra i palazzi distrutti di Tokyo, di una scaglia di Godzilla, da cui vengono estratte le cellule.
    Con queste, il reparto scientifico dell'esercito vorrebbe creare un Godzilla difensivo o qualcosa di simile, in ogni caso studiare la sua composizione. Ovviamente USA e una nazione fantastica di nome Aralia (ma non ricordo bene) situata nella zona medio orientale, vorrebbero mettere le mani su questo ritrovamento e la cellule passano di mano in mano per qualche anno.
    Infine nel 1989 un ricco magnate vuole unirle con un battere recentemente scoperto. Questi mangia le scorie nucleari. Se si uniscono le cose, si può creare o un Godzilla che distrugge l'originale o qualcosa che può comunque sconfiggerlo. Per fare ciò viene chiamato il professor Shiragami che sta facendo un curioso esperimento. Ha preso il DNA della figlia morta e l'ha messo dentro una rosa. In questo modo, grazie all'aiuto di una sensitiva, potrà parlare con lo spirito della figlia. Auguri.
    Una volta che ha sottomano le cellule le mischia con la rosa-figlia e in poche ore la pianta diventa enorme e pericolosa. Ha rami-tentacoli, bocche con denti e schizza liquido, che sembra, acido. Fugge, perchè ha anche delle zampe, e si stabilisce in un lago dove diventa alta 50 metri, come Godzilla.
    Biollante è quindi un clone di Godzilla ma mischiato con una rosa. Sono parenti, si. Biollante risveglia e chiama a se Godzilla (in questo capitolo si scopre per la prima volta che i kaiju si sentono tra loro) che stava andando a far colazione di reattori nucleari (e sono tutti preoccupati in quanto leverebbe tutta l'energia al Giappone).
    Quando i due si incontrano scoppia una lite per il territorio vinta, in un primo momento dalla lucertolona. Ma non è finito. L'esercito, grazie al super x 2, la navicella migliorata dell'1, che ora monta uno specchio riflettente che ribatte le ondate del mostro, sta per avere la meglio, anche perchè riescono a spruzzare il battere addosso alla bestia. Qualcosa non va però e allora...Biollante aiutaci!
    Questa idea è il risultato di un contest, vinto da un dentista, tale Shinichiro Kobayashi e ho detto tutto. Bè siamo davanti a un altro ottimo film, come struttura, sceneggiatura, regia etc... ma è proprio l'antagonista che perde in partenza. Inoltre la poetica, il romanticismo della rosa che sconfigge la bestia (prendendosi un ruolo centrale, in barba alla favola Disney che la voleva solo sotto una campana di vetro) sono gestiti bene ma non so quanto convincano un fan medio. Inoltre la rosa diventa velocemente un mostro a la Piccola bottega degli orrori, uscito, guada il caso!, pochi anni prima.
    Ultime parole vanno spese per la nuova tuta di Godzilla. La testa ha delle fattezze feline che sono gagliardissime. Sembra molto più feroce, cattivo, spietato. Le diverse forme che assume possono essere spiegate secondo una teoria per cui la radiazioni muterebbero il suo cranio e corpo.
    A volte la troppa originalità non è un bene. Ed è così che nel capitolo successivo si tornerà da un grande nemico, forse il più grande, della saga. KING GHIDORA e ce ne saranno delle belle.
    Ecco un modellino di Biollante

    Il finale, molto poetico e forse ridicolo, intendo le utlime scene, servirà da tramite per il futuro...leggasi spazio e nuovo parente in vista.


    Mi sono dilungato eh

  8. #53
    life is not a song L'avatar di Worthless
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    Ho visto Io & MArley... sto ancora piangendo...

  9. #54
    Raoul Duke L'avatar di Intrinseco
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    Ho visto Io & MArley... sto ancora piangendo...
    Eh lo so... E' difficile reggere un film intero con Owen Wilson...
    Ah no, tu parli
    Spoiler:
    del cane.
    Ultima modifica di sergio leonhart; 18-02-2011 alle 14:31:36

  10. #55
    life is not a song L'avatar di Worthless
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    Eh lo so... E' difficile reggere un film intero con Owen Wilson...
    Ah no, tu parli del cane.
    Si ç_ç parlo
    Spoiler:
    del cane.... io ho 3 labrador... vederne morire uno è tremendo... ç_ç consolatemi su...
    Ultima modifica di sergio leonhart; 18-02-2011 alle 14:31:46

  11. #56
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Si ç_ç parlo del cane.... io ho 3 labrador... vederne morire uno è tremendo... ç_ç consolatemi su...
    SPOOOOILERRR
    Spoiler:
    me lo voglio vedere da sempre sto film e me l'hai rovinatoh D: no vabè, non l'ho mai voluto vedere ma sono sempre stato curioso sul perchè tutti quelli che l'hanno visto dicono di versare mari di lacrime, e in effetti sospettavo avesse a che fare con la bestiola
    Ultima modifica di sergio leonhart; 18-02-2011 alle 14:31:55

  12. #57
    en plein air L'avatar di Labyrinth
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    Memento di Christopher Nolan.

