in questi giorni ho visto
Denti
L'ho trovato veramente mediocre se non pessimo. Sul serio, non riuscivo a capire dove voleva puntare il regista che mischia malamente horror con commedia e drammatico ma a differenza di altri che riescono a gestire più elementi di diverso genere nello stesso film il regista di questo film non ci riesce.
Abbiamo davanti quindi a un film che non si capisce se bisogna prenderlo sul serio o no. Ci sono delle scene dove puoi pensare: "adesso sviluppa la psicologia della protagonista,magari adesso il film userà la sua condizione per sviluppare certi temi"..invece no, si passa da scene dove pensi quelle cose ad altre che invece ti fanno proprio pensare che non sia un film che debba essere preso sul serio (e visto quindi come trash) come per esempio la scena del ginecologo.
Al di la di questo l'attrice protagonista se la cava non bene ma comunque neanche così male, il problema è il resto del cast.
voto: 4.5
Ombre Rosse di John Ford.
Devo dire che da non amante di Wayne e da non amante di western all'americana (preferisco generalmente solo i spaghetti-western di Leone e poco altro) mi sono ritrovato comunque davanti ad un bel film, con bei personaggi.
Quello che più mi è piaciuto è il personaggio dell'ubriacone, che ho trovato geniale.
Wayne non mi è piaciuto molto invece. Sarà anche che soggettivamente mi sta antipatico e quindi questo influenza di molto il mio giudizio (cosa che non dovrebbe accadere, lo so) ma ho trovato il suo personaggio leggermente stereotipato.
Tuttavia tutto il film funziona molto bene e lo rivedrei volentieri.
voto: 8/9
Basta che funzioni di Woody Allen.
Mi pento amaramente di non averlo mai visto al cinema. Questo film è veramente splendido, forse uno dei migliori film che ho visto recentemente.
Il personaggio di Boris è un ottimo sostituo di Allen sullo schermo. La coppia protagonista del film funziona perfettamente sullo schermo così come tutto il film anche se certe piccole cose sono leggermente banali ma sono veramente piccole cose perchè la regia e tutto il resto funzionano perfettamente.
voto: 9
Paranormal Activity
Occasione sprecata per un film che sulla carta prometteva qualcosa di discreto ma che è risultato poi abbastanza mediocre.
I tempi sono gestiti veramente male e la ripetitività di tutto il film uccide quel poco di interessante che poteva nascere.
Il finale, da molti criticato per la sua banalità (e su questo sono d'accordo), è comunque l'unica scelta obbligata ed era piuttosto prevedibile finisse così.
Pessimo.
voto: 5
«Tu vuoi sapere della Morte. Gli ho lasciato una parola. Questa parola è DICIANNOVE. Se la dici a lui, la sua mente sarà aperta. Ti dirà che cosa c'è oltre. Ti dirà che cosa ha visto. La parola è DICIANNOVE. Sapere ti farà impazzire. Ma presto o tardi chiederai. Non potrai farne a meno. Buona giornata! Walter o'Dim
PS. La parola è DICIANNOVE. Cercherai di dimenticare ma presto o tardi ti uscirà dalla bocca come vomito. DICIANNOVE.»
La chiamano trilogia, ma in realtà non è che siano film collegati. Nemmeno Clint come protagonista penso rappresenti lo stesso personaggio, infatti solo in "Per un pugno di dollari" viene menzionato il suo nome. Negli altri potrebbe benissimo essere un altro personaggio. Del resto, in "Per qualche dollaro in più" mica Van Cleef è Sentenza.
"gli attori" sono Gian Maria Volonté.
Comunque l'unico legame tra i 3 film è il personaggio interpretato da Clint Eastwood, per il resto sono storie diverse con personaggi diversi, anche se interpretati dagli stessi attori.
Basterebbe guardarli con un pò di attenzione...
Ah l'inizio lo adoro, senza spiegare niente mostra questi uomini a bordo di un elicottero che seguono un lupo solo per abbatterlo, una cosa apparentemente priva di senso. Gli abitanti della base americana, così come lo spettatore, assistono confusi alla scena e capiscono cosa succede solo quando ormai è troppo tardi.
