Recensione Kane & Lynch: Dog Days 2
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Discussione: Recensione Kane & Lynch: Dog Days 2

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    Recensione Kane & Lynch: Dog Days 2

    Dopo il successo ottenuto con la serie di "Hitman", i danesi del team IO Interactive decisero tre anni fa di creare il nuovo brand di "Kane & Lynch" con il primo capitolo di "Dead Man".
    Il titolo fu pienamente bocciato dalla critica, in quanto presentava diversi difetti tecnici su cui non si poteva chiudere un occhio, ma venne in parte promosso dal pubblico per la qualità della trama e l'ottima caratterizzazione dei due protagonisti.
    Sono quest'ultimi i motivi della trepidante attesa dei fan della serie e non per "Kane & Lynch: Dog Days 2", speranzosi di ritrovarsi tra le mani un prodotto degno dei suoi protagonisti.
    Dopo aver provato il gioco possiamo affermare che IO Interactive ha saputo imparare dagli errori commessi nel primo capitolo, peccato solo che ne abbiano fatti altri non del tutto trascurabili.

    Ripresi da una videocamera

    La trama di "Kane & Lynch: Dog Days 2" si discosta molto da quanto visto nel primo capitolo.
    Mantenendo comunque la stessa spettacolarità e gli stessi ritmi d'azione, dovremo scordarci delle rapine in banca o delle sparatorie in discoteca per metterci, stavola, nei panni di Lynch nei quartieri più malfamati e nei vicoli più degradati e sporchi di Shanghai.
    Lynch si è infatto trasferito in Cina e, pur avendo trovato una donna e una casa, non ha dimenticato le sue vecchie abitudini tanto da lavorare per un contrabbandiere di armi inglese che sta per concludere un grosso affare.
    Servono persona in gamba per far filare tutto liscio e Lynch non ha dubbi su chi chiamare, Kane, che dal canto suo vuole un'ultimo lavoro "pulito" e fruttivo che gli consenta di abbandonare una volta per tutte la scena del crimine per prendersi cura di sua figlia.
    Le cose purtroppo non vanno mai come devono andare.
    Prima di portare Kane all'hotel, Lynch deve risolvere una piccola faccenda, ovvero spaventare un tipo che ultimamente sta parlando un po' troppo.
    Durante una sparatoria, però, Kane uccide la persona sbagliata e nei giorni a venire avrà modo di pentirsi del suo errore.
    La coppia di criminali si troverà infatti alle costole la più potente banda del crimine organizzato cinese.
    Per quanto la storia non sia epica quanto quella del primo capitolo, non ha nulla da invidiare dal punto di vista della crudeltà di certe scene, ma non vogliamo svelarvi nient'altro visto che si tratta di uno dei punti di forza della produzione.
    A differenza del primo episodio, stavolta lo scenario rimarrà lo stesso per tutto il tempo ma non sarà una scelta che pregiudicherà la bontà dell'esperienza.
    Shanghai è infatti riprodotta in modo straordinario, ma il ritmo dell'azione non ci permetterà di fermarci e ammirare una delle metropoli più popolate del mondo.
    Le sparatorie si svolgeranno tanto in ambienti al chiuso quanto all'esterno, con un buon livello di coinvolgimento amplificato dal nuovo sistema della telecamera.
    Trattandosi di un TPS, la telecamera sarà posta sopra la testa del protagonista ma in questo sequel l'esperienza sarà quella di essere costantemente seguiti da un vero e proprio cameraman.
    Anche se durante le sparatorie tutto sembra ritornare alla calma, c'è da dire che questa scelta stilistica potrebbe non piacere a tutti, dato che essendo la telecamera una vera videocamera spesso sarà ballerina, sfocata o confusionaria.
    L'effetto è comunque esaltante e riprende quanto già visto recentemente in alcuni film e telefilm per contribuire non poco a ricreare un senso di tensione e realismo che accompagnerà ogni nostro movimento, spostamento e soprattutto inseguimento, quando tutto sullo schermo sembrerà essere scosso, forse anche troppo, da un terremoto.

