Da quando "sfogliare le pagine di un libro" avrebbe uno scopo narrativo?
Ha lo scopo di consentire la lettura.
La fruizione di The Graveyard, ben diversamente, influenza materialmente il testo ludico, altera profondamente il suo ritmo, determina concretamente il suo farsi.
Il criticare i Tell of Tales per partito preso, e senza argomentazioni che sappiano trascendere il mero "non posso fare gli headshot o collezionare le armi", mi ricorda uno dei momenti più meravigliosi del cinema italiano.
Ultima modifica di exitplanetdust; 4-07-2010 alle 18:46:02
il problema è che ormai certe opere esulano dalla definizione di videogioco in se, la gente crede che siano videogiochi ma non lo sono, proprio perchè nn si focalizzano piu sul "gioco", è un po' come se si componesse un opera sonora usando volutamente suoni che rendano l'ascolto sgradevole, essendo la musica considerata "l'arte di unire suoni per creare un effetto gradevole (un po' a memoria dal dizionario)" tale opera sarebbe un grande esponente di una nuova forma d'arte o un brutto esponente della musica?
SINE, COSINE; TANGENT!
Ahah, giusto, il titolo è the graveyard, mi ha fuorviato un altro post.
Cmq forse non hai letto bene il mio post, mica ho detto che è un'opera d'arte...
Mi sono espresso male, quello che intendevo è che l'interazione è paragonabile allo sfogliare un libro.Da quando "sfogliare le pagine di un libro" avrebbe uno scopo narrativo?
Ha lo scopo di consentire la lettura.
La fruizione di The Graveyard, ben diversamente, influenza materialmente il testo ludico, altera profondamente il suo ritmo, determina concretamente il suo farsi.
Il criticare i Tell of Tales per partito preso, e senza argomentazioni che sappiano trascendere il mero "non posso fare gli headshot o collezionare le armi", mi ricorda uno dei momenti più meravigliosi del cinema italiano.
"Influenza materialmente il testo ludico" è una frase che ha senso soltanto considerando The Graveyard un videogioco.
Non vedo come possa essere una critica a Tale of Tales il considerare le loro opere qualcosa di diverso da un videogioco. Ad ogni modo, penso di aver argomentato abbastanza il mio pensiero senza citare termini come "headshots".
PoLaR aka Suchoparek
Più che altro, The Graveyard non è nè un videogioco, nè un'opera d'arte. O meglio, è un pessimo corto.
eh.
Perchè dopo 4 pagine siamo ancora al punto di partenza? Perchè sarebbe pessimo?
Quello che intendo dire è che ognuno ha il diritto di ritenere the Graveyard pessimo, ci mancherebbe, ma negare che sia (un video/gioco) è ingiusto. Può non piacere, ma ha il diritto di esserci. Fifa è brutto/bello, ma è un gioco di calcio. Criticarlo per il fatto di essere un gioco di calcio non ha senso.
Il mio tono è acido ma non è offensivo o cose del genere. è che sono una brutta persona.
Ultima modifica di Heisebot; 4-07-2010 alle 21:14:39
the ggraveyard cosi come the path, fatale etc NON sono videogiochi (non rientrando perlappunto nella categoria gioco http://gamedesignconcepts.wordpress....hat-is-a-game/) , sono altro, invece di continuare a classificarli come videogiochi bisognerebbe dare un nome a questo altro...
SINE, COSINE; TANGENT!
SINE, COSINE; TANGENT!
Il punto è che non ne sento assolutamente la necessità. The Graveyard è basilarmente un corto. Un corto in cui devi tenere premuto W per i primi 3 minuti.
Se non fosse stato interattivo, non ci saremmo persi assolutamente nulla. Per The Path, il discorso è già diverso, ma con The Graveyard non lo accetto. L'interattività è il punto centrale del medium più o meno videoludico. Quando questa viene a mancare, non può più essere considerato tale.
eh.
non c'è molto da dire. è un "corto" dove premi per tre minuti il tasto w. a me è piaciuto, qualunque cosa fosse.
http://tale-of-tales.com/blog/the-gr...d-post-mortem/
se vi interessa, questo post degli sviluppatori spiega il lavoro dietro a questo brutto corto.
Il senso non cambia. Sfogliare le pagine del libro è paragonabile a accendere il PC e avviare il gioco, non alla sua fruizione vera e propria. Fruizione che determina la materia dell'opera stessa. Ciò non avviene per il medium verbale.
Anche qui. Considerandolo un esponente di qualunque altro medium, il discorso non cambia. Ciò che è certo è che la fruizione determina materialmente la struttura del testo. Cosa impensabile altrove.Influenza materialmente il testo ludico" è una frase che ha senso soltanto considerando The Graveyard un videogioco.
Il mio era un discorso generale, non mi riferivo specificatamente al tuo intervento. Mi riferivo più alle critiche da cui è partita questa mia considerazione su The Path. Quella prospettiva secondo cui The Path è a) un gioco dimmerda <in quanto povero in merito al gameplay> e b) arte brutta <senza argomentare perché sia brutta arte, peraltro>.Non vedo come possa essere una critica a Tale of Tales il considerare le loro opere qualcosa di diverso da un videogioco.
io direi di chiudere questa roba con un bel "volemosebbene!".
Parliamo di giochi, indie, senza pregiudizi. E basta. Ognuno rispetti le opinioni altrui e argomenti, per piacere, le sue "accuse".
Si sta parlando, in ogni caso, di prodotti a bassissimo budget, il rispetto va in primo luogo agli autori, di qualunque gioco.
Dopo questo buonismo, torniamo a parlare di giochi, basta con le seghe mentali. Perchè fanno male.