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Discussione: [72] Che film avete visto oggi?

Cambio titolo
  1. #151
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    'murica fuck yeah
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    Anche io quando vidi il film credetti che la seconda volta fosse Weaving sul tetto, ma poi, rivedendolo una seconda volta, penso sia sempre Pierce a "cantare". E comunque, il vestito fatto interamente di sandali che indossa Hugo lo voglio.
    Sì forse hai ragione, non si capisce bene chi sia l'altro nel pullmino che balla, ma la voce sembra proprio quella di Pearce. Comunque sì, io voglio gran parte di quei vestiti, compresi TUTTI quelli che usano nell'esibizione finale, specie quello da lucertola. Ci andrei all'università con quello

    Ho visto La Passione di Giovanna D'Arco, di Dreyer.
    Ok, non farò il super intenditore dicendo che l'ho adorato. E' pesante, e molto. Dura 80 minuti ma sono 80 minuti che si fanno sentire. Il film è del 1928, e la versione che ho visto io era completamente muta, senza accompagnamento musicale. E' la fedele (almeno stando a quello che dice nell'introduzione) riproduzione del processo a Giovanna D'Arco e della sua condanna a morte. La prima metà del film è la più difficile, poichè si limita a riportare, appunto, le fasi del processo. E' tutto abbastanza ripetitivo: inquadratura-didascalia-risposta-didascalia. Dopo, specie nell'ultima mezz'ora, con la paura e i tentennamenti, e infine la risoluzione dell'eroina, il coinvolgimento emotivo cresce a dismisura, e la visione si fa molto più piacevole. In ogni caso Dreyer è sempre eccellente in entrambe le parti del film. C'è uno studio delle inquadrature fantastico, ognuna è una gioia per gli occhi, che sia un classico primissimo piano o che sia un'inquadratura ripresa da angolazioni estreme (e sono parecchie). Vi sono anche un pò di inquadratura insospettabilmente moderne, ad esempio una in cui la mdp è messa capovolta in aria, e segue ad arco dei soldati che corrono, salvo poi tornare indietro con lo stesso movimento a seguire una folla che accorre nella città. Il montaggio è tendente al russo, nel senso che spesso le reazioni dei giudici del processo ci vengono presentate molto prima sia delle didascalie sia delle frasi che hanno portato a quella reazione. Ha un bell'effetto, quest'ultima caratteristica. Quando fanno una domanda scomoda a Giovanna e li vediamo subito scandalizzarsi, lo spettatore sa subito che Giovanna ha risposto coerentemente ma pericolosamente. E' uno strano coinvolgimento che si viene a creare, e molto interessante. Un film così non sarebbe stato possibile senza un autore così assoluto, ma nemmeno senza un'attrice in stato di grazia. Maria Falconetti è quasi costantemente in scena, quasi costantemente in inquadrature molto ravvicinate, e dà una performance fantastica. A volte un pò calcata, a volte fa attendere una risposta per ore, ma è normale essendo un film muto. E' davvero eccezionale nel ritrarre una ragazzina (perchè a conti fatti era questo, Giovanna D'Arco) che da un lato se la stava letteralmente facendo sotto (e ci credo, affrontare un processo circondata da monaci brutti vecchi e cattivi), dall'altro vuole disperatamente tenere fede alla sua idea, che era di essere stata inviata da Dio. A un certo punto del film fa l'abiura. Poco dopo, però (fantastica la scena del taglio di capelli), richiama a sè tutti i giudici e gli dice di essersi inventata l'abiura per paura del rogo. La sua espressione di paura mista a sollievo, di chi si è tolto un peso enorme ma ne sa le conseguenze, è incredibile.
    Un film non facile, tecnicamente sublime e intenso, ma anche molto pesante: tutto sommato, fossi in voi, un'occhiata gliela darei.

  2. #152
    Utente Eremita L'avatar di Evanes
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    Finito or ora The Bucket List (perchè il titolo italiano non mi convinceva proprio).

