[2] Il viaggio hu-kamashojo - Pag 10
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Visualizzazione risultati da 136 a 150 di 314

Discussione: [2] Il viaggio hu-kamashojo

Cambio titolo
  1. #136
    Dhavamba
    Ospite
    gli spariamo tutti ora i capitoli divertenti che dopo saranno uno più tristi dell'altro!!!

  2. #137
    Dhavamba
    Ospite
    NOME
    Orso Demoniaco delle sette piume angeliche del sole purpureo <.< (anche <.< fà parte del nome)

    IMMAGINE


    STORIA

    ....E' un orso!!!!
    E' l'animale di Helnwige, secondo lei è potentissimo perchè è capace con una sola zampata di sradicare un albero...mha..
    Inoltre è la mascotte delle valchirie!

    CARATTERE
    ..E' un fottutissimo orso!!!
    Secondo le valchirie è pucciosissimo, soprattutto quando stacca la testa a lepre e marmotte per mangiarle...mha...

    POTERI

    ...E' un orso...
    Ultima modifica di Dhavamba; 21-06-2010 alle 12:14:48

  3. #138
    The Scarlet Devil
    Ospite
    Mo' pure l'orso

  4. #139
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
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    Citazione The Scarlet Devil Visualizza Messaggio
    Mo' pure l'orso
    Lascia perdere che è meglio piuttosto a che punto sei con il capitolo?

  5. #140
    Dhavamba
    Ospite
    approposito lo staff del racconto augura allo scrittore Mx un buon esame e un bocca al lupo per il 100!!

    P.S: Se non rispondi al bocc al lupo non avrai mai 100!!!

  6. #141
    The Scarlet Devil
    Ospite
    Vero vero, quando iniziano le tortu...gli esami?

  7. #142
    MIX-YEZ-PIT-LIK L'avatar di Mr. Mxyzptlk
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    Crepi iniziano domani con la prova di italiano e ringrazio lo staff!

  8. #143
    The Scarlet Devil
    Ospite
    Lmao, ma non l'hai postato tutto

  9. #144
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    Scusatemi ma oggi con la connessione è stato un casino ecco il capitolo di Scarl intero più la mia parte:

    BATTERI DELLO SPORCO ALL'ATTAAACOOO!!!




    Nonostante la battuta poco spiritosa, Reaper saltò all’indietro per sottrarsi alla spessa lama della Valchiria.

    -Scusa bellezza, ma non penso che tra noi potrebbe funzionare!
    -Hai pienamente ragione…UCCIDETELI!

    L’armata di valchirie caricò il gruppo capitanato da Godric, i primi a farsi sotto furono Dimitri e Bob, che centrarono due delle seguaci di Helmwige con i fucili da cecchino.

    -Caaaricaaaa!!!

    Nira sfoderò le due spade demoniache e si buttò contro due valchirie, lo stesso fecero Godric, Vayne e Reaper. Il mietitore aveva deciso di occuparsi personalmente di Helmwige, e il generale gli si affiancò.

    -Non potete sconfiggerci, demoni!

    Cinque soldatesse si catapultarono contro Markal e Zehir, che vennero accerchiati da tutte le parti. Una valchiria attaccò il secondo urlando in modo incomprensibile, una seconda, che pareva un bisonte armato con una spada grande quanto un uomo, caricò invece Markal.

    -Sporchi negromanti, adesso vi insegneremo a rimanere nelle vostre caverne putride!
    -Come volete…

    Markal mise una mano di fronte a sé, e generò uno scudo per proteggersi dal colpo che gli stava arrivando, l’attaccante venne respinta, ma la forza fu tale da frantumare la protezione.

    -Cazzo se sono forti!

    Zehir nel frattempo aveva ingaggiato uno scontro con l’altra valchiria, la donna era più veloce di lui, ma d’altronde il negromante poteva contare sui suoi “Sporchi” trucchetti.

    -Togliti di mezzo, donnaccia!

    Zehir diede un fendente con la sua falce, ma l’avversaria parò il colpo con un coltello, poi lo attirò a sé e provò a trafiggerlo con la lama. Il negromante bloccò il braccio della valchiria usando il braccio demoniaco, con l’arma a pochi centimetri dal volto.

