[73] Che film avete visto oggi?

[Dacya]

ma non è del 2009?

In Italia è uscito nel 2010

ma Totoro è bellissimo Non succede niente, è vero, ma è tutto troppo bello per interromperlo facendo accadere qualcosa.

Dire che mi fa cagare è esagerato? Non mi piace assolutamente niente. La storia di cosa parla? Di due ragazzine che si trasferiscono in una casa vicino all'ospedale dove è ricoverata la madre malata. Perfetto. Cosa fanno? Niente, passano il tempo urlando in giardino, ridendo, facendo piroette. E ok, poi però entra in scena Totoro. LA SVOLTA! mi dico, ma il film non ingrana, rimane lì. Totoro poi lo odio come personaggio. Sarà carino esteticamente, per carità quello sì, mi piace, però come personaggio è vuoto. Dorme 23 ore su 24, sbadiglia e quando prova a parlare o a fare versi... sbadiglia. Altri personaggi? Il papà? Ok, sta sempre appresso alle figlie, gioca con loro, va bene, ma gli altri? Vi prego ditemi a cosa serve il ragazzino scorbutico. A che serve? Perché è lì?

[Evanes]

Ciò che però non mi spiego è che in tutti i film di Miyazaki la gente corre come dei dannati anche se hanno già percorso 10 km e non sono stanchi.

[Darkman™]

Ogni volta che sentirò il bisogno di darmi una mazzata nelle palle basta che rileggerò l'ultimo post di Dasia.

[Dacya]

Ahah sì, ma allora dovresti vedere Conan il ragazzo del futuro (capolavoro, sopra a molti della filmografia Miyazaki. E poi ha la storia d'amore più bella che io abbia mai visto. Io spero in un film, vecchio stile, che bello ), dove il protagonista corre 200km a piedi nudi senza mai fermarsi.

Ogni volta che sentirò il bisogno di darmi una mazzata nelle palle basta che rileggerò l'ultimo post di Dasia.

Ti prego, dimmi a che serve quel pelato.

[Il Monco]

Oggi ci si sente liberi di fare dei commentoni e delle stroncature pesanti. Bene.

Exiled di Johnnie To
"Dove andiamo?"
è la domanda martellante che si chiedono i mitici 4 dopo la perdità di un caro amico. Exiled è un noir, è un film sulla mala, ma è principalmente un film sull'amicizia, in età adulta e in un certo ambiente.
Due coppie di killer vengono incaricate dal boss Faye di uccidere Wo, un loro caro vecchio amico. Sul subito accettano il lavoro ma poi i sentimenti prendono il sopravvento. La sola colpa di Wo era quella di essere uscito dal giro, voler fare una famiglia e vivere tranquillo.
Si potrebbe paragonare questo film di To al Sonatine di Kitano. L'amicizia tra uomini d'onore, ma soprattutto il ritorno all'infanzia, al gioco, allo stare assieme, essere una famiglia. Si può tornare a qeusta condizione, anche da adulti? Questo si chiede To.
Il regista rende omaggio, nella forma e nei contenuti, a due grandi generi; il noir francese, di cui è un nuovo maestro (anche se afferma di non sapere cos'è un noir, non avendo studiato cinema, e che ama i film di Delon ma non sa neanche un titolo (intercista a Stracult)) e lo spaghetti western, sia nelle musiche, con quella armonica che accompagna i nostri e sia in quelle sparatorie da saloon, dove non solo schizza più sangue possibile ma i duellanti palleggiano lattine, le fanno saltare semrpe più in là, fannò saltare le pistole altrui e si, si "passano" una porta. tutto grazie ai proiettili. Scene che estremizzano la bellissima sequenza tra Van Cleef e Eastwood in Per qualche dollaro in più.
Quest'anno To si è ripetuto, omaggiando, Exiled, e completandolo, come facendo un capitolo secondo, con il film Vendicami. Protagonisti e attori simili, scene riprese quasi pedissequamente (in E. si spengono le luci di un intero locale, in V. si combatte al plenilunio) e una bici viene portata avanti a colpo di pistola. Per questo ritengo, ancora di più, Vendicami un film buono, ma che è solo la copia, ancora più noir, di questo film.
Infine ancora un plagio alle sparatorie e alle scene action di To. La calma prima della tempesta, per semplificare le sensazioni che si provano, in una sola frase.

