[78] Che film avete visto oggi?

[h4rl4n]

ieri ho visto:

Buried di rodrigo cortes
Nonostante sia un film che si svolge interamente in una bara, a conti fatti s'inserisce nella scia dei film post 9/11, e lo definirei di fatto un film sull'iraq. benchè il finale non mi abbia soddisfatto per l'eccessiva prevedibilità, riconosco al regista certi meriti nel riuscire a gestire le inquadrature egregiamente nonostante lo spazio angusto, e riconosco la bravura di ryan reynolds nel tramettere allo spettatore il senso di angoscia e claustrofobia. tutto sommato un esperimento interessante.

Mangia, prega, ama
Una puttanata allucinante, un film vergognoso, superficiale, vuoto, insultante. a parte la pochezza della trama, che ci propina una sorta di viaggio di riscoperta di una julia roberts da prendere a schiaffi dall'inizio alla fine, il film ci offre un'immagine di roma ridicola, macchiettistica, anacronistica, roba che neanche nelle commedie degli anni '5o, con gli italiani che mangiano, gesticolano, parlano forte e vanno in giro sulla due cavalli. fastidiosa anche la parte new age in india, una specie di orrendo prontuario su come fanno meditazione i ricconi. ridicola la parte conclusiva con un imbolsito bardem. più che un film, un'orrenda schifezza.

[Muad'dib]

Visto ieri Vi presento i nostri.
I primi due capitoli non mi avevano fatto impazzire ma qualche risata l'avevano strappata, questo nemmeno mezzo sorriso.
Pessimo.

[Intrinseco]

Mangia, prega, ama
Una puttanata allucinante, un film vergognoso, superficiale, vuoto, insultante. a parte la pochezza della trama, che ci propina una sorta di viaggio di riscoperta di una julia roberts da prendere a schiaffi dall'inizio alla fine, il film ci offre un'immagine di roma ridicola, macchiettistica, anacronistica, roba che neanche nelle commedie degli anni '5o, con gli italiani che mangiano, gesticolano, parlano forte e vanno in giro sulla due cavalli. fastidiosa anche la parte new age in india, una specie di orrendo prontuario su come fanno meditazione i ricconi. ridicola la parte conclusiva con un imbolsito bardem. più che un film, un'orrenda schifezza.

Ti facevo una persona di saldi principi...

[h4rl4n]

Ti facevo una persona di saldi principi...

c'era la mia ragazza a casa con la febbre, e VOLEVA che noleggiassi 'sta cazzata da vedere ieri sera. inutile dire che le sue condizioni di salute sono peggiorate a seguito della visione del film.

[Omegashin]

JCVD.
Un film davvero commovente e ben girato e recitato.

un assaggio, poi fate voi:


mettete i pregiudizi da parte, come vedete Van Damme sa recitare. Non e' solo pugni e calci

[Enrico IV]

Ho visto Io Non Sono Qui, di Todd Haynes.
Magnifico, magnifico, magnifico. Uno dei flm più originali degli ultimi tempi, un biopic su Bob Dylan che prende in esame tutto quello che lui è stato durante la sua vita, e anche qualcosa in più. Spaziamo così dal cantante folk che tutti amavano al musicista eclettico che molti disprezzavano, dal poeta a Billy The Kid. Il film non segue un filo logico nel suo svolgimento, Dylan diceva che nessuno lo conosceva, e Haynes non si sente certo la presunzione di andare contro questo pensiero, ed ecco che davanti a noi si dipanano immagini su immagini e vite su vite, senza necessariamente essere logicamente correlate, e anzi a volte accavallandosi. Non credo di poter dire molto altro, poichè è un film necessita di diverse visioni. Non tanto per poterlo capire (c'è poco da capire, al massimo, ma anche questo non è del tutto necessario in fondo, ci si può andare a fare un lavoro di ricerca e lettura dei testi delle varie canzoni per poterle contestualizzare al meglio, e magari andarsi a vedere Pat Garret & Billy The Kid), quanto per poter catturare tutte le sfumature e i piccoli dettagli che lo spettacolo visivo di Haynes ci offre. Ma davvero, senza la pretesa di poterci veder chiaro. Non so se sia possibile dipanare la matassa di questo film, gettarci luce, ma credo che anche se si potesse, sarebbe meglio non farlo, poichè si andrebbe a perdere tutta la magia confusionaria e vorticosa della pellicola.
Nota parte per la colonna son..., no vabè, quella è chiaro che sia di livello altissimo, dunque nota a parte, oltre che allo splendido lavoro di Haynes e del direttore della fotografa (il contrasto fra la parte, ad esempio, di Billy The Kid e quella in bianco e nero della sua fase elettrica è fantastico), a Cate Blanchett, che mi va a tirare fuori un'interpretazione eccezionale, piena di dubbi, contrasti, velata di tristezza. Il sorriso che fa alla fine dopo aver detto di non essere mai stato un cantante folk è lo specchio di tutto il film e di tutto il personaggio rappresentato.

