Le dinamiche competitive nel settore dell’intrattenimento videoludico dagli anni Novanta a oggi: analisi e valutazione delle strategie del competitor Sony.
(working title)
Abstract
Il lavoro che ci si appresta a svolgere riguarda lo studio delle dinamiche competitive del settore dell’intrattenimento videoludico dai primi anni Novanta a oggi e in particolar modo le strategie del competitor Sony e della sua divisione “Computer Entertainment”.
La tesi analizzerà le motivazioni che stanno dietro alla crescita esplosiva di questo settore in poco più di 15 anni, che dalla sua passata condizione di nicchia oggi si ritrova a competere per fatturato e profitti con i settori cinematografici e discografici. Si andrà ad analizzare il cosiddetto “network effect” tipico dei settori caratterizzati da piattaforme, quindi si vedrà la catena del valore (nella fattispecie le relazioni tra team di sviluppo, publisher, distributori, e hardware house) e si applicherà il modello di Porter in diverse fasi storiche, per valutare più analiticamente i repentini cambiamenti che nel giro di pochi anni hanno sconvolto le dinamiche competitive.
L’analisi si focalizzerà quindi sulle strategie dei maggiori produttori di hardware (toccando solo marginalmente l’analisi del software di terze parti): Nintendo che, con le sue continue innovazioni, nonché dominio nel sub-settore handheld, è oggi leader di mercato; Sega che finirà per abbandonare la produzione di hardware nel 2001; Microsoft, il cui ingresso nei primi anni Duemila segna il completo sdoganamento dell’online gaming su console; e non ultima, Sony.
Ci si concentrerà quindi sull’operato di Sony, dalla sua discesa in campo nel settore (1994) a oggi, discutendo e analizzando le motivazioni che l’hanno portata da dubitosa new entry ispirata da un ingegnere visionario, Ken Kutaragi, a leader incontrastata del settore per oltre 10 anni, nonché delle discutibili scelte strategiche che negli ultimi anni ne hanno causato la caduta dei profitti e la perdita di market share, riducendola a fanalino di coda tra i competitor del settore; si farà anche accenno al fallimento dell’ultima incarnazione portatile della PlayStation Portable, la PSPgo.
Si discuterà dell’organizzazione internazionale della divisione Computer Entertainment e ci si propone inoltre di analizzare le sinergie attuate (o attualizzabili) con le altre divisioni (come la Sony Pictures) e linee di prodotti Sony (Bravia, Walkman, ecc). Un altro punto di interesse sarà lo studio dell’impatto che ha avuto la partecipazione di Sony al consorzio Blu-Ray sulle strategie di mercato di PlayStation 3 e, infine, lo sviluppo di una propria piattaforma online, PlayStation Network.
Ci si focalizzerà quindi sull’ultima mossa strategica di Sony e Microsoft, chiaramente ispirata alla rivoluzione introdotta da Nintendo nel 2006: i sensori di movimento. Seguiranno analisi finanziarie e di marketing dell’iterazione di Sony in tale ambito (incarnata dalla ventura periferica PlayStation Move). Un ulteriore spunto di interesse sarà dato dall’analisi del riposizionamento della console PlayStation3 e di come abbia rivitalizzato le vendite del prodotto.
L’intero lavoro sarà permeato da richiami teorici, sempre necessari per inquadrare e capire in profondità le strategie dei competitor, nonché da analisi finanziarie di valutazione degli investimenti a consuntivo (ovvero, si valuterà il valore creato/distrutto dai vari progetti PlayStation) e a preventivo (valutando il valore del progetto PlayStation3 nei rimanenti anni di commercializzazione).
Infine, si concluderà come di consueto con uno sguardo al futuro del settore: Apple, storica azienda americana che negli anni si è modificata passando da produttore esclusivo di computer all’elettronica di consumo e telefonia, minaccia sempre più da vicino il settore delle console handheld, tanto che nell’ultima conferenza tenuta da Steve Jobs, CEO di Apple, in sede di presentazione del nuovo sistema operativo per iPhone sono state espressamente citate Sony e Nintendo riguardo la quantità di software d’intrattenimento disponibile per i rispettivi dispositivi portatili.
Per le home console invece il futuro pare invece essere in 3D: si vedrà quanto questa nuova feature possa influire sulle dinamiche competitive e, in particolar modo, sulle strategie di Sony.