    Uhm, per quanto mi riguarda, un film carino, molto probabilmente realizzato e prodotto per vedere insieme sullo schermo Nicholson e Freeman, due attori con la A maiuscola che sembrano dichiarare testamento in questo film. Molta malinconia in certe parti, nonostante la scanzonatura di Jack, e sapiente uso di dialoghi e di una sceneggiatura scritta bene. Ciò che mi porta a classificarlo come un film "godibile e nulla più" è il fatto che non ti lascia granchè, nè che riesca ad appassionarti alle vicende scavezzacollo e fuori regole dei due protagonisti.


  3. #153
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Citazione Evanes Visualizza Messaggio
    Finito or ora The Bucket List (perchè il titolo italiano non mi convinceva proprio).

    Uhm, per quanto mi riguarda, un film carino, molto probabilmente realizzato e prodotto per vedere insieme sullo schermo Nicholson e Freeman, due attori con la A maiuscola che sembrano dichiarare testamento in questo film. Molta malinconia in certe parti, nonostante la scanzonatura di Jack, e sapiente uso di dialoghi e di una sceneggiatura scritta bene. Ciò che mi porta a classificarlo come un film "godibile e nulla più" è il fatto che non ti lascia granchè, nè che riesca ad appassionarti alle vicende scavezzacollo e fuori regole dei due protagonisti.

    Io mi aspettavo chissà che quando lo vidi, ma mi deluse abbastanza. Non che sia brutto ma, come dici tu, non è niente di che. La cosa che mi è piaciuta di più è il personaggio di Freeman, che comunque all'inizio decide di abbandonare la famiglia per dedicarsi un pò a se stesso, per il resto è tutto abbastanza prevedibile e scontato. Anche se immagino che con un tema del genere sia difficile non fare cose prevedibili e scontate.

  4. #154
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    Citazione Enrico IV Visualizza Messaggio
    Ho visto La Passione di Giovanna D'Arco, di Dreyer.
    Se non sbaglio, il film costò uno sproposito. Ma i produttori erano tranquilli "Ah eragà, c'è Dreyer dietro!" dicevano in uno stentato romano. Poi videro il film. "Ma come...tutti quei soldi e sono 8 mintui di primi piani. Ma n'do cazzo li hai spesi?". Dreyer aveva parlato di super scenografie, che si vedranno per dei secondi.

  5. #155
    Utente L'avatar di rik007
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    ieri sera ho visto G.I Joe La nascita dei cobra
    tanti effetti speciali e tanta azione,un film che ti tiene sempre sveglio,tante scene adrenaliniche personalmente molto apprezzate.
    Bellissima Sienna Miller che interpreta bene il suo personaggio,anche il resto del cast se la cava.
    voto: 7,5

    subito dopo mi sono visto il poliziotto del supermercato
    simpatico,mi ha strappato qualche sorriso nulla di più...film scontatissimo,ottima interpretazione di Kevin James che comunque mi fa sempre ridere,
    voto: 6

  6. #156
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    Citazione Il Monco Visualizza Messaggio
    Se non sbaglio, il film costò uno sproposito. Ma i produttori erano tranquilli "Ah eragà, c'è Dreyer dietro!" dicevano in uno stentato romano. Poi videro il film. "Ma come...tutti quei soldi e sono 8 mintui di primi piani. Ma n'do cazzo li hai spesi?". Dreyer aveva parlato di super scenografie, che si vedranno per dei secondi.
    ahah sì è vero, aveva fatto costruire dei super set, ma poi decise (e come dargli torto!) di concentrarsi quasi solamente su primi piani. Il film ne guadagna, i produttori un pò meno mi sa. Tanto più che il film fu vittima di un incendio, della censura, di un altro incendio che ne distrusse quasi tutti i negativi. Fu a questo punto che i produttori, ormai poliglotti, dissero a Dreyer "ma va in mòna va, barbùn". Invece nel 1985 fu trovata una copia di un originale danese in un manicomio, che venne restaurata..il resto è storia

  7. #157
    Utente L'avatar di fernando
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    ieri in aereo ho visto kick-ass


    e anche Greenberg con Ben Stiller.....che cagata
    Ultima modifica di fernando; 3-08-2010 alle 13:38:18

  8. #158
    Utente Distopico L'avatar di darkgiulio93
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    Oggi su Sky ho visto "Generazione 1000 Euro"

    Mi è piaciuto abbastanza.