Ho visto The Last Lovecraft - Relic of Cthulhu, di Henry Saine.
Eh dai, commedia divertente basata sui mondi d'orrore creati da Lovecraft, in cui vediamo i soliti personaggi sfigati ma a cui è facile affezionarsi vedersela con la solita impresa molto più grande di loro, in questo caso proteggere una potentissima reliquia dai servitori del malvagio Chtulhu. Si vede che il budget è ridottissimo ma si vede anche la passione messa dai realizzatori per colmare il meglio possibile la carenza di fondi, ad esempio con delle divertenti scene d'animazione e una certa abilità nel non rendersi ridicoli nelle scene d'azione.

[Labyrinth]

Ultimamente mi sto facendo una scorpacciata di film americani che tentano di riprodurre 'sto bendetto bel paese (e a quanto pare non sono l'unico). Ieri mi sono visto The American. Di per sè l'ho trovato anche passabile, ma rimane il dubbio dei trattori. Io ci abito vicino a questi paesini arroccati quattro-case-e-una-chiesa, e benchè trasudino medioevo, non ho mai visto un trattore parcheggiato davanti a un bar, o vecchi con vestiti che sono reminescenze della Resistenza. Credo che ci arrivi addirittura la linea ADSL, e toccherà pur dirlo a questi burini, che da da DeSica qualche passo avanti l'abbiamo fatto

Venendo al film, non credo di bocciarlo per particolari difetti, ma neanche di promuoverlo per eccessivi pregi. Una storia ridondante, prevedibile, ma ben interpretata da un Clooney in forma smagliante e da una bella Violante Placido, che le magliette non se le fila manco... E poi gli scorci d'Abruzzo, una meraviglia, danno valore perlomeno visivo a un film che in altre ambientazioni sarebbe stato totalmente anonimo (e non che ora come ora brilli di personalità, eh...).

VOTO: 6

[decabrista]

Ragazzi com'è "L'esplosivo piano di Bazil"?
So che è dello stesso regista del "Favoloso mondo di Amélie", e visto che quel film mi è piaciuto alla follia potrebbe piacermi pure questo.

Strabello e alquanto surreale, consigliatissimo.

No...prima il bellissimo Concerto in G di Vivaldi, una delle pochissime musiche del film che è pre 1980

Non ho capito se hai apprezzato o meno l'uso di musiche contemporanee e pop.
A me, già solo l'intro con plainsong dei cure, piacque tantissimo - ma suppongo che questo sia anche per via il mio lato fanboy.
Bel commento, mi hai fatto venire voglia di rivederlo.

[Intrinseco]

Ho visto Io Non Sono Qui, di Todd Haynes.
Magnifico, magnifico, magnifico. Uno dei flm più originali degli ultimi tempi, un biopic su Bob Dylan che prende in esame tutto quello che lui è stato durante la sua vita, e anche qualcosa in più. Spaziamo così dal cantante folk che tutti amavano al musicista eclettico che molti disprezzavano, dal poeta a Billy The Kid. Il film non segue un filo logico nel suo svolgimento, Dylan diceva che nessuno lo conosceva, e Haynes non si sente certo la presunzione di andare contro questo pensiero, ed ecco che davanti a noi si dipanano immagini su immagini e vite su vite, senza necessariamente essere logicamente correlate, e anzi a volte accavallandosi. Non credo di poter dire molto altro, poichè è un film necessita di diverse visioni. Non tanto per poterlo capire (c'è poco da capire, al massimo, ma anche questo non è del tutto necessario in fondo, ci si può andare a fare un lavoro di ricerca e lettura dei testi delle varie canzoni per poterle contestualizzare al meglio, e magari andarsi a vedere Pat Garret & Billy The Kid), quanto per poter catturare tutte le sfumature e i piccoli dettagli che lo spettacolo visivo di Haynes ci offre. Ma davvero, senza la pretesa di poterci veder chiaro. Non so se sia possibile dipanare la matassa di questo film, gettarci luce, ma credo che anche se si potesse, sarebbe meglio non farlo, poichè si andrebbe a perdere tutta la magia confusionaria e vorticosa della pellicola.
Nota parte per la colonna son..., no vabè, quella è chiaro che sia di livello altissimo, dunque nota a parte, oltre che allo splendido lavoro di Haynes e del direttore della fotografa (il contrasto fra la parte, ad esempio, di Billy The Kid e quella in bianco e nero della sua fase elettrica è fantastico), a Cate Blanchett, che mi va a tirare fuori un'interpretazione eccezionale, piena di dubbi, contrasti, velata di tristezza. Il sorriso che fa alla fine dopo aver detto di non essere mai stato un cantante folk è lo specchio di tutto il film e di tutto il personaggio rappresentato.

