[2] Il viaggio hu-kamashojo - Pag 13
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Discussione: [2] Il viaggio hu-kamashojo

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  1. #181
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    Di niente Comunque capitolo straordinario, non avrei mai pensato ad una morte simile per Vlad!

  2. #182
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    NOME
    Visconte Morcef

    IMMAGINE:
    Spoiler:

    Umano:

    Demone:



    STORIA
    Il visconte Morcef nacque da una delle famiglie più nobili del regno di Sodoma.

    Assetato di potere, Morcef decise di allearsi con i congiurati di Gomorra per trarne un favoloso profitto alla dipartita del vecchio regnante. La congiura consisteva nel far deperire il regno attraverso un’epidemia mortale, epidemia causata dalle acque avvelenate grazie ai propri sicari: uomini travestiti con maschere da diavoli dai lunghi capelli bianchi.
    Sfortunatamente per lui la congiura sebbene avesse messo il regno in ginocchio fallì e quindi Morcef cambiò completamente obiettivo quello più vicino al suo sogno più proibito: Dominare entrambi i regni.
    Il novo piano consisteva di una guerra totale fra i due imperi per indebolire tutte le due corti e per poi attuare un colpo di stato nel momento di massima debolezza e diventare così il regnante di Sodoma mentre i suoi alleati facevano lo stesso con l’impero di Gomorra (poi se ne sarebbe tranquillamente sbarazzato)
    Morcef si incaricò personalmente per la riuscita del nuovo piano che consisteva nel manipolare la fragile mente del principe Rubik per fargli compiere un omicidio diplomatico in modo da far scatenare immediatamente la guerra.
    Morcef, sostituendosi a Zurdal, mentore di Rubik manovrò il ragazzo in modo da spingerlo ad uccidere la figlia del re di Sodoma, scatenando la guerra tanto attesa.
    A guerra iniziata, Morcef rivestì un ruolo di primo piano (nel ruolo di generale supremo) e vedendo gli ottimi risultati del suo esercito decise di abbandonare e tradire i suoi ex alleati occupandosi soltanto della guerra e di preparare la tanto ribellione interna al suo termine, infatti iniziò a prendere nella sua ala tutte le fila dell’esercito che ogni giorno diventava sempre più influente nella corte.
    Tutto sembrava procedere per il meglio fin quando l’impero di Gomorra non diede vita agli angeli invertendo completamente l’esito della guerra, Morcef rimase completamente spiazzato, ma all’ultimo momento alla corte di Sodoma venne Alex che offrì i propri servigi, quindi forte di questo nuovo colpo di fortuna, decise di portare avanti il suo piano e consigliò al proprio re di accogliere Alex permettendogli di creare i demoni, persino lui richiese di essere trasformato in demone, Alex accettò e da quel momento in poi Morcef cessò di esistere e nacque Malebolge.
    Dopo la guerra accadde un imprevisto, la grande defezione, l’indebolimento del pianeta, che costrinse Malebolge a sottomettersi al Gran concilio appena formatosi, pur risiedendovi come membro di rilievo, tuttavia nel corso dei secoli ha sempre cercato di fomentare rivolte al suo interno.
    In seguito agl'eventi che tutti conosciamo è stato finalmente annientato in seguito allo scontro con Kha Beleth che ha scritto definitivamente la parola fine sui suoi complotti.



    CARATTERE:
    Ambizioso ed astuto, Morcef aveva una personalità meschina ed infida, estremamente egoista e a tratti codardo, non esita un solo istante a sacrificare interi regni per la sua sete di potere o additura il sangue del suo sangue.
    Abituato a vivere nel lusso e nell’opulenza più sfrenata non conosceva le parole privazione o sconfitta e su questo si basava tutta la sua filosofia di vita: fatta di menzogne e manipolazioni. Caratteri che ha poi esteso all'inverosimile in Malebolge, ma questa è un'altra storia…

    POTERI e ABILITA':
    Morcef non possedeva qualità sovrannaturali come umano, ma era molto abile nello scherma, inoltre utilizzava una lama avvelenata nascosta sotto il polso.
    Ultima modifica di Mr. Mxyzptlk; 16-09-2018 alle 03:42:35

  3. #183
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    La scheda è di Sal e non mia!