  9. #159
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    Three times di Hou Hsiao-Hsien
    Delicatissimo (cit.). Una trilogia di storie d'amore, tutta in un film, come l'ha definita Jarmush. Tre amori, tre tempi, 1966, 1911, 2005. Il termine più corretto è infatti tempi più che volte, nella traduzione del titolo. Ogni epoca racconta un modo diverso di concepire l'amore. Hou Hsiao-Hsien gira in pratica 3 film diversi, proprio per lo stile e anche per la fotografia.
    Primo episodio, 1966, l'età dell'amore. Ambientata quasi tutto in una sala da biliardo. Un ragazzo, abituè del locale, scrive una lettera a una ragazza che lavora lì e di cui si è innamorato. Le confessa che deve partire per fare il militare. Tornato, in periodo di licenza, scopre che lei è sparita, è andata a lavorare altrove. Al suo posto c'è May e con lei ri inizia quello che aveva passato con la ragazza precedente. Si innamora, le scrive spesso, ma un giorno tornato dalla base, semrpe in licenza, scopre che lei è andata via. Anche lei si è trasferita in una sala da biliardo in una città più grande. Questa volta decide di seguirla e trovarla. Passerà una decina di città, arrivando semrpe poche ore dopo che è partita e infine riuscirà a trovarla.
    Quanto è bella la sequenza in cui May e il ragazzo si trovano dopo tanto tempo e stanno tutto il tempo in silenzio. Tutti e due impacciatissimi, con la ridarola di lei che tappa i silenzi. Non sà cosa fare, quel ragazzo, che non conosce per niente, è tornato, è lì. Si vede che lei prova molto per lui, ma è comunque quasi un estraneo. E poi quel finale bellissimo, quella mano nella mano. E l'attesa, non serve altro.
    Poche parole per tutto il film, non serve assolutamente dire altro. Bastano gli sguardi, i sorrisi, i gesti. Una sorta di film muto dove le immagini si slegano dal peso delle parole, ma non dei suoni. Centrali sono le musiche, la pop romantic degli USA anni 60. Tears and rain o Smoke Gets in Your Eyes o anche le canzoni della tradizione cinese. La fotografia è tipica del periodo, un pò grezza ma accogliente.
    Secondo episodio, 1911, il periodo della libertà. Se prima qualche parola, qualche line aid dialogo c'era, ora non c'è più. Film muto didascalie. La musica di sottofondo, tradizionale o classica al piano, è l'unica "voce" di questo segmento. Siamo nel 1911, il cinema sonoro arriverà tra 17 anni come minimo.
    E' la storia di un amore impossibile, travagliato, tra un ricco uomo d'affari e di cultura, Chang, e una cortigiana. Lui non ama la pratica del concubinaggio e essendo spsoato, non può liberare la sua amata, portarla via dal posto dove lavora, come cantante. Riuscirà a permettere l'amore tra suo figlio e una delle ragazze della casa, dopo che questa è stata messa incinta. Invece per la sua donna non potrà far niente.
    Forse un pò complicato per noi occidentali che non conosciamo bene la tradizione delle concubine e il fatto che le didascalie riportino solo i dialoghi, non aiuta alla comprensione generale. Fotografia molto calorosa e intima, per una storia tutta ambientata in 2 o 3 stanze.
    Terzo episodio, 2005, l'età della giovinezza. L'"amore" tra Jing, cantante, e Zhen, il suo fotografo. Non c'è più passione in questo amore. Il gettarsi tra le braccia dell'altro è visto come la salvezza dalla solitudine, dalle proprie debolezze. In più è visto come una pratica da consumarsi velocemente e frugalmente. Jing è poi bisessuale, ha già perso una amante perchè la trascurava, e quella attuale minaccia di fare lo stesso, di suicidarsi. Jing è una ragazza senza sentimenti per gli altri. Usa le persone quando ne ha bisogno e poi le scarica senza trasporto. Sparisce, non si fà sentire. Soffre, ma non per loro. Soffre ma chissà poi quanto veramente. E' una ragazza emo, gothic, i tagli sulla pelle, i tatuaggi, il look deprimente, le sigarette e l'alcol a fiumi. La dissoluzione.
    Non c'è modo di salvarla, se è il caso, nè di aiutarla. Forse non lo merita neanche.
    La fotografia fredda e grigia è perfetta per queste storie d'amore e tradimenti, di più amanti alla volta. Questa volta è quasi tutto all'aperto, nella caotica Taiwan, dove il ritmo è frenetico e così anche le vite dei suoi abitanti e i loro amori non sono altro che immagini sfocate. Cambia anche la musica, più metallica, di concetto. Sembra che Hou non voglia solo dire che l'amore non è più quello di una volta, ma che anche la musica è cambiata, peggiorata.
    Grande grandissimo film romantico. Ha una carica emotiva fortissima, che, si è vero, va affievolendosi con il tempo, ma è perfetta per le storie raccontate. Si parte con l'età dell'amore, l'episodio migliore, dove la poeticità è al suo massimo, per poi scendere nell'impossibilità, nei legacci stretti e infine nell'imbarbarimento e nell'inutilità. Hou si scrolla di dosso il peso delle parole, torna a fare cinema puro. Spazio alla forza delle immagini, spazio all'occhio prima dell'orecchio.
    Gli attori sono sempre gli stessi nei 3 episodi. Protagonisti sono Chen Chang (visto in Red Cliff, Soffio, La tigre e il dragone) molto bravo e la bravissima Shu Qi (ammetto di aver visto il film prevalentemente per lei) che dimostra le sue doti e non solo la sua bellezza (ex modella). Credibilissima in tutti e 3 i diversi ruoli e giustamente premiata ai premi taiwanesi come miglior attrice dell'anno.
    Un gioiello, consigliato a ... molti. Il fatto che l'85% circa non ha dialoghi e il ritmo piuttosto basso spossono spaventare, ma è davvero una chicca. Come fare cinema. Un grazie a Fuori orario.