Per il resto concordo, potenzialmente contiene degli spunti davvero interessanti che non vengono sviluppati, e l'atmosfera generale avrebbe potuto essere sfruttata molto di più, però per la strada che sceglie di prendere raggiunge comunque un risultato memorabile.
I suoi gialli li devo ancora vedere, ma piano piano li vedrò tutti.
Beh dal lato tecnico come dici tu sono ottimi, addirittura trovo che certi effetti siano migliori nei suoi film che in pellicole più recenti, per quanto riguarda lo splatter questo, quindi a te i suoi horror non piacciono per la trama?
I mercenari
Un bel film d' azione vecchio stile, pieno di combattimenti, sparatorie e ricco di ironia, fatto molto bene anche se la parte iniziale è un po' confusa poi però la trama (molto semplice) scorre in modo piacevole; e Sylvester Stallone a 64 anni ha ancora un fisico invidiabile.
VOTO: 7,5
Giustizia Privata
Un thriller spietato, a tratti geniale e quasi sempre coinvolgente per la trama, ma a mio parere è alquanto irrealistico.
VOTO: 6+
beh, ma quale finale hai beccato?
Infatti meno male che quella volta non scegliemmo di studiare norvegese, poichè sarebbe venuto meno tutto l'effetto sorpresa. La frase che il tizio dell'elicottero urla agli altri è infatti in quella lingua nordica, e dice che quello non è un cane, è qualcosa che finge di essere un cane ma in realtà non lo è. Frase inquietante, sì, e che non fa capir poi molto, ma è pur sempre un'anticipazione di quello che avverrà.
"La conversazione" di F. F. Coppola.
Un sapiente mix tra dramma e thriller che regala un paio d'ore di ottimo intrattenimento.
La sceneggiatura è solida, priva dei soliti cliché, dotata di un buon ritmo e mai banale. La regia è invece perfetta e sono molti passaggi degni di nota (basti pensare alla scena iniziale, con il mimo che segue la gente per il parco, o a quella finale). Molto curato anche l'aspetto sonoro. E, trattandosi di un film incentrato sulle intercettazione, ciò non può che essere un bene.
Maestosa poi la prova di G. Hackman, nei panni dell'ex agente Harry Caul, e degna di nota quella del giovanissimo H. Ford.
8/10.
Jacksonville's on the map...
Lo strangolatore di Boston di Richard Fleisher
Richard Fleisher, vallo a capire. Buzzurro inetto o un buon mestierante? Probabilmente entrambe, a turno. Qualche anno prima dello squartatore fulciano di New York, Albert De Salvo inq eul di Boston strangolava 12 donne. Partì con sole vecchiette, poi passò a donne sole. Sempre stessa tecnica: si faceva aprire la porta, raramente scassinava e le strangolava con un nodo particolare. Venne arrestato per effrazione e finito in manicomio si scoprì essere schizofrenico e affetto da doppia personalità.
Fleisher realizza un thriller di maniera che mantiene un buon livello di attenzione ma che forse causa una durata eccessiva, non ha troppo mordente. Viene ricordato per i due colossi che si scontrano, Henry Fonda (affiancato da Geroge Kennedy, il collega di Leslie Nielsen in Una pallottola spuntata, che fà semrpe ridere, anche in un dramma simile) dalla parte della polizia e Tony Curtis nella parte di De Salvo e soprattutto per la frammentazione del frame in tante piccole finestrelle che mostrano diversi punti di vista. Espediente usato spesso e dimenticato per molte parti. Comunque notevole e molto intrigante. Perfetto per alcune parti, eccessivo e inutile in altre.
Molto strana la parte con il mago. Ok, è tutto successo, ma ci azzeccava con troppa facilità.
EDIT: oh si. Non è mai stato provato che De Salvo fosse il killer. Mai provato definitivamente. Perciò rimane (ora credo sia morto) in un manicomio. Conscio o no, lo sa solo lui.
Ultima modifica di Il Monco; 14-09-2010 alle 20:37:59
My son, my son, what have ye done di Werner Herzog
Beccato per culo in un cinema in cui non mi sarei mai aspettato di vederlo, l'ultima opera di Herzog è un film essenziale ma ricco della sua poetica e di quella del suo celebre produttore (Lynch).
