Mi sveglio la mattina con un riccio sotto il sedere.
E il richiamo delle ondate bisbetiche di caffè stronza.
E' il momento di ingoiare il pesciolino d'oro.
E' la colazione a fame di essere ancora bastardo nella vita. Mi sveglio dunque con cautela, ingoio un secchio di caffè no riuscendo di annegarmi nei mari di regreto scioglisangue (testa sbattuta sulla tavola 40 volte, niente ammaccatura) e rifletto a ciò che ho detto prima.