    -E cazzo…

    Con agilità, la donna saltò sopra l’avversario e cadde alle sue spalle, Zehir si voltò e tentò un secondo colpo, ma l’altra lo schivò abbassandosi, poi gli piantò il coltello nel petto

    -Fuori uno!

    Zehir sputò del sangue e le afferrò la mano armata, poi le rispose con una voce inquietante e uno sguardo omicida

    -Si…e sei tu.
    -Cosa…?

    Il negromante si tolse lentamente l’arma dal petto, stringendo violentemente la mano della donna, che si agitava in preda al panico e tentò di sottrarsi alla presa strattonando il braccio.

    -Lasciami maledetto! Aiutatemi!!

    Una giovane valchiria attaccò Zehir alle spalle, ma anche se lo aveva trafitto da parte a parte con una spada, quello non fece una piega.

    -…

    Nonostante la resistenza della prima donna, il negromante riuscì a portarle il suo stesso pugnale alla gola girandole la mano, poi la trafisse al cuore lacerando anche la trachea, e la lasciò cadere al suolo mentre l’altra gli aveva tolto la propria arma da dosso e provava ad allontanarsi.

    -Non così in fretta, ragazzina.

    Con una mossa rapida, Zehir si girò di scatto e conficcò la lama corta della falce nell’addome della ragazza, che non urlò neanche, ma sputò un fiotto di sangue e lanciò un gemito di dolore.

    -Fa male? Ahahahahah!!!

    Il negromante sventrò la giovane, la prese per la gola, e le prosciugò le ultime forze vitali in modo da curare le proprie ferite, infine la lanciò contro una parete.

    -Il prossimo! Uahahah!!

    Incredibile a dirsi, davanti a lui si stagliava un enorme orso bruno, che gli ruggì in faccia.

    -Omg, e questo?

    L’animale caricò un colpo con la zampa artigliò Zehir, in questo modo gli aprì uno squarcio nel fianco destro e lo buttò al suolo, ad una distanza di cinque metri. Il negromante si rialzò un po’ stordito, ma utilizzò la sua arma per generare una lama oscura, che tagliò in due il malcapitato essere.

    -Ouf, questo m’ha fatto male.

    La terza valchiria era la stessa che aveva assalito Markal all’inizio, la più grossa di tutte. L’altro la guardò sorridendo ed evocò la spada d’osso, la stessa con cui aveva ucciso i genitori di Dea e il suo padre adottivo.

    -Pagherai per le mie compagne, mostro!

    La donna afferrò l’enorme spada e provò a tagliare in due Zehir, che nuovamente nel pieno delle sue forze evitò il colpo e saltò sulla lama, poi spiccò un balzo addosso alla valchiria e cercò di piantarle la spada in testa, ma la donna capì all’istante e piuttosto che lasciarci le penne si fece infilzare ad una mano. Il negromante lasciò l’arma nella mano avversaria, poi saltò indietro e le lanciò una palla di energia nera, che la scaraventò contro al muro.

    -Non…te la caverai così.

    La donna si rialzò a fatica e caricò un secondo colpo, ma si fermò all’improvviso ed assunse un’espressione terrorizzata.

    -Cosa c’è? Non ti piace?

    Tra lei e il negromante c’erano i due corpi delle valchirie, ormai ridotte a non–morti. Era evidente che la terza donna non volesse colpirle.

    -Tenetela occupata.

    Le due avanzarono contro l’ex-compagna con le armi sguainate, nel mentre Zehir si dedicò ad aiutare Markal, che era stato circondato da altre cinque valchirie e non se la cavava bene, in un posto in cui non poteva richiamare dei non-morti…l’unica cosa che era riuscita a fare era stato far saltare in aria una di quelle donne, ma per farlo aveva dovuto sparare raffiche di energia ovunque, e aveva capito che di quel passo ci avrebbe messo una vita.

    -Credo che ti serva un aiutino, vero?
    -E muoviti!

    Mentre i due si davano da fare con le proprie avversarie, Godric e Reaper si erano messi contro Helmwige, che stranamente riusciva a tener loro testa.

    -Non siete alla mia altezza, io ho combattuto nella Grande guerra, e ho ucciso migliaia di demoni!

