Da notare il fatto che abbiano venduto solo 400 copie fino a quel momento.
Secondo me è però una colpa più attribuibile ad una pessima distribuzione che alla noncuranza del pubblico. I download sono stati numerosi, quindi la curiosità c'è stata, ma far pagare 5 dollari per vedere la vecchia che muore è esagerato. Fosse stato un gioco al prezzo di 0.50 dollari forse avrebbe venduto molto di più, anche perché pagare online è facilissimo, 5 dollari son tanti, 50 centesimi si spendono senza neanche pensarci, su steam ho preso più merda ad un euro che bei giochi a 5.
Poi certo, basta andare su youtube per notare i commenti del tipo "come è possibile che la gente paghi per questo schifo" o "peggior gioco di sempre", ma certa gente non merita neanche attenzione, sono come gli amanti dei Tokio Hotel che disprezzano i Tool, i fanatici di Moccia che schifano i periodi con le subordinate o i fan di Rocky e Rambo si addormentano davanti a Tarkovskij
Invece la questione è identica, secondo me.
Ossia.
John Cage mescola rumori pseudocasuali che gettano alle ortiche qualunque definizione che chiami in causa la piacevolezza della composizione. In un certo senso, Cage "fa proprio il contrario della definizione". Dipende, in sostanza, da che definizione di gioco <e musica> si parte.
e invece non sono sarcastico, tu non hai affatto torto nel dire che è un "corto" dove premi il tasto w per 3 minuti. E' proprio così. Ma è anche altro.
Quando l'ho provato per la prima volta ho pensato "si vabè bello, ma mai e poi mai spenderei 5$ per comprarlo". Poi mi sono appassionato al "genere" e l'ho valutato nel suo insieme, senza basarmi esclusivamente sulla sua interattività. E, tra parentesi, lo trovo un buon progetto, non un capolavoro. E' fatto bene ed è piacevole da guardare e ascoltare, stop.
Lo è perché le "opere" della avanguardie si sono "autogiustificate", imponendo nuove definizioni. Non perché nell'arte musicale le definizioni siano piovute dal cielo: non perché per quanto riguarda gli altri medium, non si vivano confuse situazioni di transizione come quella attuale per il medium ludico.
Capisco, scusa il fraintendimento.
Comunque, il punto è proprio che è un corto. Voglio dire, era necessario renderlo "interattivo"? Non potevano fare, appunto, un corto? Oppure creare semplicemente una sequenza animata? Perchè l'inserire questo elemento blando e inutile? Sembra quasi fatto solo per dire "oh, guardate qua, anche i videogiochi sono arte tipo cioè", dato che non ha alcun senso. Ma neanche comunicativo, eh.
Al di là di questo, comunque, non mi è piaciuto anche prescindendo da questo discorso. L'ho trovato...Simplicistico. Non ho provato nulla, se non noia.
E, in sincerità, mi ci sono avvicinato con le migliori aspettative.
eh.
fatto sta che stando alle definizioni attuali the path e co. non sono videogiochi in quanto non sono giochi, se poi invece di creare una nuova identita a lavori del genere si deciderà di estendere la definizione di gioco è un altra storia... (notare che come mi faceva notare Milo su steam i ToT molti dei loro lavori non li definiscono nemmeno loro giochi)
EDIT: the graveyard in realta' è una critica al capitalismo il denaro uccide la gente
SINE, COSINE; TANGENT!
Su questo concordo.
Ma non a caso parlavo di avanguardia, poc'anzi.
Certo, ne avevamo già discusso nei precedenti post.(notare che come mi faceva notare Milo su steam i ToT molti dei loro lavori non li definiscono nemmeno loro giochi)
Ciò che dichiarano gli autori mi sembra piuttosto trascurabile.
Gli artisti ne dicono di cavolate, spesso per provocare l'audience.
Anche gli artisti "trollano".
Più rilevante, mi pare analizzare come l'opera sia concretamente recepita da parte del pubblico.
Ho capito cosa intendi, l'interazione è parte integrante dell'opera stessa, in qualche modo la "crea". Ad ogni modo, cercavo di argomentare sul perchè The Graveyard non dovesse essere considerato un videogioco. Parlando di interazione, mi riferivo alla qualità dell'interazione.
In parole povere, premere W per qualche minuto è senza dubbio un'interazione, ma è sufficiente perchè si consideri The Graveyard un videogioco?
Riguardo a The Path, mi trovo d'accordo con te.
PoLaR aka Suchoparek
Il discorso sulla qualità è talmente soggettivo da essere inconcludente. Ovvero. Big Rig ha oggettivamente un pessimo gameplay. Tuttavia, ciò non lo rende meno videogioco di DiRT. Aggiungo che anche il discorso quantitativo è poco proficuo: chi siamo noi per stabilire il minimo di interattività affinché un'opera possa dirsi videogioco? Ma d'altro canto, secondo una definizione classica di videogioco - ad esempio, quella fornita da Chris Crawford -, non esiste che The Graveyard possa essere considerato un videogioco. Tuttavia, le definizioni non sono eterne e immutabili. Nel Rinascimento, nessuno avrebbe immaginato che nel Novecento si sarebbe considerato "quadro" la pittura di un quadrato nero su uno sfondo bianco.
Eppure, questo quadro ha catalizzato l'attenzione dei critici, è stato esposto in mostre pittoriche di primissimo piano.
Nel Romanticismo difficilmente si sarebbe creduto una latrina avrebbe raggiunto le esposizioni d'arte come una scultura.
Eppure così è stato.
Opere così anomale, seppur estranee a qualunque definizione esistente, si sono imposte in funzione della loro radicalità e potenza proprio nello sfidare i canoni acquisiti. Del resto, è noto il Dadaismo si impegnasse programmaticamente a realizzare non-arte <che suona come i non-giochi - notgames - di Tale of Tales>.
Ultima modifica di exitplanetdust; 5-07-2010 alle 04:09:44
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