E la cosa strana è che è piaciuto anche a Dylan, bah.
Concordo su tutto, forse l'unico modo di rappresentare un artista come Dylan è frantumarlo in tante parti diverse, per dipingerlo in tutte le sue sfaccettature.
L'unica cosa che mi lascia perplesso nel personaggio di Cate Blanchett è quel Dylan ubriaco e strafatto, ma immagino sia anche quella una licenza poetica. Però forse la sua resta la parte migliore, con quel "Giuda!" gridato durante il concerto, o la sequenza basata su Ballad of a thin man.
E poi, anche se per poco, c'è Charlotte Gainsbourg...

Ah io mi sono innamorato della versione di Going to Acapulco cantata da Jim James insieme ai Calexico, quella cantata alla scena del funerale nell'episodio di Billy the Kid.

[Il Monco]

Non ho capito se hai apprezzato o meno l'uso di musiche contemporanee e pop.
A me, già solo l'intro con plainsong dei cure, piacque tantissimo - ma suppongo che questo sia anche per via il mio lato fanboy.
Bel commento, mi hai fatto venire voglia di rivederlo.

Bè io amo moltissimo la musica classica, ma mi piace anche sempre la scelta delle musiche che fa Sofia nei suoi film. Mi sono piaciute molto tutte le musiche contemporanee che ha messo perchè le ha messe nel modo giusto ed è una scelta che spiazzia chiunque, abituati alle classiche colonne sonore dei film in costume.
Tuttavia, il concerto in G è imbattibile. L'ho messa perchè mi piace moltissimo

EDIT: consiglio anche io L'esplosivo piano di Bazil ma avverto l'utente che Amelie è un tesoro che Jeunet, per quanto bravo, non raggiungerà mai di nuovo. Quest'ultimo film è più vicino al suo periodo con Caro, quello di Delicatessen per capire

[advanced85]

Ho visto THE WRESTLER di Darren Aronofsky




"Negli anni '80 Randy "The Ram" Robinson era un eroe del pro wrestling all'apice della carriera. L'incontro con il rivale Ayatollah, sconfitto il 6 aprile 1989, sarebbe rimasto per sempre nella storia dello spettacolare sport. Tuttavia, venti anni dopo "l'ariete" porta sul corpo i segni della lotta. Appesantito e decaduto, lavora part time in un grande magazzino e pratica il wrestling nelle palestre dei licei, ogni fine settimana, per la gioia dei (pochi) fan che gli sono rimasti."

E' un film che ci trasporta nelle paure e nelle difficoltà di un ex lottatore di wrestling, in bilico fra il ricordo di una vita gloriosa nello spettacolo e il dolore di aver lasciato, a questo, forse troppo.
L'ottimo Aronofsky confeziona un film che a tratti sembra un film indipendente, molto curato e minuzioso nel descrivere la parte vera del wrestling ovvero quello delle indies, dove per poche centinai di dollari dei wrestler animati dalla passione e dal coraggio danno tutto loro stessi per il pubblico.
Si assiste ad una descrizione del fenomeno wrestling indipendente che è il più reale possibile, e senza l'utilizzo di buonismi facili o favolette della buona notte; il tutto con una telecamera a spalla che segue il protagonista da vicino, per scoprirne tutte le sue emozioni e dipingerne tutta la sua umanità con una inaspettata e disarmante onestà.
Gran bella interpretazione di M.Rourke e azzeccata la presenza di Marisa Tomei, calata nella sua parte come non mai. Bella anche la colonna sonara chiaramente e dovutamente anni 80.
ll finale me lo aspettavo più esplicativo ma forse ripensandoci bene, sarebbe risultato banale ed è giusto cosi...è tutto racchiuso nello sguardo sofferente e stanco di Rourke,il suo balzo finale e la chitarra di Sprengsteen.

The Wrestler ti lascia inevitabilmente qualcosa: ognuno troverà in questo film un sentimento da portarsi dietro, una scena, un'espressione, una parola, una canzone, uno sguardo, una ferita..
Bello...