My son, my son, what have ye done è un film difficile da catalogare ma molto vicino al thriller, ispirato alla storia vera di Mark Yavorsky, giovane californano che uccise la madre dopo aver perso la testa. Il film narra le gesta di Brad McCullum, un aspirante attore, impazzito dopo la morte di alcuni suoi amici (o forse prima?), annegati a causa di una sfida alla quale Brad non ha voluto partecipare dopo aver sentito la voce di Dio che lo incitava a non farlo. Preso dalla follia, Brad uccide la madre. La storia prosegue in modo semplice ma elegante, tutta l'azione reale è svota in poco tempo, probabilmente poche ore, intervallata da flashback che mostrano alcuni avvenimenti importanti dei giorni precedenti all'assassinio.
Il film è scritto bene, ma il suo punto di forza è lo splendido stile registico di Herzog. Infatti la regia è, come ci si aspetta solitamente dal grande regista tedesco, straordinaria. Maestosa nel contrapporre scene cinematografiche a momenti di stampo molto più amatoriale, come da tradizione troviamo anche numerose inquadrature curiose su animali particolari, in questo caso struzzi e fenicotteri, che contribuiscono a costruire un atmosfera di incredibile straniamento ed alienazone.
Grande nota di merito anche alla colonna sonora, onnipresente ma estremamente evocativa. Perfetta la fotografia e l'ottima scenografia della casa (piena di fenicotteri ovunque). Ottima prova per Michael Shannon, discreta per i comprimari, in ogni caso rovinate dal pessimo doppiaggio italiano. A tal proposito vorrei aprire una parentesi: perchè la maggiorparte dei film minori (intesi come film di nicchia, non commerciali) godono sempre di questo orribile trattamento? Gli si affida sempre un pessimo titolo (miracolosamente non è questo il caso), si monta un trailer fasullo e lo si doppia malamente. Quando lo capiranno che chi va a vedere questo genere di film preferirebbe goderselo in lingua originale con i sottotitoli? A questo punto farebbero bene a fare così, piuttosto che confezionare il solito doppiaggio da quattro soldi. Peccato.
Comunque, in definitiva, un altro ottimo film del regista tedesco, che strizza l'occhio a Lynch ma mantiene invariato il suo incredibile ed affascinante stile.
8
Ultima modifica di Gregry; 14-09-2010 alle 20:43:25
Fantasia 2000, di [Walt Disney] vari realizzatori.
Avevo voglia di rivedermelo e di avere il DVD, finalmente. Noto che ovviamente non siamo ai livelli dell'originale film del 1940, ma la Disney ci prova comunque ad infondergli le emozioni e i sentimenti che possano coinvolgere gli spettatori. Gli riesce a metà: alcuni segmenti visivamente sono ottimamente realizzati ed accompagnati da una musica maestosa e semplicemente perfetta per il tipo di animazione (Rapsodia in Blu, oltre alla musica molto equilibrata, gode di un disegno senza eguali, mentre L'uccello di Fuoco è la summa del film stesso, una specie di copia di Una notte sul Monte Calvo/Ave Maria) mentre altri sono semplicemente ben disegnati (Il soldatino di latta o Quinta Sinfonia di Beethoven, che ha dalla sua uno stile rozzo, semplicissimo ma realizzato magnificamente). E spesso le musiche scelte non sono del tutto coerenti con il tipo di segmento scelto: I Pini di Roma non riesce ad essere sfavillante, e il balenottero troppo espressivo con gli occhi lo fa sembrare molto ad un mezzo cartone umoristico; Pomp and Circumstance ha dalla sua il simpatico Paperino, ma nemmeno questo lo rende un segmento degno di nota; nota di demerito a Il carnevale degli animali, che sembra molto un banale esperimento di cortometraggio ben animato, perciò non giudicabile. Se Fantasia è IL capolavoro d'animazione, questo seguito non è affatto alla sua pari, anzi, è qualificabile come uno dei tanti Classici Disney. Ma tutto sommato si lascia ben guardare ed ascoltare, ed è un vero peccato che sia stato utilizzato così poco tempo per realizzarlo.
Notte folle a Manhattan di Shawn Levy
Shawn Levy è il solito mestierante americano dei giorni nostri che apprezzo poco, tuttavia questo suo ultimo film mi ha incuriosito e gli ho voluto dare una possibilità. Diciamo che il film non ha deluso le mie basse aspettative.