    Tra tutti i suoi lavori, questo è quello che mi è piaciuto di più. Per un motivo ovvio: costruire un film al contrario, tocca saperlo fare. Specialmente se si vuole mantenere intatta la suspence, il senso di spaesamento e di mistero senza risultare macchinosi e inutilmente cervellotici. Memento scorre che è un piacere, lascia in balia per le continue sovrapposizioni, e invoglia, semplicemente, a scoprire come finisce - o come comincia. Tutto questo grazie a una buona regia e a un montaggio che all'intuizione iniziale partecipa senza mai strafare, risultando geniale e al contempo misurato, equilibrato, costruendo, intelligentemente, un circolo narrativo in cui tutto torna senza strafalcioni di sorta.
    Con questo, ho completato ufficialmente la filmografia di Nolan. Macchebbello!

    VOTO: 7,5
    Non è una memoria, guardati, se non ricordi quasi nulla nel nume delle cose, ma quale fiume, la memoria non c'entra, se ricordi qualcosa a volte certo a volte incerto, nitido, falsificato, falsificante, dunque è soltanto il presente movimento al presente


  13. #58
    Woke up this morning... L'avatar di AdamWarlock
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    Memento di Christopher Nolan.

    Tra tutti i suoi lavori, questo è quello che mi è piaciuto di più. Per un motivo ovvio: costruire un film al contrario, tocca saperlo fare. Specialmente se si vuole mantenere intatta la suspence, il senso di spaesamento e di mistero senza risultare macchinosi e inutilmente cervellotici. Memento scorre che è un piacere, lascia in balia per le continue sovrapposizioni, e invoglia, semplicemente, a scoprire come finisce - o come comincia. Tutto questo grazie a una buona regia e a un montaggio che all'intuizione iniziale partecipa senza mai strafare, risultando geniale e al contempo misurato, equilibrato, costruendo, intelligentemente, un circolo narrativo in cui tutto torna senza strafalcioni di sorta.
    Con questo, ho completato ufficialmente la filmografia di Nolan. Macchebbello!

    VOTO: 7,5

    Povero Nolan; quello che tu consideri il suo più bel prodotto e gli dai solo un misero "7,5"?

  14. #59
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    'murica fuck yeah
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    Ho visto Le notti del Terrore, di Andrea Bianchi.
    UUUUH il terrore! la genialità sta nell'aver preso Peter Bark, un nanetto dallo sguardo vitreo e malvagio, nella parte di un bambino! Il film vede questa combriccola di gentaglia ricca che se ne va in una villa in campagna, e viene ben presto assaltata da un gruppo di zombie cattivissimi (e, attenzione, capaci di piazzare trappole e di usare attrezzi, seppur in maniera rudimentale). Poco altro, non vi è praticamente spiegazione sul perchè gli zombie si risveglino, nessunissimo interesse nel delinare un po' i personaggi, niente di niente. Solo 'sti poveracci che, ovviamente, si barricano nella villa invece che fuggire a gambe levate e si fanno squartare in modo più doloroso possibile. Ciò che convince di più è il make up degli zombie, probabilmente uno dei più riusciti del genere. Le creature sono veramente brutte e lerce, veri scheletri incarniti con tanto di vermi che gli escono dai bulbi oculari, e in diversi primi piani si resta un po' schifati. Aderiscono perfettamente all'idea di zombie come morti che camminano, ecco. Momenti discretamente gore non mancano, anche se le interiora delle genti sembrano decisamente gelatina, e il finale è così mortificante che a confronto L'Alba dei Morti Viventi finisce in maniera allegra e ottimista. Per il resto però, c'è davvero poco altro. Gli attori sono cani che più cani non si può, e il ritmo persino in soli 85 minuti non riesce ad essere sempre sostenuto e appassionante. Eppure in film come La Notte dei Morti Viventi funziona egregiamente il fatto dei protagonisti chiusi in una casa senza via di scampo! Comunque un buon esercizio di stile, e peccato che non abbia lanciato una nuova iconografia zombesca. Ma forse sono troppo brutti persino per il palato di un appassionato dell'horror.

  15. #60
    en plein air L'avatar di Labyrinth
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    Citazione AdamWarlock Visualizza Messaggio
    Povero Nolan; quello che tu consideri il suo più bel prodotto e gli dai solo un misero "7,5"?
    Mah... Il voto lo dò per abitudine ormai
    E' un numero che si addiceva al film. Gli dona.
    Non è una memoria, guardati, se non ricordi quasi nulla nel nume delle cose, ma quale fiume, la memoria non c'entra, se ricordi qualcosa a volte certo a volte incerto, nitido, falsificato, falsificante, dunque è soltanto il presente movimento al presente


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