    Godric venne colpito alla spalla dalla spada della valchiria, che poi lo prese dal mantello e lo sbattè a terra senza ritegno..provo a finirlo, ma Reaper gli lanciò addosso una delle due spade di Rubik, costringendola a spiccare il volo sopra alla stanza, scoperchiata dall’attacco massiccio degli americani. Il generale in questo modo poté rialzarsi senza pericolo.

    -Auf, grazie.
    -Non c’è di che! Attento, sta tornando!

    Helmwige scese in picchiata contro i due, che la evitarono facendola passare in mezzo a loro. Godric tentò di utilizzare uno dei suoi “assi nella manica”, ma non appena cercò di tirar fuori la carta, la valchiria apparve dinnanzi a lui e lo costrinse a difendersi con la spada. I due rimasero con le armi incrociate, in una prova di forza.

    -(Devo liberarmene per qualche secondo…se sto cacchio di Mietitore si rendesse utile!) Non credere di aver di fronte un inutile angelo, Valchiria.

    Helmwige non fece caso alle sue parole, ma continuò ad attaccare: Con una torsione della mano disarmò Godric, al ché il generale tentò una mossa disperata e le tirò un pugno dritto al volto, ma la mano gli venne bloccata e fu lanciato in aria, dove subì un attacco simile a quello che lui stesso aveva sferrato a Reaper poco prima. Il generale cadde al suolo in modo brusco, ma era ancora in grado di combattere

    -La nostra razza vi è superiore, e presto ve ne accorgerete!

    Godric si rialzò appoggiandosi alla spada, poi la afferrò con entrambe le mani e sferrò un colpo a Helmwige, che si limitò a schivarlo e a fargli uno sgambetto, facendolo rotolare a terra.

    -Il tuo compagno non è più in grado di combattere, mostro. Arrenditi!
    -Mai!

    Reaper saltò addosso all’avversaria con la spada sguainata, i due ingaggiarono uno scontro talmente veloce da rendere impossibile determinare quali mosse stessero facendo. Godric si rialzò ansimante e riuscì ad utilizzare una delle sue strane carte…amche se non sapeva in che modo sfruttarla, dato che avrebbe potuto colpire l’alleato.

    -Sempre in mezzo è…togliti Mietitore!
    -Wut?

    Godric sfoderò un pugnale, e lo puntò contro la coppia. Reaper capì cosa voleva fare, e saltò all’indietro.

    -Eternal seek!

    Il generale lanciò l’arma contro la valchiria, ma nella sua mano se ne formò un altro all’istante. In questo modo lanciò coltelli ad un ritmo incessante e mise in difficoltà Helmwige, che si ritrovò a doversi difendere da quell’assalto continuo.

    -Sei un vigliacco!

    La valchiria riuscì a parare gran parte dei colpi, ma una decina la colpirono comunque, conficcandosi nella corazza…l’angelo provò a difendersi utilizzando solamente le ali, e formò una specie di scudo con esse. Quando l’incantesimo svanì, Godric smise di scagliare le lame.

    -Anf…meglio un vigliacco vivo che un eroe morto!

    Il generale constatò che la moltitudine di lame era quasi completamente infilzata nelle ali dell’avversaria, che era quasi ridotta ad un colabrodo.

    -Mietitore, te la lascio!

    Reaper sorrise, e con un ghigno si avvicinò a Helmwige.

    -Arrenditi, e lasciati uccidere senza opporre resistenza!
    -Arrendermi…a dei vermi?
    -…

    La valchiria spiegò le ali sanguinanti e spiccò il volo, poi si tolse il bianco cappuccio, rivelando un volto stupendo contornato da bellissimi capelli argentei, Godric si chiese se non avesse di fronte un angelo…ma poi si ricordò che effettivamente, Helmwige, lo era.

    -Cos’è, vuoi sedurmi? Guarda che con me non attacca.

    L’angelo prese fiato e poi lanciò un urlo terribile, talmente forte che fece tremare le pareti fino a sgretolarli. Tutti quanti si dovettero tappare le orecchie, ma non servì a nulla, in quanto erano onde sonore a cui nessuno poteva resistere.

    -DIO SANTO, FATELA SMETTERE!!!

    Alla fine dell’urlo, che durò un minuto intero, tutti quanti erano svenuti a terra, comprese le altre valchirie. Le due donne “resuscitate” da Zehir si afflosciarono, ormai prive del potere che le sosteneva.