  4. #184
    Dhavamba
    Ospite
    novità?

  5. #185
    The Scarlet Devil
    Ospite
    THE DRUNKEN ONI

    Ore 2:00 AM

    Zehir era appena tornato nella sua tenda insieme a Suika. Il negromante si era messo a terra con le gambe incrociate, e aveva cominciato a leggere un libro mentre pensava al da farsi, invece la ragazza si era sdraiata e si limitava a guardarlo attentamente reggendosi la testa con una mano.

    - Suika, sai leggere, scrivere...?

    Alla domanda, Suika si mise nella stessa posizione di Zehir e sospirò.

    -No…


    L’uomo aveva deciso di insegnarle qualcosa di basilare sul mondo, in modo che non facesse altri errori come fidarsi di Vlad e tentare di farselo amico. E poi chissà, qualcuno che sapeva cucinare sarebbe potuto risultare utile, prima o poi…

    -…non lo so fare, mi spiace!

    Zehir passò oltre.

    -Me lo aspettavo, ma non importa, avremo tempo anche per questo… piuttosto dimmi, quanti anni hai?

    -Mmm, vediamo…

    Questa volta Suika si concentrò a fondo, intanto Zehir si rimise a leggere dandole un’occhiata di tanto in tanto.

    -E non tentare di imbrogliare sull’età, che tanto me ne accorgo.

    Dopo qualche secondo la ragazza interruppe il silenzio.

    -Ci sono!
    -Hm?
    -Ho trecentocinquantadue anni!
    -Hmm…


    Zehir si alzò in piedi, seguito dallo sguardo incuriosito della compagna, poi le girò intorno mentre teneva le mani dietro la schiena, fino a tornarle di fronte.

    -Bene, almeno sai contare.
    -Eheh…non sono una capra!
    -No di certo, anche se hai le corna. Comunque è ora che tu sappia un paio di cose.
    -Che intendi dire?


    Il negromante spiegò brevemente tutta la storia della guerra contro gli angeli, partendo dalla creazione del primo angelo fino alla morte di Vlad. La tenne comunque all'oscuro di alcune delle sue azioni, come l'assassinio della famiglia di Doretta.

    -Quindi vi sono capitata in mezzo ai piedi proprio al momento giusto!
    -Esattamente!


    Suika lo guardò in faccia e sentì un brivido che le percorse tutto il corpo, poi si alzò in piedi. Il negromante sospirò, poi continuò senza voltarsi.

    -Ti stai chiedendo perchè indosso questa maschera, vero?
    -Beh...si.
    -Non te lo dirò per adesso, forse tra qualche tempo...


    Zehir sentì uno strano rumore proveniente dalla compagna, che imbarazzata distolse lo sguardo.

    -Ehi, che hai?
    -Io...ho fame.


    Il negromante si girò, dandole le spalle, poi prese in mano il primo libro che gli capitò a tiro.

    -Puoi andare a farti un giro e mangiare qualcosa, se lo desideri.
    -Non vuoi che resti qui con te?
    -Sono molto occupato al momento...come ti ho detto, domani dovremmo affrontare una battaglia.


    Suika annuì con la testa e gli sorrise, poi si avviò all’uscita della tenda.

    -Ci vediamo dopo!
    -D’accordo.


    Quando l’Oni fu uscita, l’uomo rievocò uno dei tre cavalieri neri che avevano affrontato Gorgon. Era l’ultimo di quelli che erano morti, e si notava dal fatto che aveva un segno sul mantello, nel punto esatto in cui aveva colpito l’ammiraglio.

    -Ssssi maesstro? Mi ha chiamato?
    -Si, devi tenere sott’occhio la ragazza che se n’è appena andata, e accertati che non faccia sciocchezze.
    -Come desssidera…


    Il cavaliere sparì in uno stormo di corvi gracchianti, che si misero poi a volare in cerchio sull’accampamento. Non appena fu solo, Zehir lanciò a terra il libro che teneva in mano, poi con una manata fece strage una strage di oggetti strani, che probabilmente servivano per qualche rituale. Urlò come se fosse stato colpito da qualcosa.

    -Aaaaargh!!!

    C’era qualcosa che non andava. E non si trattava degli angeli, o dei demoni…era qualcosa dentro di lui.

