Ma assolutamente no.
Eccesso e grottesco. Portare una situazione alle sue estreme conseguenze per mettere, con l' ironia, in evidenza ipocrisie e contraddizioni.
L' attacco di Carlin è ai media, non alle vittime.
A me sembra tutto troppo chiaro e poco equivocabile. Ma magari sono solo un ingenuo e non ho capito nulla della satira e nulla su Carlin.
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minuto 7.32
Come la giudicate?
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pity
Tanto sei morto, grazie al cazzo.Mi piacerebbe poterle fare, sì. Come mi piacerebbe se le facessero al mio, di funerali.
Siete sinceri?absolutely
Immedesimatevi nei parenti.
Vi è appena morto un amico e un buffone inizia a sfregiarlo per i suoi difetti suscitando l'ilarità degli esterni.
No, non può essere razzista la satira. perchè il razzismo non è accettabile come idea.perché la satira non può essere razzista? Da quando una certa posizione politica ha rivendicato il monopolio della satira? Aristofane, uno dei classici del genere, era un reazionario e tutto funzionava benissimo lo stesso.
La satira può dire e fare di tutto, e ne abbiamo degli esempio fantastici e divertentissimi (Carlin, Lenny Bruce, Hicks, Richard Pryor e per rimanere in Italia abbiamo Fo, Benigni ed il Grillo dei tempi d'oro) ma non puoi usarla per veicolare idee violente o appunto razziste, perchè non sono idee accettabili (essi è proprio cosi, se no apriamo un teatro e facciamo fare un monologo alla Mussolini su come è bello pestare i Rom, tanto è satira si può dire tutto), sopratutto perchè la satira ha un grande potere, quello di convincere le masse. Ci sono delle idee che non sono accettate, torniamo ad esempio alle vignette di Forattini: Forattini durante il periodo delle manifestazioni pacifiste tramite le sue vignette faceva passare il messaggio che i pacifisti erano come Bin laden, è accettabile che una persona possa dire una cosa del genere? No, questa non è satira è propaganda governativa:
1)perchè il messaggio era falso.
2)perchè il messaggio che passava faceva comodo al governo.
p.s.: Oh capiamoci, nessuno vuole togliere le matite di mano a Forattini, solo si vuole far capire cosa è satira da cosa è propaganda violenta di certi valori che non possono essere accettati.
Chiaramente è un attacco al potere mediatico. Ma come lo svolge? Nella sua piramide inserisce homeless, malati terminale e (finti) depressi. Finge di farsi gioco della sofferenza di queste vittime per scardinare un ipocrisia mediatica.
A me pare una battuta facilmente fraintendibile senza alcuni presupposti.
Poi magari non ho capito niente e la faccio troppo lunga. Però l' altra (quella sulle opinioni) è ancora più chiara.
Ultima modifica di Gwynnbleid; 4-09-2009 alle 15:29:41
Si, per Lattuzzi è fascistoide sicuramente.
Io ho storto il naso, seppur mi sono ritrovato a ridere. Ma non ho gradito in quel caso. Troppa empatia per vittima e genitori.
I vari post sul tema Luttazzi non li aveva scritti quando ho visto lo spettacolo la prima volta.
Quella citazione di Carlin che ricorda Phebas invece è uno di quei casi in cui sono contro il Luttazzi-pensiero.
È cinica, è fascistoide secondo quei criteri, ma è divertente e la trovo anche liberatoria in quel contesto.
Ma ci prendiamo in giro? Ma cosa hai visto di satira? Gli autori satirici esprimono le loro opinioni, e tramite quelle esprimono la loro morale e come dovrebbero andare le cose. Guardate che uno spettacolo satirico non è fatto solo per ridere.
Dipende sempre il chi ed il come.
Divertente, cattiva. Puro Bill Hicks.
Non credo in decameron (tv-teatro) c'erano due pezzi che se considera fascistoide questo dovrebbe considerare fascistoidi i suoi due pezzi :PSi, per Lattuzzi è fascistoide sicuramente.
L'ho scritto più volte, assolutizzante. Luttazzi fa un discorso assolutizzante, non centra nulla il contesto delle sue battute, perchè lui non mette la sua tesi sul contesto (e l'ho scritto più volte, eh), ma ne fa un discorso assoluto di cose da non fare, indipendentemente dal contesto. Perchè noi dovremmo considerare il contesto delle sue battute (cosa giustissima, eh) e lui non dovrebbe considerare il contesto nelle battute altrui?