    -Anf..anf…è ora di chiudere la partita…

    Helmwige afferrò la sua spada e si avvicinò a Godric, ma appena prima che potesse colpirlo, sentì qualcosa muoversi dietro di lei.

    -(Non è possibile che qualcuno abbia resistito!)
    -Non muoverti, non sei in grado di contrastarci!

    La valchiria si voltò verso l’interlocutore: era Morara

    -Dovresti essere a terra come un verme!
    -Non credo proprio. Anche io sono maestro d’urli, e sono abituato a queste cose!

    La risposta del gatto la lasciò esterrefatta…nessuno aveva mai resistito a quel suo micidiale potere. Ma non era finita, infatti anche Reaper si presentò davanti a lei.

    -Eheheheh, pensavi che bastasse questo?
    -Non importa, non siete comunque in grado di contrastarmi!

    E dato che non c’è due senza tre, una terza persona si rialzò da sotto le macerie…era Markal.

    -In due forse no, ma in tre forse sì.
    -Cosa diamine succede?!

    La valchiria era sconvolta da quella visione, e adesso si ritrovò circondata da tre lati.

    -Mi spiace che tu si rimasta delusa, ma noi non-morti non abbiamo questi problemi.

    Helmwige scordò la sensazione di disagio e brandì la spada, poi si levò di nuovo in volo e si staccò mezza dozzina di pugnali dalle ali.

    -Me la pagherete!

    Con furia scagliò le armi contro i tre guerrieri, ma ovviamente non servì a nulla, se non a distrarli un momento. L’angelo approfittò di questo per attaccare Morara in picchiata, infatti riuscì a colpirlo e gli spezzò un braccio, lasciandolo gemente a terra.

    -Meno uno, fatevi sotto!

    Reaper corse incontro all’avversaria, mentre Markal caricò una sfera di energia verde e nera, che la colpì e la schiantò contro un muro. Il mietitore le trafisse un’ala con la spada e la inchiodò alla parete, poi afferrò un grosso masso e provò a schiacciarla e a renderla inoffensiva spezzandole qualche osso.

    -(Vediamo se riesci ancora a muoverti!)

    Helmwige, conscia del fatto che sarebbe stata sconfitta, cercò di ignorare il dolore e si spostò da quel puntò, strappandosi inevitabilmente metà dell’ala destra ma evitando di essere schiacciata dal masso.

    -(Merda…che male…)
    -Ora che non puoi volare, le cose non ti andranno più tanto bene.

    Mentre Reaper teneva occupata l’avversaria, Markal afferrò la sua falce e iniziò a tracciare un simbolo su cui aveva posato lo sguardo mentre cercava lo spezza-sigillo per il mietitore.

    -Reaper, cerca di tenerla a bada, se riesco a finire qua, avrà le ore contate.

    Helmwige, allarmata da quelle parole, si discostò da Reaper per attaccare il negromante…il suo precedente avversario però sfruttò la sua velocità per mettersi tra i due, poi le scagliò addosso la spada, centrandola nello stomaco.

    -Non…mi fermerai.

    L’angelo, sebbene avesse diverse gravi ferite, si strappò l’arma dall’addome e la usò per colpire Reaper, ma appena prima di giungere al suo vero bersaglio il rituale era completato. Ai piedi di Markal c’era un esagramma, l’unico simbolo d’evocazione che ancora non aveva testato, il negromante piantò la falce nel mezzo, da quel punto cominciò a sprigionarsi un fumo nero.

    -Cosa cazzo…

    Dal simbolo cominciò a generarsi una sagoma familiare, quando fu completa, Markal la riconobbe subito, anche la valchiria non parve molto felice di quella visione.

    -Gwydion?
    -Yeah, volevi qualcosa?
    -In teoria…dovresti uccidere quell’angelo.

    Gwydion osservò Helmwige per un attimo, notò che era ridotta ad uno straccio.

    -Lei? Non siete in grado di far fuori un avversario ridotto in questo stato?

    Markal parve scocciato, ma continuò a parlare.

    -Senti, fottile l’anima e vattene all’inferno con lei, d’accordo?
    -Ehi ehi, calmino! Decido io cosa fare.

    Helmwige non credeva ai propri occhi, non aveva mai visto una cosa del genere.