    A qualche ingrifato della sezione, non faccio nomi...IV, non piacerà. "Ma quando ci danno sotto?!" ahahah

  10. #160
    Re e nessuno L'avatar di Enrico IV
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    'murica fuck yeah
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    Oh guarda, devo pulire la mia reputazione e quindi me lo vedrò. Forse lo odierò, ma lo vedrò.

  11. #161
    3HUNNA L'avatar di Setlans
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    Citazione The Duccio Visualizza Messaggio
    anche se qui non è la sezione giusta, con lei guardati tutti pazzi per mary o the mask
    Già visti...
    Call me Sosa Budokai I'm the nigga with the Dragon Ball

  12. #162
    l'uomo che non c'era L'avatar di *fraska*
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    via dei matti n° 0
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    oggi ho visto American Psycho
    mi è piaciuto un sacco, anche se non ho capito bene la parte finale, soprattutto
    Spoiler:
    dove accidenti finiscono tutti quei cadaveri? voglio dire, è da interpretare tutto come un sogno del protagonista? e l'avvocato perchè non prende sul serio le sue parole? sono confuso


  13. #163
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    Là dove non c'è tenebra
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    Millennium mambo di Hou Hsiao-Hsien
    Narrazione molto particolare, quasi assente. Non importa molto la storia, la trama, ma dare un senso di immobilità, impossibilità di uscire fuori da una situazione.
    Film del 2001, ambientato tra il 2001-2011. Inizia nel futuro, per ripercorrere come un flashback, con una voce fuori campo, tutta la storia tra Hao-hao e Vicky.
    Chiunque si sarà imbattuto nella tipica situazione del coglione di turno insieme alla classica bella e fragile ragazza un pò ombrosa. Perchè sta con quello lì? Non vede che è uno stronzo? Ecco il film racconto un rapporto uguale. Hao-hao è un imbecille che si crede chissà chi. Non ha un lavoro, sta tutto il giorno a casa o a drogarsi o a bere, remixare, giocare ai videogiochi. Ha condannato a una vita di merda Vicky. Non le ha fatto fare l'esame per passare le superiori, per paura che lei si allontanasse da lui. L'ha portata nel tunnell della droga (ma non è il tema del film. Niente dipendenza, nè conseguenze gravi). La tratta come un oggetto. Se ha voglia di fare sesso la afferra e la spoglia. Ma non con violenza, ma come un animale. Sguardo vitreo, mani svelte. In più, ogni volta che torna a casa le ruba la borsetta, la svuota e cerca qualsiasi cosa compromettente. E' geloso e ogni minima cosa (un numero di telefono strano sul cellulare) lo fà andare fuori di testa.
    Vicky ha abbandonato la sua famiglia, con cui comuqnue non stava bene, per vivere con Hao-hao. Vorrebbe mollarlo definitivamente. Vorrebbe farla finita coi litigi, in casa e in pubblico. Ma non riesce. Ogni volta che fugge da lui, non riesce a stare lontana. E' come attratta da lui e ritorna e tutto ricomincia da capo. Sembra una spirale senza fine (una cosa che mi sembra centrale per Hou Hsiao-Hsien), ma una luce di speranza sembra darla Jack, un ricco malavitoso (forse).
