Ecco su a dare giudizi sulla generazione.
Fermo restando che la "minimal techno" è un genere che ha spopolato dalle parti di Francoforte/Berlino, e non a caso la Germania è diventata la culla nella sperimentazione di nuovi generi. Semplicemente ha poi vinto il più forte, nonostante lì rispettino molto un po' tutto, anche la dubstep inglese che ha creato il suo bel filotto ma ha fatto perdere la leadership musicale a Bristol/Londra.
Questo "funky", questa musica da
clubbetto, per me è ampiamente superata, e difficilmente tornerà sulla cresta dell'onda. Così come Detroit, è stato il cuore pulsante della scena fino ad una ventina d'anni fa, ora è nettamente dietro l'Europa continentale che ha saputo innovarsi e crescere.
Tra parentesi, nelle discoteche che frequentavo sino a qualche anno fa, quando non c'era la musica commerciale, spesso mettevano questa tipologia di house/funky, ritmi a tratti latini. Onestamente imballabile, a mio avviso.