    -PERCHE’!?


    Era qualcosa che aveva notato tempo prima, ma se ne era reso conto solo ora che aveva preso Suika sotto la sua protezione: fino a qualche settimana prima -ne era sicuro- non avrebbe mai nemmeno lontanamente pensato di prendersi “cura” di qualcuno.
    Ora invece era cambiato qualcosa…non era più lo Zehir che 20 anni prima aveva fatto a pezzi una famiglia, o quello che solo cinque anni prima aveva ucciso brutalmente re Axel durante il compleanno di Doretta…che tutti i momenti passati con i suoi compagni lo stessero cambiando? All’improvviso sentì una vocina che gli parlava in testa:

    -Stai cominciando a provare affetto, andando ben oltre al semplice rapporto di lavoro, come con Markal.

    Urlò a sé stesso, in risposta.

    -Dannazione, no! Io sono sempre…
    -E allora come spieghi il fatto che tu abbia portato Suika qua dentro?
    -E’ stato Warg, è lui che mi ha costretto a farlo!
    -No, non è vero! Fino a qualche settimana fa avresti rifiutato, oppure avresti accettato e le avresti fatto del male, lasciando che soffrisse inutilmente solo per il gusto di farlo.
    -Bastardo, smettila di dire scemenze!
    -Tanto lo sai che ho ragione. Le hai anche mandato una guardia del corpo.


    Zehir si mise le mani sulla testa,e cominciò ad urlare alla vocina.

    -BASTA! QUELLO CHE DICI NON E’ VERO, E ADESSO TE LO DIMOSTRO!
    -E come?

    Il negromante afferrò la falce, poi uscì dalla tenda a grandi passi e con lo sguardo imbufalito, senza degnarsi di rispondere a nessuno di quelli che gli parlavano.

    -Toglietevi dai piedi!


    Quando fu arrivato al centro dell’accampamento, Zehir scorse subito Suika: La ragazza, completamente ubriaca, stava ballando intorno al fuoco insieme ad un gruppo di demoni -mezzi ubriachi pure loro- che facevano una specie di danza circense.

    -Bene…


    Zehir si nascose tra le tende e si mimetizzò nell’ombra, poi si fermò ad una certa distanza dal punto in cui si trovava la sua preda, in modo da non essere visto da nessuno.

    -Ti faccio vedere io, vocina bastarda!
    -Trallallà…


    L’uomo afferrò la sua arma con entrambe le mani, poi cominciò a caricarla con uno dei poteri più terribili a sua disposizione. La falce poco a poco venne avvolta da spiriti oscuri che vorticavano irrequieti intorno alla lama, e dopo qualche minuto l’incantesimo fu completo.

    -E adesso?

    Zehir guardò Suika…aveva in mano una specie di bottiglia viola a cui erano attaccate delle etichette che ne indicavano il contenuto. Notò che per quanto ne versasse a terra o ne bevessero lei e i demoni, il contenuto non si esauriva mai. Una bottiglia senza fondo? Possibile.

    -Adesso…

    La vide che si teneva in equilibrio con un piede solo, mentre sulla testa portava un secchio pieno d’acqua. Dopo qualche secondo perse la posizione e cadde addosso ad un demone che faceva lo stesso numero…il demone si rialzò, la prese per mano e la aiutò a rialzarsi, l’altra rispose con una risata allegra.

    -Si?


    Con quel rituale avrebbe potuto far in modo che quegli spiriti possedessero il corpo di Suika e la uccidessero lentamente...ed era pronto a farlo, se non altro per dimostrare a sé stesso che non era cambiato. Invece non si mosse, non riusciva a eseguire il maleficio.

    -Allora?


    Zehir abbassò l’arma e dissolse l’incantesimo, poi si voltò e tornò alla sua tenda con passo lento e calmo. Quando fu arrivato, buttò la falce tra gli oggetti sparsi a terra e si mise a dormire…perlomeno la vocina era sparita. Dopo circa un'ora Suika entrò barcollante, accompagnata da una guardia che aveva avuto il buon senso di riportarla nella sua tenda.

    -Diamine...sei completamente ubriaca. Dovresti andarci piano con questa roba!
    -Io...non sono ubriaca! Auff...
    -Non ti reggi neanche in piedi...
    -Non è vero, è solo una tua impressione. Dio...mi gira la testa...
    -Come vuoi tu, ma cerca di dormire, anche se domani avrai un mal di testa assurdo.