    Amo questo tipo di prodotti della Nouvelle vague asiatica. La sensazione che si prova davanti a Fallen angels di Wong Kar-wai o questo film è di avere tra le mani (o negli occhi) qualcosa di realmente nuovo. Le storie sono tipiche: gioventù, eccessi, il mondo del crimine. Lo stile è tutto nuovo. E' una cosa a pelle, forse non tutti avranno le stesse sensazioni.
    Il ritmo nei film di Hou è sempre basso. Per esempio qaundo Jack cucina un piatto per Vicky. Vediamo tutto, o meglio no, lui è in cucina, ma non ci sono stacchi. Le riprese in discoteca, le liti, sono prese intere, senza stacchi di montaggio. E' difficile come regia, può annoiare i più, ma io la trovo molto buona. Le scene dove i due ragazzi litigano o lui vuole fare sesso contro la voglia di lei, sono molto intense, mettono a disagio, sensazione strana per uno spettatore a una distanza fisica e temporale molto grande.
    Come dicevo la narrazione è straniante. Il tempo non passa. Poi ci sono dei salti. Vicky molla Hao-hao, ma nell'inquadratura dopo vediamo che lei è già tornata. O quando conosce i ragazzi taiwano-giapponesi o ancora quando trova un lavoro nel club di Jack. Salti, salti e poi di nuovo un ritmo lentissimo. Tagli che Huo effettua per levare gli elementi che non gli interessano, ma paradossalmente, lascia per interi i passaggi più insignifcanti. Sembra poi che Vicky senta il peso del vuoto della storia e con la sua voce off la riempie con particolari, molto spesso, insignificanti sui personaggi, o totalmente slegati dalla vicenda. E' come una ragazza che rivedendo la sua storia, che sà quindi perfettamente, nella noia, si mette a raccontare cose particolari, tanto per stare un pò sveglia.
    Shu Qi si conferma una onesta attrice. Malino invece Chun-hao Tuan, semra semrpe impacciato e non a suo agio.

    La deprimenza

  14. #164
    Utente L'avatar di (They call me) panzah
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    Citazione *fraska* Visualizza Messaggio
    oggi ho visto American Psycho
    mi è piaciuto un sacco, anche se non ho capito bene la parte finale, soprattutto
    Spoiler:
    dove accidenti finiscono tutti quei cadaveri? voglio dire, è da interpretare tutto come un sogno del protagonista? e l'avvocato perchè non prende sul serio le sue parole? sono confuso
    Spoiler:
    Perchè semplicemente si è immaginato tutto. Non ha commesso nessun omicidio.

  15. #165
    Utente Eremita L'avatar di Evanes
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    Citazione *fraska* Visualizza Messaggio
    oggi ho visto American Psycho
    mi è piaciuto un sacco, anche se non ho capito bene la parte finale, soprattutto
    Spoiler:
    dove accidenti finiscono tutti quei cadaveri? voglio dire, è da interpretare tutto come un sogno del protagonista? e l'avvocato perchè non prende sul serio le sue parole? sono confuso
    Citazione (They call me) panzah Visualizza Messaggio
    Spoiler:
    Perchè semplicemente si è immaginato tutto. Non ha commesso nessun omicidio.
    This. E non mi pareva così difficile da capire


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