E' una commedia "d'azione" piacevole, che funziona soprattutto grazie ad un ottimo ritmo e delle discrete trovate, ma che risente anche di tutti i tipici difetti e clichè della commedia hollywoodiana contemporanea. La pellicola si rifà ad "Una notte da leoni", facendo passare a Steve Carrel e Tina Fey una notte frenetica dove si cacceranno nei pasticci più di una volta, tra inseguimenti ed improbabili sparatorie, fino ad arrivare al prevedibile e melenso lieto fine.
I due protagonisti se la cavano, senza però mai arrivare alla complicità perfetta che ci si aspetterebbe da una coppia da commedia. Risultano tuttavia simpatici, ed insieme agli attori secondari (un simpatico James Franco ed un muscoloso Mark Wahlberg) riescono a creare un discreto equilibrio.
In definitiva, qualche situazione originale e simpatica, qualche parte che sa troppo di già visto e qualche caduta di stile sono gli elementi di una commedia fiammifero costruita un pò a tavolino, ma tuttavia piacevole per passare una serata in compagnia di qualche amico poco intelligente.
6-
Tanta roba
La doppia ora di Giuseppe Capotondi
Molto interessante. Capotondi nasce come videoclipparo (ah ma li abbiamo anche qui in italia!) anche di notevole fama, e approda al cinema con questa opera abbastanza originale. Ksenya Rappoport vinse a Venezia l'anno scorso il premio per miglior interpretazione grazie a una sentita immedesimazione nel dramma di Sonia, la ragazza protagonista del film. A fianco c'è il mitico Filippo Timi ormai grande sicurezza del cinema italiano.
Sonia è una ragazza di Lubjana giunta in Italia da poco dove ha trovato lavoro come cameriera in un albergo. In uno speed date incontra Guido, guardiano di una mega villa. Guido per fare impressione sulla sua nuova conquista la porta sul suo enorme posto di lavoro, ma proprio quel giorno avviene una rapina. Guido viene ucciso e Sonia gravemente ferita, e non ricorda più nulla di ciò che è accaduto. Nel dolore che la attanaglia, verrà perseguitata da un poliziotto (il quale pensa a un coinvolgimento di Sonia nel colpo) e molte persone vivino a lei moriranno. Inoltre inizia a vedere Guido, come una presenza surreale. Sente la sua voce, vede la sua macchina, lo sente vicina a sè. La coscienza che la erode dentro (dato che si scopre che era si coinvolta nel furto) o qualche raggiro nei suoi confronti? E questa è solo la prima mezz'ora. Il meglio deve ancora venire, con tanto di un mega ribaltone e un colpo di scena.
Ah molto bene! Qualcosa di molto originale, ripreso con grande cura e con quel minimalismo tipico delle alt(r)e cinematografie europee. Forse il finale rallenta un pò, ma lascia un bell'amaro in bocca (soprattuto quell'ultima inquadratura, la volgia di ricominciare da zero. Volgia...necessità). Molto bella l'idea di metà film con qualche ulteriore trovata all'internoSpoiler:
Insomma davvero un ottima sceneggiatura e una regia nuova. Complimenti.
Si parla già di remake USA
4 mosche di velluto grigio di Dario Argento
Argento non delude mai! Almeno me. Mi aspetto una porcata e una porcata ottengo.
Totale presa in giro allo spettatore, che non riuscirebbe mai a indovinare il possibile killer-ricattatore, il solito modo di fare tanto approssimativo, lo humour fuori luogo, i soliti attori cani con dialoghi pessimi. La solita solfa. Ma almeno la storia è buona? Si, parte benino, intriga sapere cosa succederà, anche perchè è evidente che c'è sotto qualcosa di strano nell'uomo ucciso da Roberto. Poi annoia nella parte centrale, a parte qualche sprazzo di investigazione, altrimenti nulla, da parte del gaio ispettore Arrosio, e finisce in maniera pessima (si salva la bella trovata delle mosche, però messa in una cazzata come l'occhio rivela ultima immagine) e impossibile da prevedere.
Peccato che Morricone si prestò per le musiche e peccato, addirittura, che Bud Spencer si prestò in questa farsa mal recitata.
Voglio la mamma.