    -Potete chiamare chi volete, tanto vi uccido comunque!

    La valchiria scattò in avanti e provò a colpire Gwydion con la spada, ma il Mietitore si scansò e le spezzò l’altra ala con la falce, poi la prese per la gola. Markal la guardò soddisfatto e poi riprese a parlare.

    -Dai, muoviti adesso! Falla secca.

    Gwydion lasciò la sua arma a levitare vicino a lui, poi strappò la corazza a Helmwige e con violenza la inchiodò a terra piantandole l’arto artigliato nel petto, Ignorò l’urlo di dolore che aveva accompagnato la cosa, essere compassionevole non faceva parte del suo lavoro. Morara, che si era ripreso, assisté alla scena con un groppo in gola…ricordò il discorso che aveva avuto con Hisha prima della sua partenza.

    -Adieu.
    -T..ti prego…n-non

    Il Mietitore cominciò a risucchiare nel suo palmo insanguinato tutta la forza vitale della valchiria, che strillò e si contorse per il dolore…Helmwige sentì che il dolore si attenuava e la sua vista cominciò ad annebbiarsi, ma appena prima che morisse, una voce bloccò Gwydion.

    -Fermo, non la uccidere!
    -E che palle, che c’è adesso!?

    Morara si aggrappò alla creatura, che si voltò verso di lui con un’espressione sorpresa.

    -Tu? Ma non eri morto?
    -Lascia stare.

    Markal si intromise nel discorso, e chiese spiegazioni.

    -Morara, sei scemo? Perché mai dovrebbe lasciar vivere quell’angelo? Ricordati che è nostra nemica!
    -Lo so…vi prego, lasciate che ci parli io.

    I due si guardarono, poi il negromante rispose scocciato.

    -E va bene, ma se vedo che qualcosa non va, uccido lei e poi te.
    -E io Markal? Mi hai fatto venie qui per niente!? Cioè, mi hai rotto le palle e non mi becco neanche un’anima?
    -A quanto pare…lamentati con Tenebra, tanto questo qua è suo sottoposto.
    -Ah…bene bene! Vedrai che ti succede, gatto scassa-coglioni.

    Detto questo, Gwydion sparì in una nuvola di fumo. Morara si chinò su Helmwige, che nonostante la debolezza aveva sentito tutto.

    -Markal, potresti darle un po’ di energie? Quanto basta per farla parlare.
    -Dio santo che rompi…

    Il negromante fece come richiesto, poi si allontanò di qualche passo. Morara si rivolse all’angelo.

    -Mi senti?
    -S-si…perché mi hai salvata?

    Il gatto non rispose, ma arrivò dritto al punto.

    -Senti, forse sto facendo un grosso sbaglio, ma ho deciso di lasciarti vivere…a patto che tue le tue sottoposte abbandoniate Rubik e che diveniate nostre alleate….anzi, ci basta la prima parte, dato che non possiamo costringervi a combattere i vostri simili.
    -…
    -Sappiamo entrambi che non avete speranze, a questo punto. Se volessimo, io e il negromante potremmo uccidere te e le altre valchirie in poco tempo, data la vostra condizione. Allora?
    -V-va bene…suppongo di non avere scelta…

    Il gatto sorrise soddisfatto, poi parlò a Markal, che sbuffava come una locomotiva.

    -Qui abbiamo finito, aiutiamo gli altri e andiamo.
    -Hmpf…d’accordo.

    Markal curò le ferite del gatto e di Helmwige, la valchiria però rifiutò che le venissero rigenerate le ali, e dichiarò di voler mantenerle così in segno del gesto di Morara.

    -Almeno quando dovrò spiegare la cosa alle altre, saprò come dimostrare l’accaduto.

    Dopo che tutti si furono ripresi, le valchirie si allontanarono dal castello per destinazione ignota, mentre il gruppo comandato dal povero (E depresso) Godric.

    Il foro…

    Warg e il Palazzo si trovavano di fronte a Rolex contornati da centinaia di soldati che inneggiavano al loro comandante. Per lui è una specie di esibizione, sta solo giocando con noi! Pensava Warg, vedendo l’ammiraglio ergersi in direzione della folla:

    - Così siamo giunti alla fine, le valchirie elimineranno presto i vostri compagni e dopo la vostra morte la gloria dell’impero angelico risplenderà per me!