    La guardia se ne andò. Suika si mise vicino a Zehir, poi si mise davanti a lui e usò il suo mantello come coperta, poi si addormentò farfugliando qualcosa.
    __________________________________________________________ ____

    Ore 2:00 AM Aeronave di Miyamoto

    Miku guardò fuori dalla finestra dell’aereonave dell’Organizzazione. Come ben sappiamo, Jack lo Squartat…

    Voce fuori campo: Guarda che hai sbagliato film!

    Dicevo: Jack aveva deciso di lasciarla chiusa là dentro, per impedire che venisse coinvolta nella battaglia del giorno dopo. La bambina aveva aspettato che il buio avvolgesse la zona nei dintorni del mezzo, in modo da poter uscire in qualche modo. Mi spiace Jack ma non posso rimanere qua a far niente. Devo almeno rendermi utile in qualche modo! Questo era il suo pensiero fisso, e non l’avrebbe cambiato.

    -Ora devo trovare un modo per uscire…

    E farlo non era così semplice, dato che erano state messe alcune guardie a impedire che nessuno entrasse (o uscisse) nel mezzo volante. Mentre Miku decideva sul da farsi, un grosso demone con corna da ariete e armato di un’ascia a due mani passò di lì, per assicurarsi che fosse tutto a posto.

    -Allora? Tutto a posto qua?

    Nonostante sapesse che i demoni erano alleati suoi e di Jack, Miku non riusciva a fidarsi completamente di loro…soprattutto a causa del loro aspetto.

    -S-si!
    -Bene, allora io vado a…


    La bambina ebbe un’idea improvvisa, e provarla non le costava nulla se non un rimprovero da parte del suo amico.

    -Aspetti! Devo…devo andare in bagno! Mi accompagni fuori?
    -E non puoi andarci qua? C’è il bagno apposta!


    Miku si guardò intorno, in cerca di una susa credibile.

    -No! Quel bagno puzza da fare schifo!


    Il demone sbuffò spazientito ed emise una nuvola di fumo dalla bocca, poi si girò e fece cenno di seguirlo.

    -E va bene, ma non metterci tutta la notte!

    I due uscirono dall’aeronave, non appena furono fuori il demone piantò l’arma al suolo e incrociò le braccia mentre osservava con insistenza la bambina. Miku guardò la lama arrugginita con un po’ di timore, ma continuò la sua impresa.

    -E girati no? Se mi guardi non riesco!


    L’altro roteò gli occhi e si girò di schiena. Dopo qualche minuto si voltò, ma Miku era ancora al suo posto.

    -Beh? Hai fatto?
    -Si.

    -Allora torna dentro, prima che tu ti faccia male e io finisca nei casini per colpa tua!
    -Ma io non posso, devo andare dal mio amico pupazzo di neve, che probabilmente si sente solo e rischia la vita senza nessuno a proteggerlo! E se lui muore, io mi scioglierò in lacrime, ma non come si scioglie il ghiaccio, lacrime vere! Invece Jack potrebbe sciogliersi sul serio se sta da solo, perché essendo un pupazzo sentimentale si scioglierebbe in lacrime come me se lui morisse, ed essendo fatto d’acqua si scioglierebbe in senso letterale, fino a morire disidratato!
    -W-what? Che diamine…

    Il demone stava cedendo, aveva già un mal di testa insopportabile.

    -Però devi sapere che anche essendo fatto di neve, il calore non lo scioglie, il perché non lo so, ma se vado da lui glie lo chiedo e poi ti faccio sapere tutto quanto. L’altra cosa strana è che riesce a maneggiare armi più grandi di lui, e questo nonostante non abbia le mani!
    E poi tutti questi che lo ritengono pazzo! Lui stesso dice di essere un perdente, ma in realtà non lo è ma essendone convinto fa la figura del perdente completo!

    -
    Spoiler:

    Aaaargh, BASTAAA!!!

    Il demone tirò fuori una padella (Non si sa da dove) e si diede un colpo in testa, poi rimase svenuto lì a terra.