Il film è ambientato nel 1998 a Macao, proprio nel periodo in cui questa colonia portoghese stava passando sotto il controllo cinese.
Nel making of To dice che non c'era un copione, che lasciava molto spazio agli attori, all'improvvisazione. To mi sembra o un furbetto o un novello Rossellini. Fà le cose così, tanto per fare. Non è tecnico, è semplice. Non capisco se apprezzo questa sua maniera di fare o no. I film li apprezzo.

Evviva evviva domani riuscirò a vedere Copia conforme di Kiarostami. Non vedo l'ora.

[sergio leonhart]

ho rivisto tra ieri e oggi

Il Padrino Parte II
Un bel sequel e con i flashback anche migliori delle parti con Michael. Certo c'è da dire che tecnicamente parlando sono slegate alla trama principale e messe così sembrano quindi più una scusa che altro per riprendere il personaggio di Vito che altro.
Non riesco a sopportare la voce di De Niro in italiano però.

voto: 8/9

Il Padrino Parte III
Questo è invece il capitolo che mi è piaciuto di meno di tutta la trilogia.
Inanzitutto la distanza tra i primi due capitoli e il terzo si fa sentire ma quello che non mi è piaciuto più di tutti è la storia.
Mi è piaciuto tutto il riferimento a vicende e personaggi reali (Calvi, Andreotti, Gelli) però a conti fatti manca fin troppo di quell'atmosfera che c'era nei primi due arrivando quindi ad essere più un film sui giochi di potere tra Corleone e Chiesa che un film di Mafia vero e proprio.
I personaggi qua vengono praticamente caratterizzati male, escluso forse Pacino e un po' Garcia.
Connie che comunque nei primi due aveva una personalità propria, qua diventa un personaggio troppo caricaturale (mi è sembrato troppo una comara siciliana che la connie dei due precedenti episodi) e mal caratterizzato. Hagen completamente scomparso senza una vera motivazione (ecco perchè dico che il peso degli anni di distanza si fa sentire).
Il finale poi è ridicolo.

Spoiler:

Mi riferisco alla morte di Michael. Doveva essere una conclusione in grande stile, invece bam, in due secondi cade dalla sedia e muore e partono i titoli di coda

Non mi aspettavo certo che finisse in maniera diversa ma che almeno registicamente fosse dato molto più peso a questo avvenimento, invece sembra messo la giusto per dirti che questo era l'ultimo episodio e che non ce ne saranno più-

voto: 6.5

[Gregry]

Ma vai a pettinare le bambole. Mr. Fox è fantastico. E poi vi piace Totoro. Boooh. Come può piacerti Totoro, dove praticamente non succede quasi nulla (ah sì, la pulce si perde) e il magico Totoro è un panzone che sbuffa e dorme? Ma dove cacchio è la pucciosità in Totoro? Vi sento dire che è bello, magico, ma dove? Bah. Calcola che mi sto incazzando.
L'unica opera di Miyazaki che proprio... bah. Ma veramente, non lo capisco questo entusiasmo, questa cosa che "ti fa volare e ti fa dimenticare tutto". Lo trovo infantile e quelle due ragazzine sono delle cagacazzi (soprattutto Mei, mamma mia la prenderei a cazzotti in bocca). Kiki invece è splendido, una delle migliori opere del regista, perché oltre a farti "volare e farti dimenticare tutto", ha anche una storia carinissima e una protagonista adorabile.

Invece, per me, è il miglior film di Miyazaki.
La cosa bella di Totoro sta proprio nel descrivere la quotidianeità giapponese in modo delicato e straordinario. E' un dramma raccontato con gioia dagli occhi di due bambine innocenti che vorrebbero solo stare con la madre. L'inserto fantasy di Totoro potrebbe anche essere nella fantasia delle due bimbe, che grazie all'immaginazione riescono ad andare avanti ed a superare il trauma di una madre malata. Meraviglioso.

Enrico IV, non hai visto i due film migliori di Anderson dopo Mr Fox, quindi ripara al danno!