    - Parla, dov’è Remilia?


    Rolex lo guardò perplesso non capendo di cosa stesse parlando:
    - Chi?

    - Fai il finto tonto? So benissimo che l’hai fatta rapire per usarla come esca!


    - Ora capisco, ti riferisci a quella tizia che Vlad si è portato via, temo che non la rivedrai più demone, farai meglio a rassegnarti, poiché non vedrai neanche l’alba di domani!

    A quelle parole Warg era pronto a demolirlo impugnando saldamente l’ascia, ma Palazzo lo fermò:

    - Lascia che me ne occupi io, è arrivato il momento di pareggiare un paio di conti!

    Il demone avrebbe voluto sistemarlo di persona, ma dal momento che Palazzo non si era reso utile una sola volta da quando il loro viaggio era iniziato decise di lasciarlo fare, in fondo malgrado tutto era ormai un membro del gruppo, forse era il momento di dargli un po’ di fiducia:
    - Come vuoi…


    Palazzo si allontanò dal compagno in direzione di Rolex, quando fuurono uno a pochi metri dall’altro, l’angelo osservò il rivale con sorriso beffardo:

    - Tu non mi attaccherai perché sono BELLISSIMO!!!

    I capelli di Palazzo vennero sollevati dal vento benché non vi fosse vento per niente:

    - Oh ti prego finiscila, ne hai fatto uno slogan, io sono di gran lunga più affascinante e carismatico, con me non funzionano i tuoi trucchi!

    Detto questo si tolse l’elmo sfoggiando un sorriso a 32 denti tanto bianco e abbagliante da accecare chiunque tentasse di guardarlo, Warg e soldati compresi:

    - Silenzio brutto idiota sopravvalutato e sopra le righe, non sei altro una mediocre macchietta in confronto al superbo Palazzo!

    I suoi occhi scintillarono riflettendo il sole per far fronte all’abbagliate sorriso di Rolex, l’ammiraglio rispose con uno carismatico sguardo di complicità con tanto di rosa fra i denti:

    - Superbo? Ah, sei solo una lurida checca senza speranze, non scordare chi è il favorito del Grandammiraglio Rubik, mentre tu ci hai traditi per una qualunque puttanella di poco conto!

    - Come osi insultare la mia dolce metà?!

    L’angelo sfoderò l’arma definitiva, sorriso con duplice ammiccamento e pollice in su, con tanto di sbrilluccichio sui denti, persino Rolex pareva spiazzato da una tecnica simile ma non demorse preparando un rapido contrattacco:


    Spoiler:

    Palazzo inorridì di fronte al ributtante spettacolo, intanto Warg a questo punto si era già leggermente rotto, quello non era uno scontro ma un insulsa gara di sorrisi fra bellocci privi di sostanza:

    - Ma porca puttana, avete finito?

    - Cosa? Ah già il combattimento!


    Detto questo Rolex si infilò nuovamente l’elmo mentre Palazzo si preparava a tutto con l’alabarda sguainata, Rolex ghignò maleficamente:

    - Permettimi la prima mossa: IL MONDO!!!

    Come previsto il tempo si congelò ad eccezion fatta ovviamente per Rolex che con una velocità impressionante colpì un inerme Palazzo con il suo martello chiodato, l’attacco fu di una forza tale che, quando il tempo riprese a scorrere, l’ex-ammiraglio venne scagliato dall’altra parte dell’arena, per Warg e i soldati che avevano solo visto Palazzo sfrecciare verso il bordo del gigantesco stadio senza che l’ammiraglio si fosse minimamente scomposto, la cosa fu strabiliante:

    - Ma come diavolo ha fatto?

    Pensava Warg, a meno che… no non era possibile, il mondo era una tecnica conosciuta solo ai demoni, nessun altra razza avrebbe potuto farne uso, eppure non c’era altra spiegazione alla reazione di Palazzo.
    L’ammiraglio si rialzò a fatica dopo il durissimo colpo ricevuto, del sangue nero fuoriusciva da suo corpo sforacchiato, dopodiché guardò con disprezzo misto ad odio Rolex:

    - Come hai osato ferire il mio BELLISSIMO, PURISSIMO e perché no? Anche LEVISSIMO corpo? Questo attacco sarà tanto preciso da strapparti anche le sopracciglia e non andrà a vuoto, vuoi sapere perché? Perché io sono BELLISSIMO!!!