    -Boh, è stato più semplice del previsto…

    Afferrò l’ascia del demone come fosse un’alabarda, poi si incamminò verso l’accampamento. Quando fu arrivata si nascose tra le tende, e coperta dal buio si indirizzò al centro del campo, dove vide alcuni demoni che ballavano intorno al fuoco insieme ad una ragazza con le corna (Palesemente ubriaca).

    -Bene, saranno tutti occupati a divertirsi per accorgersi di me, però…devo trovare un modo per mimetizzarmi meglio.

    Continuando a tenere un basso profilo, la bambina si diresse verso una rastrelliera, a cui erano appese armi ed armature di diverso tipo. Ne prese una di cuoio, adatta ad un demone nano (Goblin), e sebbene le stesse un tantino larga, si accontentò. Fatto, vestita così e con quest’ascia non mi riconoscerà nessuno! Nello stesso momento passarono due guardie, una di loro le rivolse la parola.

    -Ehi tu! Cosa stai facendo qui?!
    -I-io?
    -Vedi qualcun altro?
    -E’ ovvio che sto facendo il giro di sorveglianza!
    -E allora hai sbagliato zona, qua ci siamo noi due! E poi perché hai questa voce? Mi sembri una ragazzina!
    -Io…ah-ehm…ho un po’ di mal di gola!


    La guardia scoppiò a ridere, poi fece cenno al suo compagno e se ne andarono entrambi…Miku sentì le loro voci allontanarsi.

    -Ahahah, stupidi goblin...

    Appena fu da sola, la bambina tirò un sospiro di sollievo. Omg, per un pelo… poi decise di mettersi a dormire da qualche parte, lontana dagli altri demoni, per passare inosservata.
    __________________________________________________________ _____

    Ore 2:00 AM Tenda di Warg

    Warg e Remilia erano appena tornati dalla cattedrale dopo lo scontro con Vlad e Gorgon. Il demone aveva reso noto quello che sarebbe successo l'indomani, e sotto richiesta avev rivelato cosa fosse successo al suo braccio, ma prima di continuare a parlare pensò che forse era meglio se la compagna si fosse cambiata d'abito, e iniziò a frugare in un baule di legno.

    -Tieni Remilia, per puro caso ho qui dei vestiti per te.


    Il demone tirò fuori un pacco con delle vesti simili a quelle che la vampiressa già indossava, glie lo porse e si mise seduto su una specie di trono di legno, poi sfoderò le due spade corte che aveva usato al castello De Magistris e iniziò ad affilarle entrambe.

    -Tu...non puoi venire domani.
    -Cosa?!
    -E' così, purtroppo tu non saresti in grado di utilizzare nessun incantesimo, dato che non sei passata sotto l'arco dell'Organizzazione!


    Remilia sbuffò irriata, poi prese Warg per un braccio e lo spinse fuori dalla tenda. L'altro venne preso alla sprovvista e cercò di ribattere.

    -Ehi, che diamine...
    -Zitto! Se mi devo cambiare, posso almeno farlo senza che tu mi guardi? Pervertito!
    -
    -E non fare quella faccia. Inoltre dimmi com'è che mi hai portato dei vestiti, se non sapevi dove trovarmi!
    -Beh...in realtà volevo portarmi dietro qualcosa che mi facesse conservare il tuo ricordo. Pensavo sul serio che non ti avrei più rivista!


    La ragazza chiuse la tenda senza rispondere, e dopo qualche minuto chiamò il compagno per farlo entrare.

    -Allora Warg...come mi hai trovata, alla fine?
    -Sai...come ti ho già detto, non ci speravo proprio, ma mentre io e quegli altri due camminavamo un po' isolati, abbiamo sentito qualcuno urlare nelle vicinanze del cimitero. Fatto sta che volevo vedere chi ci fosse nella cattedrale, e appena mi sono avvicinato ho sentito te che urlavi, e a quel punto siamo intervenuti.
    -Capisco...


    La sua voce risuonò stranamente fredda, ma il demone non ne capì il motivo.

    -Cosa c'è Remi? Perchè fai così?

    L'altra sbuffò.

    -E' per Suika? Cerca di capirmi, lo sai com’è fatto Zehir! E comunque alla fine se n'è andata con lui, no? Cosa c'è ancora?
    -Dannazione Warg, voi maschi siete tutti uguali…e non capite niente!