Voto: 8

[For$aken]

Oh da quanto tempo che non scrivevo qua... ieri ho rivisto Mind Game
Fantastico, mi aveva lasciato un ottimo ricordo la prima volta un paio di anni fa e rivederlo una seconda volta me l'ha fatto apprezzare ancora di più: divertente, entusiasmante e coinvolgente come pochi, anche grazie all'utilizzo di un tratto tanto semplice quanto espressivo. La particolarità dei disegni, la storia non molto lineare dal punto di vista temporale e alcune scene o battute un po' più "spinte" non lo rendono forse adatto al grandissimo pubblico, ma secondo me è una di quelle pellicole che tutti dovrebbero vedere una volta nella vita. Voto: 9

[Il Monco]

A chiunque interessi The wrestler, lo trovate in DVD a 1 euro all'Auchan di Rescaldina, per un errore di prezzaggio.

Elizabeth di Shekhar Kapur
Primo film di una trilogia (chissà quando arriverà il terzo però) sulla più famosa regina d'Inghilterra. Questa prima parte tratta della sua incoronazione, delle lotte interne tra protestanti e cattolici, delle congiure per assassinarla e dei tentativi di maritarla con un regnante straniero. Peccato però che non parli affatto di Maria Stuart di Scozia.
Tutto sommato non male a parte qualche caduta di stile (tutte le scene con Daniel Craig sono ridicole, sembra un thriller. Oppure le esecuzioni finali in stile Padrino parte I). Si vede che il regista ci tiene particolarmente all'argomento (divertente che un indiano sia così felice di parlare della storia inglese) ma leggendo delle varie inesattezze storiche (alcune davvero stupide. Tipo sbagliare di un anno un evento. Ma perchè? Bastava aprire un libro a caso) sembra il lavoro di uno studente entusiasta di quello di cui vuole parlare ma non troppo ferrato. Il virare poi troppo sui tentativi di matrimonio non mi ha convinto molto.
Da ricordare per una sontuosa Cate Blanchett, uno schizzato e effemminato Vincent Cassell e Cantona che recita discretamente.
Regia nella media, del genere, musiche trascurabili (e alla fine mi piazzano un requiem mozartiano fuori luogo)

[Enrico IV]

E la cosa strana è che è piaciuto anche a Dylan, bah.
Concordo su tutto, forse l'unico modo di rappresentare un artista come Dylan è frantumarlo in tante parti diverse, per dipingerlo in tutte le sue sfaccettature.
L'unica cosa che mi lascia perplesso nel personaggio di Cate Blanchett è quel Dylan ubriaco e strafatto, ma immagino sia anche quella una licenza poetica. Però forse la sua resta la parte migliore, con quel "Giuda!" gridato durante il concerto, o la sequenza basata su Ballad of a thin man.
E poi, anche se per poco, c'è Charlotte Gainsbourg...

Ah io mi sono innamorato della versione di Going to Acapulco cantata da Jim James insieme ai Calexico, quella cantata alla scena del funerale nell'episodio di Billy the Kid.

In che senso? Non corrisponde al vero che Dylan abbia avuto un periodo in cui si diede, diciamo, agli stravizi?

Sì, quella canzone e quella scena sono bellissime, credo che il segmento di Billy The Kid sia il mio preferito insieme a quello di Woody. Anche se in realtà il film è disseminato di piccole scene eccezionali. Già ho citato quella dell'intervista finale a Jude nel taxi, ma potrei mettere anche scene ancora più brevi, come il momento in cui viene annunciata la fine della guerra del Vietnam e la donna di Dylan rimane impietrita davanti al televisore, conscia che qualcosa si è spezzato, o ancora la brevissima scena nella stanza d'ospedale. La mia preferita comunque rimane questa, sia per la canzone, che per le parole iniziali, sia perchè il dialogo iniziale tra lui e lei è brevissimo e perfetto (e quando vi è un quasi istantaneo richiamo della scena molto più avanti nel film, quando il rapporto s'è ormai logorato, è una pugnalata) e perchè le immagini sono perfette e tutto:

[Spit Fire]

Contento che vi sia piaciuto Io non sono quì, bellissimo film sicuramente, lo ho apprezzato tantissimo anche io.
Io ieri mi sono visto Colpo di fulmine (titolo italiano che mutila ancora una volta il titolo originale che era I love philip morris.) Jim carrey nella parte dell' homosessuale sinceramente all' inizio non ce lo sapevo vedere, poi mi ci sono abituato. Commediola riuscita bene e funzionante buona l' interpretazione dei due protagonisti, finale un pò anonimo boh non m' ha detto niente ma, sicuramente guardabile.