    - Yaaawn, ne hai ancora per molto?


    Palazzo si teletrasportò istantaneamente alle sue spalle, dopodiché roteò l’alabarda e lo colpì lacerandogli un pezzo di armatura per poi tentare di trafiggerlo, ma l’avversario utilizzò il martello, che maneggiava con una velocità disarmante nonostante le dimensioni, per parare la sua alabarda, poi tentò di schiacciarlo, ma l’angelo si teletrasportò nuovamente facendo sì che il colpo andasse solo a sfondare il pavimento. Palazzo decise quindi di cambiare strategia, proiettò dieci copie illusorie di se stesso, mentre nel tentativo di confondere il nemico mentre studiava qualcosa:

    - Un illusione eh? Patetico!

    Posò la mano a terra, da essa il pavimento del foro iniziò a ricoprirsi di ghiaccio così come era successo all’intero castello, dopodiché dal terreno si elevò una moltitudine di stalattiti che non solo fecero svanire le copie ma colpirono anche il vero Palazzo, tant’è che un pezzo di stalattite rimasse conficcato nella sua mano, questi cercò di resistere al dolore e corse verso Rolex stringendo saldamente l’alabarda con entrambe le mani e lanciando un urlo di guerra:

    - La sublime bellezza non conosce la paura!!!

    - IL MONDO!!!


    Il tempo di congelò nuovamente, Rolex passeggiò in sua direzione per poi piantargli a un poderoso pugno in piena faccia, seguito un calcio in pieno stomaco che lo fece volare in aria, quando il tempo riprese a scorrere, Palazzo ancora frastornato ci mise alcuni istanti a capire cosa stava succedendo, Rolex spiccò un balzo e cercò di colpirlo nuovamente con il martello ma il suo avversario si teletrasportò nuovamente alle sue spalle e stavolta riuscì ad infilzarlo nella schiena con l’alabarda riuscendo ad aprire un altro buco nell’armatura e a scagliarlo al suolo, Palazzo sferrò un fendente mentre ricadeva verso Rolex, ma questi lo evitò con una capriola, quando Palazzo fu atterrato, l’ammiraglio si rialzò furioso e cercò di centrarlo con alcune sfere congelanti emesse dalle mani, ma l’angelo continuava a teletrasportarsi rendendo vani quegl’attacchi:

    - Che c’è Rolex? Sono troppo veloce per te?

    Come non detto, l’ammiraglio utilizzò nuovamente: il mondo, in questo modo poté travolgere il malcapitato Palazzo con una tormenta di neve, quest’ultimo si rialzò dolorante, nel mentre Rolex tentò ancora una volta di spiaccicarlo al suolo con il martello, ma anche quel colpo andò a vuoto in quanto Palazzo rotolò lateralmente evitandolo:

    - Sei solo un lurido vigliacco, so bene che stai usando una magia per poter fermare il tempo! Hai paura di affrontarmi direttamente?

    - Se preferisci mi riserverò il piacere di umiliarti a mani nude e senza magia…

    E diceva sul serio, infatti lasciò cadere il martello a terra gli si gettò addosso, Rolex bloccò la sua arma con le mani per poi ribaltarlo, la caduta gliela face perdere, prima che potesse anche solo pensare di teletrasportarsi ancora venne colpito da un calcio in pieno stomaco mentre era ancora a terra, dopodiché Rolex lo afferrò e portò il suo corpo sopra la propria testa e fece per spezzargli la spina dorsale, Palazzo non avrebbe potuto teletrasportarsi in quanto Rolex che lo teneva stretto avrebbe potuto seguirlo in qualunque punto lui sarebbe ricomparso, pareva spacciato, Warg non poteva più starsene lì a guardare, si preparò a caricare l’ammiraglio prima che lo uccidesse:

    - Fermo dove sei o lo spezzo come un grissino!

    Palazzo era ormai in preda al terrore:

    - N-non puoi! Io sono…

    - Silenzio e ascoltami, se ti arrendi sono disposto ad accantonare il passato e a mettere una buona parola con il Grandammiraglio e fare in modo che dimentichi tutta questa storia a patto che tu mi giuri fedeltà e mi aiuti ad eliminare questi sovversivi, forse perderai il tuo grado di ammiraglio ma penso potremmo concederti quello di capitano in nome dei tuoi anni di fedele servizio!