    La vampiressa aveva le sue buone ragioni per aver fatto una cosa simile, e nonostante avesse cercato di farlo capire a Warg, quello sembrava più ottuso di una roccia.

    -Cosa intendi dire? Spiegati! Comunque alla fine se n'èandata con lui, no? Cosa c'è ancora?
    -I-io pensavo che tu fossi stato contento del mio ritorno!
    -Ma infatti lo sono!

    Remilia si lasciò cadere su un mucchio di coperte ammucchiate, poi sospirò tristemente e girò la testa su un lato.

    -Me lo immaginavo…diverso.
    -Cosa?
    -Tutto quanto! Mi parli come se non ci vedessimo al massimo da un giorno, come se non fosse successo nulla!
    -Ma che c’entra con quella...ragazza?
    -Volevo rimanere da sola con te!
    -Eh?! Mi stai dicendo che sei gelosa di lei?
    -Io...non sono affatto gelosa!


    Il demone scoppiò a ridere.

    -Sei uno scemo, è una faccenda seria!


    Warg si avvicinò a Remilia, poi si mise sdraiato accanto a lei. Remilia a sua volta si voltò e gli diede le spalle e dopo averle girato la testa la baciò. La ragazza non fece nulla, non perché fosse rimasta sorpresa da quel gesto, ma perché voleva capire le vere intenzioni del compagno. Il demone la abbracciò delicatamente.

    -Imbecille...

    Remilia continuò a parlare, ma si separò dal demone.

    -Comunque sono molto stanca Warg. Qualunque cosa tu abbia avuto in mente di fare...beh, ti è andata male...
    -Ma...ma come? Pensavo che ti avrebbe fatto piacere!
    -Warg...sono fuggita dal palazzo angelico, stavo per essere trasformata in un dessert da dei nani cannibali, ho fatto un volo di 1000 Metri con 10 gradi sotto zero...e dopo essere quasi morta assiderata sono stata quasi uccisa da un vampiro deficiente, che ha pure cercato di farmi sua sposa!


    Warg si avvicinò nuovamente e le accarezzò i capelli.

    -E' vero...scusami per essere stato così egoista. In tal caso è meglio che tu riposi un po'. Inoltre non è detto che tu non poss partecipare alla battaglia, se questa si svolge fuori dalla barriera.
    -Grazie.

    ________________________________________________________

    Ore 3:00 AM PALAZZO ANGELICO

    Gorgon, fuggito dalla cattedrale poco più di un'ora prima, aveva raggiunto velocemente la fortezza angelica. Si recò subito da Tora, che come al solito lo accolse freddamente.

    -Devo portarti due notizie, Tora.
    -Cosa vuoi?
    -Si tratta di Vlad. E' stato ucciso mentre inseguivamo due prigionieri...uno era il barbaro che stavo interrogando, l'altra era la compagna del fratello di Kha-Beleth.


    Il generale si alzò furiosamente dal suo trono.

    -COOOSA!? Come è potuto succedere?
    -Vede, abbiamo raggiunto i fuggitivi, ma Vlad ha indugiato sulla ragazza ed è arrivato Warg con il negromante Zehir e il figlio di Fenrir.
    -E mi stai dicendo che voi due, non siete riusciti a ucciderli?
    -Purtroppo Warg ha evocato una creatura che è sembrata essere immune al più potente attacco di Vlad...e poi l'ha incenerito come se niente fosse.


    Tora camminava nervosamente in mezzo alla stanza, ormai le sembrava di essere in trappola.

    -E...l'altra notizia?
    -L'esercito demoniaco si è accampato nella valle di Heresh, forse attendono il momento giusto per attaccare!
    -Per quanto ne dicesse Rubik, non so fino a che punto rallegrarmi di questa notizia. Lui è fuori gioco per un po', voi ammiragli vi siete rivelati inutili all'inverosimile...


    L'angelo sembrò rifletterci per un po', poi si rivolse nuovamente a Gorgon.

    -Mandami qua Gardaland, a questo punto tanto vale attaccare per primi.
    -Come vuoi...