E chi sta fraintendendo? Luttazzi assolutizza il suo discorso, gli si muove critica a quello.Mi pare abbia scritto che si ride per la tecnica. Ripeto, secondo me non hai letto attentamente da cima a fondo.
Ribadisco che la "colpa" è anche di Luttazzi, che si è spiegato in seguito tralasciando delle precisazioni che erano dovute da subito.
Ma leggendo l' articolo per intero e tralsciando imprecisioni iniziali chiarite in seguito nello stesso testo d' apertura, non c' è modo di fraintendere.
Usa esempi specifici per parlare di un discorso generale. Non mi sembra che dica da qualche parte "questo vale solo qui, e qui e basta".Attento poi: lui parla di nazismo, razzismo, banalizzazione facendo riferimenti ad esempi specifici.
Non facciamo confusione.
Semplicemente ho l'abitudine di non ripetere le cose, su Agorà almeno. Plhebas e famedoro stavano già discutendo della prima cosa, era inutile stare a parlarne per dire le stesse cose. Mi sono concentrato su altro che non era ancora stato affrontato.Uhm, chiarisco.
Contenuti e motodo da una parte ed esempi e relativa coerenza dall' altra.
Si è parlato del primo, tu ha rimarcato molto sul secondo.
Noi come italiani, abbastanza, tramite mediazione latina. Altri popoli occidentali molto meno.È vero solo in parte, secondo me.
Quanto siamo ancora legati alla cultura ellenica?
Non c'è bisogno di mettere al centro un tipo di società umana, il relativismo è ben accetto in ogni campo, a patto che non infici, direttamente e non per ideali, la qualità della vita di una altra persona.Ci sono margini dove il relativismo è consentito in ogni sua forma, margini in cui è consentito solo se non mettiamo al centro alcun tipo di società umana evoluta e relativo benessere.
Ultima modifica di Asriel; 4-09-2009 alle 15:39:20
La battuta, con qualche accorgimento, Luttazzi l' ha anche fatta sua.
Segno che forse Luttazzi nella sua forma originaria non l' ha gradita in ogni suo aspetto.
Non ricordo i senzatetto ad esempio, Luttazzi nella sua metteva solo la violenza che ha fatto sempre audience e di cui siamo ormai assuefatti e ridotti ad una generale insensibilità per merito dei media.
Carlin ha forse messo nel calderone anche quei casi per rendere più evidente l' insensibilità dei media sulle sciagure umane, mercificate in nome degli ascolti.
È solo una mia interpretazione.
Ultima modifica di Sam Vimes; 4-09-2009 alle 15:38:38
io certamente sì.
Eppure, se ci pensi, in poche cose
c’è meno dignità che nella morte,
meno bellezza
ma in ogni caso, mi sorprende che tu faccia questo discorso così ingenuo. è lo stesso processo mentale che porta i più furbi a dire, sui soliti thread del pedofilo/assassino/stupratore a cui si dovrebbero staccare le braccia, "eh, ma se avesse pedofilato/stuprato/assassinato tua sorella!"
ringraziamo Catone il Censore.
Nella misura in cui le formulazioni razziste asseriscono falsità, sono false. Non certo inaccettabili.
certo che si può. una satira che si preoccupa delle conseguenze è propaganda. Nel momento in cui ti rivolgi a un pubblico intelligente (e se non ti interessa un pubblico intelligente vai a fare il comico di Colorado Cafè, non il satirista) allora non hai il diritto di arrogarti una cattedra morale.
no, la satira non è per le masse. Le masse non capiscono la satira. Le masse capiscono Alvaro Vitali.
se si fa da parte berlusconiana è propaganda, se si fa da sinistra è satira?
Ma per niente. Sarebbe propaganda se Forattini (che secondo non vale proprio niente, peraltro) avesse sostenuto che quella è l'unica satira possibile.
hai detto dodici volte che non possono essere accettati. Sarà così per te. Io voglio essere un nazista con il senso dell'umorismo, perdio, come la mettiamo?
Ultima modifica di Phlebas; 4-09-2009 alle 15:40:31