    Palazzo fece i suoi calcoli, in fondo non doveva nulla a quella banda di idioti, non vedeva il senso di farsi ammazzare in nome della loro causa, perché non tradirli? In fondo poteva permetterselo perché era BELLISSIMO!

    - V-v-va bene hai vinto, mi arrendo ma ti prego di non intaccare la mia sublime persona!

    Rolex lo mise giù, Palazzo si inchinò umilmente, nel frattempo Warg osservava la scena disgustato:

    - Dannato bastardo traditore che non sei…

    - Vostra grazia sono stato uno sciocco a credere di poter lasciare l’armata angelica e sfidare la sua potenza assieme a questi ribelli, pare che la mia superba bellezza non sia pari al mio buon senso, vi giuro eterna fedeltà!


    - Felice di sentire che sei ragionevole, ora da bravo riprendi la tua arma e uccidiamo una volta per tutte il caro Warg!

    Palazzo obbedì, raccolse l’alabarda e si diresse verso l’ex-compagno seguito a ruota da Rolex, Warg non aveva mai visto tanto egoismo e viltà in solo essere, questo era troppo anche per gli standard di Palazzo:

    - Non posso crederci! E Talwin? pensi che acconsentirà a sposarti dopo questo?

    - Ve l’avevo detto che quando mi sarei stancato vi avrei voltato le spalle, per quanto riguarda la dolce Talwin, non è un problema, posso sempre rapirla grazie al teletrasporto e obbligarla a diventare mia moglie e poi lei mi perdonerà di certo perché sono BELLISSIMO!!!


    Rolex sorrideva compiaciuto, aveva sconfitto ed umiliato il suo più odiato nemico che ora per codardia si era unito a lui, per lui tale vittoria non aveva prezzo. Ovviamente s’illude che io lo aiuti davvero a rientrare nelle grazie dei nostri superiori, quando torneremo a palazzo, Rubik lo stroncherà con le sue mani ed io mi godrò lo spettacolo! Pensava, dopodiché si rivolse a Warg:

    - Arrenditi demone non puoi nulla anche soltanto contro di me, figuriamoci in un due contro uno!

    Il demone tirò fuori la spada proibita caduta a Remilia dopo il suo rapimento, non pareva intenzionato a mollare così facilmente:

    - Ho una notizia per te Rolex, io valgo per 30!




    CONTINUA…

  10. #145
    The Scarlet Devil
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    Loooool, questo le supera tutte
    Se non fosse per il tradimento di Palazzo, sarei già morto dal ridere, altro che Arma definitiva

    Per caso hai visto "Le bizzarre avventure di Jojo"? Se non l'hai fatto, fallo
    Ultima modifica di The Scarlet Devil; 25-06-2010 alle 23:19:12

  11. #146
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    Citazione The Scarlet Devil Visualizza Messaggio
    Loooool, questo le supera tutte
    Se non fosse per il tradimento di Palazzo, sarei già morto dal ridere, altro che Arma definitiva

    Per caso hai visto "Le bizzarre avventure di Jojo"? Se non l'hai fatto, fallo
    Avessi saputo prima della ristampa l'avrei letto se non sbaglio l'anime è sulla terza seri

  12. #147
    The Scarlet Devil
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    Citazione Mr. Mxyzptlk Visualizza Messaggio
    Avessi saputo prima della ristampa l'avrei letto se non sbaglio l'anime è sulla terza seri
    Esatto, io mi son visto la serie di Oav, ma non riesco a trovare Phatom Blood, che dovrebbe essere sulla prima serie.
    Tra l'altro i primi sette episodi sono in uno stile molto diverso dai rimanenti sei :M

  13. #148
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    L'incubo è finito!!! Ora possiamo riprendere e finire una volta per tutte sto racconto maledetto!

  14. #149
    The Scarlet Devil
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    Yeah!
    Con quanto sei uscito? :3

  15. #150
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    Tra le altre cose, ecco qual'era l'aspetto di Argus/Reaper da umano:



    Edit: Ancora non lo so i risultati a Mercoleddì ma sono ottimista!

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