    TBC

  6. #186
    The Scarlet Devil
    Ospite
    NOME:
    Suika Ibuki, Forgathering Dream, Illusion, and Pandemonium

    IMMAGINE:
    Spoiler:


    STORIA:
    Suika, appartenente all'antica razza degli Oni, (che non hanno niente a che fare con gli Angeli o i Demoni, sebbene somiglino vagamente a questi ultimi), è stata evocata da Warg durante lo scontro con Vlad, che uccide nel giro di pochi minuti. Il demone decide di rimandarla tra i suoi simili, ma Suika insiste per poter rimanere lì, e sotto la pressione di Remilia viene affibiata al povero Zehir, che decide quindi di prendersene cura.

    CARATTERE:
    Nonostante possieda un potere assurdamente grande, e nonostante abbia (a suo dire) più di 300 anni, si dimostra tutt'altro che saggia. Le piace molto divertirsi, e soprattutto adora il sakè, anche se spesso ne beve un po' troppo, finendo per combinare qualche scemenza.
    Zehir sta cercando di educarla un po', anche se sapendo com'è fatto pure lui non ci sono molte speranze.

    POTERI:
    Manipolazione della materia.

    ARMI:
    Nessuna, ma porta sempre con sè una bottiglia viola piena di sakè, dal contenuto apparentemente illimitato.
    Ultima modifica di The Scarlet Devil; 4-09-2010 alle 00:54:03

  7. #187
    Dhavamba
    Ospite
    mmmh...il momento prima della battaglia!!! ^_^

  8. #188
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
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    Ottimo capitolo Incredibile che Zehir sia cambiato anche grazie ai compagni visto come l'han trattato!

  9. #189
    The Scarlet Devil
    Ospite
    Citazione Mr. Mxyzptlk Visualizza Messaggio
    Ottimo capitolo Incredibile che Zehir sia cambiato anche grazie ai compagni visto come l'han trattato!
    Ma è proprio per quello, si è accorto che essere odiato da tutti non era tutta 'sta gran cosa

  10. #190
    Dhavamba
    Ospite
    senti..però così facendo ne devi fare un'altro!!!

  11. #191
    Dhavamba
    Ospite
    NOME
    Aya

    IMMAGINE
    Spoiler:








    STORIA

    Aya è l’intelligenza artificiale che comanda la roccaforte di Thanatos.
    Aya è un immagine olografica prodotta dal sistema centrale: in sostanza Aya racchiude in sé il comando della roccaforte, la quale viene plasmata secondo gli ordini che vengono impartiti dagli atlanti dei, unici suoi padroni.
    Attualmente Aya si trova in letargo dentro la fortezza, in attesa che Zaraustra o altri atlantidei la rimettono in funzione.

    CARATTERE

    Anche se è un’intelligenza artificiale, Aya sembra che abbia vita propria: piange, soffre, ride come altri esseri viventi, solo che a differenza di essi, la sua vita serve per coordinare la fortezza, la quale essa stessa le dà energia per vivere.
    Aya è una persona molto vige al dovere: è molto attenta alle etichette e abbastanza burbera se viene trattata male.

    POTERI

    Comanda la fortezza di Thanatos.
    Oltre non può fare nulla visto che è un immagine olografica partita dal sistema centrale.
    Ultima modifica di Dhavamba; 7-08-2010 alle 17:25:03

  12. #192
    Dhavamba
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    NON SI POSSONO PIU' IMMETTERE NUOVI PERSONAGGI!!!

    Ora il cast è al completo!!

  13. #193
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    NON SI POSSONO PIU' IMMETTERE NUOVI PERSONAGGI!!!

    Ora il cast è al completo!!
    Ricordo che lo dicesti già qualche apertura fa, comunque non riesco a capire come si inserirà sto pg nei capitoli prossimi!

  14. #194
    Dhavamba
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    Ricordo che lo dicesti già qualche apertura fa, comunque non riesco a capire come si inserirà sto pg nei capitoli prossimi!
    ti ho mandato un messaggio con pieno zeppo di spoiler...a tuo rischio e pericolo!!!
    Però, fidati, c'entra eccome all'epilogo...

  15. #195
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    ti ho mandato un messaggio con pieno zeppo di spoiler...a tuo rischio e pericolo!!!
    Però, fidati, c'entra eccome all'epilogo...
    Ho appena letto, leggi il mio mp per sapere cosa ne penso!

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