Comunque ho visto Giù al nord di Dany Boon
Piacevolissima commedia fracese del mito in patria Boon, capace di costruire un film divertente ma dalla ricca e ben scritta sceneggiatura. Regia molto piacevole, attori azzeccati e buona colonna sonora. Una commedia da vedere.
Sono ancora incerto sul doppiaggio italiano, per ora l'ho visto solo doppiato ma non mi è sembrato così pessimo come ho sentito in giro, fare di meglio sarebbe stato probabilmente impossibile. Azzeccata l'idea di doppiarlo in un dialetto inesistente, doppiarlo in un qualunque dialetto sarebbe stato stupido e banale. Il vederlo in francese mi farà capire meglio il film? Difficile ridere e capire i doppi sensi se non si conosce la lingua, ci penserò.

[Il Monco]

Invece, per me, è il miglior film di Miyazaki.
La cosa bella di Totoro sta proprio nel descrivere la quotidianeità giapponese in modo delicato e straordinario. E' un dramma raccontato con gioia dagli occhi di due bambine innocenti che vorrebbero solo stare con la madre. L'inserto fantasy di Totoro potrebbe anche essere nella fantasia delle due bimbe, che grazie all'immaginazione riescono ad andare avanti ed a superare il trauma di una madre malata. Meraviglioso.

Ecco, parole sante. Ti sei ripreso dalla scivolata Big fish

[Worthless]

Oggi ho visto Somewhere, ancora non me la sento di dire la mia, devo assimilarlo.

[kalel84]

Ho appena - ma proprio appena - finito di vedere Eternal Sunshine, davvero bello. Il finale poi mi ha smosso per analogia.

[Wave of Mutilation]

Invece, per me, è il miglior film di Miyazaki.
La cosa bella di Totoro sta proprio nel descrivere la quotidianeità giapponese in modo delicato e straordinario. E' un dramma raccontato con gioia dagli occhi di due bambine innocenti che vorrebbero solo stare con la madre. L'inserto fantasy di Totoro potrebbe anche essere nella fantasia delle due bimbe, che grazie all'immaginazione riescono ad andare avanti ed a superare il trauma di una madre malata. Meraviglioso.

Enrico IV, non hai visto i due film migliori di Anderson dopo Mr Fox, quindi ripara al danno!

Comunque ho visto Giù al nord di Dany Boon
Piacevolissima commedia fracese del mito in patria Boon, capace di costruire un film divertente ma dalla ricca e ben scritta sceneggiatura. Regia molto piacevole, attori azzeccati e buona colonna sonora. Una commedia da vedere.
Sono ancora incerto sul doppiaggio italiano, per ora l'ho visto solo doppiato ma non mi è sembrato così pessimo come ho sentito in giro, fare di meglio sarebbe stato probabilmente impossibile. Azzeccata l'idea di doppiarlo in un dialetto inesistente, doppiarlo in un qualunque dialetto sarebbe stato stupido e banale. Il vederlo in francese mi farà capire meglio il film? Difficile ridere e capire i doppi sensi se non si conosce la lingua, ci penserò.

Guardalo assolutamente in Francese, davvero praticamente hai visto un altro film. Gioca tutto sull'accento della Francia del nord che è incomprensibile.

[Ippolita]

L'amore non va in vacanza di Nancy Meyers (sarà parente di quella dei vampiri sbrillucicosi?)
In genere non amo le commedie sentimentali, perché troppo spesso scivolano nello sdolcinato e nei buoni (quanto noiosi) sentimenti. E anche questo, dopo una partenza simpatica, arriva lì. Il cast buono non può molto (qualcuno mi spieghi come si può trovare minimamente attraente Black) se non fosse per il miracoloso Eli Wallach, l'unica cosa che mi abbia davvero intenerito di tutto il film *__*

[dj_lethal04]