    Gameplay

    Sempre rimanendo in tema di cambiamenti e miglioramenti citiamo il sistema di copertura che, a differenza del primo episodio, potrà essere sfruttato con la sola pressione di un tasto, il che lo rende meno goffo e più funzionale.
    E' stato dunque decisamente migliorato e differisce da quanto visto fin'ora in tutti gli altri sparatutto in terza persona.
    Le coperture sono infatti insicure e spesso incapaci di ricoprire interamente il nostro corpo, se a questo poi ci aggiungiamo che alcuni oggetti dietro cui nascondersi sono distruttibili, il sistema ci costringerà a spostarci di continuo alla ricerca di una posizione più protetta per quella data situazione.
    Migliorato, sì, ma non privo di difetti: capiterà spesso di essere sganciati inspiegabilmente dalla copertura oppure di agganciare il lato sbagliato della stessa.
    Nonostante evidenti segni di miglioramento, ci sentiamo di fare lo stesso discorso per quanto riguarda il sistema di puntamento, di cui molti si sono lamentati dell'eccessiva sprecisione nel primo episodio.
    Per questo sequel gli sviluppatori hanno cercato di apportare qualche modifica.
    L'arsenale messo a disposizione è davvero vasto, si va dalle pistole fino ai fucili da cecchino passando per le mitragliatrici leggere e i fucili d'assalto.
    Potremo portarcene dietro due contemporaneamente, ma è necessario, ove possibile, sceglierle accuratamente in base alla situazione: le mitragliatrici leggere, adatte per scontri ravvicinati ma spropositati dalla distanza; i fucili a pompa godono di un vasto raggio di potenza, il che li rendono particolarmente utili dalla corta distanza ma anche dalla media; i fucili d'assalto, specie quelli di precisione, sono invece votati alle sparatorie a tutto tondo.
    Gli stessi difetti citati (sistema di copertura e di mira) si riscontrano anche tra la CPU nemica che alle volte sembra perdere il proprio controllo, ad esempio quando senza alcuna ragione vediamo correre un nemico all'impazzata a mo' di rush contro il nostro fucile o quando un nemico sceglie di coprirsi dal lato sbagliato della copertura.
    C'è da dire però che l'IA nemica ha fatto passi da gigante, non proprio come il sistema del corpo a corpo, inspiegabilmente rimosso, che ha quindi fatto passi da gamberi.
    Sembrerà quasi che volessimo parlare solo in male del gioco, ma in realtà del gameplay, tra rimozioni e introduzioni, come la possibilità di prendere dei nemici in ostaggio e utilizzarli come scudi umani (scoprirete poi la sua estrema inutilità), si salva davvero poco.
    Siamo rimasti un po' delusi da questo secondo mancato capolavoro di IO Interactive, che tra l'altro può essere portato a termine comodamente in 4-5 ore.
    E' presente anche una modalità Arcade, pronta ad allungare il brodo, ma non si tratta altro che una serie di partite in multiplayer infarciti di bot.
    Ben più corposo il comparto multiplayer online che oltre a tre modalità competitive offre anche l'immancabile co-op.
    Alla "Fragile Alliance", modalità che vedrà gli utenti giocare contro il computer in un tempo limitato nell'assalto di un portavalori, e al classico "Cops And Robbers" (guardie e ladri) si aggiunge la nuova "Undercover Cop" che non è altro che una variante della prima modalità con l'aggiunta di una talpa all'interno di tutte e due le squadre.
    A tutto questo ci dobbiamo poi aggiungere la possibilità di tradire i nostri compagni nel caso non volessimo dividere il bottino ma tenercelo tutto per noi.
    Questa è sicuramente un'interessante novità, in piena linea con lo stile del gioco, che garantirà una diversa esperienza di gioco sicuramente non basata troppo sulla skill, visti i problemi con il sistema di puntamento.

    Comparto tecnico

    Dal punto di vista grafico, "Kane & Lynch: Dog Days 2" vanta di alcune scelte stilistiche che, nonostante un numero di poligoni decisamente inferiore rispetto agli altri sparatuttto sul mercato e all'uso di texture a volte sgranate, rendono una resa visiva piuttosto gradevole.
    La videocamera è caotica e volutamente disturbata, ma l'effetto che riesce a creare è davvero stupefacente, tanto che sembra quasi un peccato il voler attivare l'opzione "Steadycam", che riporterà la classica visuale da tps per coloro che magari non preferiscono questo stile.
    I modelli dei due protagonisti sono ben realizzati e convincenti, anche se non fanno gridare al miracolo, ma la vera punta di diamante del comparto visivo è sicuramente l'ambientazione di Shanghai, riprodotta magnificamente con varie location piene di dettagli.
    Dal punto di vista sonoro, invece, la mancata colonna sonora viene sopperita dall'immenso repertorio di effetti sonori e rumori ambientali.
    Il doppiaggio in italiano risulta tutto sommato buono ma che non riesce a sposarsi bene con le movenze ed espressioni facciali, tanto che le inquadrature della telecamera sono spesso studiate per cercare di nascondere questo piccolo difetto.

    VOTO GLOBALE 6.0

    Grafica: 7.0
    Sonoro: 6.5
    Giocabilità: 6.0
    Longevità: 4.5
    Ultima modifica di chris1450; 23-08-2010 alle 20:31:58

  2. #2
    Bannato
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    Super Techno Swastika
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    I contenuti non sono male, ma ti consiglio una rilettura e revisione, perchè ci sono alcuni veri e propri obbrobri ("sprecisione" su tutti).
    Ultima modifica di Eukatheude; 23-08-2010 alle 23:26:47

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