"L'era glaciale 3 - L'alba dei dinosauri" di C. Saldanha.
Un passo indietro rispetto ai due predecessori ma nel complesso comunque un film sufficiente.
Il radicale cambio di ambientazione (tant'é che il titolo originale funge solo da rimando al gruppo di protagonisti) scongiura la possibilità di mancanza di originalità e permette di dar vita ad una buona dose di scene riuscite e passaggi brillanti.
Il nuovo personaggio introdotto, ovvero il pazzo furetto Buck, è davvero ottimo e si integra alla perfezione con il gruppo pre-esistente.
Detto questo, ho trovato la prima mezzora piuttosto fastidiosa. Le battute in essa contenute sono scialbe e il livello generale è basso. Poi fortunatamente si assiste ad un notevole miglioramento, benché i fasti dei primi due capitoli rimangano lontani. Ho trovato inoltre che sia dato peso eccessivo allo scoiattolo Scrat, il cui apporto avrebbe avuto più senso se sapientemente dosato come in passato. Così diventa invece un protagonista aggiunto e, se le prime scene in cui appare sono anche divertente, presto finisce per stufare.
Cone dicevo qualche riga fa, il film rimane comunque sufficiente. A questo contribuisce anche l'introduzione del concetto di famiglia che, pur non portando alcun beneficio a livello di sceneggiatura (sempre piuttosto banale e lineare), comporta una notevole variazione sul classico tema dell'amicizia.
6/10.

[Dacya]

Invece, per me, è il miglior film di Miyazaki.
La cosa bella di Totoro sta proprio nel descrivere la quotidianeità giapponese in modo delicato e straordinario. E' un dramma raccontato con gioia dagli occhi di due bambine innocenti che vorrebbero solo stare con la madre. L'inserto fantasy di Totoro potrebbe anche essere nella fantasia delle due bimbe, che grazie all'immaginazione riescono ad andare avanti ed a superare il trauma di una madre malata. Meraviglioso.

Guarda, anche a me piacciono i film, d'animazione o no, di bambini che si divertono, magari facendo dei viaggioni mentali. Però in questo film non salvo quasi nulla. L'animazione è innovativa, perché abbandona lo stile di Conan, Laputa (che sono uguali) e Lupin, ma proprio non mi piace. Preferivo appunto quella vecchia. I personaggi: Mei, dai ragazzi, non la vorreste prendere a stecche in fronte? La sorella più grande già si può sopportare. E anche qui ripeto, IL RAGAZZINO CHE CACCHIO CI FA? Appare all'inizio, fa la linguaccia e va via. Poi verso il finale, quando succede quello che succede, non muove un dito. Praticamente in tutto il film non fa niente. A che serve? Miyazaki voleva mettere un altro bambino, magari in contrasto (vabbè, avete capito. Linguaccia, gnè gnè e altre cose) con le due bambine? Ok, ma lui zero, non serve a un cazzo. Se non glielo dice la nonna cosa fare, quello non muove un dito. Totoro? Eccolo

Spoiler:

Dorme, sbadiglia, si alza, fa una cazzatina per rendere felici le piccole e torna a dormire. E allora preferisco di gran lunga il Gattobus, che è pure una figata, con tutte quelle zampe.
Miyazaki non mi ha trasmesso nulla con questa opera. L'ho trovata noiosa, ma tanto. Kiki invece, ripeto, è uno dei miei preferiti. Amo tutto di quel film. Ogni personaggio, dalla bellissima Kiki a quel pazzo del gatto , ogni ambientazione (la stanzetta che le offre Osono, il banco, la città, tutto!), lo stile del disegno, le musiche, la storia. Non c'è un solo difetto. E' pura magia quel film.

[Evanes]

Siccome lo stava guardando anche mio fratello, l'ho visto anche io.

The Illusionist, di Neil Burger

Ovviamente il confronto con The Prestige è inevitabile, anche perchè la distanza di uscita tra i due film è nettamente corto (il film di Nolan uscito a fine 2006, quello di Burger nell'aprile 2007) e presenta diversi personaggi in qualche modo simili tra di loro. The Illusionist, comunque, è un film di buona fattura, perchè la trama, ispirata prettamente ad un libro, è molto più classica, tendente verso l'enigma e il thriller, non attraverso la conoscenza dei trucchi di illusione. Ed è confezionato con una fotografia scurissima che illumina specialmente il viso dei protagonisti e gli oggetti che contornano gli ambienti di svolgimento. Ma la vera nota di merito va alla colonna sonora di Philip Glass: stupenda, sontuosa, drammatica, enfatica, emozionante. Mai sentite delle musiche così cristalline. Per quanto riguarda gli interpreti, il povero Norton, pur provandoci, non sembra adattarsi bene al suo ruolo, così come Jessica Biel. Paul Giamatti, invece, mostra grande sicurezza, il migliore.